Arcel torna sulla storia danese attraverso i codici del western e l'affidabilità di Mads Mikkelsen. Biografico, Danimarca, Svezia, Norvegia, Germania2023. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Ludvig von Kahlen, un soldato che aveva un sogno: fare fortuna coltivando la brughiera dello Jutland danese. Espandi ▽
Nikolaj Arcel, dopo Royal Affair torna ad affrontare un episodio della storia danese. Il capitano Ludwig von Kahlen non è il frutto della fantasia della scrittrice Ida Jessen ma è realmente esistito ed ha tentato, con grande impegno e contro ogni circostanza avversa, di rendere fertile la brughiera in nome di un re, Frederik V, che non aveva mai incontrato e nonostante lo scetticisimo dei consiglieri di corte. Arcel imposta la narrazione seguendo la traccia, a volte in modo un po’ troppo pedissequo, di un glorioso genere cinematografico: il western. E per delineare un personaggio come quello di von Kahlen si affida a un attore capace di dare concretezza alla condizione psicologica e caratteriale del suo personaggio. Un attore cioè che incarnasse quel titolo originale Bastarden. È grazie a Mads Mikkelsen che il film può superare il limite dato dalla struttura narrativa di cui sopra e provare a cercare una sua originalità. Recensione ❯
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I paesaggi mozzafiato della Norvegia, stagione dopo stagione. Tra osservazione naturale e diario familiare. Documentario, Norvegia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il documentario riflette su cosa significhi essere veramente connessi alla natura nell'esperienza naturalistica-cinematografica più sorprendente dell'anno. Espandi ▽
"Da quando ero bambina ho desiderato seguire i tuoi passi". Una voce over commenta la ripresa dall'alto di un uomo che si inoltra a piedi in un vasto paesaggio innevato. È la voce di Margreth Olin, documentarista norvegese nata nel 1970. Il paesaggio, protagonista del film, è quello, magnifico, della valle di Oldedaden, nella parte Sud Ovest della Norvegia. Nello specifico, del suo più grande ghiacciaio, il Jostedalsbreen.
La regista torna per un anno, dopo una lunga assenza, in quei luoghi immersi in un silenzio raro, avvolti nella luce e nei riflessi dell'acqua e del ghiaccio, dove la natura si mostra in tutta la sua maestosità e onnipotenza.
Non c'è immagine in La canzone della Terra che lasci indifferenti e tutte passano attraverso lo sguardo innamorato di Olin, a sua volta appreso da Jørgen, che le fa tuttora da guida tra i fiordi. Un ghiacciaio che si scioglie, slavine che tingono l'aria di bianco, cascate imponenti, vegetazione che continua a crescere e rigenerarsi, incurante. Come l'abete piantato dal padre di Jørgen, che si impone sulla vallata e ricorda il passaggio tra generazioni e il dovere di conservare ciò che la nostra specie ha ereditato. Recensione ❯
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Un film sulle leggerezze dell'adolescenza, sui suoi sogni e sullo scontro con la realtà di tutti i giorni. Espandi ▽
Iman è un'adolescente insicura che si è presa una cotta per Damir, un ragazzo più grande di lei. Un giorno a scuola, mentre sta giocando a "obbligo o verità" con i suoi compagni di classe, racconta di aver fatto sesso con lui per attirare l'attenzione su di sé. La notizia si diffonde rapidamente tramite i social. La ragazza non sa più come liberarsi dalla sua bugia, anzi ne inventa una più grande che provoca uno scandalo nella sua scuola e rischia di far saltare quella gita scolastica che potrebbe portare la classe a Venezia ma che non tutti possono permettersi, a cominciare da Iman.
La regista pedina la sua protagonista, rivela i suoi turbamenti nei primi piani e mostra la sua quotidianità apparentemente immutabile tra la scuola, la famiglia con il nonno seduto sempre allo stesso posto a guardare la tv e il luogo vicino al campo di basket dove cerca di incontrare Damir.
Se lo sguardo adolescenziale è ispirato, La gita scolastica (Menzione Speciale al 76° Festival di Locarno dove è stato presentato nella sezione "Cineasti del Presente") perde gradualmente la forza della presunta trasgressione e soprattutto mostra di essere grossolano nel modo di filmare l'ambiguità della parola nelle bugie di Iman. Recensione ❯
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Un documentario attualissimo (e inquietante) che indaga su una parte sempre più potente della destra americana. Documentario, Norvegia2023. Durata 97 Minuti.
Un thriller politico che indaga le pericolose conseguenze della fusione tra cristianesimo evangelico e politica statunitense Espandi ▽
Un'indagine sul fondamentalismo religioso negli Stati Uniti, e in particolare dei movimenti evangelici, che tra pittoreschi gruppi di motociclisti predicatori, figure para-sacerdotali pericolosamente influenti presso politici d'estrema destra, fondatori di movimenti cristiano-sionisti e santoni televisivi in giacca e cravatta hanno come obiettivo quello di velocizzare l'arrivo dell'Apocalisse e così, secondo loro, favorire il ritorno di Gesù Cristo. Primo obiettivo: difendere a ogni costo Israele e generare il caos in Medio Oriente. Ovviamente con l'approvazione del Presidente Donald Trump.
L'inquietante documentario della regista norvegese Tonje Hessen Schei e del giornalista americana Michael Rowley indaga la messianica visione del mondo di una parte sempre più potente di destra americana.
Un'umanità arrogante, superficiale e incredibilmente banale (con la fortuna, però, di credere fermamente alle cose arroganti, superficiali e incredibilmente banali che dice e che fa), sfila nel corso del film facendo bella mostra del proprio potere e del proprio inconsapevole orrore. Recensione ❯
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Un ragazzo rifugiato in Svezia riprende la sua carriera da lottatore. Espandi ▽
Iman, un iraniano, vive con la sua famiglia in Svezia cambiando continuamente ostelli per rifugiati. Per aumentare le sue possibilità di ottenere permessi di soggiorno per tutti loro, riprende la sua carriera di lottatore e si confronta con il motivo per cui è dovuto fuggire. Recensione ❯
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Cosa cela dietro quel sorriso spento, Jan? Un trauma scioccante da elaborare, una storia scottante
ambientata tra i ghiacci della Groenlandia. Espandi ▽
Jan ha subito abusi sessuali da parte di suo padre quando era adolescente. Ora lavora come infermiere a Nuuk, in Groenlandia, e cerca di connettersi alla cultura attraverso il sesso. Quando qualcuno lo chiama Kalak, una parola groenlandese con il doppio significato di "vero" e "sporco", lui vede questa cosa come un punto a suo favore. Ma alla fine dovrà confrontarsi con suo padre. Recensione ❯
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Una miniserie danese incentrata sul dramma carcerario: la violenza, il traffico di droga, la corruzione del personale e la difficile convivenza tra detenuti e agenti. Espandi ▽
In un carcere danese arriva Sammi, idealista e pieno di regole che presto dovrà mettere da parte, che trova un reparto ormai assuefatto a prassi che tengono il carcere in uno stato d'assedio "pacifico", grazie a una gestione ufficiosa lasciata ai prigionieri. Tra le guardie spiccano Henrik, maestro nell'arte del non vedere per conservare questo equilibrio fragile, e Miriam, collega rigorosa ed empatica ma logorata da un figlio con problemi di droga. Quando l'amministrazione annuncia ispezioni e strette sui traffici interni per salvare la struttura dalla chiusura, l'equilibrio si spezza.
Dall'intersezione tra racconto, messa in scena e interpretazioni nasce l'estetica della serie: un thriller estremamente realistico e granoso che trasforma la burocrazia in motore narrativo, capace così di raccontare lo spostamento in un "altrove" di persone e problemi, rimuovendo o negoziando i diritti individuali di chi sconta una pena e di chi la deve far rispettare.
Prisoner racconta come ogni distanza amministrativa abbia un costo umano ravvicinato, che si misura in famiglie più lontane, turni più pericolosi, comunità più fragili, e che, nel dimenticare i volti, riduce l'ordine a contabilità. Recensione ❯
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Un ritratto della vita di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi: Edvard Munch. Espandi ▽
Rifiutato dall'establishment artistico, distrutto dal dolore per la perdita della sorella maggiore e torturato dalla dipendenza, il film immortala la vita di Edvard Munch, uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. Recensione ❯
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I processi che sono seguiti alla fine della dittatura in Argentina. Espandi ▽
1985 - Due anni dopo la fine della dittatura militare in Argentina, esponenti di spicco della giunta vengono processati in tribunale. Ulises de la Orden crea 18 capitoli montati da 530 ore di riprese, testimoniando il terrore di stato. Recensione ❯
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Le battaglie nel mare artico durante la seconda guerra mondiale. Espandi ▽
Estate 1941: Hitler sembra inarrestabile e invade l'Unione Sovietica. Convogli di navi mercantili con materiale bellico iniziarono il pericoloso viaggio verso Murmansk. Marinai comuni affrontano la superiorità tedesca nel gelido mare artico. Recensione ❯
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Una compagnia teatrale deve affrontare varie peripezie per cercare di portare in scena lo spettacolo. Espandi ▽
Afef Ben Mahmoud porta sullo schermo, insieme a Khalil Benkirame, le dinamiche di una compagnia di artisti che ha avuto modo di conoscere nella realtà. L’attrice e regista ci porta dietro le quinte di uno spettacolo di danza che viene sintetizzato nei primi minuti del film per mostraci l’intensità e la spettacolarità di una messa in scena che, in questa specifica occasione, non riesce a lasciare in camerino le tensioni che sono presenti tra gli interpreti. In questo ‘on the road’ prevalentemente notturno chi per mestiere produce bellezza ed armonia mostra il suo versante disarmonico che gli impedisce di vivere appieno quei sentimenti che agli altri invece riesce a trasmettere. Riesce a portare sullo schermo, con i lunghi silenzi e il lento procedere del gruppo, un mistero che nessuno riuscirà mai a chiarire fino in fondo. Il fatto cioè che l’arte supera coloro che la producono grazie al talento che va oltre le difficoltà ed anche i difetti dei singoli artisti. Recensione ❯
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Una ragazza si apre al mondo attraverso la danza. Espandi ▽
Mia è un'adolescente nerd che all'inizio di un nuovo anno scolastico decide che dovrà inserirsi di più. Ma sarà la danza a farla emergere. Recensione ❯
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Viaggio grottesco non solo nel mondo delle start-up, ma soprattutto nella volatilità e negli imprevedibili mutamenti dei ruoli femminili e maschili. Espandi ▽
Una ragazza, in primo piano su uno sfondo rosso, racconta una storia molto intima e traumatica; due spettatori approvano: Vera e André, compagni nella vita e nel lavoro, sono pronti per presentare la loro start-up per la salute riproduttiva delle donne a "Shake Up", un weekend di ritiro durante il quale i progetti selezionati vengono illustrati a potenziali investitori. Recensione ❯
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Un documentario in grado di ribaltare tutti gli stereotipi sulle donne irachene e sulle nuove generazioni. Documentario, Norvegia2023. Durata 60 Minuti.
Un viaggio intimo e drammatico che segue Tiba, una giovane donna irachena di diciannove anni che lotta per la libertà e l'uguaglianza. Espandi ▽
Nell’ottobre del 2019 molti giovani iracheni si riversano nelle strade per esigere un Iraq libero e democratico. La maggior parte dei manifestanti ha tra i 19 e i 25 anni: una di loro è la diciannovenne Tiba Fadhil. Con Baghdad on Fire, Karrar Al-Azzawi firma un lungometraggio che colpisce dritto al cuore grazie a una protagonista magnetica e affascinante, capace di ribaltare qualsiasi stereotipo sulle donne irachene e sulle giovani generazioni. Utilizzando uno stile documentaristico tradizionale, la telecamera segue Tiba giorno e notte per mostrare attraverso i suoi occhi la forza dei giovani in Iraq e le violenze che sono costretti a subire, andando quotidianamente incontro alla morte. Ciò che colpisce del film è il repentino e continuo alternarsi di momenti di gioiosa condivisione agli improvvisi attacchi armati che li colpiscono in maniera brutale. Protetti soltanto dalle loro bandiere, i manifestanti si ritrovano inermi di fronte alle minacce delle bombe a gas e dei lacrimogeni, pronte a spezzare i loro desideri di libertà e uguaglianza. Ben lontani da qualsiasi forma di individualismo e disinteresse per la politica e la comunità, i protagonisti del documentario di Al-Azzawi sono nati in un periodo di milizie, assassinii e rapimenti e hanno imparato a non avere paura di lottare per la propria libertà. Recensione ❯
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Un diplomatico cerca di negoziare un cessate il fuoco durante la Guerra Fredda. Espandi ▽
Ambientato durante la Guerra Fredda nel 1961, segue la storia del diplomatico ed economista Dag Hammarskjöld, che sale su un aereo nel disperato tentativo di negoziare un cessate il fuoco con i suoi nemici dopo aver guidato le truppe delle Nazioni Unite nella loro prima operazione in tempo di guerra. Recensione ❯
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