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Ultimo aggiornamento lunedì 5 dicembre 2016
Il premio Oscar Matthew McConaughey è il protagonista di una storia ambientata durante la guerra civile americana. In Italia al Box Office Free State of Jones ha incassato 228 mila euro .
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1862. Guerra civile americana. L'infermiere dell'esercito sudista Newt Knight, avendo assistito a troppe ingiustizie, decide di disertare per riportare a casa il cadavere del giovane nipote a cui non è stato prestato soccorso dopo che era stato ferito. Giunto a casa è testimone di altri soprusi commessi dai soldati confederati nei confronti della popolazione. Da quel momento Knight comincia a raccogliere intorno a sé uomini e donne di razza bianca e nera pronti ad opporsi alla prepotenza militare. Accade così che la contea Jones del Mississippi si costituisce in uno Stato Libero sotto la guida di Knight che non è intenzionato ad arrendersi.
Quando nell'ultima parte del film diretto da Gary Ross si vedono comparire nella notte gli uomini a cavallo con i mantelli e i cappucci del Ku Klux Klan il pensiero non corre a Griffith e al suo Nascita di una nazione che ne cantava le gesta ma piuttosto al fatto che il Klan esista ancora oggi e che abbia manifestato il suo appoggio al neoeletto presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Perché questo film dall'andamento classico e dalla durata considerevole ha il grosso pregio di portare a conoscenza del grande pubblico un fatto storico di non secondaria importanza che finora era stato al centro solo di studi specialistici.
Ha però un altro e ancor più importante valore: ci ricorda che ottantacinque anni dopo quegli eventi nello Stato del Mississippi un discendente di Knight e della sua seconda compagna (che era afroamericana) veniva posto sotto accusa per aver sposato una donna bianca avendo 'ancora' una percentuale di sangue nero che non gli poteva consentire quel tipo di nozze.
Matthew McConaughey offre i suoi sguardi che vanno dall'indignato al compassionevole a un personaggio che la Storia può forse definire 'minore' ma che nel film travalica il ruolo romantico del Robin Hood del sud degli States per acquisire lo status di monito per lo spettatore. Il cinema tra i suoi compiti ha anche quello di fare memoria e luce su eventi che alcuni preferirebbero rimanessero confinati nell'oblio. Ross come, tanto per fare un esempio, il Vancini di Bronte - Cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato ripropone quanto accadde supportandolo di date e di riferimenti precisi evitando di proposito scene troppo cruente. Perché forse gli piacerebbe che il suo film venisse proiettato nelle scuole del suo Paese. Ku Klux Klan permettendo.
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'Lo stato libero di Jones' è uno di quei film che non passano inosservati, ti catturano, ti incuriosiscono e ti colpiscono e sul grande schemo l'impatto è garantito (visto in Grecia). Gary Ross dopo aver diretto Hunger Games decide di fare un salto nella storia americana e precisamente in quella moderna, indagando una figura poco nota (quasi sconosciuta in Europa) della guerra [...] Vai alla recensione »
"Free State of Jones" ( id., 2016) è il quarto lungometraggio del regista di Los Angeles Gary Ross. La storia al cinema, la storia sconosciuta sul grande schermo, la piccola storia di uomini e donne ( con ragazzi) che per vivere liberi rischiano tutto, casa, figli d cibo per sfamarsi. Siamo nel 1862, durante la sanguinosa guerra civile americana , e Newton Knight, lascia l'esercito per diventare [...] Vai alla recensione »
solido e potente questo nuovo film di Gary Ross dove il protagonista, disertore dell'esercito sudista durante la guerra di secessione americana, combatte la sua battaglia contro le ingiustizie insieme a un manipolo di schiavi di colore fuggiti dai loro padroni. Accampato in una palude quasi fosse una prigione a cielo aperto Newt Knight è bravo a rovesciare e a imporre il suo punto di vista ai suoi [...] Vai alla recensione »
Gary Ross racconta uno stralcio della guerra civile americana; il protagonista è Newt Knight, un soldato della confederazione che diserta per ortare a casa il cadavere del nipote; e che una volta tornato a casa non riesce a tollerare le angherie nei confronti della sua gente da parte dell’esercito; e così si ritira in una palude insieme a dei negri fuggiaschi per [...] Vai alla recensione »
Matthew McConaughey è un attore molto poliedrico, che ha lasciato tracce del suo lavoro nella nostra memoria emotiva, di multiforme segno e caratura. Indimenticabile nel visionario e profetico EDTV, dove si ritrova 24 ore su 24 sotto il freddo occhio della telecamera di un Grande Fratello ante litteram (o forse post - visto che il Grande Fratello lo inventò George Orwell nel 1949 (compare [...] Vai alla recensione »
Nella storia degli Stati Uniti d’America un posto di preminenza deve essere certamente riservato alla guerra di secessione (12 aprile 1861 - 23 giugno 1865) Hollywood ha ambientato tante pellicole di successo in questo particolare periodo storico, molte tratte da romanzi ed opere letterarie (“Via col vento” di Victor Fleming resta ancora oggi la più celebre di queste) ed altrettant [...] Vai alla recensione »
Dopo aver disertato dalle fila delle truppe confederate in seguito alla morte del giovane nipote, il fabbro e contadino Newton Knight ritorna nella natia contea di Jones, dove si oppone alle regolari confische operate dall'esercito sudista ai danni della popolazione civile ridotta in miseria. Entrato in clandestinità, costituirà un esercito irregolare di schiavi fuggitivi e contadini [...] Vai alla recensione »
Il film narra le gesta di Newt Knight infermiere dell'esercito sudista e poi disertore a seguito dell'uccisione del nipote. L'uomo negli anni seguenti combatterà una serie di battaglie in favore dell'egualitarismo. Senza girarci troppo intorno è bene raccontarsi le cose subito come stanno; certamente questa pellicola fa luce su una vicenda non troppo nota della storia [...] Vai alla recensione »
Un buon affresco di alcune vicende della storia americana non molto conosciute. Protagonista ottimo, come peraltro molti professionisti del cast. Da fare riflettere gli eventi ambientati ottanta anni dopo. Unica pecca: in alcuni punti la narrazione tende a diventare lenta, senza comunque mai annoiare lo spettatore. Di rilievo le scene delle battaglie, truculente ma realistiche ( le pallottole [...] Vai alla recensione »
L'allucinante descrizione delle condizioni in cui si viveva nel Sud degli Usa all'epoca della guerra di secessione e negli anni successivi. Si parla di schiavitù, di fratellanza, di coraggio, di razzismo e di violenza. Al centro di tutto questo, la vita del disertore-condottiero Newton Knight, interpretato dall'ormai grande McConaughey. Film biografico di pregevole fattura.
si può affermare con certezza che questo è un bel film,anche se la ricostruzione non è del tutto fedele alla storia realmente vissuta,Matthew McConaughey tiene in piedi da solo tutta la trama,si può dire ormai che "ha preso l'ascensore" per affermarsi come uno degli attori di spessore qualunque ruolo egli reciti,dunque la visione è consigliatissima,dramma affascinante,2 ore e 20 minuti pieni mai noiosi.... [...] Vai alla recensione »
La visione risulta più che piacevole con fotografia molto curata, che non annoia. Al di là dei contenuti etici si fa apprezzare per l'interpretazione del protagonista, veramente riuscita.
La curiosità mi ha portato al cinema per vedere questa nuova pellicola con Mettehew McConaughey protagonista e l'aspettativa era quella di vedere un film di ottima fattura , purtroppo la visione è stata deludente, nonostante gli ingredienti per un buon prodotto ci fossero tutti. Tralasciando la buona performance del protagonista nei panni del disertore Newt Knight , che combatte [...] Vai alla recensione »
E’ indubbio che la’ dove trovi McConaughey ricevi in cambio un film una storia che non ti delude, in questo caso revocazione storica, ben raffigurata. Ma non mi convince la recitazione e la trama, ok la questione della “goccia di sangue negro” che toglie diritti (questione da sapere), ma nella seconda parte il film ripercorre temi gia’ visti e annoia.
Durante la Guerra Civile americana il barelliere Newton Knigh diserta, torna nel Mississippi e forma un piccolo esercito di schiavi e contadini per combattere le angherie delle truppe confederate. Non otterrà l'aiuto dei "liberatori" nordisti; e, a guerra finita, i padroni del cotone faranno votare leggi per ripristinare la schiavitù, spalleggiati dal Ku Klux Klan.
Sintetizzando, di Free State of Jones si potrebbe dire che è una buona occasione mancata. Scritto e diretto da Gary Ross sulla base di varie fonti, fra cui l'omonimo libro di Victoria E. Bynum (Piemme), il film si inserisce nell'operazione di rilettura della storia nazionale in atto nel cinema americano dopo l'elezione del primo presidente nero Barack Obama (vedi Lincoln, 12 anni schiavo, Selma.
Per capire quanto certi tabù pesino ancora nel cinema Usa basta vedere come siano rari i film che ripercorrono la storia degli afroamericani e poco vari gli approcci narrativi. Tolti i western di Tarantino, che fanno storia a sé, negli ultimi anni abbiamo visto nobili e un po' inerti drammatizzazioni di storie vere (12 anni schiavo); rievocazioni accurate quanto inamidate di episodi storici, come se [...] Vai alla recensione »
Libertà & democrazia, le catene di ieri, l'amarezza di oggi. Un nuovo tassello, non eccellente, ma interessante, tra gli inesauribili episodi del filone "guerra civile americana" nelle epoche del cinema, da "Nascita di una nazione" (1916) di Griffith a "Soldati a cavallo" (1959) di Ford a "Django Unchained" (2012) di Tarantino. Storia vera. Dure scene di clandestinità ricostruiscono la fondazione di [...] Vai alla recensione »