
Anno | 2025 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Al cinema | 72 sale cinematografiche |
Regia di | Fabrizio Maria Cortese |
Attori | Paolo Ruffini, Ricky Memphis, Ilaria Spada, Maria Grazia Cucinotta, Ricky Tognazzi Beatrice Savignani, Clizia Fornasier, Paola Sambo, Leon Muraca. |
Uscita | giovedì 19 giugno 2025 |
Distribuzione | Adler Entertainment |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento martedì 17 giugno 2025
Commedia che ha come tema portante l'amicizia. Poveri noi è 22° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 2.573,00 e registrato 5.070 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Edoardo e Ottavio sono stati affiatati compagni di liceo negli anni '90. Uno dei due si è però conquistato le attenzioni della ragazza che piaceva all'altro e la loro amicizia è finita. Oggi Edoardo è un ricco imprenditore con moglie e tre figli abituati a vivere nel lusso. Ottavio ha una moglie che fa la collaboratrice scolastica, sa fare diversi lavori ed abita con lei e la loro figlia adolescente in un paese. In seguito ad investimenti sbagliati Edoardo si ritrova senza più nulla e dovrà accettare, seppure obtorto collo, l'aiuto dell'ex amico iniziando una nuova vita.
Fabrizio Maria Cortese scrive, insieme a Federico Moccia, una sceneggiatura che affida la propria credibilità a un casting azzeccato.
Di commedie in cui il protagonista o i protagonisti passano da una situazione di grande agiatezza ad una che li sprofonda nella povertà o, come ricorda la figlia più piccola di Edoardo, finiscono sul lastrico, il cinema italiano è ricco. Quindi ci si potrebbe legittimamente chiedere perché scriverne e produrne ancora un'altra che fa subodorare l'happy end da metà film in avanti.
La risposta può stare, e avere la giustificazione per una visione, nella scelta degli interpreti. Sono tutti al posto giusto. Paolo Ruffini ci propone un Edoardo capace di arroganza e disprezzo ma anche disposto ad abbassare lo sguardo, pur senza mai umiliarsi del tutto, nel momento della difficoltà. Ricky Memphis dimostra, anche se non ha più bisogno di dimostrare nulla, di potersi calare nei panni di un uomo che sa essere gentile e disponibile verso chi si trova in difficoltà. Maria Grazia Cucinotta è assolutamente credibile nei panni dell'ex liceale che ora fa la 'bidella' (come viene definita con toni supponenti da chi crede di stare in alto e non sa cosa l'attende) mentre Ilaria Spada sa passare dal ruolo di benestante snob (con la passione per le scommesse sui cavalli) a persona che è pronta a ripartire da zero. Anche tutti i giovani impegnati nei ruoli dei quattro figli offrono credibilità al mutare delle situazioni e dei rapporti. Così come Ricky Tognazzi è perfetto nel quasi cameo role del faccendiere.
Lo script risulta efficace soprattutto nel momento in cui descrive il passaggio da uno status sociale all'altro riuscendo a cogliere le diverse sfumature negli atteggiamenti mettendo a confronto due modi di vivere e di considerare il prossimo. Lo è meno nella parte finale in cui si vogliono sistemare un po' troppi aspetti della vicenda che, se fossero stati lasciati aperti, avrebbero consentito allo spettatore di ipotizzare soluzioni alternative.
Dopo che Edoardo Mariani e la sua facoltosa famiglia finiscono sul lastrico, vengono accolti da un vecchio amico di lui. Paolo Ruffini imprenditore viziato e Ricky Memphis umile giardiniere sono il principe e il povero di una commedia degli opposti con annesso teen drama dei figli. Dalle stelle alle stalle, seguendo il solco di Nessuno mi può giudicare, invertendo quello di Poveri ma ricchissimi, sfruttando [...] Vai alla recensione »