Rebuilding

Film 2025 | Drammatico, 95 min.

Regia di Max Walker-Silverman. Un film Da vedere 2025 con Josh O'Connor, Meghann Fahy, Amy Madigan, Lily LaTorre, kali Reis. Cast completo Genere Drammatico, - USA, 2025, durata 95 minuti. distribuito da Filmclub Distribuzione.

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Ultimo aggiornamento lunedì 20 ottobre 2025

Dopo che gli incendi hanno devastato il suo ranch, un cowboy di nome Dusty finisce in un campo, trovando comunità con altre persone che hanno perso la casa, tra cui sua figlia e l'ex moglie.

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES 3,50
CRITICA
PUBBLICO
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Il canto di un'America aspra e rurale cucito addosso al talento gentile di Josh O'Connor.
Recensione di Davide Zazzini
venerdì 24 ottobre 2025
Recensione di Davide Zazzini
venerdì 24 ottobre 2025

Un incendio ha appena distrutto il suo ranch familiare di duecento settanta acri: tutte le sue amate mucche vanno vendute. Il giovane Dusty, strappato al suo amato allevamento, vive come un reduce di sé stesso, arrangiandosi con lavoretti a giornata. Cowboy malinconico e solitario, dorme in una piccola roulotte allestita in un campo emergenze dove, giorno dopo giorno, combattendo l'iniziale ritrosia, inizia a solidarizzare con le altre persone sfollate. Nel frattempo, intanto, è chiamato a ricucire i rapporti con la piccola Callie-Rose avuta dall'ex compagna Ruby, senza smettere di sognare, però, di riaprire un giorno la sua fattoria, ripiantare tutti gli alberi e lasciarci pascolare di nuovo gli animali.

Ci perdonerà Agata Christie, ma due film fanno una prova: al Sundance è nato un (altro) regista. Quel Max Walker-Silverman che già aveva incuriosito nel 2022 con A love song (esordio selezionato sempre dal Festival americano), e che ora intenerisce e meraviglia con un secondo dramma rurale cucito addosso al talento gentile di Josh O'Connor.

Dai cataclismi che hanno flagellato e flagelleranno l'America occidentale, il regista e sceneggiatore deriva un dramma sommesso e sussurrato, un canto di resilienza individuale e rigenerazione comunitaria innestato su un doppio crinale tematico: da una parte la spaventosa ambivalenza della Natura, capace di spazzare via in una notte quanto costruito in un'intera vita, sbriciolando dunque i riferimenti e il senso del vivere di chi le si era votato in toto; dall'altro l'ambiguità umana di un ragazzo, aggrappato ad una civiltà sparita, in sintonia con il regno naturale ma in fuga dagli esseri umani.

Intorno all'immobilità di Dusty si compone, infatti, un quartetto di donne che lo istiga al cambiamento, ad una nuova consapevolezza, ad accettare il trauma dello sradicamento senza sconfessare l'identità: l'ex moglie Ruby che le affida (anche letteralmente) il mestiere rinnegato di padre; la piccola Callie-Rose (l'australiana Lily La Torre, avrà futuro) che lo riporta al podere e al crocevia della sua esistenza ("Puoi essere un cowboy anche senza mucche ora?"); la cognata che le lascia soldi per ricostruire il suo microcosmo e, infine, la sfollata Mila (una contegnosa Kail Rais) simbolo della dignità di chi ha perso d'improvviso tutto tranne che il coraggio di reinventarsi.

Walker-Silverman contiene il dolore esistenziale e la vastità della Natura, l'interiorità paralizzata di chi rifiuta di scambiare l'erranza con la permanenza e il senso del sublime in un coming of age intenerito, opponendo la socialità agli sconquassi del caso senza scivolare nel dolorismo compassionevole.

Pick-up in viaggio e sterminate praterie, il folk e i falò, i cappelli da cowboy e gli stivali si rincorrono che in un film che, non disperdendo il calore umano delle premesse non rinuncia a un certo, compiaciuto sì, ma mai stucchevole gusto estetizzante dell'immagine. Vi contribuisce, soprattutto ma non solo, la fotografia contemplativa e aggettante di Alfonso Herrera Salcedo che lavora sia in ampiezza che in strettoie, collezionando tonalità giallo-ocra (fino al guizzo cromatico conclusivo...) per correlare il grigiore emotivo del suo protagonista.

Rebuilding canta un'America aspra e rurale, matrigna e materna, acre e incommensurabile che, per quanto mitizzata da tanta letteratura ottocentesca, conserva intatto il suo fascino, la residenza in un certo cinema controculturale a stelle e strisce che per brevità non almanacchiamo.

E nel farlo, esalta la prova in levare del nuovo Angelo dalla faccia sporca del cinema britannico: un Josh O'Connor che convalida a modus vivendi la ritrosa gentilezza ridondata tra The Crown e La Chimera (e dismessa in parte per Challengers). Smorfia amara e bocca impastata. Battute sussurrate tra spalle ricurve e silenzi contemplativi. Imbarazzo dello stare al mondo e infinita, dilagante malinconia come le mandrie in transito e quei fiumi simili a serpenti che non si può far altro che ammirare, tra la paura e la speranza.

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Rinascere dalle ceneri.
a cura della redazione
lunedì 20 ottobre 2025

Ambientato nelle vaste pianure del Colorado, il film si svolge nel cuore del selvaggio West e racconta una storia che parla di perdita, solidarietà e della fragile bellezza delle seconde occasioni. Al centro della vicenda Dusty (Josh O'Connor), ultimo discendente di una lunga stirpe di cowboy che, dopo aver perso tutto in un incendio che ha raso al suolo il ranch di famiglia, si ritrova a vivere in un campo della protezione civile.

Padre divorziato e in difficoltà, cerca di capire come andare avanti e prendersi cura della figlia, la piccola Callie Rose (Lily LaTorre). Nel caos e nella precarietà di un campeggio di roulotte abitato da sfollati come lui, Dusty trova un'inaspettata solidarietà in una piccola comunità di sconosciuti che diventano in poco tempo come una vera famiglia.

Tutti i film da € 1 al mese

Prisoner
Serie TV, Drammatico, Poliziesco - Danimarca, Norvegia, Svezia, Islanda, Finlandia, 2023, 6x60’

Prisoner

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RECENSIONI DELLA CRITICA
domenica 26 ottobre 2025
Eugenio Grenna
Sentieri Selvaggi

Al pari del Tom Joad cantato da Bruce Springsteen, Dusty (Josh O'Connor) - il cowboy solitario, remissivo e dolente, nonché protagonista assoluto di Rebuilding, opera seconda di Max Walker-Silverman - ha perso tutto ciò che un uomo per bene dovrebbe possedere: una casa, una famiglia e una scia da inseguire. Per questo non può far altro che sentirsi perduto e inascoltato, se non addirittura ignorato [...] Vai alla recensione »

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[LINK] FESTIVAL
venerdì 24 ottobre 2025
Davide Zazzini

Il dramma rurale diretto da Walker-Silverman intenerisce e meraviglia. In anteprima a Alice nella Città e prossimamente al cinema. Vai all'articolo »

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