Quell'estate con Irène

Film 2024 | Drammatico 90 min.

Regia di Carlo Sironi. Un film Da vedere 2024 con Noée Abita, Maria Camilla Brandenburg, Gabriele Rollo, Claudio Segaluscio. Cast completo Genere Drammatico - Italia, Francia, 2024, durata 90 minuti. - MYmonetro 2,42 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento domenica 18 febbraio 2024

Due ragazze scappano dall'ospedale che le ha in cura per poter vivere la loro prima vera estate.

Consigliato nì!
2,42/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,25
PUBBLICO 1,00
CONSIGLIATO NÌ
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Cinema
Trailer
Sironi torna alla regia e racconta l'adolescenza, riconfermando l'indole pittorica che rende ogni inquadratura simile a un quadro.
Recensione di Paola Casella
domenica 18 febbraio 2024
Recensione di Paola Casella
domenica 18 febbraio 2024

Clara e Irène hanno 17 anni e un passato comune presso una clinica per malattie oncologiche. Durante un'uscita organizzata dalla struttura ospedaliera per le ex pazienti dopo la fine delle terapie le ragazze si incontrano e fanno subito amicizia, nonostante abbiano indoli caratteriali opposte - Clara timida e insicura, Irène impavida ed estroversa - perché si scoprono accomunate dal desiderio di lasciarsi quel passato alle spalle e vivere il presente con spensieratezza. Così le due decidono, di punto in bianco, di partire insieme per una vacanza su un'isola lontana dalle famiglie e dalle stanze di ospedale. Non ci vorrà molto perché un gruppetto di ragazzi si avvincini alle due soavi adolescenti e cerchi di fare amicizia con loro, sperando che l'attrazione sia reciproca. Ma al centro di quell'estate c'è soprattutto il rapporto sempre più stretto fra Clara e Irène, pronte a sostenersi a vicenda e ad inventarsi una realtà più semplice e spontanea di quella cui le rispettive malattie le hanno costrette fino a quel momento.

Quell'estate con Irène sembra un'opera prima a firma femminile, e invece è l'opera seconda di Carlo Sironi dopo Sole, esordio con cui ha in comune uno degli attori, Claudio Segaluscio, e l'indole pittorica che rende ogni inquadratura simile a un quadro.

Ma Quell'estate con Irène si libera del formato angusto di Sole per allargarsi agli spazi apparentemente infiniti di un'estate adolescenziale fatta di acqua, luce, vento e terra pronta ad aprirsi in grotte misteriose che potrebbero inghiottire per sempre le due giovani protagoniste: in questo rimanda al mistero postpuberale di Picinic ad Hanging Rock, con cui l'opera seconda di Sironi condivide le amosfere sospese e il senso di un pericolo incombente. E come i giovani protagonisti di Sole Clara e Irène sono apparentemente orfane di una famiglia che sappia accogliere le loro necessità più profonde: l'unico contatto con il loro ambiente domestico è la telefonata attraverso cui Irène si confronta con la madre.

L'estate di Clara e Irène si snoda attarverso una palette cromatica controllata che richiama il sole e il mare: celesti liquidi e ariosi, sfumature di giallo e crema che rispecchiano la luminosità della costa isolana. Le due figure esili al centro della storia si stagliano contro questa palette delicata con determinata leggerezza, in un clima rarefatto che racconta tanto il loro tempo rubato quanto la volubiltà dell'adolescenza, fatta di sguardi e di respiri impalpabili.

La sceneggiatura di Sironi con Silvana Tamma è altrettanto evanescente, e forse troppo esile per sostenere la durata di questo lungometraggio girato a Favignana e dintorni e accompagnato da un commento musicale che, come spesso succede nel cinema d'autore italiano contemporaneo, funziona più per contrasto che per affinità, attingendo ad esempio alla musica folk tradizionale statunitense. Ma la canzone finale, nella voce evocativa di Robert Smith dei Cure, parla appropriatamente del desiderio di cose impossibili, e Sironi cerca una purezza delle immagini che si smarca con intelligenza da certi suoi formalismi del passato.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 1 marzo 2024
Giovanni Spagnoletti
Close-up

Facciamo qui, nel nuovo film del regista romano Carlo Sironi, la conoscenza, senza molti preamboli, di due ragazze di diciassette anni, molto ma molto diverse non solo perché di nazionalità diversa, l'una italiana, l'altra francese (ma non ci sono problemi di lingua) - si direbbe subito da come si vestono e si muovono decisamente appartenenti all'Upper class.

martedì 20 febbraio 2024
Massimo Causo
Duels.it

Fuori dal tempo, in un gioco di attesa vaga e di fine rimandata che lascia aperta le tensione delle emozioni, lucida la flagranza di ciò che accade nel flusso dei sentimenti: ci sono Clara e Irène, che sembrano due presenze astratte, anche se stanno perfettamente nella loro giovanissima età. Siamo nell'estate del 1997, praticamente un'altra era, dove Carlo Sironi ha voluto collocare le due ragazze [...] Vai alla recensione »

domenica 18 febbraio 2024
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

Forse tutto comincia dagli occhi. Possono restare sempre aperti, per vedere tutto quello che abbiamo davanti fino all'ultimo respiro. Oppure restare chiusi, come in quella scena del movimento in cerchio. In entrambi i casi Quell'estate con Irène, il secondo lungometraggio di Carlo Sironi dopo Sole, rivive il passato attraverso il cinema come se fosse un lungo sogno ininterrotto.

domenica 18 febbraio 2024
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

Tre cose su Quell'estate con Irène, opera seconda di Carlo Sironi dopo Sole (European Film Awards 2020 per la miglior rivelazione), in anteprima mondiale al 74° Festival di Berlino nella sezione Generation. La prima riguarda lo spazio, prevalentemente esterno: le protagoniste, Clara e Irène, che si incontrano per la prima volta durante una gita organizzata dall'ospedale che le ha in cura, cominciano [...] Vai alla recensione »

NEWS
BERLINALE
domenica 18 febbraio 2024
Paola Casella

Un'adolescenza fatta di acqua, luce, vento e terra pronta ad aprirsi in grotte misteriose. In anteprima al Festival di Berlino. Vai all'articolo »

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