Donnie Darko

Film 2001 | Drammatico, 108 min.

Regia di Richard Kelly. Un film Da vedere 2001 con Jake Gyllenhaal, Noah Wyle, Drew Barrymore, Patrick Swayze, Holmes Osborne. Cast completo Genere Drammatico, - USA, 2001, durata 108 minuti. Uscita cinema lunedì 3 giugno 2024 distribuito da Notorious Pictures. - MYmonetro 3,40 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 30 maggio 2024

È il 1988 e "il mondo si avvicina alla fine", sostiene Frank, una visione da incubo che solo Donnie Darko può vedere. In Italia al Box Office Donnie Darko ha incassato 2,2 milioni di euro .

Donnie Darko è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING e in DVD e Blu-Ray su IBS.it e su LaFeltrinelli.it. Compra subito

Consigliato sì!
3,40/5
MYMOVIES 3,67
CRITICA
PUBBLICO 3,53
CONSIGLIATO SÌ
Onirico, angosciante e beffardo. Un cult di ribellismo giovanile e cinema "mind-bender".
Recensione di Andrea Fornasiero
giovedì 30 maggio 2024
Recensione di Andrea Fornasiero
giovedì 30 maggio 2024

Donald "Donnie" Darko è un teenager difficile, che una notte sonnambulo esce di casa guidato dalla voce di una mostruosa figura in costume da coniglio. Donnie si risveglia al mattino in un campo da golf e quando torna a casa la trova devastata dal motore di un jet, che dal cielo è precipitato sull'abitazione e in particolare sulla sua camera da letto. Nei giorni successivi Donnie continua ad avere visioni dell'uomo coniglio, che gli predice una imminente apocalisse, tanto che i suoi genitori lo mandano da uno psicologo. Ossessionato dall'idea dai paradossi temporali, il giovane leggerà il libro "La filosofia del viaggio nel tempo" di Roberta Sparrow, una insegnante in pensione che vive ai margini della città e che i ragazzi del luogo chiamano Nonna Morte. Donnie inoltre inizia una relazione con Gretchen Ross, una ragazza che si è da poco trasferita in città.

Il cult movie del 2001 Donnie Darko di Richard Kelly non ha imposto il suo regista come nuovo grande autore americano, ma rimane uno dei più fulgidi esempi di ribellismo giovanile e cinema "mind-bender".

A differenza della dilagante nostalgia per gli anni Ottanta che sarebbe esplosa non molti anni più tardi, in Donnie Darko, ambientato nel 1988, questo momento della cultura americana è rappresentato come un incubo di conformismo esasperante. Un'immagine senz'altro più corretta, considerata anche la situazione politica del tempo con la imminente presidenza di George Bush Sr. e il dilagare di guru televisivi con le loro filosofie new age. Nel film un personaggio del genere è incarnato da Patrick Swayze, che con il suo look da star del cinema rappresenta perfettamente l'ossessione per il benessere e il bell'aspetto che dilagavano allora. Al contrario il protagonista incarnato da Jake Gyllenhall (che qui fu lanciato verso la celebrità) è un giovane apatico, dallo sguardo spento e disinteressato eppure beffardo, una figura disturbante capace di rivelarsi profondamente inquieta quando è in preda alle sue allucinazioni.

Le sue visioni hanno per protagonista una sorta di mostruoso bianconiglio, che fa naturalmente da guida verso un abisso, come in Alice nel Paese delle meraviglie e come solo due anni prima accadeva anche in Matrix. Ma in quest'ultimo film il coniglio non appariva mentre quello presente in Donnie Darko richiama il cinema straniante e perturbante di David Lynch - che pure ha un debole per i conigli, protagonisti di una sua sinistra sit-com. Non a caso tutti quelli che abbiamo appena citato sono registi che hanno sovvertito l'idea di una società ben ordinata, che funziona come un orologio svizzero, mostrandola invece come un incubo distopico oppure come un velo incapace di sopire le più orribili pulsioni.

Maggie Gyllenhaal, che interpreta la sorella di Donnie, dice a inizio film che voterà per Dukakis, suscitando le ire paterne e dando voce all'anticonformismo di una nuova generazione, quella che presto avrebbe finito per identificarsi con il grunge e il suo martire Kurt Cobain. E dal grunge viene sicuramente un'altra delle ispirazioni di Kelly: il videoclip di culto del brano "Black Hole Sun" dei Soundgarden, pubblicato nel 1994 e firmato dal regista inglese Howard Greenhalgh. Non solo il video preconizzava una rappresentazione satirica e disillusa dei sobborghi americani, ma soprattutto li virava in chiave grottesca e apocalittica, con tanto di buco nero nel cielo, ossia qualcosa di molto vicino, figurativamente, al finale del film di Kelly.

Donnie Darko arriva al cinema un anno dopo Memento di Christopher Nolan, quando gli enigmi vanno di gran moda, e una buona parte del pubblico vi si dedica intensamente, utilizzando l'iperconnessione, da poco matura, della Rete per scambiarsi teorie di ogni tipo. Il culto di Donnie Darko nasce dal passaparola, dal successo del film non in America - dove un incidente aereo era immagine sgradita dopo l'11 settembre - bensì in Inghilterra. Da lì la fama del film si diffonde come un virus, in infinite discussioni sulle molte possibili interpretazioni del film, ulteriormente alimentate da una successiva versione director's cut e poi dalla pubblicazione reale (come contenuto di una edizione home video) del fittizio libro del film: "La filosofia del viaggio nel tempo".

Ma il film non coglie solo questa moda passeggera e anzi rimane importante ancora oggi per come abbia saputo intercettare lo "spirito del tempo", con un protagonista che odia la società perbenista borghese, ma può trovare un senso ulteriore solo in una sorta di sacrificio cristologico. Simbolo di un'angoscia senza uscita fuori dalla morte, Donnie è davvero un figlio dell'apocalisse, lo spettro di una società americana che con l'11 settembre iniziava a non sentirsi più invincibile.

Il brano di chiusura di Donnie Darko pure divenne di culto: la cover al pianoforte di Gary Jules della canzone "Mad World" dei Tears For Fears fu un tormentone generazionale. E il testo, cantato come una ballad dolente, si sposava perfettamente al tono onirico, angosciante e beffardo del film: «trovo triste e divertente che i sogni in cui muoio siano i migliori che ho mai avuto».

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Un'opera che penetra la mente offrendo infiniti spunti di riflessione.
Recensione di Giovanni Idili
martedì 30 novembre 2004

Richard Kelly ha vinto la propria scommessa con il mondo (del cinema): Donnie Darko torna sugli schermi Usa in versione estesa e giunge finalmente in Italia in versione originale. Comparso per la prima volta nel 2001 sugli schermi americani, tagliuzzato quà e là causa imposizioni commerciali, il film si è in breve tempo ritagliato un ampio spazio tra gli appassionati di surreale, fantascienza ed esoterismo imponendosi come fenomeno di culto.

Donnie è un adolescente afflitto da turbe psichiche, disadattato per natura, frustrato dalla sua condizione ma dotato di una vivacità intellettuale fuori dal comune. Sottoposto a terapia psichiatrica e analisi, è perseguitato da frequenti allucinazioni: in una di queste un gigantesco coniglio bianco, suo assiduo visitatore, gli comunica la data della fine del mondo. Comincerà così un surreale conto alla rovescia, durante il quale paradosso e realtà si confonderanno. Tra folli suggerimenti e sospetti di realtà parallele, in bilico tra fantascienza, surreale ed epico/catastrofico il singolare risultato finale sfugge a qualsiasi controllo, ammettendo molteplici chiavi di lettura.

Impossibile dunque classificare un prodotto che si dirama tra vari generi libero da ogni postulato di sorta. Pregno di una sensibilità vicina ad autori quali Peter Weir e Terry Gilliam, a cui l'autore dichiaratamente si ispira, l'ambizioso progetto si staglia su una efficace e mai eccessiva cornice fotografica lasciandosi ammirare da innumerevoli punti di vista. Una colonna sonora perfettamente calzante accompagna il girato sin dalle prime scene: molte sequenze trovano nelle musiche uno straordinario commento, capace di sottolineare accenti altrimenti impossibili da evidenziare. Il film è un raro esempio di missaggio funzionale ed espressivo e purtroppo lo spettatore italiano non esperto di inglese perderà l'importante elemento narrativo rappresentato dalle stesse parole delle musiche utilizzate. La mano del regista si sente nella pesantezza di alcuni lunghi intermezzi ma la condotta generale rimane sobria ed elegante, in un continuo stop&go capace in media di divagare senza tergiversare e di garantire un ritmo adeguato.

Toni inquietanti, a tratti epici, sono sostenuti da un montaggio ricco di rapidi stacchi, votato a seguire più punti di vista in parallelo. Omaggi e citazioni si sprecano: da Ritorno al Futuro a Stephen King, passando per cultura pop e musiche anni '80, in una critica celebrativa a tutto tondo dell'epoca in cui l'opera è ambientata. I personaggi vengono spogliati dalle proprie maschere, svergognati e spinti alla follia in una cornice nitida ma allucinata, a tratti psichedelica. La sbaloriditiva originalità della sceneggiatura ha modo così di svariare liberamente su un fronte emozionale che poggia su solide basi di caratterizzazione e contestualizzazione. Continui ribaltamenti di fronte ci catapultano attraverso un'esperienza sensoriale, emozionale e intelettuale intensa quanto inattesa.

Esplorando inconsapevolmente le pieghe del tempo Donnie si interroga su destino e predestinazione, divino e profano, convivendo con le debolezze di chi è costretto ad indossare "un ridicolo costume da uomo" ma è condannato ad essere qualcosa di più. Allo stesso tempo Donnie, "supereroe" maledetto, negando le verità prestabilite di una società bigotta, esprime se stesso e comunica l'urgenza di una individualità a misura d'uomo. L'intento è quello di disorientare, stordire, colpire, tramite un tortuoso ma fluido percorso di destrutturazione dell'animo umano, contemplato grazie al paradosso e all'estremizazione.

Dopo tre anni Kelly ripropone l'opera in versione "director's cut", probabilmente da noi destinata al mercato dvd, in una release più lineare e logica (20 min in più) non meno affascinante e ispirata. La versione originale, meno "spiegata", è permeata dall'ineluttabile cadenza dell'esoterico conto alla rovescia e da una complessità quasi proibitiva: quando qualcosa acquista improvvisamente un senso allo stesso tempo qualcos'altro lo perde, stimolando lo spettatore ben oltre la visione. Non esiste univoca interpretazione e come un tarlo l'opera penetra la mente offrendo infiniti spunti di riflessione. Alcuni maestri del passato applaudirebbero. Spiazzante, visionario, grandioso.

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Film culto che non perde con gli anni il suo appeal.
Recensione di Davide Morena

Donald Darko detto Donnie è un ragazzo con dei disturbi mentali che lo hanno portato a dar fuoco ad una casa abbandonata, anni fa. Nonostante sia un tipo in gamba, con una famiglia che lo ama e lo appoggia anche nelle scelte più discutibili. Donnie è in cura da una psicanalista che lo aiuta a combattere la sua schizofrenia; a lei confida del suo nuovo amico immaginario, Frank, un coniglio gigante che lo ha salvato da una morte assurda, ma che in cambio gli chiede di fare cose riprovevoli e sempre più pericolose. Ah, tra l'altro Frank gli ha svelato che la fine del mondo arriverà di lì a 24 giorni.

Donnie Darko è uno di quei film di culto che lentamente si emancipano dalla nicchia e si fanno conoscere ed amare in tutto il mondo, perdendo in parte il loro alone di leggenda.

L'Italia detiene il triste primato di riuscire ad arrivare sempre per ultima a scoprire certi fenomeni, ed è per questo che Battle Royale troverà una distribuzione forse solo tra un secolo o giù di lì, ed è sempre per questo che Donnie Darko arriva in Italia con due anni di ritardo.
Due anni che non tolgono al film un'oncia del suo appeal, lasciando inalterato il grande fascino che obiettivamente questa pellicola è in grado di esercitare sul pubblico, soprattutto quello coetaneo del cupo protagonista, poco più che adolescente. Al contrario di molti film che fanno esplicito riferimento al mondo giovanile, Donnie Darko brilla di una luce sinistra e tristemente rara: qui non si parla del primo amore, del primo bacio, dei conflitti con gli adulti, della perdita dell'innocenza, scialbe tematiche che fanno sentire gli adulti (quelli veri) con la coscienza a posto, ma che quasi sempre fanno ridere i ragazzi (sempre quelli veri).

Qui si parla di qualcosa di molto più significativo: si parla di morte. In toni tutt'altro che rassicuranti, Richard Kelly si interroga sull'effetto prorompente che la consapevolezza della morte ha su ogni individuo, e di quanto questo condizioni ogni altra sensazione ed azione: amore, paura, disprezzo, ribellione.
Di morte è imbevuto l'intero tessuto del film, inevitabilmente sbranato qua e là proprio a causa della friabilità del terreno su cui si avventura. Ma si può ben chiudere un occhio, considerato che di contro il film avvince ed appassiona senza essere né moralista né retorico.

E soprattutto considerato che, a pensarci meglio, Donnie Darko è uno dei pochi film di oggi che aiutano i ragazzi a crescere, e non gli adulti a credere che "va tutto bene" (un altro titolo? Mysterious skin - ma anche questo dovremo aspettare parecchio per vederlo...). Un genere dimenticato dall'edonista cinema contemporaneo.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 24 ottobre 2010
RONGIU

“Gli studenti più “difficili” hanno diritto ad avere gli insegnanti migliori.” Donnie Darko non è film “facile”, la visione di questo lungometraggio, “pluritematico e pluridisciplinare,” offre una gamma di letture ed interpretazioni diversificate. Di contro, tutto ciò che non risulta facile, non possiamo classificarlo “difficile, [...] Vai alla recensione »

giovedì 16 giugno 2011
Delfi90

Donnie, ex priomane, soffre di sonnambulismo e scampa ad una morte certa quanto insolita: il motore di un boeing si stacca misteriosamente precipitando proprio sulla sua stanzetta, fortunatamente un coniglio gigente apparsogli in sonno lo aveva condotto lontano da casa. La vita di Donnie procede normalmente, non fosse che quel grottesco, inquietante, ridicolo coniglio continua ad apparire tra sogni [...] Vai alla recensione »

martedì 20 ottobre 2009
wynorski guiaz '80s

Il poco più che adolescente Donald Darko(Jake Gyllenhaal) è un ragazzo affetto a schizofrenia, sonnanbulismo e personalità instabile. Continuamente sostenuto dalla famiglia e dalla psicologa, Donnie viene a conoscienza che il mondo finirà entro 28 giorni, avviso datogli dall'immaginario(?) coniglio Frank(James Duval). Intanto Donnie, fa amicizie nella sua scuola con diversi individui, tra cui due professori [...] Vai alla recensione »

martedì 11 agosto 2009
Deus Ex Machina

Un inusuale ritratto adolescenziale che si dissocia radicalmente da ogni genere di stereotipo, opera prima di un giovanissimo regista (ventisettenne durante la realizzazione del film) che può certamente lasciare perplessità ma che allo stesso tempo inaugura nella storia del cinema un ibrido orginale e saturo di classe: un autentico inno alla contemplazione.

mercoledì 15 aprile 2009
Veritas

L'ho trovato un film veramente bello. Beh, preferisco altri film, ma questa è una considerazione completamente soggettiva, dovuta al fatto che non sono particolarmente fan dei film con gli adolescenti (anche se lo sono io stessa) NON che questo sia da liquidare come un semplice film da adolescenti. Lo trovo originale, poi il solo fatto che è indipendente mi ha spinto a guardarlo.

giovedì 22 dicembre 2011
Andrea Alesci

Chi è Donnie Darko? Esiste un ordine immutabile? Che cos’è la realtà? Siamo vivi o siamo un sogno sognato? Vibranti questioni nell’opera d’esordio di Richard Kelly: interrogativi per indagare un problema. Problematico, Donnie Darko, il ragazzo di cui seguiamo il fragile e tortuoso cammino, e il film, che in due ore condensa 28 giorni di vita di una parte di mondo. [...] Vai alla recensione »

martedì 1 novembre 2011
Diego Campari

Ebbene, i pregi di questo cult movie(l'ultimo autentico capolavoro del cinema) sono esponenzialmente infiniti come le possibili interpretazioni che spaziano attorno ad una serie infinita di variabili. Quindi , la pressoché assoluta libertà di fronte ad un opera artistica, ch esiste solo negli occhi di chi la guarda, come noi esistiamo solo negli occhi degli altri, un traguardo [...] Vai alla recensione »

sabato 7 maggio 2011
DarkOmen98

Viaggio onirico attraverso lo spazio e il tempo, e tutto ciò che c'è di sbagliato in questo mondo.  Donald Darko è un ragazzo delle scuole superiori di Middle-sex. Ha spesso episodi di sonnambulismo ed è abituato a svegliarsi lontano da casa. Una notte un coniglio gigante lo fa allontanare da casa sua e gli predice la fine del mondo entro 24 giorni.

venerdì 15 ottobre 2010
Sixy89

Un capolavoro senza tempo. Qual è la distanza tra l'essere folle e l'essere un genio? Uno delle domande che tutt'oggi tormentano psichiatri e psicologi. Donnie darko è un atipico teenager, che oltre ai soliti problemi dell'adolescenza deve fare i conti anche con la propria schizzofrenia. Un intreccio di fatti ed eventi che spiazzano e confondono.

sabato 20 agosto 2016
ARISTOTELES

Da qualcuno è considerato un cult immortale,qualche altri lo giudicano come una delle più grandi idiozie mai viste sul grande schermo,per me è un'opera di una originalità unica. Di certo questa pellicola resta impressa nella memoria e sebbene intrisa in un surreale talvolta eccessivo e troppo spesso costante,conserva un suo filo conduttore.

sabato 28 febbraio 2015
Pascalo77

Pietra miliare del genere dei paradossi spazio-temporali. Curato nel minimo dettaglio, coerente con l'impalcatura teorica e aperto a innumerevoli possibilità di interpretazione... Di seguito la mia : L'Universo, così come lo conosciamo, non è l'unico. Esistono "n" universi tra di loro tangenti, flebilmente interagenti ma di norma non comunicanti tra loro.

martedì 19 agosto 2014
darkglobe

Film di culto di difficile catalogazione di genere, visto che occupa gli ambiti del fantastico, di una innovativa rappresentazione del complesso mondo adolescenziale, della spietata critica alla middle-class della provincia americana e infine di tematiche care alla cybercultura. Scritto e diretto da Richrad Kelly, è basato sul testo di Roberta Sparrow La filosofia dei viaggi nel tempo (testo [...] Vai alla recensione »

venerdì 21 marzo 2014
Alessandro Rega

Devo, ahimè, asserire di essere rimasto alquanto deluso da questo film. Devo dire che, nonostante il film abbia fatto discutere, le mie aspettative erano certamente piuttosto superiori alla mediocrità. Invece, mi sono ritrovato, l'altra sera, a vedere un'opera mediocre in tutti i sensi. Indubbiamente, è un lungometraggio intraprendente, però, è doveroso [...] Vai alla recensione »

giovedì 7 giugno 2012
gianleo67

Donnie Darko è un adolescente intelligente e riservato che soffre di strani disturbi psicotici per cui è in cura. La famiglia lo appoggia anche se lui non manca di mostrare ad ogni occasione il suo spirito caustico e irriverente. Fino a quando una notte, per uno strano gioco del destino, il motore di un boeing si schianta nella sua camera da letto.

domenica 18 settembre 2022
paolp78

Film che dopo un esordio in sordina riscosse un grosso successo divenendo ben presto un cult. L’affermazione di questa pellicola del regista Richard Kelly è dovuta alla capacità di essere perfettamente rappresentativa di un certo tipo di cinema per teenagers molto statunitense, avente come scenario quello della classica provincia americana benestante, con la sua comunità [...] Vai alla recensione »

martedì 1 settembre 2020
Dandy

Nel bene e nel male,uno dei film nonchè debutti più fuori dagli schemi di sempre.Il regista dimostra un notevole talento nel rinnovare i clichè tipici dei film adolescenziali horror e non.E colpiscono per verosimiglianza ed equilibrio sia il ritratto della famiglia,non invadente ma mai assente,che quello della scuola,fallimentare ipocrita e schiava del conformismo.

giovedì 28 marzo 2013
Filmtalker 98

è difficile realizzare un film d'impatto, che insegna veramente qualcosa, ma che conserva anche dopo anni lo stesso alone di mistero. Richard Kelly l'ha indubbiamente realizzato, un film che esplora la vita a contatto diretto con la morte, che "contempla avidamente" e viaggia insieme alla morte , ed è questa la visione del regista, pienamente espressa da "mad world".

venerdì 9 settembre 2011
Andrea Levorato

Donnie Darko ****1/2 Produzione: USA 2001 Genere: Fantascienza, Drammatico, Mistery Regia: Richard Kelly Attori principali: Jake Gyllenhaal, Mary McDonnell, Patrick Swazye, Drew Barrymore, Noha Wyle, Maggie Gyllenhaal, Daveigh Chase, Jena Malone, Holmes Osborne Trama: Donnie è sonnambulo e durante una delle sue scorrazzate notturne un coniglio gigante di nome Frank gli predice la fine [...] Vai alla recensione »

domenica 5 febbraio 2017
Emanuele R.

Il protagonista Donnie Darko è un adolescente problematico, che sta seguendo una terapia. Ad un certo punto, incontra un amico immaginario, Frank, che gli predirà la fine del mondo. Da questo momento, accadranno fatti abbastanza insoliti e starà a Donnie capire ciò che sta accadendo e impedire il disastro. Sicuramente, questo film rimane sempre un cult, dopo 16 anni, infatti, [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 giugno 2016
Nobody

Un cult complicato, con una sua filosofia scientifica e affascinante. Tutti i personaggi vengono analizzati bene, il personaggio di Donnie è intrigante, coraggioso, è un eroe che si sacrifica. Per comprendere bene il film si deve leggere il libro di Roberta Sparrow che viene citato dai protagonisti (inventato dal regista per dare un significato scientifico, che si basa anche sulle [...] Vai alla recensione »

sabato 1 settembre 2012
Paolo Salvaro

Avevo parlato in un'altra recensione di quanto sono importanti i prologhi e gli epiloghi nei film  .....   Donnie Darko è senza dubbio una delle pellicole recenti circondate dal più fitto alone di mistero:  passano solo una manciata di secondi e ti ritrovi davanti ad un ragazzo sdraiato per terra con una bici a fianco,  forse addormentato, forse svenuto.

domenica 2 giugno 2013
RobNoodles97

Capire questo film è psicologicamente e mentalmente difficile , ma scavando in profondità scopriremo che siamo di fronte ad un cult. Donni è un ragazzo che soffre di schizzofrenia ed un giorno un coniglio gli svelerà la data della fine del mondo. Richard Kelly sforna un vero e proprio capolavoro che lavora sulla psicologia dei personaggio ben caratterizzati ; il più [...] Vai alla recensione »

domenica 23 settembre 2012
break

Donnie Darko è un Fantasy furbo quanto insignificante, fatto per ingannare le masse; per tutti coloro che credono in un messaggio illuminante nascosto dietro tutto quel nulla. Diretto alla bella e buona, attori mediocri ad eccezzione di Patrick Swayze (che ci faceva?), scarsa estetica, trama assente e ritmo soporifero.

domenica 28 ottobre 2012
Lory08

 Ho visto sia la versione normale che quella estesa ( quest'ultima da qualche risposta in più sulla trama) e riguarderei questo film ogni giorno perchè non annoia mai. "Doonie Darko" riesce ad aprire la mente del pubblico che alla fine del film non può fare a meno che porsi teorie sul senso della storia di questo capolavoro.

mercoledì 19 settembre 2012
Fr3nk_90

Un capolavoro senza tempo!

lunedì 28 settembre 2009
Villaggiosuper

la pellicola nn ha bisogno di ulteriori commenti... eccellente

domenica 23 agosto 2009
Dany/Joker

Molto Bello, anche se un pò difficile da capire: grande Jake Gyllenhaal

venerdì 18 dicembre 2009
Keanu

Sicuramente uno dei migliori film mai realizzati !! Un film esoterico, ribelle, sinistro, psicologico, suggestionante ben diretto e sicuramente ben sceneggiato … Più che ottimo Jake Gyllenhaal con un interpretazione perfettamente schizofrenica, molto bene anche gli altri !! Il costume di Frank è da Oscar, stupendo, tetro, terribilmente e paurosamente bello !!! Atmosfere perfettamente adattate al [...] Vai alla recensione »

mercoledì 25 gennaio 2012
Rico90

Ho voluto vedere questo film per le ottime opinioni che lo hanno accompagnato negli anni ma decisamente non mi trovo d'accordo..film assolutamente noioso che non fosse per il finale sarebbe stato per me un film "decisamente mediocre" l'idea di base è ottima ma scorre troppo lento con avvenimenti e personaggi secondari di scarsa rilevanza.

lunedì 14 giugno 2010
anita bilello

Donnie Darko. Un film  che ti turba nel profondo come può turbarti un amore diverso da ogni altro, come un viaggio ad occhi aperti. Un film che hai quasi paura di rivedere perchè ti fa male tanto è bello. E' uno sprofondare nel surreale e i significati sono innumerevoli. E' la storia di un ragazzo tanto intelligente e particolare, circondato da gente gretta, da sembrare [...] Vai alla recensione »

martedì 20 novembre 2012
KillBillvol2

E' un film indipendente americano e, come ha dimostrato il seguente LIttle Miss Sunchine, è anche uno dei film più emozionanti e intriganti degli ultimi anni. Comincia come una commedia adolescenziale, continua come un horror visionarioe psicologico per finire in dramma. E' un vero e proprio cult, girato con destrezza e con sapienza, che sa tenere alta la tensione anche nei momenti [...] Vai alla recensione »

venerdì 23 ottobre 2009
Spalla

Attenzione, non ritengo che questo film sia davvero brutto. Il voto basso è legato più che altro al fatto che non è il mio genere. Infatti mi aspettavo un film fantasy con molta attenzione ai problemi adolescenziali ed effettivamente è anche un po' così, ma questo film è molto più profondo dei soliti e soprattutto, molto più complicato. La prima volta che l'avevo visto mi era addirittura sembrato una [...] Vai alla recensione »

mercoledì 2 settembre 2009
Pegg94ful

Secondo me è un ottimo film sotto tutti gli aspetti,dalla colonna sonora alla trama(troppo complicata ma interessante e ben scritta),dagli attori al modo di girare il film! Insomma se non lo avete ancora visto...guardatelo almeno una volta nella vita!

mercoledì 11 aprile 2012
ludicrous

In qualche occasione il montaggio lascia a desiderare ma per il resto molto bello anche se complicato. La colonna sonora alla fine (mad world) è perfetta e ci sta a pennello.

giovedì 2 settembre 2010
greg2

Non avevo mai visto Donnie Darko e ieri, approfittando della programmazione di sky cinema, ho deciso di gustarmelo comodamente sul divano. Che dire? ne sono rimato incredibilmente stregato. Appena terminato il film mi sono precipitato al pc per raccogliere più informazioni possibili su questo capolavoro, per tre ore non ho fatto altro che pensare a quanto questo film mi avesse coninvolto.

domenica 6 giugno 2010
Noxaro

É un film assurdo, scombussola le emozioni dello spettarore, non si smentisce nemmeno nel finale che sebbene sia triste non ti lascia il solito senso di malinconia. Assolutamente da guardare, ti lascia letteralmente senza parole.

lunedì 17 maggio 2010
paride86

Film enigmatico e interessante, che ha il solo difetto - non piccolo, purtroppo - di possedere un'atmosfera e una connotazione di film adolescenziale, per teenager. A parte questo si distingue per l'originalità e per la bravura del giovane protagonista.

venerdì 5 marzo 2010
joker91

forse un capolavoro nel suo genere,gyllenhaal agli esordi è bravissimo in questa pellicola ma anche il resto del cast non è da meno. un film di gran bellezza per i cinefili,un po meno per gli altri e ovvio. una trama complessa ed il film va visto più di una volta perchè la prima si riscia di non capirlo

giovedì 7 gennaio 2010
Marco TN

Ma quale fisica-metafisica? Per favore non guardiamo a DD come ad una speculazione filosofica, ma invece come ad un progetto di immaginazione nel quale il tema chiave è: "che bello sarebbe ritornare sui propri errori!" Che poi tale fantasia sia qui realizzata traendo spunto da elementi di astrofisica/fantascenza o roba del genere, e assolutamente irrilevante.

mercoledì 9 dicembre 2009
Jack

stupendo

lunedì 30 maggio 2011
*Claire*

Un film che si odia o si ama. Una trama complicata ma affascinante.

giovedì 3 marzo 2011
MaruskaFilatova

Capolavoro. Punto.

lunedì 2 maggio 2011
scofield

Emozionante..appassionante..da vedere e rivedere..

martedì 18 gennaio 2011
DarkEnry

Cinque stelline Donnie Darko se le merita! Un film che all'inizio ti incuriosisce e che andando avanti ti sorprende. Il creatore di questo film è stato veramente un genio!

domenica 23 agosto 2009
nalduz12

Davvero un film stupendo! A metà film si ha qualche difficoltà nel collocare tutta la trama ma il finale, anche se triste, spiega tutto e in maniera geniale. Grandissimo film, bravissimi gli attori, davvero stupendo

giovedì 4 giugno 2020
Dalidax78

Un mistero il successo di questa pellicola. Molto probabilmente i fan più entusiasti non l'hanno capito e si sono accodati al popolo bue per non sembrare retrogradi. Una storia che non va da nessuna parte con situazioni che sembrano improvvisate sul momento. Un film senza senso e soprattutto senza anima che rispecchia il suo protagonista (Jake Gyllenhall) sempre uguale a sé stesso [...] Vai alla recensione »

domenica 12 novembre 2017
xxx

Brutto, senza senso, sceneggiatura incomprensibile, gli ingredienti ci sono tutti, infatti è piaciuto a molti..........

sabato 4 maggio 2013
Tonysierra

Un film che incuriosisce subito, le quasi due ore di scorrono senza noie... Il film parla di un ragazzo che ha il nome del film...Donnie Darko, affetto da schizofrenia ed in terapia da una dottoressa che lo aiuta a guardare dentro se stesso. I medicinali che prende gli fanno venire allucinazioni ed per questo che ha la visione di un coniglio gigante che gli annuncia la fine del mondo.

mercoledì 11 maggio 2011
time_traveler

Di Donnie Darko non si è parlato mai tanto, né quando uscìì 10 anni fa, ne oggi. E' una di quelle pellicole forse di nicchia, un film che forse non tutti sono in grado di apprezzare, e forse per questo non ha mai fatto tanto rumore. Io stesso ebbi non poche difficoltà a reperirlo, ma con il senno di poi , posso dire di aver impiegato nel migliore dei modi 2 ore [...] Vai alla recensione »

venerdì 21 gennaio 2011
Frankyneo

Puntini di sospensione. Inevitabili. La visione del film non lascia spazio a parole, non lascia spazio ad aggettivi, a commenti, ad ANALISI FINALI... sia che esse arrivino dall'ormai, più che mai divisa platea dei spettatori,quelli del "capolavoro", o quelli del "???? non c'ho capito niente????". Le parole non servono a molto, un film abbastanza complesso tuttavia, [...] Vai alla recensione »

Frasi
Perché indossi quello stupido costume da coniglio?
Perché indossi quello stupido costume da uomo?
Dialogo tra Donnie Darko (Jake Gyllenhaal) - Frank (James Duval)
dal film Donnie Darko
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Oscar Cosulich
L'Espresso

Donnie Darko è un adolescente afflitto da inquietanti visioni: una strana creatura gli annuncia la fine del mondo e lo incita ad allagare la scuola, o a dare fuoco alla casa di un losco predicatore, ma la realtà, scopriremo, è molto diversa da quello che sembra. Questa, in sintesi, è la storia di «Donnie Darko», opera prima scritta e diretta da Richard Kelly, pellicola ambientata nel 1988, all'epoca [...] Vai alla recensione »

Leonardo Jattarelli
Il Messaggero

Dopo il “cult” Bowling a Columbine di Michael Moore ma prima che tante pellicole Usa sezionassero la “new generation” Usa che mette le armi negli zaini di scuola e s’impasticca ormai arresa alla generazione dei padri-figli del Vietnam, un ragazzo di ventinove anni di nome Richard Kelly va a frugare nelle menti e nelle urgenze delle opposte generazioni, ma anche nel futuro di un’America bacchettona [...] Vai alla recensione »

Massimo Lastrucci
Ciak

Gran via vai tra i corridoi del tempo. E al crocevia di questi, Donnie Darko (la rivelazione Jake Gyllenhaal), lo schizzato più intelligente che abbiate mai potuto conoscere. Impasticcato di psicofarmaci e in cura da una psicologa (Katharine Ross), viene salvato da una terrificante apparizione, un “coniglio mannaro” di nome Frank, che lo fa uscire di casa semicosciente proprio mentre un motore d’aereo [...] Vai alla recensione »

lunedì 3 giugno 2024
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Il cult movie di inizio millennio è di nuovo in sala. Presentato al Sundance (2001), in un primo tempo al botteghino fece flop. Ma un po' alla volta trovò il suo pubblico. Divenne un cult grazie a una trama spiazzante, un puzzle i cui pezzi solo alla fine vanno a posto. E soprattutto grazie al Coniglio gigante, che a Donnie liceale disturbato annuncia la fine del mondo: «Tra 28 giorni».

Alessandra Levantesi
La Stampa

Caso davvero curioso questo di «Donnie Darko». Accolto in modo contrastato al Sundance 2001, il film dell'allora ventiseienne Richard Kelly esce nelle sale racimolando uno scarno incasso di mezzo milione di dollari; però nel frattempo diventa titolo di culto per un elitario pubblico giovanile. L'estate scorsa la Newmarket (la distribuzione arricchitasi con «La Passione di Cristo») prova a rilanciare [...] Vai alla recensione »

Fulvia Caprara
La Stampa

Potrebbe essere l’altra faccia di «Bowling for Columbine», il documentario girato da Michael Moore all’indomani della strage compiuta nel 1999 in Colorado da due studenti della «Columbine High School». Oppure la rielaborazione in chiave fantascientifica di «Harvey», la celebre commedia premio Pulitzer di Mary Chase il cui protagonista dialoga amabilmente con un enorme coniglio bianco.

Stefano Pistolini
Vanity Fair

Storia di un film rinato. Al punto da assurgere, nella dua seconda vita, allo status di cult assoluto, in quell’Olimpo del pop dove già regnano il Rocky Horror Picture Show, XFiles e la sega elettrica di Non aprite quella porta. Si chiama Donnie Darko, scritto e diretto da Richard Kelly, appena venticinquenne all’epoca della prima uscita nelle sale Usa, il 26 ottobre 2001, in un Paese sotto choc per [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Il "director's cut" di un film di culto generazionale non è una novità: ne hanno fatti Ridley Scott, Steven Spielberg, James Cameron. La cosa bizzarra però, almeno dal nostro punto d'osservazione, è vedere l'edizione riveduta e aggiornata di un cult mai arrivato sugli schermi italiani come Donnie Darko, diventato un piccolo fenomeno in America tramite le proiezioni di mezzanotte e il passaparola.

Emanuela Martini
Film TV

Non c’è da meravigliarsi che Donnie Darko, il film scritto e diretto da Richard Kelly nel 2001 (fino a oggi inedito in Italia), in America sia diventato un cult movie (sotterraneo e poi esplosivo). Infatti, nella storia dell’adolescente disturbato (ma non più di tanti altri) e dei 28 giorni che lo separano dall’Halloween del 1988 ci sono tutte le suggestioni inquiete dell’ultimo scorcio del XX secolo: [...] Vai alla recensione »

Antonio Valenzi
L'Indipendente

Dov’è Donnie? Il messaggio che i magneti tengono affisso sul frigorifero della cucina in casa Darko è emblematico di tutto il film con cui il regista Richard Kelly decreta la morte definitiva della classificazione in ‘generi’. Ripercorrendo le frontiere dell’assurdo narrativo del Magnolia di Paul Thomas Anderson, Donnie Darko è la scelta di raccontare la schizofrenia dei nostri anni attraverso un [...] Vai alla recensione »

Francesco Alò
Il Messaggero

Donnie Darko (Jake Gyllenhaal) ha qualche problema. Non è solo quella rabbia adolescenziale che gli fa odiare i genitori, il liceo e questi Stati Uniti di plastica del 1988 dominati da un Patrick Swayze perfido santone new age. C’è di più. Un alieno con la testa di coniglio gli comunica che il pianeta terra scomparirà. Un’allucinazione senza senso o il cugino apocalittico di E.

Roberto Silvestri
Il Manifesto

Ogni notte un coniglio gigante costringe un adolescente a compiere atti teppistici e di violenza che al mattino dopo non ricorda più. Siamo al tempo delle elezioni presidenziali dell'88. Chi ha visto Harvey capirà una parte del percorso mentale del regista. Un film che ha fatto molto discutere al Sundance Film Festival, provvisto di notevoli effetti speciali considerevoli e di nomi come Drew Barrymore. [...] Vai alla recensione »

NEWS
BOX OFFICE
giovedì 6 giugno 2024
Andrea Chirichelli

A vent’anni dalla sua uscita originale, il film di Richard Kelly con Jake Gyllenhaal raggiunge la vetta del podio della classifica italiana. Scopri la classifica »

BOX OFFICE
mercoledì 5 giugno 2024
Andrea Chirichelli

Buon successo per il ritorno al cinema del film del 2001 anche se gli incassi complessivi sembrano già entrati nel pieno della stagione estiva. Scopri la classifica »

TRAILER
martedì 16 aprile 2024
 

Regia di Richard Kelly. Un film con Jake Gyllenhaal, Noah Wyle, Drew Barrymore, Patrick Swayze, Holmes Osborne. In occasione del 20° anniversario, dal 3 al 5 giugno in versione restaurata in 4k_Director's Cut. Guarda il trailer »

CELEBRITIES
martedì 19 giugno 2007
Stefano Cocci

Quando il cinema è un affare di famiglia Poteva essere l'ennesimo caso di ragazza interrotta, un altro nome sulla lunga lista di figli bruciati sull'altare dell'industria del cinema, di progenie eccellente rimasta vittima di un incidente di percorso: [...]

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