il chiaritore
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giovedì 6 novembre 2008
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il significato del film secondo lo stesso regista
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fatti sono noti a chi ha visto il film (chi non l'ha visto non leggesse oltre): Donnie Darko è un ragazzo disturbato, con precedenti di piromania, che nottetempo, in preda a misteriosi attacchi di sonnambulismo, abbandona la casa dei genitori per risvegliarsi all'adiaccio. Una notte ad attrarlo in giardino è una voce che sembra appartenere a uno strano ed inquietante personaggio, un coniglio alto un metro e ottanta, che dice al ragazzo che non restano che quattro settimane prima della fine del mondo.
Quella stessa notte avviene uno stranissimo incidente: il motore di un aereo precipita dai cieli sulla villetta dei Darko, distruggendo la camera di Donnie, che naturalmente non era a letto. Da questi due singolari episodi prende le mosse una vicenda che non fa che complicarsi passo dopo passo; tra le altre cose Donnie s'innamora, scopre che l'anziana vicina un po' fuori di testa ha scritto un libro sui viaggi nel tempo, allaga e vandalizza la scuola e brucia la casa di un'apprezzato guru locale.
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fatti sono noti a chi ha visto il film (chi non l'ha visto non leggesse oltre): Donnie Darko è un ragazzo disturbato, con precedenti di piromania, che nottetempo, in preda a misteriosi attacchi di sonnambulismo, abbandona la casa dei genitori per risvegliarsi all'adiaccio. Una notte ad attrarlo in giardino è una voce che sembra appartenere a uno strano ed inquietante personaggio, un coniglio alto un metro e ottanta, che dice al ragazzo che non restano che quattro settimane prima della fine del mondo.
Quella stessa notte avviene uno stranissimo incidente: il motore di un aereo precipita dai cieli sulla villetta dei Darko, distruggendo la camera di Donnie, che naturalmente non era a letto. Da questi due singolari episodi prende le mosse una vicenda che non fa che complicarsi passo dopo passo; tra le altre cose Donnie s'innamora, scopre che l'anziana vicina un po' fuori di testa ha scritto un libro sui viaggi nel tempo, allaga e vandalizza la scuola e brucia la casa di un'apprezzato guru locale.
La sua psichiatra è sempre più preoccupata, ma non riesce ad avvertire i genitori che lasciano Donnie in casa con la sorella la notte di Halloween. I due organizzano una festa che culmina con la morte di Gretchen, la ragazza di Donnie, investita da tale Frank, un ragazzo in costume da coniglio, che Donnie uccide con un colpo di pistola. Mentre albeggia, Donnie porta il cadavere di Gretchen sulla collina e osserva il cielo, in cui un vortice si va formando e in cui vola l'aereo che riporta la madre e la sorellina a casa. Improvvisamente, dal velivolo si stacca un motore, che precipita sulla cittadina di Middlesex e sulla casa dei Darko... uccidendo Donnie nel suo letto, ventotto giorni prima.
La forza del film non è in questa charada ma altrove; si può tentare, ad ogni modo, di dare un'interpretazione di questi fatti in modo da fare tornare i conti.
In realtà le intepretazioni possono essere svariate, come del resto auspicato dallo stesso regista: una molto semplice vorrebbe Donnie in preda alle risa alla fine del film come al risveglio da un lungo ed intricato sogno... che però era il presagio della sua bizzarra morte.
Un'altra, molto affascinante, vuole Donnie (e tutto il mondo) prigioniero di un loop temporale della durata di ventotto giorni, al termine dei quale si torna all'inizio: in questo senso il mondo sarebbe finito, perché intrappolato per sempre tra il 2 e il 31 ottobre. Donnie ne può uscire solo sacrificandosi: per "costringersi" a farlo creerà le visioni con Frank - la sua vittima e il suo Virgilio. Frank lo indurrà ad allagare la scuola perché questo renderà possibile l'incontro con Gretchen, nonché a bruciare la villa del guru Jim Cunningham: l'incendio fa sì infatti che si scopra che l'uomo è un pedofilo, e quindi la professoressa di educazione fisica della scuola, sua amica e ammiratrice, rinunci ad accompagnare il gruppo di danza della sorellina di Donnie per stargli vicino, cosi che la signora Darko sia costretta a sostituirla e a lasciare Donnie ed Elizabeth soli in casa e liberi di organizzare la festa di Halloween - con tutto ciò che ne consegue.
Benché questa sembri una chiave di lettura pienamente convincente, ha ben poco a che vedere con quella proposta dall'autore, che ruota tutta intorno il libro scritto da Roberta Sparrow "La filosofia dei viaggi nel tempo", che nella Director's Cut è recitato quasi parola per parola. Questo scritto, non c'è nemmeno bisogno di specificarlo, è assolutamente fittizio (anche se liberamente ispirato a teorie esistenti del famoso scienziato Stephen Hawking) e descrive come il Tempo occasionalmente possa "corrompersi" per ragioni sconosciute e dare origine a realtà parallele, chiamate Universi Tangenti. Queste realtà altre sono delle dimensioni temporanee profondamente instabili, della durata di non più di qualche settimana e destinate quindi a collassare su sé stesse provocando la distruzione dell'esistenza. Allo stesso tempo, però, formano anche una sorta di vortice spazio-temporale che permette il viaggio nel tempo e che può ricondurre al punto di origine dell'Universo Tangente. Ne "La filosofia dei viaggi nel tempo" (che, giova ricordarlo, prima ancora di venire narrato nella Director's Cut era disponibile solo sul sito www.donniedarko.com oppure sul dvd del film) viene descritto tutto questo e altro: vi sono dettagli specifici su tutti gli elementi che concorrono alla "nascita" e alla "morte" di questo strano fenomeno, come per esempio l'Artefatto (The Artifact), il Ricettore Vivente (The Living Receiver), i Viventi Manipolati (The Manipulated Living) e i Morti Manipolati (The Manipulated Dead).
L'Artefatto è il segno della "nascita" di un Universo Tangente, è solitamente in metallo e la sua improvvisa apparizione non è spiegabile dal punto di vista razionale.
Il Ricettore Vivente è un normale essere umano scelto, non si sa per quale motivo, per riportare l'Artefatto nell'Universo Principale attraverso il vortice spazio-temporale che compare quando l'Universo Tangente sta per collassare. Per fare ciò il Ricettore Vivente ha il dono della telecinesi e vari altri poteri, ma è spesso tormentato da incubi e visioni per tutta la durata della vita dell'Universo Tangente.
Naturalmente è Donnie il nostro Ricettore Vivente. Il tempo è stato corrotto dalla materializzazione inspiegabile del motore del jet (l'Artefatto) che cade su casa Darko, ed il nostro giovane eroe deve porvi rimedio prima che ciò causi la distruzione dell'universo. Il Morto Manipolato è ovviamente Frank: come spiega "La filosofia dei viaggi nel tempo", chiunque muoia nell'Universo Tangente può tornare, con poteri anche superiori a quelli del Ricettore, ad aiutarlo nella sua impresa; ed è per farne la sua guida, infatti, che Donnie uccide Frank. Ogni accadimento, ogni gesto delle persone che gli sono accanto (i Viventi Manipolati) deve portare Donnie a completare la sua missione creando un motivo valido per l'apparizione del motore e permettendo così la chiusura indolore dell'Universo Tangente. Per ottenere questo risultato Donnie utilizza i poteri di cui è in possesso in quanto Ricettore e approfitta del varco che si crea mentre l'Universo Tangente agonizza per mandare il motore che si stacca dall'aeroplano su cui volano Rose e Samantha Darko indietro nel tempo fino alla notte di ventotto giorni prima, per cadere sulla villetta, uccidere Donnie e cancellare l'Universo Tangente.
Ma davvero tutto è stato cancellato? Quello di Donnie è un sacrificio volontario? Kelly sembra suggerire che la risposta sia negativa alla prima di queste domande e positiva alla seconda: i volti dei vari personaggi che vediamo nella sequenza finale sembrano suggerire che essi in qualche modo ricordino quanto accaduto nell'Universo Tangente, e quindi probabilmente anche Donnie avesse percepito l'avvicinarsi del pericolo, scegliendo di non evitare il proprio destino. Per andare incontro a quel mistero che nessuna "guida alla comprensione" potrà mai provarsi a interpretare.
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rongiu
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domenica 24 ottobre 2010
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viaggiare dovrebbe essere un atto di umiltà.
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“Gli studenti più “difficili” hanno diritto ad avere gli insegnanti migliori.”
Donnie Darko non è film “facile”, la visione di questo lungometraggio, “pluritematico e pluridisciplinare,” offre una gamma di letture ed interpretazioni diversificate. Di contro, tutto ciò che non risulta facile, non possiamo classificarlo “difficile, impossibile”. Credo.
Mario, ad esempio, ha difficoltà nel tracciare un cerchio a mano libera; la difficoltà presente in Mario, può non essere presente in Dario.
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“Gli studenti più “difficili” hanno diritto ad avere gli insegnanti migliori.”
Donnie Darko non è film “facile”, la visione di questo lungometraggio, “pluritematico e pluridisciplinare,” offre una gamma di letture ed interpretazioni diversificate. Di contro, tutto ciò che non risulta facile, non possiamo classificarlo “difficile, impossibile”. Credo.
Mario, ad esempio, ha difficoltà nel tracciare un cerchio a mano libera; la difficoltà presente in Mario, può non essere presente in Dario. Mario, con l’esercizio, se vuole, può migliorare sicuramente la sua performance.
Se poi ci troviamo in presenza di impedimenti psicofisici, (Donnie Darko, ne ha? ) il discorso cambia, ma non di molto.
Dirò di più, Donnie Darko, apre la strada a tre diverse possibilità:
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Trascorrere del piacevole tempo in approfondimenti.
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Con-dividere le personalissime conclusioni.
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“Odiarlo o amarlo,” e per sempre. Forse.
Ho aggiunto odio/amore perché, questi sentimenti traspaiono e risultato evidenti, dalla lettura in rete di giudizi provenienti da “ contingenti” di cinefili sparsi in diversi Paesi.
Personalmente, ritengo Donnie Darko:
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un “CANALE di Solidarietà”;
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un “VIADOTTO di Relazione”;
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una “MANO Amica.”
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un modello per future composizioni cinematografiche.
L’approccio sociologico/politico è quello che tratterò di meno, cioè non andrò ad approfondire:
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perché Donnie Darko ha avuto un iniziale fiasco.
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se e come l’attentato al World Trade Center dell’ 11 settembre 2001 ha avuto una ricaduta sull’intero film.
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se e come il passa parola tra i cibernauti ha consentito un “revisionismo storico.”
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le motivazioni che hanno dato al film una nuova “veste”; minuti aggiunti, musiche, e così via.
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l’idea che il regista/sceneggiatore Richard Kelly ha della società americana.
Ed altro ancora.
La “ quota film ” che cattura il mio interesse e non a discapito delle altre, ci mancherebbe, è quella relativa al rapporto tra psichiatria/fisica teorica/fantascienza.
Provo ad addentrarmi nel film cercando di procedere con chiarezza ma non a discapito della trama.
La prima cosa che mi ha fatto incavolare e tanto, è quella relativa alla codificazione medica di Donnie. Per esempio si parla di lui in questi termini e con questi aggettivi: stravagante, strano, fuori dal comune, mentalmente tarato o bacato, folle, pericoloso per la comunità scolastica e non; per non parlare poi della diagnosi clinica di …… ( personalmente credo che la diagnosi fatta è surrettizia).
Ha sedici anni, vive con la famiglia nel Middlesex - Virginia. Ha due sorelle, Elizabeth (Maggie Gyllenhal) e Samantha (Daveigh Chase).
E’ in analisi, è vero. Ma Donnie (Jake Gyllenhaal) è incazzato fradicio perché la sua apparente e/o evidente anormalità si scontra con “ la follia dei normali” che lo circondano. L’overture “Carpathian Ridge” ci dona un ragazzo in posizione fetale, mentre riprende i sensi, al centro di una strada sterrata. La bici è poco distante da lui. Apre lentamente gli occhi, si guarda intorno, la luce del mattino lo disorienta ma non lo spaventa. Alzatosi in piedi, il suo sguardo va giù sul Rock Canyon. Appena un attimo di esitazione, riprende la bici e via, di corsa, giù fino a casa. Questa “ fade in” iniziale, è un capolavoro d’arte cinematografica,vale da sola il prezzo del biglietto, ci fa intendere benissimo chi è il Donnie Darko. Se aggiungiamo che l’autore di tutto ciò è un esordiente regista, il prezzo del biglietto raddoppia. Il sorriso enigmatico di Donnie “canale di solidarietà”; ci inoltra nel non facile sentiero di una ragionata sinossi.
Dicevo, Donnie è in analisi per i motivi sopra citati. Attenzione, le date che seguono, sono fondamentali per conoscerlo meglio.
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Night of October 2, 1988. Una energica, penetrante energia proveniente da un …….. gigante che si chiama Frank, esorta Donnie a lasciare la sua camera.
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È informato che il mondo dopo ….giorni, ….ore, …minuti e ….secondi, avrà la sua naturale ….
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Il giorno successivo Donnie si sveglia in un campo da golf, la cosa strana però è che si ritrova sul braccio una strana scritta ( _ _:_:_ _:_ _)
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Svegliato e riconosciuto da alcuni golfisti, Donnie torna a casa; le sorprese e che sorprese, non finiscono. Un motore di aereo precipitato dal nulla ………. la sua …… è completamente distrutta.
2. Donnie dimostra verso le persone deboli un non ancora manifestato senso di generosità. Ricordatela e bene questa parola. GENEROSITA’.“mano amica.”
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Non ama gli ipocriti puritani bigotti.
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La sua intelligenza, spesse volte messa in discussione, si scontra continuamente con chi insegna e divulga idee sulla vita che nulla hanno a che fare con il dolore insito nella stessa. Effimera felicità.
3. Si incontrerà spesse volte con Frank, che risulterà essere….
“viadotto di relazione”
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Questi incontri porteranno Donnie a dar vita a comportamenti considerati arbitrari, controversi, censurabili.
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E’ cosi?
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Le scelte di vita, le conseguenti sofferenze, gli atti di vita quotidiana, il pathos di Donnie; tutto ciò deriva da decisioni consapevoli o indotte?
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Perché, anche se ri-considerato dagli amici, continua a mantenere il suo alone di introverso, taciturno, riservato?
4. October 10, 1988. Donnie interroga il suo professore di fisica. Argomento: I viaggi nel tempo.
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I wormhole.
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Viaggi temporali e mezzi di trasporto.
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Roberta Sparrow chiamata anche Nonna Morte ed il suo testo – “La filosofia del viaggio nel tempo”.
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Wormhole e sentieri spazio-temporali.
Domanda: Siamo sicuri che i cosiddetti “strani del villaggio”, non hanno proprio niente da dirci e offrirci?
5. October 18, 1988. Un nuovo personaggio entra in scena è Jim Cunningham (Patrick Swayze). Buona parlantina, scopo del suo seminario è quello di allontanare i ragazzi dalle paure, sconfiggerle. Droghe, alcolici e problematiche adolescenziali sono i suoi argomenti preferiti. Ma…. Donnie….
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Interviene durante il seminario?
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Sarà allontanato o potrà continuare con il suo contraddittorio?
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Chi è veramente Jim Cunningham?
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Cosa ordina Frank a Donnie?
6. October 24, 1988. Per Donnie un’altra “ bad news”. La professoressa di materie letterarie è licenziata, ma alla lavagna scriverà la parola……..
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Perché la professoressa afferma che la parola... è ritenuta da molti critici letterari una delle più belle espressioni della lingua inglese?
7. October 29, 1988. E’ un momento significativo per la vita di Donnie.
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Dove sono i genitori di Donnie?
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Perché si reca a casa di Nonna Morte allo scoccare della mezzanotte?
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Chi trova all’interno della cantina?
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Cosa succede a Gretchen (Jena Malone)
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Donnie e Frank chi dei due…
Ultima ma non meno inquietante domanda: WHERE IS DONNIE DARKO?
psichiatria/fisica teorica/fantascienza.
Un dato è certo, a mio parere, molte delle persone che sono a contatto con Donnie, non si pongono nessun tipo di domanda circa la vita e l’esistenza. Sono pervase dal “quotidiano” e questo basta loro per vivere una vita “felice”. Quando Donnie cerca di approfondire “con i professionisti del sapere” alcuni temi circa lo scopo della vita o relativi all’esistenza, riceve solo tracce di conoscenza. E nessun tipo di mediazione pedagogica.
E’ la sua CAPACITA’ RIFLESSIVA che gli consente di:
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concentrare la propria attenzione su di una situazione particolare;
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sviluppare idee che cerca di ordinare;
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realizzare un obiettivo;
Tutto questo non è possibile se non sei in condizione di saper ricercare, indagare e poi ordinare in sequenze logiche; prendere in seria considerazione tutto ciò che può sembrare credenza;
Non ritengo quella di Donnie una “ malattia psichiatrica”. Mi spiego, per me il “ funzionamento della sua mente” il suo cognitivismo e cioè: percezione, apprendimento,risoluzione dei problemi, memoria, attenzione, linguaggio, emozioni, ha un coefficiente altissimo, molto al di sopra dei suoi coetanei e difficilmente percepibile dagli adulti. “Gli studenti più “difficili” hanno diritto ad avere gli insegnanti migliori.” Ritengo questa massima STRAORDINARIA. E’ riuscito pur nella ……… degli eventi a trasformare la sua sofferenza, il suo disturbo, in una situazione emotivamente distensiva, tranquilla, e perché no armoniosa. Tutto si incastra alla perfezione.
Le neuroscienze hanno il dovere di dare un senso alla vita dei pazienti, i quali lottano per vedere SE stessi proiettati in un futuro che abbia, un significato, non solo; e possibilmente ricco di speranza.
8. In questa sede, posso solo accennare al testo di Roberta Ann Sparrow “ La filosofia dei viaggi nel tempo.”
Contenuto:
Premessa
L’Universo Tangente
Acqua e Metallo
Il Manufatto ed il Vivente
Il Ricevitore Vivente
I Viventi Manipolati
Il Manipolato Morto
Sogni
Appendice
Di più non posso e per ovvi motivi.
9. “Wormhole” o “Ponte di “Einstein-Rosen”.
Quale treno è più veloce, quello della Fisica Teorica o quello della Fantascienza?
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Anno 1905, Albert Einstein pubblica uno studio sulla compatibilità tra meccanica ed elettromagnetismo. (teoria della relatività speciale o ristretta);
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Anno 1915, Albert Einstein pubblica un ulteriore lavoro sulla relatività (teoria della relatività generale);
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Lo spazio-tempo o cronotopo è uno spazio quadrimensionale e cioè, spazio a 3 dimensioni e tempo inteso come coordinata aggiunta. Quindi non più distinzione tra spazio, e tempo. L’osservatore deve radicalmente cambiare il suo modo di vedere e pensare (visione e pensiero statico). In situazioni e condizioni differenti il concetto di avanti – dietro; destra-sinistra; alto-basso; cambia.
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Il ponte di Einstein-Rosen è una strada breve, un percorso breve, che consente di raggiungere un punto diverso dell’universo in meno tempo. Detto anche wormhole – “buco di verme”, è chiamato anche cunicolo spazio – temporale; galleria di tarla o cunicolo di tarlo. Questo “buco” consente di viaggiare e superare la velocità della luce.
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Prendete due piccoli imbuti, uniteli per il tramite del beccuccio, posizionateli verticalmente, ed avete ottenuto un fantastico e meraviglioso cunicolo spazio – temporale. Il WORMHOLE.
Il mio lavoro termina qui. L’enorme quantità di dati scientifici che si possono elaborare meritano ben altri professionisti. Io non lo sono.
Mi auguro di aver incuriosito il lettore e questo mi basta. Gli approfondimenti sono variabili dipendenti. Prima di lasciarvi riporto una massima bellissima di Victor Hugo: Lo zero, non volendo andar in giro, nudo, s’è vestito di vanità. Il mio è un modesto lavoro, un ulteriore misurato contributo ai tanti già presenti.
Good Ciak!
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roberta sparrow
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martedì 26 ottobre 2004
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un film incredibile
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Esistono film capaci di ridimensionare – cinematograficamente parlando - tutto quello che fino al momento dell’illuminazione si credeva fosse “bello”; ‘Donnie Darko’ è uno di questi titoli spartiacque, uno strano oggetto da avvicinare con cautela che potrebbe lasciarvi stregati come del tutto indifferenti (ma in questo caso, allora, la MMG non è il sito che fa per voi), e che ha atteso ben tre anni dalla sua produzione per avere una distribuzione italiana.
Il film di Richard Kelly è un gioiello multiforme colmo di sfaccettature ed interpretabile su innumerevoli piani di lettura, una di quelle rare perle capaci di coinvolgere l’animo, l’intelletto e la curiosità dello spettatore creando un mix che annulla qualsiasi difesa ed è in grado – nella sua originalità – di coglierti alla sprovvista fino a toccarti nel profondo, per mezzo – soprattutto - di una storia ricchissima di spunti per interminabili discussioni.
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Esistono film capaci di ridimensionare – cinematograficamente parlando - tutto quello che fino al momento dell’illuminazione si credeva fosse “bello”; ‘Donnie Darko’ è uno di questi titoli spartiacque, uno strano oggetto da avvicinare con cautela che potrebbe lasciarvi stregati come del tutto indifferenti (ma in questo caso, allora, la MMG non è il sito che fa per voi), e che ha atteso ben tre anni dalla sua produzione per avere una distribuzione italiana.
Il film di Richard Kelly è un gioiello multiforme colmo di sfaccettature ed interpretabile su innumerevoli piani di lettura, una di quelle rare perle capaci di coinvolgere l’animo, l’intelletto e la curiosità dello spettatore creando un mix che annulla qualsiasi difesa ed è in grado – nella sua originalità – di coglierti alla sprovvista fino a toccarti nel profondo, per mezzo – soprattutto - di una storia ricchissima di spunti per interminabili discussioni. ‘Donnie Darko’ è “cosa sarebbe stato ‘American Pie’ se David Lynch avesse preso in ostaggio il cast e la troupe”.
La sceneggiatura è – in una parola – perfetta. Tutto combacia, nulla è superfluo. Non una parola di troppo né una di meno. Il film è costantemente immerso in un’atmosfera surreale e in una squisita ambiguità, ma la comprensibilità del tutto non viene mai compromessa ed è ottenuta in maniera intelligente e affatto didascalica. Se alla fine del film rimarrete ammutoliti non sarà certo per lo sbigottimento provocato dal solito finale volutamente e forzatamente criptico, che sembra andare tanto di moda tra le nuove leve: l’assenza di parole sarà dovuta alla complessità del commento che sarete chiamati a fare in caso vogliate discutere su quanto avete appena visto. Con ‘Donnie Darko’ è impossibile cavarsela con un semplice “fico eh?”; chi decidesse di aprire bocca lo farebbe a suo rischio e pericolo, e in tal caso dovrebbe assicurarsi di essere disposto a mettere in piazza i propri sentimenti e ad avere a disposizione ancora un paio d’ore libere.
Il film solleva dubbi, affronta tematiche importanti e tocca numerose corde dell’animo umano. L’opera di Richard Kelly fa sorridere, inquieta, commuove, avvince e spaventa. Impossibile relegarlo all’interno di una comoda etichetta.
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armage
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lunedì 29 novembre 2004
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ce ne vorrebbe uno al mese.
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In un periodo cinematografico in cui vengono sfornati prodotti di ogni genere, di dubbia qualità e, soprattutto, utilità (vedi Hero, The village, Hellboy, Alien vs predator su tutti, tanto per citare quelli che si propongono come film importanti) Donnie Darko si distingue senza il minimo sforzo stracciando la concorrenza su ogni piano.
Ogni qualità che possiate attribuire a uno dei film che vi vengono in mente verrà superata dalle emozioni che questo lavoro vi susciterà. Piuttosto che con delle descrizioni posso, più semplicemente, raccontare la mia esperienza pratica: sono entrato in sala con degli amici 5 minuti dopo l'inizio del film, i soliti sussurri e i popcorn da cinema riempivano la sala, nel giro di 30 minuti non si sentiva più battere un ciglio; come ipnotizzati, gli occhi rivolti verso lo schermo, io non riuscivo a girarmi per guardare in faccia i miei compagni, non sapevo che sguardo avrei potuto presentare.
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In un periodo cinematografico in cui vengono sfornati prodotti di ogni genere, di dubbia qualità e, soprattutto, utilità (vedi Hero, The village, Hellboy, Alien vs predator su tutti, tanto per citare quelli che si propongono come film importanti) Donnie Darko si distingue senza il minimo sforzo stracciando la concorrenza su ogni piano.
Ogni qualità che possiate attribuire a uno dei film che vi vengono in mente verrà superata dalle emozioni che questo lavoro vi susciterà. Piuttosto che con delle descrizioni posso, più semplicemente, raccontare la mia esperienza pratica: sono entrato in sala con degli amici 5 minuti dopo l'inizio del film, i soliti sussurri e i popcorn da cinema riempivano la sala, nel giro di 30 minuti non si sentiva più battere un ciglio; come ipnotizzati, gli occhi rivolti verso lo schermo, io non riuscivo a girarmi per guardare in faccia i miei compagni, non sapevo che sguardo avrei potuto presentare. E così fino alla fine. Appena le luci si sono accese la folla si è limitata a qualche scambio di sguardi, come per dire "beh? aiutami a dire cosa ne penso perché mi sento troppo stupido per commentare", solo qualche sussurro, l'uscita di sala da cinema più silenziosa che abbia mai visto.
Il film è coinvolgente, ipnotizzante, criptico quanto basta e mostra un'originalità d'insieme inaspettata. Lungometraggi di questo tipo ce ne sono diversi, eppure durante, ma soprattutto, dopo la visione, si ha l'impressione di aver visto qualcosa di nuovo, di mai visto prima, di essere stati di fronte ad un lavoro grande che difficilmente potrà essere ripetuto. E' forte il desiderio di poterlo dimenticare del tutto per poterlo rivedere.
I personaggi sono pezzi perfetti di un mosaico così preciso che sembra un lavoro di caratterizzazione quasi involontario e fortunoso tanta è la sua perfezione.
Il montaggio, i dialoghi e le musiche, raramente curati come stavolta, sono la cornice perfetta che rende questo ottimo prodotto un film irripetibile.
Continuamente spendete i vostri soldi al cinema per storielle da nulla addobbate a colossal culto del cinema internazionale pronti per essere dimenticati da lì a un'ora.
Fate un favore a voi stessi, andate a vederlo.
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[+] the butterfly effect
(di magister)
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(di teolynch)
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roger
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mercoledì 1 dicembre 2004
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i disagree
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Il recensore semplifica tutto al massimo.Per questo non gli ha messo il 5 che si merita.Per capire il film è necessario andare sul sito ufficiale e leggersi tutte le teorie citate dal film.Si capirà quindi che non è tutto incentrato sulla morte, ma c'è molto di più, realtà tangenti, viaggi nel tempo, artefatti,destino e così via.Di film così se ne contano su una mano sola.Colonna sonora, regia,sceneggiatura eccelsi. La cosa geniuale del film è che stimola la discussione e ti viene sempre voglia di rivederlo.Epocale
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stefania margiacchi
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domenica 22 luglio 2007
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donnie darko: eroe incompreso o psicopatico?
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Donnie Darko é un giovane adolescente americano che soffre di disturbi psichici. Nella notte del 2 ottobre 1988 Donnie, in preda ad una delle sue allucinazioni, incontra un enorme coniglio di nome Frank che gli predice la fine del mondo entro 28 giorni. E mentre il babbo di Donnie si guarda alla tv lo scontro elettorale tra il vecchio Bush(quello che appare sempre nei Simpson) e lo sfidante Dukakis, improvvisamente il motore di un misterioso aereo cade sul tetto della stanza del giovane sonnambulo. A seguito dell’incidente Donnie sperimenta un accresciuto senso di cosa significhi essere vivi e innamorati.
Mentre cerca di indagare con l’aiuto dell’amico immaginario Frank come sia potuto scampare alla morte, Donnie scopre come si possa alterare il tempo ed il destino.
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Donnie Darko é un giovane adolescente americano che soffre di disturbi psichici. Nella notte del 2 ottobre 1988 Donnie, in preda ad una delle sue allucinazioni, incontra un enorme coniglio di nome Frank che gli predice la fine del mondo entro 28 giorni. E mentre il babbo di Donnie si guarda alla tv lo scontro elettorale tra il vecchio Bush(quello che appare sempre nei Simpson) e lo sfidante Dukakis, improvvisamente il motore di un misterioso aereo cade sul tetto della stanza del giovane sonnambulo. A seguito dell’incidente Donnie sperimenta un accresciuto senso di cosa significhi essere vivi e innamorati.
Mentre cerca di indagare con l’aiuto dell’amico immaginario Frank come sia potuto scampare alla morte, Donnie scopre come si possa alterare il tempo ed il destino.
Il finale del film è forse un pò troppo cervellotico richiedendo la necessità di riosservare e ripensare al lungometraggio; così arrivi alla fine e realizzi che non riesci ad incastrare tutto puntigliosamente ma che infondo l’hai capito.
Uscito a ridosso dell’11 settembre, scritto e diretto dal debuttante Richard Kelly e prodotto dall’attrice Drew Barrymore, Donnie Darko fu uno storico flop.
Poi, grazie al passaparola generazionale, al Sundance, al web e al successo in dvd, pare che il film sia resuscitato, diventando un cult movie.
Grazie ad un eclettico regista sofisticato che utilizza rallenti, accelerazioni, sequenze da videoclip su canzoni stranianti dai Duran Duran ai Joy Division, non riesci a distogliere gli occhi dalla pellicola che ti sorprende e ti coinvolge fino alla fine.
Infatti, oltre ad essere eccellentemente diretto per un regista al suo primo film, la trama è assolutamente originale: un ragazzo morto travestito da coniglio che guida il suo omicida a compiere il suo omicidio è una vera e propria novità( e meno male! Tra remake e sequel non ce la facevo proprio più! Finalmente un po’ d’immaginazione…).
Inoltre si può cogliere una velata satira nell’intero film partendo da una denuncia ad una mentalità arretrata e perbenista di una cittadina tipo degli anni 80, che vede un liceo che espelle un’insegnante perché pericolosa fomentatrice di pensieri anticonvenzionali, che costringe al silenzio un prof di idee antisistema e che invece fa regnare donnette ignoranti incentrate sull’educazione fisica e un santone-pedol-profittatore,.
Questo terrificante mondo è forse il punto cruciale dell’esistenza di Donnie; la fantasia tipica degli anni 80 abbruttita dalla cultura pop, dagli eccessi materialistici e da un cinismo prevaricante.
Molto apprezzato per aver mescolato la fantascienza con una visione di una moderna periferia pericolosamente in bilico dell’orrore e del disastro, ispirando un’aria di ineluttabilità quasi biblica e di guerra giovanile contro genitori repubblicani e il refrattario corpo insegnante, il film diventa non catalogabile; e lo stesso Donnie Darko diventa così variegato da poter essere recepito diversamente da chiunque lo “conosca”.
Considerato su imdb.com come uno tra i 100 film più belli della storia del cinema, Donnie Darko nasconde uno sguardo sociale e politico verso gli USA dei nostri giorni.
Si sente un lieve aroma triste di un popolo perso nella paura che pur di non aprire gli occhi alla verità, rielegge, oggi, lo stesso presidente che forse porterà veramente alla fine e alla distruzione del mondo.
Qual è il senso primo del film?
Ognuno può dargli la propria personale interpretazione data dalla propria vita costituita dalle proprie esperienze.
Io ho interpretato l’intero film come portatore della riscoperta del sacrificio:in una società per alcuni aspetti darwinista(ove vige la legge del più forte), si riscopre questo valore.
Un ragazzo che sacrifica la propria vita per la ragazza che ama…………..
Ed, in un certo senso, il mondo finisce dopo 28 giorni.
Almeno per Donnie.
La morte della ragazza amata lo porta a compiere un sacrificio:restituirle la vita dando la propria.
Sicuramente ci sono altri messaggi subliminali che però non hanno il compito di dare risposte ma bensì di porre ulteriori domande alle quali nessuno può dare risposta con la scienza e la razionalità ma solo con l’astrazione.
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carlovfx
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venerdì 22 dicembre 2006
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donnie darko, genialità o truffa all'antica?
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Mi scuso se scrivo qualcosa che già tante volte ho già proposto, ma penso che la prima volta mi sia uscito abbastanza bene quindi perchè non riproporre la solita zuppa? Non sto a dilungarmi su quanto siano idiote (secondo me ovviamente) certe menate sul fatto che il film sia ambientato negli USA negli anni '80 e quindi sia una critica al bigottismo americano e bla bla bla!!! Donnie Darko è sicuramente un film sulla vita e come tale mostra ipocrisia, paure e congestioni mentali indipendetemente dal paese e dall’epoca in cui sia ambientato, STOP. Ora vestirò i panni del rompiscatole di turno, ma non vorrei che films come DD, esattamente come alcuni esempi di pittura o di scultura astratta o surrealista, puntino a creare il mito dalla mancanza di significato reale.
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Mi scuso se scrivo qualcosa che già tante volte ho già proposto, ma penso che la prima volta mi sia uscito abbastanza bene quindi perchè non riproporre la solita zuppa? Non sto a dilungarmi su quanto siano idiote (secondo me ovviamente) certe menate sul fatto che il film sia ambientato negli USA negli anni '80 e quindi sia una critica al bigottismo americano e bla bla bla!!! Donnie Darko è sicuramente un film sulla vita e come tale mostra ipocrisia, paure e congestioni mentali indipendetemente dal paese e dall’epoca in cui sia ambientato, STOP. Ora vestirò i panni del rompiscatole di turno, ma non vorrei che films come DD, esattamente come alcuni esempi di pittura o di scultura astratta o surrealista, puntino a creare il mito dalla mancanza di significato reale. Voglio dire... DD può significare tutto, ognuno può dare una libera interpretazione, è un miscuglio di vari generi cinematografici solitamente distanti tra loro e come tale crea attenzione, interesse, come se ognuno ingigantisse dentro di sè con la propria esperienza quel poco che FORSE (e ripeto FORSE perchè la mia non è una affermazione ma una semplice riflessione) lo sceneggiatore ci ha messo veramente. A maggior ragione sviluppa attrazione in un pubblico di giovani e giovanissimi che si vede in qualche modo rappresentato in questo ragazzetto spaesato e schifato di ciò che ha attorno e con tanta voglia di abbattere il sistema. Ecco che così, invece di usare il cervello per distinguere il falso dal vero, in quattro e quattr'otto si infiocchetta un nuovo idolo giovanile col quale rappresentarsi e col quale urlare la propria voglia di rivolta. Perchè Donnie Darko sì che ci riesce a sconvolgere le cose, lo fa eccome nel film e lo fa nella maniera migliore e cioè utilizzando quel sistema che schifa e lo fa combattere contro se stesso distruggendolo prima della inevitabile fine. Dare una cosa del genere a un ragazzo tra i 14 e i 20 anni è come dare un palla rimbalzina a un gatto appena svegliato. Per cosa poi? Per spiegare cosa di così importante? Se è vero che il cinema, come tutte le forme d'arte, è istruire se stessi nelle sue molteplici sfumature comiche o tragiche che siano cos'è che ci insegna questo film? Prendete una tela bianca e metteteci un punto nero al centro, cosa sarà mai? La piccolezza dell’uomo nei confronti dell’essere? La solitudine? L’astenzione da falsi qualunquismi? O sarà semplicemente un punto nero in mezzo a una tela bianca con tanta suggestione di contorno? Con molto poco si può creare molto è vero, ma deve esserci il rispetto per chi fruisce dell'opera a far da padrone... a volte si rischia di essere presi in giro talmente facilmente da non potersene rendere conto in alcun modo stiamoci attenti. Bel film, ma spero che sia stata con onestà nei nostri confronti che il regista lo abbia realizzato e non con la capacità di offendere l’altrui attenzione e le altrui aspettative, seppur in maniera eccellente.
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sam
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venerdì 16 maggio 2008
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capolavoro senza tempo
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Questo film è in grado di dare emozioni come pochi altri sanno fare. é come un ammaliante canto di sirena, che mi spinge (e come me molti altri) a riguardare il film, ancora, e ancora, ogni volta notando particolari che sfuggono le prime volte, e lasciandomi sempre più ricco ed emozionato. é uno dei casi in cui mi convinco che il cinema può cambiare davvero la nostra vita, rendendoci più sensibili e consapevoli dell'affascinante e instabile mondo umano, pieno sentieri luminosi quanto oscuri, e di tutte le sfumature intermedie. Questo film tratta di tantissime cose, e in ogni tematica affrontata è profondo, arguto, originale, spiazzante. In gioco, sotto la cupola magica dei viaggi nel tempo, del rapporto tra futuro e destino, c'è un mondo complesso, un fluire magmatico della società americana ma che tende a universalizzarsi, dove i professori (e come loro ogni appendice dipendente in qualche modo dalle istituzioni)sono incanalati in un sistema rigido che vieta di sperimentare formule nuove, capaci di risvegliare i ragazzi dall'"apatia"; dove appunto i ragazzi crescono senza stimoli e orientati verso un'opprimente omologazione; dove circolano falsi miti, frutto dell'ipocrisia moderna; dove sono ancora presenti il bullismo e il razzismo, indici di una mentalità ancora terribilmente chiusa; eccetera.
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Questo film è in grado di dare emozioni come pochi altri sanno fare. é come un ammaliante canto di sirena, che mi spinge (e come me molti altri) a riguardare il film, ancora, e ancora, ogni volta notando particolari che sfuggono le prime volte, e lasciandomi sempre più ricco ed emozionato. é uno dei casi in cui mi convinco che il cinema può cambiare davvero la nostra vita, rendendoci più sensibili e consapevoli dell'affascinante e instabile mondo umano, pieno sentieri luminosi quanto oscuri, e di tutte le sfumature intermedie. Questo film tratta di tantissime cose, e in ogni tematica affrontata è profondo, arguto, originale, spiazzante. In gioco, sotto la cupola magica dei viaggi nel tempo, del rapporto tra futuro e destino, c'è un mondo complesso, un fluire magmatico della società americana ma che tende a universalizzarsi, dove i professori (e come loro ogni appendice dipendente in qualche modo dalle istituzioni)sono incanalati in un sistema rigido che vieta di sperimentare formule nuove, capaci di risvegliare i ragazzi dall'"apatia"; dove appunto i ragazzi crescono senza stimoli e orientati verso un'opprimente omologazione; dove circolano falsi miti, frutto dell'ipocrisia moderna; dove sono ancora presenti il bullismo e il razzismo, indici di una mentalità ancora terribilmente chiusa; eccetera... E come è affrontato il tema della schizofrenia!... Realtà sempre più dilagante, e comprensibilmente, nella giungla sociale regno della vera follia,con cui i più sensibili non riescono a relazionarsi. E il film mette in luce questo assurdo gioco di etichette, e al contempo ci da una visione mistica della vita in cui la cosidetta pazzia non può mancare. E lo fa con una moralità originale e libera dagli schematismi religiosi e sociali nonostante l'"ambiguità" del film permette interpretazioni diverse a seconda di quello in cui crediamo e pensiamo. E il fatto che ci lascia liberi di sognare senza direzionare troppo il nostro volo è un elemento in più a suo favore. D.D. è per me un poema sulle emozioni, sui misteri della vita, sul rapporto tra realtà e sogno e illusione, e molto altro. Avrei tante altre cose da dire, ma sarei noioso...
Mi meraviglia e mi irrita che la recensione ufficiale su questo sito dia praticamente credito all'interpretazione più triste e deprimente, se non la meno fondabile, che gli avvenimenti "straordinari" del film siano semplicemente frutto di una mente malata, e ricordo che quello che il coniglio dice a donnie di fare HA un senso e non per niente con l'incendio si scopre la camera segreta nella casa del predicatore/pedofilo...
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edoardo mazzaferro
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giovedì 7 giugno 2007
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lezione di stile.
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Donnie Darko è senz'altro uno di quei capolavori senza tempo capaci di appassionare, anche grazie la tipica atmosfera anni '80 ed una impronta decisamente adolescienziale, diverse generazioni di pubblico. Film completo e dinamico, non affronta il tema della morte come sostenuto da uno dei recensori "ufficiali" di questo sito, ma si interroga piuttosto in maniera decisamente più ampia sull'intero sostrato dell'esistenza. Essenziale dunque recepire in senso assoluto IL RUOLO dei vari personaggi (stereotipati si, ma solo per esigenze "da copione") fra cui spicca decisamente per carisma e poeticità la cinese, giudicata invece da qualcuno personaggio assolutamente accessorio. Rappresentazione di una microsocietà dunque metaforizzante l'esistente in cui siam soliti muoverci.
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Donnie Darko è senz'altro uno di quei capolavori senza tempo capaci di appassionare, anche grazie la tipica atmosfera anni '80 ed una impronta decisamente adolescienziale, diverse generazioni di pubblico. Film completo e dinamico, non affronta il tema della morte come sostenuto da uno dei recensori "ufficiali" di questo sito, ma si interroga piuttosto in maniera decisamente più ampia sull'intero sostrato dell'esistenza. Essenziale dunque recepire in senso assoluto IL RUOLO dei vari personaggi (stereotipati si, ma solo per esigenze "da copione") fra cui spicca decisamente per carisma e poeticità la cinese, giudicata invece da qualcuno personaggio assolutamente accessorio. Rappresentazione di una microsocietà dunque metaforizzante l'esistente in cui siam soliti muoverci. Penso a Futurama. Opera in cui la fantascienza, il trasferire una società a 1000 anni di distanza arroga di diritto la possibilità di esprimersi senza censure sull'attuale realtà. Donnie Darko sfrutta l'idea di fantascienza allo stesso modo posizionando però l'unità temporale indietro. Ed è anche questa una novità. Non inedita anzi. Ma quantomeno originale. Vi è da meditare su questo film. Opera filosofica in cui una trama rinfrangente una realtà tipicamente adolescenziale è funzionale ad un impianto teoretico. Si afferri, quale esempio, il significato dei flussi di energia che escono dal petto del protagonista e che solo lui riesce a percepire. Rappresentazione della necessarietà dell'agire. Richard Kelly ha scritto e diretto questo film a partire dai 25 anni. Forse non tutto di questo tempo è da buttare.
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alessia87
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domenica 24 giugno 2007
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significato del film
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Secondo me il film è incentrato sull'ineluttabilità del destino e del "disegno divino" come lo chiama sul film. La vita che vive donnie dopo l'incidente da cui si salva in realtà è solo un'ipotetica vita, cioè nel destino nn era scritto così perciò quella realtà in cui lui continua a vivere è destinata a finire, quel mondo, quella dimensione è destinata a scomparire come il coniglio ha predetto. é come se ci fosse una strada prestablita che tutta l'umanità deve percorrere e migliaia di varie ramificazioni che sono le possibilità, ma che nn possono sussistere, sono solo ipotesi. Lui ha la possibilità di vedere quella dimensione in cui lui avrebbe continuato a vivere ma alla fine si ritrova al punto di partenza e capisce che deve morire perchè è scritto così.
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Secondo me il film è incentrato sull'ineluttabilità del destino e del "disegno divino" come lo chiama sul film. La vita che vive donnie dopo l'incidente da cui si salva in realtà è solo un'ipotetica vita, cioè nel destino nn era scritto così perciò quella realtà in cui lui continua a vivere è destinata a finire, quel mondo, quella dimensione è destinata a scomparire come il coniglio ha predetto. é come se ci fosse una strada prestablita che tutta l'umanità deve percorrere e migliaia di varie ramificazioni che sono le possibilità, ma che nn possono sussistere, sono solo ipotesi. Lui ha la possibilità di vedere quella dimensione in cui lui avrebbe continuato a vivere ma alla fine si ritrova al punto di partenza e capisce che deve morire perchè è scritto così.. Quello che nn ho capito è perchè il motore che lo uccide viene dalla dimensione ipotetica (o parallela che dir si voglia)? Forse questa è l'ennesima dimostrazione di quanto tutto sia un'interminabile concatenazione di eventi e del fatto che esiste solo una possibilità che è destinata a compiersi? Ditemi le vostre opinioni
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(di mone85)
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(di mariolen)
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