Anno | 2023 |
Genere | Animazione, |
Produzione | Italia |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Enzo d'Alò |
Attori | Rosaleen Linehan, Mia O'Connor . |
Uscita | giovedì 23 novembre 2023 |
Tag | Da vedere 2023 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,17 su 17 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 20 novembre 2023
Liberamente tratto dal romanzo La gita di Mezzanotte di Roddy Doyle, edito in Italia da Guanda. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, 1 candidatura agli European Film Awards, In Italia al Box Office Mary e lo Spirito di Mezzanotte ha incassato 196 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Mary è una bambina di undici anni appassionata alla cucina. La nonna la sostiene sempre, anche quando esaminatori saccenti non apprezzano i suoi piatti. Ma la nonna è anziana e subisce un ricovero in ospedale. Mary ne è addolorata ed aumenta nei suoi confronti le attenzioni da nipote affezionata, sostenuta in questo da una misteriosa giovane donna che è comparsa all'improvviso sul suo cammino.
Dal più irlandese degli scrittori contemporanei D'Alò trae una storia universale.
Il romanzo "La gita di mezzanotte" di Roddy Doyle, autore del famosissimo "The Commitments", è stato recensito dal Guardian in questi termini: "Una storia deliziosa in cui amore e amicizia, allegria e serietà si fondono alla perfezione. Incanta sin dalla prima frase." Chi, se non Enzo D'Alò, poteva accettare la sfida di immettere nello stesso film questa molteplicità di sentimenti e stati d'animo facendoli emergere con misura e consentendo ad un pubblico di bambini e di adulti di poterne percepire ed apprezzare anche le sfumature?
Il suo confronto con quelli che erano già dei classici della letteratura attraversa la sua filmografia. La freccia azzurra da Rodari, Momo da Ende passando per Pinocchio per finire con La gabbianella e il gatto da Sepulveda sono lì a testimoniarlo e non hanno sentito il passare degli anni.
In ognuna di queste occasioni D'Alò ha saputo cogliere l'originalità del testo letterario traducendola in immagini per lo schermo che si avvalgono di una semplicità che è frutto dell'approfondimento della pagina scritta.
La rossa Mary, che ha una vitalità estremamente consona al colore delle sue chiome e alle sue origini irlandesi, diventa così un nuovo personaggio da ricordare nella galleria di un regista da sempre attento a coniugare forma e contenuto. Questa volta si consente anche delle variazioni sul piano della grafica quando realizza dei flashback che danno conto di alcune reazioni nel presente altrimenti inspiegabili. Ma ciò che più conta, in questa delicata storia, è l'attenzione nell'affrontare un tema non facile da trattare come quello della malattia di una persona anziana con il conseguente distacco.
Bisogna saperlo fare con i toni giusti, recepibili anche da un bambino, conservando una sostanziale leggerezza all'intero contesto non trascurando anche momenti di decisa allegria. Tutto ciò poi grazie alla presenza di quattro generazioni al femminile che finiranno con l'unirsi per un on the road che non segna una fine ma un vero e proprio nuovo inizio. A cui poi si aggiunge, e non proprio in secondo piano, un riferimento agli innumerevoli game televisivi a base culinaria che sono impostati sulla competizione accesa e, spesso, su preparazioni di piatti così creativi da dimenticare che la tradizione, per essere superata, va conosciuta a fondo.
È nel passaggio di testimone tra nonna e nipote su questo versante che troviamo un ulteriore messaggio non retorico ma anche troppo spesso non tenuto nella dovuta attenzione. Si tratta del rapporto tra giovani e anziani che rischia di essere travolto da un solipsismo digitale che li esclude sia sul piano pratico che su quello comunicativo dal mondo delle nuove generazioni. Mary e la nonna si avvalgono di un passaggio di conoscenze dettato dall'amore per la cucina e dall'affetto che le unisce.
MARY E LO SPIRITO DI MEZZANOTTE disponibile in DVD o BluRay |
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Siamo in Irlanda, ma potremmo essere ovunque, come succede nelle storie capaci di raccontare i fatti universali della vita: l'amore, il distacco, la morte. Mary ha la passione per la cucina, ma le sue sperimentazioni non vengono apprezzate dai professori di un corso estivo per aspiranti chef. La ragazzina ci rimane male, ma alla nonna Emer la cosa non va giù.
Oltre alla vita, anche la morte può essere meravigliosa. Celo insegna Enzo D'Alò nel suo ultimo bellissimo film, poetico e coraggioso per come affronta l'argomento tabù della società contemporanea con leggerezza e autenticità. Trasferendo sullo schermo un romanzo di Roddy Doyle, ricrea un'Irlanda da sogno attraverso disegni e colori incantevoli di un'opera di animazione capace di evocare la magia fiabesca [...] Vai alla recensione »
Il nuovo lungometraggio animato di Enzo DAIò prende le mosse dal romanzo di Roddy Doyle "La gita di mezzanotte" e mette al centro il rapporto fra nonna e nipotina. E l'inevitabilità del distacco. La piccola Mary sogna di diventare una grande cuoca, ai fornelli si impegna e si ingegna, ma all'esame di ammissione alla scuola prestigiosa viene bocciata.
A sei anni dal suo film precedente, "Pipì, Pupù e Rosmarina in Il mistero delle note rapite", Enzo D'Alò torna nei cinema passando per la Berlinale con una co-produzione internazionale, fatto non sorprendente per il regista napoletano, se consideriamo che pure l'esordio "La Freccia Azzurra" era prodotto da Italia, Svizzera, Lussemburgo e Germania, ma che qui colpisce per la quantità di contributori, [...] Vai alla recensione »
Enzo d'Alò non ha nel nostro Paese la considerazione autoriale che meriterebbe. Ha fatto, tra le altre cose, La Freccia Azzurra, Pinocchio e un piccolo capolavoro quale La Gabbianella e il Gatto che merita un supplemento sociologico: nel favore degli spettatori attuali, come pure Il gabbiano Jonathan Livingstone, paga la mostruosa metamorfosi metropolitana dei pennuti.
«Com'è il film di d'Alò?". "Bello! Ho pianto tutto il tempo» (tratto da una conversazione realmente avvenuta). Non vi spaventate: però sì, vi commuoverete. Più voi dei vostri figli e nipoti, ma non meno degli altri adulti che troverete in sala. Perché «Mary e lo spirito di mezzanotte» fa questo effetto: tocca nel profondo, si avventura nel luogo segreto dove conserviamo memoria di chi abbiamo perduto, [...] Vai alla recensione »
Irrequieta e orgogliosa della sua imbarazzante sincerità, la "cartonata" bambina Mary va in crisi quando la vita chiede una separazione. Dal racconto di Roddy Doyle, anche qui Enzo D'Alò riesce (l'autore della premiata Gabbianella e di Momo) a fondere il fiabesco nel realismo domestico del romanzo di formazione. Mica solo "per ragazzi", perché nel disegno arioso dell'Irlanda costiera e nelle spigolose [...] Vai alla recensione »
Sei anni dopo Pipì, Pupù e Rosmarina in Il mistero delle note rapite, Enzo D'Alò torna con questo Mary e lo spirito di mezzanotte a dirigere un lungometraggio, stavolta prendendo spunto (come peraltro ha fatto spesso, nella sua carriera) da una fonte letteraria. L'ispirazione per questo nuovo lavoro del regista italiano - assurto al successo internazionale ormai 25 anni orsono con La gabbianella e [...] Vai alla recensione »
I gabbiani che aprono e chiudono il nuovo cartoon di Enzo d'Alò creano forse un collegamento diretto con uno dei suoi film più famosi, La gabbianella e il gatto. Ma rappresentano anche l'atmosfera di una cornice particolare per il cineasta d'animazione italiano. La terra d'Irlanda arriva certamente dal romanzo omonimo di Roddy Doyle del 2011, tradotto in Italia col titolo La gita a mezzanotte ed edito [...] Vai alla recensione »
Alla fine, torniamo sempre lì, alla storica debolezza strutturale dell'animazione italiana, a un'industria che industria non è e forse mai lo sarà. Perché, prima del pur volenteroso Mary e lo spirito di mezzanotte, ci sarebbe ad esempio La famosa invasione degli orsi in Sicilia di Lorenzo Mattotti, altra coproduzione firmata da un talento migrante. Alla francese Prima Linea Productions, che si era [...] Vai alla recensione »
La piccola Mary, 11 anni e una grandissima passione per la cucina, deve fare i conti con l'improvvisa malattia della nonna, con la quale ha un rapporto molto speciale. Diretto da Enzo D'Alò a partire dal romanzo di Roddy Doyle, il cartoon Mary e lo spirito di mezzanotte è un poetico romanzo di formazione che affronta con grazia e profondità di sguardo alcune delle grandi domande dell'esistenza, attraverso [...] Vai alla recensione »
Eh sì, si può parlare di morte ai bambini senza terrorizzare nessuno. Accade a Mary, piccola protagonista del disegno animato che la vede alle prese con gli ultimi tempi dell'adorata nonnina. Una passione nata in cucina - la piccola va a una scuola di gastronomia - che si trasferisce nella quotidianità. Ben fatta la grafica, esile la storia ma, come si dice, il fine giustifica i mezzi e il risultato [...] Vai alla recensione »
Il settimo lungo di D'Alò (sei anni dopo la delizia Pipì, Pupù e Rosmarina in Il mistero delle note rapite, anche serie tv) è una co-produzione tra sette paesi (che coinvolge la Rija Films, da cui sono passati Ocelot e Chomet), presentata alla 73ª Berlinale nel programma Generation Kplus e già candidata agli EFA come miglior opera d'animazione. Il titolo originale, A Greyhound of a Girl, è un biglietto [...] Vai alla recensione »
Chissà perché quando pensiamo ai grandi registi italiani ci dimentichiamo sempre di Enzo d'Alò, un signore che dalla fine del secolo scorso si ostina a presidiare un settore che da queste parti è praticamente simile a una riserva (il lungometraggio d'animazione), convinto che il racconto per immagini debba essere anzitutto universale. Il che significa rivolgersi ai bambini così come agli adulti, misurando [...] Vai alla recensione »
Mary ha 11 anni, vive in Irlanda e sogna di diventare una grande chef. La madre non è molto d'accordo, anche ché in cucina è davvero una frana, ma la piccola può contare su una formidabile alleata: la nonna Emer, disposta anche a scontrarsi con la figlia pur di difendere l'adorata nipote. Ma l'anziana si ammala e viene ricoverata in ospedale, dove, anche lì, la qualità dei pasti lascia molto a desiderare. [...] Vai alla recensione »
Presentato nel suo titolo originale A Greyhound of a Girl (da noi sarà: Mary e lo spirito di mezzanotte) nella sezione "Generation Kplus" della Berlinale, si tratta dell'ultimo film del decano dell'animazione italiana Enzo d'Alò diventato a suo tempo famoso per La gabbianella e il gatto (1998). E come quel celebre film tratto dal romanzo dello scrittore cileno Luis Sepúlveda (Storia di una gabbianella [...] Vai alla recensione »