Anno | 2015 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Alessandro Siani |
Attori | Alessandro Siani, Fabio De Luigi, Ana Caterina Morariu, Serena Autieri, Giovanni Esposito Maria Del Monte, Paolo Triestino, Benedetto Casillo, Massimiliano Gallo, Mimmo Manfredi, Francesco Procopio, Tommaso Bianco, Giacomo Rizzo, Gigi Savoia, Maria Del Monte (II), Francesco Bocchetti, Andrea Canfora, Gennaro Guazzo, Laura Iannone, Angelo Minichino, Michael Uwaifo Olabiyi, Antonio Sepe, Miloud Mourad Benamara, Camillo Milli, Raffaele Musella, Pasquale Palma, Nicola Acunzo, Enzo Casertano, Luigi Chiocca, Stefano Fregni, Erand Hoxha, Loris Pascarella. |
Uscita | giovedì 1 gennaio 2015 |
Distribuzione | 01 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,02 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 12 dicembre 2019
Il comico napoletano, qui al suo secondo lungometraggio da regista, è inoltre sceneggiatore e attore protagonista del film. In Italia al Box Office Si accettano miracoli ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 15,4 milioni di euro e 7,1 milioni di euro nel primo weekend.
Passaggio in TV
sabato 5 ottobre 2024 ore 19,05 su SKYCINEMACOMEDY
Si accettano miracoli è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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CONSIGLIATO NÌ
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Fulvio è l'unico dei tre fratelli Canfora ad aver lasciato il paese d'origine per andare a lavorare in città. Vicecapo del personale in una grande azienda licenzia senza rimorsi fino a che non è lui stesso ad essere licenziato e, dopo essere finito in carcere per aver picchiato il proprio superiore, viene affidato al fratello, da anni parroco del paese in cui sono cresciuti. Costretto in un luogo lontano da ogni modernità Fulvio decide di aiutare la chiesa locale in crisi di fondi inventandosi un miracolo: fa credere a tutti che la statua del santo piange. Accorrono così turisti e pellegrini riempiendo le tasche degli esercizi locali fino a che il Vaticano non decide di mandare qualcuno a certificare l'evento, momento in cui Fulvio dovrà confessare la truffa e tutto il paese si armerà per convincere gli inviati della Santa Sede della veridicità del miracolo inventato.
C'è di nuovo un piccolo paesino in cui rifugiarsi dall'orrore della metropoli in questa commedia italiana, un luogo in cui il tempo sembra fermo, in cui la modernità è bandita e quindi un'altra vita è possibile, più autentica e più sincera, regolata dai ritmi della parrocchia e dalla buona parola di un prete invece che dalle logiche del business e del consumismo. Ancora una volta l'Italia migliore, il luogo ideale in cui vivere, è quello che coincide con il passato, con ciò che eravamo o meglio che ci piace pensare di essere stati. Si accettano miracoli non nega, in nessun momento, la sua natura favolistica, lo stesso appare perfettamente in linea con il rifiuto della modernità e la sua identificazione con il male assoluto che regge le commedie di buoni sentimenti nostrane, quel pensiero per il quale la provincia (possibilmente meridionale) è un anfratto che comicamente resiste alla tecnologia e all'organizzazione di massa e che di conseguenza, nonostante le divertenti assurdità derivate da quest'emarginazione, custodisce i veri valori.
Dopo Il principe abusivo ancora una volta Alessandro Siani scrive, recita, dirige e cura tutti i comparti del film (in questo caso molta attenzione è andata ai costumi). Come nelle produzioni live action anni '60, '70 e '80 della Disney, Siani prende l'ambientazione delle fiabe (questa volta è il tipico borgo e la comunità adorabile pronta a prendersi da sè il tanto atteso riscatto) e ne piega i confini per farci entrare un po' di modernità e plausibilità, eliminando la magia. In più inietta il presenzialismo del comico tipico delle commedie para-televisive italiane (un vero e proprio sole attorno a cui tutto gira e che illumina ogni gag con la sua presenza o anche solo con i suoi piani d'ascolto). Ciò che manca, rispetto al modello originale, è però la fattura, ovvero la capacità di narrare una storia per immagini montate tra loro con la fluidità necessaria a rendere piacevole anche una trama semplice.
Come ne Il principe abusivo, Alessandro Siani punta in basso, non cerca molti livelli di lettura e usa la tenerezza dei bambini e la dolcezza dei sorrisi; mancano però le caratteristiche fondamentali del genere ovvero il ritmo, la fluidità del racconto, il meccanismo ad incastro della sceneggiatura e una certa agilità nel maneggiare toni e situazioni. Siani propone il dolce amore tra uno spietato tagliatore di teste di città convertito in simpatico truffatore di paese e una chapliniana fioraia cieca senza la delicatezza che simili abusati stereotipi richiederebbero. Fa sbocciare il sentimento in un paio di scene ma poi non si prende la briga di cercare di convincere lo spettatore che esiste qualcosa di reale tra questi due esseri umani.
SI ACCETTANO MIRACOLI disponibile in DVD o BluRay |
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Sono uscito dalla sala chiedendomi una cosa sola: perché? Penso che Alessandro Siani sia uno dei comici del momento e non a caso. Fabio De Luigi è un attore ottimo in numerosi ruoli. Riesce addirittura a "nobilitare" un cinepanettone. E allora, mi domando, perché prendere questi due che potrebbero essere protagonisti di film di alto livello e fargli recitare una sceneggiatura che definire da dilettanti [...] Vai alla recensione »
Film di una mediocrità imbarazzante. Trama talmente inconsistente che, per scendere a un livello più basso, forse bisogna scendere negli inferi del cinepanettone della mai compianta e, cinematograficamente parlando, fortunatamente scomparsa coppia, Boldi-De Sica. Battute delle più becere e idiote, alcune prese pari pari da vecchie barzellette circolanti sui social, condite [...] Vai alla recensione »
Già la doppia locandina dice tutto. E cosi, se nel "Principe abusivo" Alessandro Siani regista si proponeva da solo sul trono con la corona su di un piede, ecco che ora torna alla regia con "si accettano miracoli" o accanto a Fabio de Luigi in atto di benedirlo, come un novello lucignolo, oppure in mezzo a dei bambini oranti, come pinocchio.
Convinto da un trailer accattivante e da una pubblicità aggressiva probabilmente ho nutrito troppe aspettative in questo film. Una buona idea di partenza infatti si è poi rivelata un prodotto mediocre per non dire noioso. Sebbene l'idea del finto miracolo poteva offrire una storia solida per un film comico, di fatto questa non viene sviluppata restando un contorno a gag e situazioni [...] Vai alla recensione »
Condizionato da battage pubblicitario sono andato a vederlo sperando almeno di fare qualche risata. L'inizio prometteva benino la parodia del cerimoniale pre-licenziamento rispecchia,in parte la realtà .Poi una caduta verticalr! Si passa dai grattacieli ed agli uffici iper-tecnologici del centro direzionale di Napoli ad una atmosfera simil bucolica di un paesello nei primi anni '50 che poi è limitrofo [...] Vai alla recensione »
Solito film di Siani, tante gags, qualche battuta degna di nota ma nessuna storia. Ancora una volta, l'attore si dimostra brillante in alcuni momenti ma decisamente a corto di idee per ciò che concerne trama e sceneggiatura. Per sorridere senza troppo impegno per unìora da trascorrere al cinema.
Purtroppo il prodotto finale è molto pasticciato. Sarà pure una favoletta morale,ma ci sono degli elementi davvero poco incantevoli. I bambini sono una brutta copia di quelli di "io speriamo che me la cavo" e l'amore per una donna non vedente è la bruttissima copia di quello di "luci della città ".
Siani è un tagliatore di teste temuto e rispettato a cui la sua azienda decide, a sua volta, di tagliare la testa. DeLuigi, è suo fratello ed è sacerdote di un piccolo e tranquillo borgo, la cui esistenza, così come quella dei suoi abitanti, verrà sconvolta dall'arrivo forzato del primo. Proprio una sua trovata porterà una ventata di freschezza (e [...] Vai alla recensione »
Premesso che sono un grande ammiratore di Siani attore e cabarettista, di cui apprezzo il senso dell'umorismo,la maschera,la mimica, la capacità d'improvvisazione e quant'altro, proprio per questo mi aspettavo da questo Siani, regista per la seconda volta, una prova sicuramente migliore.La trama è esilissima, le battute poche e scontate e poi con una cornice di attori di alto livello,quali Giacomo [...] Vai alla recensione »
Colpo di sonno latente; sceneggiatura inesistente.; risate (VERE) pari a zero. Ecco a Voi un brillante esempio di come sia possibile fare soldi con un film senza IL FILM! Cosa salvare di questo prodotto? La fotografia, i costumi e l'ambientazione anni '50, ma allora mi chiedo perchè non ambientarlo veramente negli anni del Boom economico.
Film in cui si racconta di un manager (Alessandro Siani) il quale, dopo il licenziamento subito dalla sua ditta a causa della crisi economica, ritorna al paese natio in Campania dove risiedono ancora la sorella ed il fratello prete. Qui, egli comincia a darsi da fare per trovare il modo di impiegare il proprio tempo libero ed aiutare le finanze della parrocchia facendo in modo di far credere [...] Vai alla recensione »
Giudicare un film non è mai facile: bisogna prendere in considerazione molti aspetti e spesso le opinioni sono in contrasto. Quando si parla di un film comico (cinepanettone nel caso specifico) il criterio di valutazione largamente usato è: "il film ha fatto ridere??". Se ci si fermasse a questa valutazione, che superficiale è dir poco, il film sarebbe un capolavoro. Vai alla recensione »
Una pellicola talmente brutta che risulta anche difficile da recensire. Ogni aspetto, dalla scenografica, costumi, attori, trama, regia, è terribile, ricorda molto le recite scolastiche dei bambini. De Luigi è utilizzato solo per attirare spettatori ma anche lui confeziona una performance poco convinta. Lasciate perdere, lo dico col cuore.
Film che omaggia lo spettatore di una piacevole serata spensierata... Analizzando la pellicola peró, purtroppo, si evince che di commedia c'é ben poco... le battute sono molte volte scontate, lasciando allo spettatore la possibilità di anticiparle.. per chi conosce Siani sin dagli esordi sa bene che questi copioni, in confronto, sono niente! Il film attesta che [...] Vai alla recensione »
Fulvio (A.Siani) è un esperto di marketing, il suo licenziamento però gli costa caro. Dovrà scontare un mese di servizi sociali nella casa famiglia di suo fratello (F.De Luigi). Arrivato come un problema, sarà una soluzione per molti, soprattutto per chi crede nei "miracoli". Un film positivo e incantevole grazie anche all'aiuto della spettacolare città [...] Vai alla recensione »
Premesso che il precedente film "Il principe abusivo" non ha destato in me un particolare entusiasmo, con l'attuale "Si accettano miracoli" ho avuto la netta impressione che finalmente Alessandro Siani ha trovato il perfetto equilibrio, nonché la sua personale maturità artistica, nel mettere insieme la sua personalità di attore comico con quella di regista.
La vicenda narrata nel film parte da un' ambientazione quasi sospesa nel tempo appositamente voluta credo dal regista per dare quel tono romantico che si addice alla storia. Di questa pellicola ho apprezzato la comicità sobria e mai volgare, la stupenda recitazione dei bambini che stavolta hanno battuto lo stesso Siani (a tratti aveva qualcosa di wertmulleriano), meno convincente l'interpreta [...] Vai alla recensione »
Una storia che poteva essere raccontata in modo diverso, che degenera in scene al limite del paranormale con una comicità ormai superata e che sul finire lascia increduli su cosa accade alla piccola parrocchia di Fabio de Luigi. Innegabile il talento di Siani che salva la pellicola con ripetuti sketch che strappano qualche risata anche se rimane il dispiacere per come poteva essere utilizzata la sua [...] Vai alla recensione »
Dopo il Principe Abusivo, Alessandro Siani ritorna al cinema con il film " Si Accettano Miracoli " nuovamente in veste di regista e sceneggiatore. Egli ripropone la sua comicità travolgente per far sì che lo spettatore ricordi quanto lui sia un comico talentuoso ma il pubblico già è a conoscenza di ciò e con questo film riceve la conferma, d'altronde [...] Vai alla recensione »
La trama non è male,ma il punto debole,anche essendoci delle buone battute e gang,classiche di Siani,il film non decolla del tutto,non soddisfa,come il precedente. Forse Siani ha voluto cambiare un pò genere,andando sul più serioso,una storia più agrodolce, però la comicità,un pò debole di siani,a cui suiamo abituati.
Siani cerca da tempo di avvicinarsi a Troisi, alla sua poesia, al suo, unico, talento nel rendere con il napoletano comica la quotidianità. E così come la canzone di Sal da Vinci verso la fine del film ricorda “quando” di Pino Daniele, la scena della gelosia ricalca il capolavoro del monologo di Troise nel bagno. Ma come non è corretto comparare Massimo Troisi ad Edoardo, [...] Vai alla recensione »
Avendo visto il precedente film di Siani Il principe abusivo,sapevo che la sua comicità è travolgente. Si ride tantissimo ed il film è scorrevole e non volgare... Il paese in cui è ambientato sembra un pò fuori dal mondo. Come film mi piace;ci sono bambini,i comici di Made in sud,e tre bravissimi attori come Fabio de Luigi,Ana Caterina Morariu e Serena Autieri,oltre [...] Vai alla recensione »
Ma come si fa a correre a frotte per vedere ancora questi film? Sono vecchi! E non fanno più nemmeno ridere! Sempre le solite battutine trite e ritrite. Poi c'è Siani regista...detto tutto. In confronto l'ultimo di Aldo, Giovanni e Giacomo (che é quasi peggio del Cosmo sul comò) è un nuovo classico della commedia mondiale.
è da molto tempo che non mi capitava di rinunciare ad assistere alla fine di un film;di uscire dalla sala senza alcun interesse per la conclusione della vicenda che pure per un'oretta scarsa mi ero forzato di seguire sperando in un qualche sviluppo che la nobilitasse dotando almeno di senso compiuto la trama, i personaggi o i dialoghi. l'attesa però, nel caso del film di Siani è stata veramente vana. [...] Vai alla recensione »
Sono uscito dalla sala sinceramente con un certo sconcerto, deluso forse da una certa aspettativa... A parte, a mio parere, la bravura di Fabio de Luigi e alcune battute da cabaret di Siani che strappano qualche risata, il film è un mix di situazioni troppo grottesche, stereotipi superati e superficialità come se piovessero... . Il paese (o il set.
orribile, si deve andare via prima della fine per dignità verso se stessi
Grande comunicazione grande attesa MA grandissima delusione.Storiella senza sprint addirittura al cinema si dorme,si attende che accada qualcosa ma battute scontate e trama elementare non rendono gradevole il film.Appena sufficiente la location delle riprese e i ragazzini spiritosi ma non basta.Brutto film
Parliamoci chiaramente, ad un certo punto avevo voglia di chiamare il telefono azzurro, visto lo sfruttamento di minori in questo film, sfruttati a riempire le troppe falle di ‘sta storia, una storia senza capo ne coda, zero risate, con Siani che vuole fare Troisi ( insisti insisti Siani!) De Luigi preso a vomitate ( oh, mica me lo invento, addirittura due volte).
Il film è una raccolta di barzellette e battute tenute insieme da una trama. Capita l'antifona si riesce anche ad anticipare le battute. Un film buttato là tanto per esserci e fare soldi alla faccia di chi vorrebbe vedere un Film. Magari senza grandi pretese, ma un film. Due le note positive: l'interpretazione di Fabio De Luigi e l'idea degli scugnizzi modello simpatiche canaglie.
Imbarazzante le non risate per tutto il film se non per qualche gags dei bambini.
Premesso che adoro la comicita di Siani, sono rimasta delusa dall'insieme del film: ad esempio come fa Fabio de Luigi con un Italiano perfetto che fa il fratello di Siani..ma dai.. due fratelli quando parlano tra loro parlano almeno con un minimo accento napoletano..idem la Autieri.. non ci azzeccavano proprio con Siani! Per quanto siano bravissimi attori! Poi, le battute troppo costruite e scontate..i [...] Vai alla recensione »
Un film di poca sostanza....purtroppo stereotipa in modo negativo e glorifica il fatto di fare le furbizie, senza portare ad una conclusione efficace o risolutiva....deludente
Dopo il deludente "Principe Abusivo", Siani prosegue (con gli stessi deludenti risultati) nella doppia veste di attore e regista con questa commedia in cui sono sempre i sentimenti a farla da padrone, con la classica e gettonata storia d'amore condita da tante scenette comiche. Il Siani comico d'avanspettacolo è tutta un'altra cosa, e non si adatta al cinema, ma siccome [...] Vai alla recensione »
Perché mi vorreste far credere addirittura che qualcuno lo ha visto al cinema????????? MUORO
Imbarazzante, non trovo altri aggettivi. O meglio: ci sarebbero altri aggettivi, ma mi autocensuro per carità di patria. Che senso ha fare un film del genere? E spero vivamente non ci siano state sovvenzioni pubbliche...
Film inguardabile. Non saprei da dove iniziare se dalla ambientazioni dai costumi dal livello di recitazione ...dalla trama! Genere:indefinibile. Una vergogna!!!!!!
ho appena visto il film e, sinceramente, da un comico bravissimo e in gamba come Siani mi sarei aspettata molto di più. INdubbiamente ci sono delle battute simpatiche ma, per quel che mi riguarda, il film tutto sommato è stato una delusione!
Non merita neanche di essere chiamato "film", quindi da ora la chiamerò "recita". Questa recita è piuttosto mediocre, presenta una trama...o meglio non la presenta. Gli attori sono scelti e messi a caso nelle varie scene. Il pensiero comune in sala alla fine della recita è stato: "Potevo spenderli meglio questi soldi". Quindi un consiglio a Siani, torna a fare il cabarettista!
Non mi ha lasciato nessuna sensazione, anche perché le battute in dialetto non riesco a capirle (avrei dovuto mettere i sottotitoli). Siani non lo trovo il peggior comico di tutti, ma stavolta ha fatto flop.
Da napoletana dico che la comicità di Siani mi piace. E' bravo, sa far ridere, perchè è spontaneo e anche quando le sue battute (a teatro o negli sketch) sono preparate, non sembrano tali. Purtroppo anche dopo aver visto questo suo terzo film mi ritrovo a constatare che come attore dietro una telecamera, su una scenografia ben preparata, insieme ad altri attori che aspettano [...] Vai alla recensione »
Purtoppo il film non merita critiche né osservazioni per quanto io lo ritenga inutile. Ma comprendo che la maggior parte delle persone ha perso il "gusto" e per gusto non ritengo solo quello dei film d'autore o comunque impegnati ma anche il gusto della comicità popolare, che so : Totò. Tifiamo pure per Siani a Napoli come si tifa per la squadra di calcio.
Siamo sulla quasi sufficienza. Sulla falsa riga della precedente opera "il principe abusivo" Siani insiste sulla semi favola moderna. Il mio giudizio purtroppo non cambia,incanta poco. Il mix tra comicità napoletana e racconto magico dai buoni sentimenti non funziona risultando piuttosto stucchevole e "ingessato". Volgarità spicciola non ce n'è,tuttavia [...] Vai alla recensione »
commedia, come tante altre, che strappa un sorriso
Il film (tutti i suoi film) sono un successo grande o piccolo che offende la memoria degli attori napoletani. Non c'è bisogno di linguaggi scurrili per essere volgare e coatto. Tipica cadenza, portamento, umorismo del peggior "coattismo" campano. Va comunque visto altrimenti non si puo capire a che livello di cafonaggine è scesa la comicità napoletana. D [...] Vai alla recensione »
Andrò controcorrente....ma a me è piaciuto! Un film non impegnativo, senza troppe pretese.....fatto per divertirsi e basta! E a noi tanto bastava! =D Una serata tranquilla, allegra.... E bravo Siani!!!!!!
È a Napoli che Alessandro Siani convoca la stampa per presentare il suo nuovo film Si accettano miracoli, in uscita il 1 gennaio nella cifra mostruosa di 650 copie, è il campo da gioco del suo cinema (la città e i comuni della Campania) e lì ne vuole parlare. Dopo il trionfo dei 14 milioni incassati con Il principe abusivo, Cattleya stavolta ha stanziato 6 milioni di budget per la nuova "fantasy-comedy", come la definisce Siani stesso, alzando il tiro in ogni comparto ("Non è un film difficile da fare questo", dice il produttore Riccardo Tozzi, "è difficile farlo al livello a cui l'abbiamo fatto"). [...]
Il cinico tagliatore di teste Fulvio (Siani) viene costretto ad andare sotto la tutela del fratello parroco di paese (De Luigi) dopo un colpo, letterale, di testa. Forse si redimerà, troverà l'amore e un nuovo affiatamento anche con la sorella (Autieri) in crisi di coppia. La seconda regia di Siani recupera la commedia all'Italia di paese giocando con Benvenuti al Sud (film che fece di lui una star) [...] Vai alla recensione »
Dopo Il Principe abusivo, Alessandro Siani torna in veste di regista oltre che di interprete con una commedia, Si accettano miracoli, mostrata in anteprima al «suo» pubblico di Afragola saltando la proiezione stampa. Una scelta opportuna: entusiasta e calorosa, la risposta del pubblico ha garantito uno straordinario botteghino nel weekend di sette milioni di euro; laddove il critico, avendo poco [...] Vai alla recensione »
Una sequela di gag esilaranti con tessuto amoroso fanno scorrere via le circa due ore di pellicola. Non mancano le citazioni ai film di Walt Disney (come la vestizione di Chiara, mutuata da "Cenerentola", e l'atmosfera del villaggio che ricorda quella de "La Bella e la Bestia"). Cura dei personaggi e attenzione nelle inquadrature dei dettagli fanno di "Si accettano miracoli" un film gradevole e di [...] Vai alla recensione »
Alessandro Siani è un "tagliatore di teste" la cui testa viene a sua volta tagliata. La reazione scomposta lo spedisce in galera da dove esce affidato ai servizi sociali presso la parrocchia di un paesino del sud dove suo fratello prete Fabio De Luigi si prende cura di piccoli orfani. Per tirare avanti ci vorrebbe proprio un miracolo, e il furbacchione se ne inventa uno che trasforma il borgo dimenticato [...] Vai alla recensione »