Comico napoletano emerso soprattutto per i suoi spettacoli teatrali e per il suo "laboratorio", dove cura artisti emergenti.
Debutto
Inizia la sua carriera nella recitazione nel 1995 grazie al cabaret, vincendo, nello stesso anno, il Premio Charlot, seguito da altri premi nazionali. Esordisce in televisione con il programma regionale "Telegaribaldi", seguito poi da "Pirati", condotto da Biagio Izzo. Nel 2002, presenta assieme ad Alan De Luca il "Maradona Show" a Telecapri e, l'anno successivo, porta uno dei suoi personaggi più celebri: Tatore (il coatto napoletano) a Rai Due su "Bulldozer". "Fiesta", spettacolo teatrale che lui porta in scena con Francesco Albanese e Carmela Nappo, lo impongono come l'idolo dei teenagers partenopei.
Sul grande schermo
Ma è dopo lo spettacolo "Tutti bravi" (2005), che esordisce anche come attore cinematografico, quando Francesco Ranisti Martinotti lo chiama per il film Ti lascio perché ti amo troppo (2006), del quale è anche sceneggiatore. Siani interpreta il ragazzo comune che è stato lasciato dalla fidanzata di turno e che cerca in tutti i modi di dimenticarla. Poi eccolo mentre abborda Elisabetta Canalis nel cinepanettone Natale a New York (2006) di Neri Parenti. Ormai noto a tutti Italia, il 4 dicembre 2006, diventa unico conduttore di "Libero", che però sarà sospesa dopo appena due puntate per la mancanza di ascolti.
Dopo un altro cinepanettone, Natale in crociera e una commedia, ancora insieme ad Elisabetta Canalis, nel 2010 arriva la meritata popolarità: Siani è protagonista, insieme a Bisio, dell'enorme successo di Benvenuti al Sud, remake del francese Giù al Nord, incentrato su equivoci e stereotipi che caratterizzano il nostro bel paese. L'anno successivo è nel cast del film di Alessandro Genovesi La peggior settimana della mia vita, accanto a Cristiana Capotondi e Fabio De Luigi, partecipando poi al sequel Benvenuti al Nord. Nel 2013 debutta alla regia con la commedia Il principe abusivo; passando poi a Si accettano miracoli (2015), in cui dirige Fabio De Luigi. Il 1° gennaio 2017 esce al cinema il suo terzo film come regista: la commedia Mister felicità, in cui recita accanto a Diego Abatantuono e Carla Signoris.
Il tenero sentimento tra due bambini napoletani, lui originario di un rione popolare, lei appartenente a una delle famiglie più in vista della città. A fare da contorno una Napoli solare e ottimista, che si svela allo spettatore nelle sue innumerevoli sfaccettature. È da qui che parte la sceneggiatura di Troppo napoletano, il film diretto da Gianluca Ansanelli e prodotto da Alessandro Siani, in corso di lavorazione all'ombra del Vesuvio tra i quartieri di Posillipo, della Sanità, del Centro storico e del Vomero
È a Napoli che Alessandro Siani convoca la stampa per presentare il suo nuovo film Si accettano miracoli, in uscita il 1 gennaio nella cifra mostruosa di 650 copie, è il campo da gioco del suo cinema (la città e i comuni della Campania) e lì ne vuole parlare. Dopo il trionfo dei 14 milioni incassati con Il principe abusivo, Cattleya stavolta ha stanziato 6 milioni di budget per la nuova "fantasy-comedy", come la definisce Siani stesso, alzando il tiro in ogni comparto ("Non è un film difficile da fare questo", dice il produttore Riccardo Tozzi, "è difficile farlo al livello a cui l'abbiamo fatto")
Uno dei due grandi trionfatori della stagione – l'altro è Checco Zalone – è il film Benvenuti al Sud. Uscito come una cosa piccola, una commedia da consumare al volo prima delle grandi abbuffate di Natale, si è conquistata l'affetto, gli entusiasmi del pubblico, e quasi trenta milioni di euro di incassi. Uno degli artefici di questo successo è Alessandro Siani. Lui, naturalmente, da buon napoletano, un po' per scaramanzia, un po' per non attirare troppe attenzioni da parte degli dèi invidiosi, minimizza: "Sì, questo è stato un film diverso, anche per me
Giù dal Nord Come il mondo ha due emisferi, ogni singolo paese ha (almeno) un Nord e un Sud. Nelle sue piccole dimensioni, lo stivale italiano riesce a fare anche di meglio in quanto a divisioni interne, ma, nelle linee sia storiche che culturali, si può dire che la differenziazione sia ormai da lungo tempo la stessa: l'operoso, frenetico e nebbioso Nord, contro il solare, rilassato e sanguigno Sud
Commedia sentimentale all'ombra del Vesuvio Squadra vincente non si cambia e così, dopo Ti lascio perché ti amo troppo, Alessandro Siani, Francesco Albanese e il regista Francesco Ranieri Martinotti scrivono e girano una nuova commedia sentimentale, ambientata a Napoli e "musicata" da Pino Daniele. Una storia di disagio giovanile, il protagonista è precario e vive ancora con mamma e papà, naturalmente complicata dalle pene d'amore per una ragazza, la penalista morigerata (e inconsistente) di Elisabetta Canalis