Titolo internazionale | Mr. Happiness |
Anno | 2017 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Alessandro Siani |
Attori | Alessandro Siani, Diego Abatantuono, Carla Signoris, Elena Cucci, Cristiana Dell'Anna Pippo Lorusso, Alessio Schiavo, Yari Gugliucci, Ernesto Mahieux, David Kirk Traylor, Marco Boriero, Michele Gammino, Félicité Mbezelé, Franco Moscon, David Paryla, Giuseppe Russo (II). |
Uscita | domenica 1 gennaio 2017 |
Distribuzione | 01 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,39 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 18 dicembre 2018
Un uomo svogliato e fannullone si trova costretto a lavorare per pagare un'operazione molto costosa alla sorella che vive in Alto Adige. In Italia al Box Office Mister Felicità ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 10 milioni di euro e 1,9 milioni di euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Martino è uno spiantato parcheggiato "'n coppa 'o divano" della sorella Caterina, che fa la domestica in Svizzera presso Guglielmo Gioia, una sorta di guru specializzato nel restituire la fiducia in se stessi agli atleti in crisi. Quando Caterina ha un incidente che le impedisce di camminare e che richiede cure molto costose Martino deve scuotersi dalla sua apatia esistenziale e sostituirla nelle faccende domestiche a casa di Gioia, il quale parte per terre lontane lasciandolo a custodia della casa. Ma Martino non si limita a tenere pulita la villa padronale e comincia a rispondere alle chiamate di lavoro del boss spacciandosi per Mister Felicità: sarà la sua seconda "cliente", la pattinatrice Arianna, ad avere su di lui il maggior ascendente.
Alessandro Siani alla sua terza regia si cimenta con un soggetto e una sceneggiatura scritti insieme a Fabio Bonifacci, e il problema è proprio il copione: una trama improbabile, dialoghi poco credibili, gag infantili e una distanza siderale da qualsiasi tipo di realtà, ma anche dall'astrazione della favola, quale Mister Felicità vorrebbe essere. Il risultato è una commedia romantica che non si alza mai in volo, senza la leggerezza di quelle farfalle che vorrebbero esserne il simbolo.
Siani è un artista carismatico che, supportato da una sceneggiatura solida (come era quella, d'importazione, di Benvenuti al Sud) e da una regia salda, può fare scintille. Al di là di un certo stile comico mutuato da Massimo Troisi, il comico napoletano ha una sua cifra originale che risiede, cinematograficamente parlando, anche nel suo piacevole aspetto "normanno" che lo rende un eroe romantico credibile e crea un gustoso contrasto con la sua comicità partenopea. Accanto a lui Diego Abatantuono, nei panni di Guglielmo Gioia, e Carla Signoris in quelli della madre di Arianna, scontano lo stesso problema: la mancanza di qualcosa da fare e da dire di veramente divertente e originale. Ed è un peccato perché la coppia Signoris-Abatantuono fa immaginare un film diverso, così come è evidente che i duetti Abatantuono-Siani (come quelli Bisio-Siani in Benvenuti al Sud) funzionerebbero sulle corde del contrasto regionale, se fossero scritti con maggior cura e arguzia.
Invece qui si punta al gioco di parole puerile e alla battuta scontata, sperperando la freschezza della comicità fisica pirotecnica di Siani e della gravitas apparentemente impassibile di Abatantuono. Nota di merito invece per Cristiana Dell'Anna nel ruolo di Caterina, che eleva ogni sua scena al di sopra del materiale a disposizione mostrando un talento naturale (e intelligentemente coltivato) per la commedia e una "napoletanità" mai priva di spessore.
Ci auguriamo che al quarto tentativo Siani scelga di rischiare di più dal punto di vista creativo, affidandosi ad autori più graffianti e più sintonizzati con i tempi, e dando spazio alla sua verve naturale e istintiva: quella fiducia in se stessi che il guru Gioia insegna ai suoi clienti andrebbe incoraggiata in lui da una produzione più coraggiosa.
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Le due stelle vanno alla napoletanità e alle trovate geniali di Siani in questo film, che si ride tantissimo quando è il classico "Siani", peccato che in alcuni punti non se volontariamente o involontariamente sembra essere impossessato dall'alone del buon Massimo Troisi, in cui sembra rimembrare delle espressioni e tempi comici di una comicità che non fa parte della sua arte.
Alessandro siani in questo film ha dato il meglio di se stesso. Una commedia gradevole è molto delicata, non si vedeva da anni film cosi, un ritorno alla sensibilità e alla solidarietà . Non ci sono volgarità, è il ridere in maniera sana è senza esagerazioni, anche la location sono ottime.
Ritorna nelle sale cinematografiche in concomitanza con le feste natalizie ed insieme agli altri numerosi cine-panettoni, il comico Alesandro Siani con l'ultima sua pellicola "Mister Felicità". Regista ed interprete allo stesso tempo, Siani è il suddetto "Mister Felicità", un giovane uomo napoletano senza un'occupazione e senza nemmeno la volontà a cercarsene una, che un giorno, per una serie di avvenimenti [...] Vai alla recensione »
Martino è un depresso cronico chiamato a curare la crisi d’identità di una famosa atleta. In realtà la trama del film è quasi scolastica, sembra una semplice cornice necessaria a definire la comicità esplosiva di Alessandro Siani. Le leve sono quelle consuete del comico napoletano, l’identificazione di un opposto da smantellare: il polentone Bisio o il maggiordomo De Sica; in questo film Siani trova [...] Vai alla recensione »
Solito filmetto mediocre. Siani che scimmiotta troisi Trama inutile gag scontate attori che recitano a livello parrocchiale ......ma forse la colpa e solo nostra che lo andiamo a vedere
Mah...il solito siani. Mi è sembrato di rivedere uno dei suoi film precedenti tanto è nulla e inconsistente la "trama". Le situazioni comiche, la struttura narrativa sempre tutto uguale. Mai un guizzo, mai una novità: nulla di nulla. Capisco che, trovata la formula vincente, sia difficile cambiare ma a volte è necessario: questo è il caso. Siani deve farlo altrimenti la sua parabola discendente, a [...] Vai alla recensione »
Non e’ davvero un gran che’ di film, anzi, se devo citare il Siani, e’ proprio una chiavica. Banale, lui nei panni dell’altro, prevedibile, la love story, ripetitivo, Abatantuono portugues, fastidioso, la accentuata napolitanita’ del sedicente califfato delle scommesse, dilettantesco, le battute scontate. Siani! Ma hai ancora intenzione di fare film? Lascia perdere va’. Fammi felice.
Piatto, pessimo senza spunti... film senza trama... Siani proposto come nuov Zalone è in verità una bufala...
A me Siani sta pure simpatico, ma qui siamo veramente a liveli bassi. Per fare un film non bastano gli attori: servono una regia e una sceneggiatura. E qui non ci sono né l'una né l'altra.
Continuo a pensare che Siani può essere un bravissimo attore comico se diretto da qualcuno e non quando si mette dietro la cinepresa. In questo caso ne esce fuori un film appena corretto, dove si sorride e non si ride, tra battute e gag da cinepattone con un copione che non convince. Furbo nello scegliersi una spalla di oltre Napoli ( ieri De Luigi, ora Abatantuono)la pellicola non incide più di tanto. [...] Vai alla recensione »
Zero stelle. Nel tentativo di imitare Troisi finisce di cadere nel ridicolo più totale. Si vede proprio che si sforza di imitarlo. A differenza di un Cristian De Sica che recitando sembra Sordi unito al padre, li avviene in maniera spontanea e divertente. Dialoghi insignificanti e battutine elementari. Siani tocca il fondo più basso della recitazione napoletana.
Film mediocre si vede fin dall'inizio. Attira il nome di Siani ma delude fin dalle prime battute, meno male che non ho speso soldi per andare a vederlo, I precedenti film mi sono molto piaciuti peccato per questo, comunque ho fiducia in Siani spero non ricada nel banale barboso scontato come questa volta.
Prosegue il percorso cinematografico di Siani impegnato nell'ennesima commedia sentimentale dai tratti fiabeschi. L'eccessivo positivismo, il classico finale da favola potrà accontentare i sentimentali, quelli che ci credono ancora. Ma la vita reale è ben altra e le favole sarebbe meglio lasciarle ai bambini. Importante la presenza scenica di Diego Abatantuono per dare quantomeno [...] Vai alla recensione »
Il nome di Siani serve solo per attirare pubblico su un film che di Siani a poco e nulla. Un film al dir poco "imbarazzante" per trama e attori. Alessandro Siani che imita Troisi in maniera troppo evidente, con battute riprese da "Il principe abusivo" e con una comicità mista tra Colorado e Made in Sud. Abatantuono che sembra Tiziano Terzani e una Carla Signoris poco azzeccata [...] Vai alla recensione »
Idea geniale per passare una bella serata in compagnia piena di risate!
Film e attori perfetti per passare una bella serata piena di comicità e risate
Alcune recensioni mi danno l'impressione che chi le ha scritte sia stato trascinato al cinema con la forza. Quando scelgo un film di Siani,so che di certo non vedrò un film candidato all'oscar(contestualizziamo quindi le mie 5 stelle,è chiaro),ma mi aspetto di ridere,divertirmi e non pensare a nulla. Le mie aspettative sono state soddisfatte appieno,e questo è tantissimo,in un periodo in cui sono uscite [...] Vai alla recensione »
Al terzo film anche da regista Alessandro Siani diventa Martino, nullafacente napoletano di stanza in Svizzera dove vive a ricasco della sorella domestica (Dell'Anna) presso un guru del training motivazionale (Abatantuono). Una volta che la sorella si infortuna, toccherà a Martino scendere in campo stringendo uno strano patto con il guru e facendosi addirittura passare per lui, curando le ferite interiori [...] Vai alla recensione »
A causa di una serie di imprevisti, un indolente disoccupato si ritrova a vestire i panni abusivi di un maestro della felicità. Tra i clienti, si presenta una pattinatrice, Arianna, campionessa che ha perso fiducia in sè. Riuscirà il giovane a divenire un credibile «mental coach»? Il marchio di fabbrica di Siani è ormai inconfondibile, confermato in tutti i suoi tratti anche in questa commedia di inizio [...] Vai alla recensione »
Una pattinatrice depressa e un inguaribile scansafatiche. E poi un improbabile «mental coach», una madre sospettosa, una sorella infortunata e un fisioterapista troppo assiduo. Con sprezzo del pericolo, nella stagione difficile dei tanti (troppi) cinepanettoni, Alessandro Siani scende in campo il primo gennaio con la commedia Mister Felicità: «È la storia di una meravigliosa rinascita emotiva, un modo [...] Vai alla recensione »