Polemiche italiane a Berlino
Tra una polemica e l'altra, inizia finalmente la 59esima Berlinale. Protagonisti dei giorni passati sono stati infatti soltanto i battibecchi tra il direttore del Festival Dieter Kosslick e il sottosegretario ai beni culturali Francesco Giro. "Nessun italiano a Berlino perché ormai gli italiani fanno solo film 'culinari', con qualche rara eccezione come Gomorra": queste le parole del direttore della Berlinale in un'intervista al quotidiano 'Die Welt'. Il termine "kulinarisch" – coniato da Bertold Brecht in riferimento ai lavori teatrali - si riferirebbe alle opere utili soltanto a far digerire meglio la cena.
Non si è fatta attendere la risposta di Giro, che ha difeso il cinema di casa nostra adducendo come motivazione la consueta attività di promozione e valorizzazione del cinema nazionale presente ai Festival: "Il cinema italiano sarà pure culinario ma dubito che le 90 opere tedesche presenti al festival, certamente non tutte in concorso, ma comunque presenti, siano tutti capolavori assoluti. La verità è che nel cinema esiste un'attività di promozione e di lobby assolutamente lecita, che si sviluppa anche partendo dai Festival, dove accanto alla qualità viene premiata la produzione nazionale".
Polemiche a parte, la voce italiana si fa sentire anche in questa 59esima edizione della Berlinale. E lo fa attraverso la voce di un maestro come Ermanno Olmi, che presenterà in anteprima mondiale Terra Madre. In questo docu-film il regista affronta il tema del cibo e le sue implicazioni economiche, ecologiche e sociali. Un'altra italiana, Monica Bellucci, sarà alla Berlinale per presentare fuori concorso The Private Lives of Pippa Lee di Rebecca Miller, con Robin Wright Penn, Keanu Reeves e Julianne Moore, mentre tra le 10 Shooting Star a rappresentare l'Italia quest'anno (dopo Elio Germano la scorsa edizione) è Alba Rohrwacher. In chiusura arriva infine Scamarcio, protagonista di Eden is West, diretto da Costa-Gavras, che per la prima volta ha girato un film nel suo paese, la Grecia.

Inaugurazione
Intanto oggi si apre con l'anteprima – fuori concorso – di uno dei titoli più attesi della stagione: il thriller The International del tedesco Tom Tykwer (Lola corre, Profumo) con Clive Owen e Naomi Watts. Le altre anteprime fuori concorso attese a Berlino sono il candidato all'Oscar The Reader con Kate Winslet (anche lei nominata), La Pantera Rosa 2 e Notorious, biografia del rapper Notorious B.I.G..
La giuria internazionale presieduta dall'attrice Tilda Swinton e composta, tra gli altri, dai registi Wayne Wang e Isabel Coixet, sarà invece chiamata a giudicare opere di molti altri importanti registi come Stephen Frears (Cheri), Bertrand Tavernier (In the electric mist) e Andrzej Wajda (Tatarak). Nella prima giornata ufficiale, il 6 febbraio, inizia il concorso vero e proprio con Ricky, firmato dall'eclettico regista francese Francois Ozon, una commedia con un tocco di magia che racconta la nascita in maniera del tutto particolare. In concorso anche Little Soldier della danese Annette K. Olesen, toccante storia di un'amicizia tra un'immigrata invischiata nel mondo della prostituzione e una veterana di guerra. Fuori concorso vengono invece presentati nella giornata di venerdì il documentario di Ermanno Olmi Terra madre (Berlinale Special) e The Reader (Fuori concorso), tratto dal romanzo di Bernhard Schlink "A voce alta", che racconta i primi turbamenti adolescenziali di Michael Berg, ragazzo che negli anni '50 vive una storia d'amore con una donna più grande di lui. Un tema giovanile anche per il dramma di Lucia Puenzo El Niño Pez (sezione Panorama), storia di un amore omosessuale tra due ragazze di bassa estrazione sociale nella periferia di Buenos Aires. Un inizio promettente per un festival d'impronta autoriale.