Gli esordi
La spagnola Isabelle Coixet si laurea in storia contemporanea per poi avvicinarsi al mondo della pubblicità come copywriter. Dopo aver girato alcuni spot fonda la propria casa di produzione, la Miss Wasabi Films. Sceneggiatrice e regista trova ben presto i propri temi prediletti. I suoi soggetti trattano di donne ordinarie che si confrontano coi problemi della vita. Nel 1983 la sua prima sceneggiatura, Morbus, viene portata al cinema dallo spagnolo Ignasi Ferré. Nel 1988 dirige il suo primo film, Demasiado Viejo para morir joven, che le vale una nomination ai Premi Goya come miglior regista. Nel 1996 esce la prima produzione in lingua inglese: Le cose che non ti ho mai detto, interpretata da una Lili Taylor che tenta di disfarsi dell'ombra del suo ex-amante e di ritrovare il gusto per la vita. Nel 1998 Olalla Moreno muore d'amore nell'inedito in Italia, A los que aman.

Il successo internazionale
E' nel 2003 che la regista Isabel Coixet ottiene un richiamo internazionale con La mia vita senza di me, tratto da una novella di Nancy Kincaid. Questa volta Sarah Polley decide di non avvertire la famiglia del cancro incurabile di cui soffre. Coprodotto dalla società di Pedro Almodovar il film è presentato a Berlino e ottiene un certo successo grazie al passaparola. Il richiamo internazionale le permette la distribuzione su larga scala del successivo La vita segreta delle parole (2006), dove ritrova la sua attrice feticcio Sarah Polley accanto a un inedito Tim Robbins. Film sospeso, dove una donna che tenta di dimenticare il suo passato sbarca su una piattaforma petrolifera per curare un uomo che ha perso temporaneamente la vista. La relazione si fonda su una strana intimità, su segreti e menzogne. Il film vince quattro premi Goya consacrando Isabel Coixet nel ruolo della grande autorice spagnola. Produce dunque documentari e videoclip, partecipa a Paris, je t'aime (2006), girando il segmento su Bastille e poi a Invisibles (2007). Sempre storie sussurrate, di donne che nascondono o tentano di dimenticare un passato per cominciare una nuova vita. Nel 2008 ha girato il raffinato dramma Lezioni d'amore, con Penelope Cruz, Ben Kingsley e Dennis Hopper. Ormai trapiantata a Hollywood traduce in immagini il romanzo di Philip Roth. Nel 2009 volge invece lo sguardo a oriente per Map of the Sounds of Tokyo dove racconta le vicende di una donna giapponese misteriosa e solitaria che lavora al mercato del pesce e lavora occasionalmente come killer. Al Festival del Film di Roma 2013 presenta Another Me, thriller sovrannaturale che si ispira all'horror giapponese The Ring. Nel 2018 dirige Emily Mortimer ne La casa dei libri, che si ispira al romanzo del 1978 di Penelope Fitzgerald "La libreria".
In seguito dirige Elisa y Marcela (2019) e nel 2020 It snows in Benidorm. Nel 2022 è Presidente della Giuria Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia.