Titolo originale | Nieva en Benidorm |
Titolo internazionale | It Snows in Benidorm |
Anno | 2020 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Spagna |
Durata | 117 minuti |
Regia di | Isabel Coixet |
Attori | Timothy Spall, Sarita Choudhury, Carmen Machi, Pedro Casablanc, Ana Torrent Édgar Vittorino, Leonardo Ortizgris, Ben Temple, Malcolm McCarthy, Miguel Such, Kandarp Mehta, Dhwani Mehta, Victor Andrews, Victoria Hidalgo, Alfonso de Vilallonga, María Poquet, Estrella Olariaga, Sara Deray, Iván Cózar, Julie Nash, Resu Belmonte, Lisa Coleman (II), Julia Möller, Sam Jones (IV), Kiva Murphy, Danelbis González, Sarah Ostrerbernham, Romina Finocchiaro, Laura Calero, Carmen Snake, Allister Thomson, Eduardo Moratilla, Wei Hsiou, Raymon Barber, Jesús Pérez Vélez, Cristina Pérez, Lucas Panz Kodajova, José de Catral, Beverly Cogler, Jennifer Collins, Alex Fidalgo, Marc Almodovar, Lidia Mínguez, Sophie Turner (III). |
Tag | Da vedere 2020 |
MYmonetro | 3,11 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 29 novembre 2021
Dopo aver lasciato il lavoro Peter decide di andare a trovare il fratello in Spagna, ma una volta arrivato scopre che questi è scomparso. Il film ha ottenuto 2 candidature a Goya,
CONSIGLIATO SÌ
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Manchester. Peter, un impiegato di banca messo in prepensionamento obbligatorio, decide di raggiungere il fratello Daniel, che non vede da anni, a Benidorm. Quando vi arriva però il fratello è scomparso senza lasciare tracce ma con molti conti da saldare inevasi. Con l'aiuto di una sua socia nonché artista di burlesque cercherà di capire cosa sia accaduto.
Per chi non ne fosse al corrente Benidorm è la terza città spagnola come numero di camere d'albergo nonché, almeno fino a quando il Covid non ha cambiato tutto, una delle mete turistiche più importanti della Spagna.
Isabel Coixet non colloca la sua vicenda per ottenere benefit dal locale ente del Turismo (avendo come produttore Almodovar non ne ha così bisogno e si era già fatta numerosi nemici per un'inchiesta sul malaffare edilizio nella città) ma perché questa località di villeggiatura che ospita persone non più giovanissime in cerca di sole, mare ed evasione, diventa con la sua skyline pressoché ininterrotta di grattacieli (alcuni dei quali classificabili come ecomostri) una coprotagonista in cui collocare solitudini in fuga da se stesse. Chi non è in fuga è, finalmente nel cinema della regista, un uomo magnificamente (come sempre) interpretato da Timothy Spall. Il suo Peter inizialmente rimanda ad altri personaggi che il cinema ci ha proposto collocandoli nel Regno Unito. Il suo legame con il lavoro e con la ripetitiva quotidianità ricorda quello del John May di Still Life. Quando questa viene forzatamente interrotta a causa della sua umanità (la sequenza iniziale resta nella memoria) il suo mondo cambia. Così come le variazioni meteorologiche (suo hobby infantile e marche sensoriali dei capitoli del film) si susseguono così lo saranno gli accadimenti che si snoderanno dinanzi al suo sguardo, sempre in bilico tra il sorprendersi e il ritrarsi. Coixet però non dimentica la presenza femminile e la sdoppia. Da un lato l'affascinante Alex, misto di sensualità controllata e di quasi materna attenzione, e dall'altro Lucia, la colf che sublima con pratiche parareligiose, pulsioni che l'avvicinano ad Alex più di quanto Peter non possa immaginare. Quasi poi che sentisse ancora forte l'eco di La casa dei libri semina il film di rimandi a Sylvia Plath. Che qualcuno poté vedere in bikini sulla spiaggia di Benidorm. Nota a margine: è bene vedere i titoli di coda. C'è una piccola sorpresa.
Benidorm, una metropoli spagnola sulla Costa Blanca, la "New York del Mediterraneo", seconda solo alla grande mela per numero di grattacieli procapite. Una città che ha avuto negli anni un'enorme espansione demografica e urbanistica, in cui si celano segreti e corruzione. Dopo aver tentato di raccontare Benidorm in un documentario, Isabel Coixet (La casa dei libri, Elisa y Marcela) decide di ambientare [...] Vai alla recensione »