Titolo originale | La vida secreta de las palabras |
Anno | 2005 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Spagna |
Durata | 112 minuti |
Regia di | Isabel Coixet |
Attori | Sarah Polley, Tim Robbins, Julie Christie, Javier Cámara, Eddie Marsan, Steven MacKintosh . |
Uscita | venerdì 17 marzo 2006 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
MYmonetro | 2,67 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 4 dicembre 2017
Una donna in fuga dal proprio passato su una piattaforma petrolifera. In Italia al Box Office La vita segreta delle parole ha incassato nelle prime 10 settimane di programmazione 218 mila euro e 58,4 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Prodotto fra gli altri da Pedro Almodovar, questo film spagnolo interpretato da Tim Robbins e Sarah Polley, è un viaggio nell'anima di due persone entrambe sconvolte dalla loro esistenza.
Hanna, vive sola, non parla con nessuno ed è maniacale nelle cose che fa. Le sue giornate sono ossessive, suddivise fra la casa silente e la fabbrica tessile in cui lavora, e il suo capo ritiene che lei debba fare un mese di vacanza per ritornare a sorridere. Hanna trascorrerà questo periodo su una piattaforma petrolifera, dove accudisce Josef, temporaneamente cieco per le ustioni procuratisi in un incidente. I due si immergeranno nel dolore dei loro ricordi per liberare paure scolpite negli occhi.
Isabel Coixet dirige un film che ha forse il suo peccato veniale nell'apertura finale. Il lento e freddo incedere della bravissima protagonista (già utilizzata dalla regista in La mia vita senza me) che rivela attimo dopo attimo la sua incapacità a vivere le emozioni, ricorda lo stile del Dogma di Lars Von Trier, senza averne la stessa incisività. I dialoghi (sono praticamente dei soliloqui), i primi piani, la luce plumbea affascinano troppo presto, per perdersi nell'ultima parte, rendendo universale ciò che è profondamente personale.
LA VITA SEGRETA DELLE PAROLE disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€6,50 | – |
La vita segreta delle parole Fin dalle prime immagini sembra che la regista voglia avvertirci della possibilità che alcuni contenuti importanti restino nascosti senza una disponibilità e una capacità di vedere oltre ciò che immediatamente appare. Tra lo scorrere dei titoli di testa e dei nomi dei protagonisti appaiono fugacemente i temi (Love, believe, silence, pain, cut, minutes, rain, friends, [...] Vai alla recensione »
La vita segreta delle parole Fin dalle prime immagini sembra che la regista voglia avvertirci della possibilità che alcuni contenuti importanti restino nascosti senza una disponibilità e una capacità di vedere oltre ciò che immediatamente appare. Tra lo scorrere dei titoli di testa e dei nomi dei protagonisti appaiono fugacemente i temi (Love, believe, silence, pain, cut, minutes, rain, friends, [...] Vai alla recensione »
Uma giovane ragazza lavora da anni in una fabbrica inglese e durante questo periodo non ha mai nè preso un giorno di malattia nè un giorno di ferie. Per questioni sindacali la ragazza viene allora "costretta" ad andare in ferie. Sentendo casualmente una conversazione in cui un uomo sta cercando un'infermiera si ritroverà in una piattaforma petrolifera ad accudire [...] Vai alla recensione »
Hanna è giovane e bella e nonostante la sordità, lavora in una fabbrica di imballaggi nel Nord dell'Inghilterra dove conduce una vita semplice e riservata, nascondendo agli altri e forse a se stessa il ricordo e le tracce indelebili di un terribile segreto che hanno segnato la sua giovinezza. Quando è costretta dal suo capo a prendere un lungo periodo di ferie, trova casualmente [...] Vai alla recensione »
LA VIDASECRETADE LAS PALABRAS Hanna è persona silenziosa, distaccata e la sua riservatezza desta inquietudini fra le persone che la circondano. Il suo comportamento anomalo all’interno dell’ambiente di lavoro finisce per destare sospetti e invidie fra i colleghi. Il suo datore l’obbliga a prendersi un periodo di ferie.
Prendendo in prestito alcune parole di Primo Levi, ci si può rifare a quanto detto una settimana fa (Circa) nella trasmissione televisiva "Che tempo cghe fa". Dove si affermava che ognuno di noi ha una zona sua, personale (Forse "Morta", aggiungo io, citando un Cronenberg non indimenticabile) che andrebbe lasciata in pace.
Un film drammatico e molto profondo che ha il pregio di insistere su un tema oggi parecchio dimenticato: la guerra dei Balcani. Tutti gli attori sono molto bravi e la scelta di ambientare la storia su una piattaforma è densa di significato e serve ad inquadrare psicologicamente un po' tutti i personaggi. Anche il modo in cui è girato il film, senza fronzoli, è [...] Vai alla recensione »
Non capisco come questo film sia stato poco valutato da una certa critica. Quello che ho più apprezzato è la misura nell'affrontare un tema tanto drammatico e l'abilità della regista nel dipanare lentamente davanti ai nostri occhi una vicenda che non può non restare impressa nella nostra mente e nelle nostre emozioni. E [...] Vai alla recensione »
Il cinema, nonostante il famoso aforisma che lo definisce «la morte al lavoro», riesce sempre meno a raccontare la morte, soprattutto nel momento in cui viene negata come possibilità, patologia tutta occidentale. La rimozione della morte e l'incapacità di immaginare un futuro sono, invece, il tema del film di Isabel Coixet La vita segreta delle parole.
La catalana Isabel Coixet è davvero un'"autrice" e molto interessante. Per La vita segreta delle parole ha inventato una storia, un ambiente, situazioni e personaggi tutti originali, che non ci sembra di aver già visto, letto, conosciuto. Su una piattaforma petrolifera spersa in un mare del nord vivono pochi addetti in attesa dell'imminente smobilitazione, tra loro un giovanissimo oceanografo, un [...] Vai alla recensione »
Protagonista trionfale della serata dei Goya, Isabel Coixet ha conquistato con La vita segreta delle parole ben quattro prestigiosi riconoscimenti del cinema spagnolo, cinematografia quanto mai in crescita. Ma questa non è una delle solite pazze commedie sociali, sovversive e scombinate che arrivano anche sui nostri schermi. Si tratta di una elaborazione controllatissima sulla violenza contro le donne [...] Vai alla recensione »
Una piattaforma petrolifera isolata nel mare. Un uomo che, nel vano tentativo di salvare un amico da un incendio, si è gravemente ustionato, perdendo temporaneamente la vista. Una giovane infermiera che lo assiste. Menomata anche lei, perché affetta da una sordità cui pone riparo solo con un apparecchio acustico. Anche per questo parla poco, ma tace soprattutto su di lei e sul suo passato avvolto nel [...] Vai alla recensione »
Le parole hanno dunque una vita? Forse sì, se profferite hanno il potere di far prorompere un dolore che fino a quel momento si era riusciti a imbrigliare, a tenere a bada in qualche remoto angolo della psiche. Questo suggerisce La vita segreta delle parole della catalana Isabel Coixet, un film ambientato in massima parte su una piattaforma petrolifera dell'Irlanda del Nord.
Ci sono molti motivi per rintanarsi su una piattaforma petrolifera: c’è chi lo fa per studiare l’ecosistema, come Martin, oceanografo. Chi per dimenticare di aver tradito un amico, come Josef. Chi, come Simon, cuoco sopraffino, per paura di affrontare la terra. Chi con la scusa di prendersi cura di un malato, come Hanna, per dimenticare se stessa e le violenze subite durante una guerra di cui più nessuno [...] Vai alla recensione »
Dal momento che hai una vita interiore, conduci una doppia vita. E le parole a volte riescono ad uscire, altre si perdono nel viaggio dalla mente alla gola. Ad Hanna (Sarah Polley), una giovane donna dell'Est, non escono quasi mai. La sua è un'esistenza piatta, votata ad evitare emozioni. Hanna è sorda. Ha un apparecchio che la mette in grado di sentire, ma non lo accende: il silenzio è la sua arma [...] Vai alla recensione »
«Il cibo, il piacere di cucinare e di mangiare bene (quando si ha questa fortuna) è uno dei temi principali del film. Un altro è lo scherzo - fare una battuta - perché in quel momento non è possibile fare nient’altro. Queste due cose ci ricordano che, nonostante tutto, la vita può essere considerata un dono». Fa bene la regista e scrittrice barcellonese Isabelle Coixet a chiarire con quest’affermazione [...] Vai alla recensione »
Nella sezione «Orizzonti», il film di Isa-belle Coixet, cineasta e scrittrice nata a Barcellona nel ‘62, La vida secreta de las palabras, la vita segreta delle parole, innanzitutto quelle di John Berger, poeta, scrittore, storico dell’arte e molte cose ancora, che fa da «padrino» al film e che in una nota evoca il neorealismo italiano: «Questo film è stato concepito su un terreno che si estende a un [...] Vai alla recensione »
Hanna (Sarah Polley), solitaria, misteriosa, impegnata a dimenticare un oscuro passato, viene portata in mezzo al mare, su una piattaforma petrolifera, per curare un uomo vittima di un incidente. Ricoperto di ustioni, Joseph (Tim Robbins) ha temporaneamente perso la vista e attraverso l’ironia delle sue battute lotta per non perdersi nella follia. Hanna invece usa la propria sordità per difendersi [...] Vai alla recensione »
Sarah Polley è sorda, piena di brutti ricordi e, su una piattaforma petrolifera in mezzo al mare, assiste Tim Robbins, grande ustionato nonché reso cieco da un incidente. Con la complicità di un cuoco spagnolo, tra le due anime alla deriva si stabilisce un rapporto intimo e com plesso. Gli interpreti sono bravi e il film non è male. Non giova, però, che la regista Coixet non rinunci ai vezzi del «cinema [...] Vai alla recensione »
È un caso – di autolesionismo – da studiare. Come fa una regista, bravissima fino a tre quarti del film, a rovinare tutto nel finale. Come fa una regista, dopo aver tenuto saldamente in pugno la situazione – e non era facile, visto che siamo su una piattaforma petrolifera, con un ferito grave e qualche matto per contorno – a giocarsi contro in maniera così feroce.
Bisognerebbe sempre seguire il primo istinto. La vita segreta delle parole è un titolo che invita caldamente a starsene a casa. Chi invece ama il rischio avrà di che pentirsene. Perché il drammone esistenziale scritto e diretto dalla spagnola Isabel Coixet e sponsorizzato da Pedro Almodóvar, probabile ispiratore di un furtivo e (inutile) bacio gay, è una sensazionale pizza.