Anno | 2022 |
Genere | Fantascienza, |
Produzione | USA |
Durata | 130 minuti |
Regia di | Roland Emmerich |
Attori | Halle Berry, Patrick Wilson, John Bradley (II), Charlie Plummer, Wenwen Yu Michael Peña, Carolina Bartczak, Josh Gad, Donald Sutherland, Eme Ikwuakor, Maxim Roy. |
Uscita | giovedì 17 marzo 2022 |
Distribuzione | 01 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,07 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 17 marzo 2022
La Luna ha perso la sua orbita e rischia di distruggere la Terra. Un gruppo di uomini mandati in missione sono l'unica speranza. In Italia al Box Office Moonfall ha incassato 575 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Durante una missione spaziale, una nuvola di nanoparticelle nere e minaccianti si solleva dalla Luna e attacca tre astronauti. Sulla terra seguono un'indagine e un processo che congedano prematuramente il comandante Bryan Harper, sopravvissuto con la collega Jocinda Flower al misterioso incidente. Per i suoi superiori, Harper ha commesso un errore che è costato la vita a un membro dell'equipaggio. Dieci anni, un divorzio e diverse bottiglie dopo, è richiamato alle armi per salvare la Terra. Perché la Luna sta cadendo, la Nasa è confusa e l'esercito americano ha una un'idee balorda e atomica. Spetterà ai due vecchi colleghi riprendere la rotta e scoprire l'arcano. Li aiuta nell'impresa KC Houseman, podacster complottista convinto che la causa del disastro sia un'entità extraterrestre annidata nel cuore dell'astro. Non resta che accendere la rampa di lancio e verificare su campo (lunare).
Da venticinque anni Roland Emmerich vuole la luna. Independence Day, Godzilla, The Day After Tomorrow, 2012..., nostro signore dell'apocalisse non si rassegna all'impossibile. Distruggere la Terra è la sua ossessione, precipitare la luna per realizzarla è la sua ultima missione.
Il debutto è promettente: la Luna lascia la sua orbita e si va a schiantare contro il nostro pianeta. I fan del regista conoscono il seguito: distruzione massiva, piacere regressivo e spasso abissale, sovente rivendicato. È la sua carta da visita, la promessa che lo spettatore viene a soddisfare con le mani nei popcorn.
Il bulldozer di Hollywood non delude e rispetta il contratto, garantendo lo spettacolo disastroso, in tutti i sensi, di un apocalittico appuntamento tra Terra e Luna. Il biglietto vale il delirio che nell'ultimo atto saccheggia 2001, Mission to Mars, Prometheus, Stargate, precipitando Moonfall nel regno della fantascienza farneticante. Emmerich ci spiega la vera natura della Luna e riscrive la storia dell'umanità a dispetto del buon senso cinematografico.
Diviso in due archi narrativi, uno a terra e al seguito una banda di sopravvissuti che fuggono la catastrofe incombente, e un altro in gravità zero con piloti playmobil che improvvisano una metafisica odissea galattica, il nuovo disaster-movie di Emmerich è troppo debole al suolo e troppo assurdo in aria.
La combinazione delle due traiettorie non funziona mai veramente e sposa una tesi inquietante e in risonanza coi tempi di preoccupante sfiducia verso la comunità scientifica. Di fatto, il vero eroe del film è KC, esperto di "megastrutture" che afferma che la luna è un artefatto alieno, a dispetto degli scienziati della NASA. Quelli in buona fede, almeno, perché quelli corrotti si nascondono nel buio degli archivi con un segreto: "la luna è la più grande menzogna della storia". Del resto Emmerich è frequentatore abituale di soggetti pseudoscientifici: in Stargate sono gli alieni ad avere costruito le piramidi, in 2012 la para-archeologia diventa sinonimo di apocalisse confermando l'attendibilità del calendario Maya, in Anonymous William Shakespeare non è autore dei suoi drammi ma il prestanome di un aristocratico a cui il rango di appartenenza impedisce di scrivere per il teatro.
L'uomo che ha provato ad annientare la terra con un esercito di alieni, una lucertola gigante, una nuova era glaciale, una catastrofe naturale, adesso punta al cielo per farlo cadere come nel lirico film di von Trier (Melancholia) o in quello più recente di McKay (Don't Look Up). La differenza è evidentemente di taglia. Se nei primi due la verità degli esseri si rivela con l'approcciarsi dell'apocalisse, in Moonfall inondazioni spettacolari affondano l'umanità in un'indifferenza colossale.
In contrasto con la sua natura di oggetto tecnologico, il film rivela poi un sorprendente scetticismo per le tecnologie, 'disconnettendosi' e trovando nel saldo Patrick Wilson l'unico astronauta in grado di guidare manualmente uno shuttle spaziale. Insomma un vero 'caos gravitazionale' che vola nello spazio per fare luce sull'abisso del vuoto...
MOONFALL disponibile in DVD o BluRay |
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Il problema di Moonfall è la ricerca costante di credibilità e apertura chiudendo il tutto in un sistema controllato. La scrittura è quadrata, secca, propone scenari già conosciuti che fanno perdere interesse e incartano un film che aveva bisogno di libertà per i suoi personaggi. Certe volte basterebbe lasciar cadere il muro, scrivere automaticamente sul quadro la [...] Vai alla recensione »
Credevo che l'epoca delle Americanate si fosse affievolita. Mi sbagliavo. Era dai tempi dei vari Rocky 2, 4, 9, 20 , 1000 ecc..che non vedevo una vaccata simile. Una serie di clichè che anche in una parodia del genere catastrofico risulterebbe stucchevole. Inguardabile
Come al solito faccio da bastian contrario e parto col dire che il film, da appassionato di FANTAscienza, merita ! Abbandono quindi la strada della filosofia spicciola dei grandi recensori del genere che si perdono in inutili voli pindarici della fisica applicata, della matematica e delle leggi del sapere. Ma noi siamo FANTAscienza e non scienza, per ribalatare un celebre adagio.
Giuro che dopo mezz'ora ho dovuto spegnere...un film con una trama ridicola e passaggi da far cadere le ginocchia...EVITATELO!!!
Come al solito faccio da bastian contrario e parto col dire che il film, da appassionato di FANTAscienza, merita ! Abbandono quindi la strada della filosofia spicciola dei grandi recensori del genere che si perdono in inutili voli pindarici della fisica applicata, della matematica e delle leggi del sapere. Ma noi siamo FANTAscienza e non scienza, per ribalatare un celebre adagio.
Roland Emmerich (godzilla, the day after tomorrow) continua sul suo filone apocalittico, questa volta concentrandosi sulla luna, che ha perso l'orbita, e che pertando "cadra' sulla terra fra mesi, anzi no 2-3 settimane" (piu' o meno). E sta tutto qui il problema di questo film, pressapochismo: il film avrebbe anche una sceneggiatura "accettabile" almeno x l'idea [...] Vai alla recensione »
buoni effetti speciali, interpretazione degli attori discreta ma sicuramente il film è di un livello inferiore rispetto ad altri film come the day after tomorrow, 2012.. sempre del medesimo regista.finale molto interessante che apre al seguito della pellicola.(anche se non credo che lo faranno).Però se ti piacciono effetti speciali non posso che consigliare questo film.
E' la mia prima recensione. E come sempre con le recensioni di solito si inizia con le negative. Film apparentemente interessante. Si inizia con buoni ingredienti, la "fine del mondo" imminente, personaggi principali con mille problemi personali, lo spazio, entità aliene, effetti speciali. La prima parte del film per quanto magari non sia super perfetta comunque è [...] Vai alla recensione »
Emmerich riprende vergognosamente tematiche già viste e straviste come in 2001 eTerminator (la tecnologia informatica di ultimo livello, l'Intelligenza Artificiale, prende coscienza di sé e si ribella al dominio dell'uomo) e in Armageddon (il sacrificio -anche se fino a un certo punto- dell'eroe per salvare la terra, nell'ultima missione).
Se c'è una cosa che gli americani sanno far bene, quando ci si mettono, sono queste storie ridicole al limite del surreale. Dopo aver visto Independence Day, Armageddon ed altre pellicole simili, mi sono imbattuto in questo ennesimo film assurdo: c'è il solito complottista che si scopre aver ragione, c'è una storia impossibile anche per la fantascienza, ci sono mezzi che resistono a qualunque impatto, [...] Vai alla recensione »
Di cazzate ne ho viste tante ma posso dire che questo film entra di diritto sul gradino più alto del podio, agile, in scioltezza.Armageddon in confronto diventa un riferimento della filmografia d’autore mondiale.Due ore interminabili di assoluta tortura dove l’unica cosa che cade non è la Luna ma la sacca scrotale dello sfortunato spettatore.Film da consigliare a chi vi sta fortemente sul cazzo.
Il film s'innesta sul genere catastrofista tanto caro al cinema americano, e dell'eroe, sempre americano, ovviamente, che salva il mondo. Bisognerebbe stare molto attenti a lanciare film di questo genere che si basano su assurde teorie fantascientificahe (la Luna è una megastruttura costruita dagli alieni) prive di qualsiasi fondamento.
Il problema di Moonfall non è tanto che si tratta di un genere, il disaster movie, ormai desueto, quanto il fatto che sembra scritto per una storia di Topolino e non riesce mai a sospendere l'incredulità. Non è quindi il lato catastrofico a soffrire, e farci soffrire, ma l'assoluta approssimazione con cui l'afflato fantascientifico e il lato umano si combinano.
Bischerata galattica per un pubblico di bocca buona, disposto a emozionarsi perché la luna muta la sua orbita e rischia di cadere sulla terra, poi a stupirsi per i soliti effetti speciali in digitale e infine a digerire una spiegazione della storia del mondo che farebbe ridere anche i bambini dell'asilo. Però l'Emmerich di "Independence day" e di "Godzilla" confeziona le sue fragorose baracconate fantascien [...] Vai alla recensione »
C'è un appuntamento a cui è difficile arrivare in ritardo, dicasi l'Apocalisse. Chi vi arriva sempre piuttosto puntale, invece, è lui, Roland Emmerich. Il regista tedesco firma l'ennesimo film catastrofico dopo i successi di Independence Day e 2012, e flop come Independence Day - Rigenerazione, riportando in Moonfall il suo stile caratterizzato da alti effetti speciali e da attori già conclamati che [...] Vai alla recensione »
E se non ci avessero mai raccontato la verità sulla Luna? Il 20 luglio del 1969 l'equipaggio dell'Apollo 11 atterrava per la prima volta sul nostro satellite. L'evento fu trasmesso in diretta mondiale ma nella comunicazione fra lo shuttle e la centrale di Houston vennero oscurati (ancora oggi non recuperati) due interi minuti di trasmissione. Ufologi e teorici del complotto sostengono che Armstrong [...] Vai alla recensione »
Manca di un vero direttore della fotografia, di un vero montatore, di effetti speciali accettabili (per gli standard odierni), di un semplice ghost writer per una minima revisione dei dialoghi (pretenderla della sceneggiatura - ops - sarebbe un po' come chiedere la Luna). Eppure ha tutto quello che può offrire un disaster movie, realizzato da chi è - o è stato - il re dei disaster movie.
A Roland Emmerich la Terra non basta più. Ora vuole la Luna. In tutti i sensi. E così, dopo gli alieni di "Independence Day", la nuova era glaciale di "The Day After Tomorrow" e l'apocalisse naturale di "2012", tocca al satellite terrestre diventare la nuova minaccia di estinzione del genere umano. Altro che Leopardi ("Che fa tu, luna, in ciel? Dimmi, che fai, silenziosa luna?"), altro che placida [...] Vai alla recensione »
Moonfall è probabilmente il primo film che azzarda la domanda: e se cadesse la Luna? Come potete ben immaginare è profondamente ridicolo. Un po' come succede per New York nei drammi sulla classe media, i personaggi parlano della Luna come se fosse a sua volta un personaggio. Si passa da "fanculo la Luna" a "la Luna ci aiuterà". E quando il satellite comincia davvero a cadere, le immagini della devastazione [...] Vai alla recensione »
Dopo Midway, Emmerich aumenta il tiro. Ritorna alla fantascienza infarcendo, come al solito, il suo cinema di esplosioni e caos con l'obiettivo di fagocitare lo spettatore seduto sulla poltroncina. Il cineasta è conosciuto per essere il regista dei disaster movies. Il suo è un cinema che alla base prevede ci sia a priori un distacco netto con la realtà e un estremo patto di fiducia tra regista e spettatore. [...] Vai alla recensione »
La Luna ha deciso di cambiare orbita, precipitando sulla Terra. Incipit che potrebbe portare a un disaster movie interessante, come ha dimostrato il similare Don't Look Up. Solo che Emmerich sembra un rivenditore che espone merce altrui. Tutto già visto e, soprattutto, abusato. Venghino, signori, venghino, alla fiera delle frasi fatte e dei luoghi comuni made in Usa.
Se non sapessimo che è tutto uno scherzo, verrebbe voglia di etichettare Roland Emmerich come il regista più nichilista di sempre. Dopo i fortunati blockbuster Independence Day, The Day After Tomorrow e 2012, eccolo servirci l'ennesima variazione sulla fine del mondo. Con un budget produttivo più modesto del solito, però, e con un pugno di star scarsamente motivate.
Immaginare che la Luna, animata da una forza misteriosa, stia per abbattersi sulla Terra, far finta di credere che la distruzione totale sia imminente, assistere all' impresa di tre eroi improbabili pronti a salvare il mondo. E poi viaggiare avanti e indietro nel tempo, incontrare se stessi bambini, combattere con droidi di metallo usando una vecchia spada laser.
Che disastro! Al di là di alcune pellicole apparentemente fuori dagli schemi emmerichiani, come Anonymous e il lodevole Stonewall, il disaster movie resta il centro di gravità permanente, un'idea di cinema declinata oltre l'inverosimile, spinta senza freni verso implosioni\esplosioni gargantuesche, immani, volutamente fracassone, caotiche. Il regista, sceneggiatore e produttore tedesco si spinge sempre [...] Vai alla recensione »
"Houston, abbiamo un problema". Ma qui anche più di uno. A differenza della luna, protagonista di Moonfall, che cambia improvvisamente rotta - iniziando a precipitare sul nostro pianeta -, il regista tedesco Roland Emmerich affezionato alle atmosfere catastrofiche non sembra farlo, producendo l'ennesimo dramma di fantascienza colmo di cliché e al limite del ridicolo.
Fa un effetto un po' strano, vedere un film come Moonfall solo pochi mesi dopo aver assistito all'acidissima satira, venata di disaster movie, di Don't Look Up. Strano perché, di fatto, il nuovo film di Roland Emmerich presuppone un po' un "ritorno indietro" - anche e soprattutto nella percezione del tema che racconta - rispetto a quello di Adam McKay: dall'atto di ridere (amaro) di un possibile disastro, [...] Vai alla recensione »
Fa un effetto un po' strano, vedere un film come Moonfall solo pochi mesi dopo aver assistito all'acidissima satira, venata di disaster movie, di Don't Look Up. Strano perché, di fatto, il nuovo film di Roland Emmerich presuppone un po' un "ritorno indietro" - anche e soprattutto nella percezione del tema che racconta - rispetto a quello di Adam McKay: dall'atto di ridere (amaro) di un possibile disastro, [...] Vai alla recensione »
Le Marianne che offrono il petto in difesa dell'ultimo film di Argento faranno lo stesso anche per Emmerich? Difficile. Ma, volendola sparare grossa, viene da pensare a Moonfall come al suo Occhiali neri. Certo, mutatis mutandis, e con ancora alle spalle per Emmerich un vero apparato produttivo, in grado di sostenerne le ambizioni, sia pure con divi ormai appannati (Berry, Wilson).
Roland Emmerich torna nelle sale. E lo fa portando con sé la classica ricetta che contraddistingue il suo stile ormai da decenni. Il regista nativo di Stoccarda, è voluto tornare a girare un film in cui lo spazio avesse un ruolo chiave. Non solo il cosmo ma, più dettagliatamente, il satellite terrestre: la Luna. Moonfall ha tutti gli aspetti del classico film hollywoodiano diretto da uno specialista [...] Vai alla recensione »