Titolo originale | It |
Anno | 2017 |
Genere | Horror, Thriller, |
Produzione | USA |
Durata | 135 minuti |
Regia di | Andy Muschietti |
Attori | Bill Skarsgård, Owen Teague, Jaeden Martell, Finn Wolfhard, Wyatt Oleff Jeremy Ray Taylor, Jack Dylan Grazer, Chosen Jacobs, Javier Botet, Nicholas Hamilton, Megan Charpentier, Sophia Lillis, Steven Williams, Jackson Robert Scott. |
Uscita | giovedì 19 ottobre 2017 |
Tag | Da vedere 2017 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,04 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 19 agosto 2019
L'adattamento cinematografico dell'iconico romanzo horror di Stephen King, ambientato ai giorni nostri. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Critics Choice Award, In Italia al Box Office It - Capitolo uno ha incassato 14,6 milioni di euro .
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Ottobre 1988, nella cittadina di Derry. Il piccolo Georgie esce di casa nella pioggia per far navigare la barchetta di carta preparatagli dal fratello maggiore Billy, costretto a casa dall'influenza. La barchetta scorre per i rivoli lungo i marciapiedi, ma finisce in uno scolo che conduce alla rete fognaria. Georgie, contrariato, si china a guardare nella feritoia e incontra lo sguardo del bizzarro clown che abita nelle fogne, Pennywise. Per quanto strano sia trovare un clown in quel luogo, Georgie si intrattiene con lui sin quando il clown non lo addenta e lo cattura portandolo giù con sé. Giugno 1989. A Derry vige il coprifuoco a causa delle numerose sparizioni di persone, soprattutto bambini.
Il protagonista Billy - il cui fratellino Georgie è tra i bambini scomparsi - e il suo gruppo di fedeli amici devono vivere un clima di sospetto e paura, bersagliati inoltre dai bulli della scuola.
Billy non si è rassegnato alla scomparsa di Georgie e pensa sempre a come fare per ritrovarlo, anche contro il pessimismo dei genitori. Ben, ragazzo nuovo nel vicinato, è diventato la vittima preferita dei bulli perché sovrappeso. Si imbatte in Billy e gli altri mentre stanno esaminando lo sbocco nel fiume del condotto fognario, alla ricerca di Georgie. Trovano invece la scarpa di un'altra ragazzina recentemente scomparsa. Ben si unisce a loro in quella che si profila come un'impari battaglia contro il Male assoluto.
Il romanzo di Stephen King, forse il suo capolavoro, è un'opera monumentale che contiene molte delle tematiche tipiche dello scrittore del Maine. Tra queste è preminente quella dell'amicizia sincera, della forza trasmessa dal legame che si forma da ragazzi e che genera una solidarietà più forte di ogni cosa, tale da permettere di affrontare prove apparentemente impossibili.
Andy Muschietti - segnalatosi qualche anno fa con un buon horror d'atmosfera come La madre - cerca di tener fede a questo aspetto attraverso la presentazione dei personaggi e delle loro problematiche, sia quelle "naturali" (i bulli), sia quelle "soprannaturali" (Pennywise), che si trovano ad affrontare da soli - forti esclusivamente della loro reciproca solidarietà - in assenza di qualsiasi supporto valido da parte degli adulti, incapaci, distratti o addirittura nocivi.
Quello dell'assenza/impotenza/indifferenza dei "grandi" che continuano a pretendere di vivere normalmente nonostante il tributo di sangue pagato dalla cittadina è uno degli aspetti più interessanti del libo e del film, a rimarcare in forma di metafora l'insensibilità della società alla propria insensatezza. Il Male che alberga sottoterra, nascosto nelle fogne, è perciò un riflesso del male che pervade la vita che scorre di sopra, nella più tipica e ideale delle cittadine della provincia americana.
L'efficacia del racconto dipende molto dalla simpatia che si riesce a provare per i personaggi. In questo senso, la sottigliezza - e per certi versi anche la profondità psicologica - del romanzo non sono raggiunte (e forse non erano raggiungibili). Alcuni dei personaggi sono appena abbozzati, con il loro retroterra psicologico che rimane per lo più implicito, mentre altri emergono soprattutto per la qualità dell'interpretazione, come nel caso dell'unica ragazza del gruppo, che brilla come caratterizzazione grazie soprattutto alla naturale forza comunicativa della sua interprete, Sophia Lillis, per la quale sembra facile prevedere una brillante carriera di attrice.
I richiami agli anni '80 (Molly Ringwald, i New Kids on the Block, un cinema che proietta Nightmare 5) sono poca cosa dal punto di vista della caratterizzazione temporale, mancando la grande forza evocativa degli anni '50 del romanzo, ma si può capire la necessità dell'aggiornamento, soprattutto in vista del secondo capitolo. Il romanzo, infatti, come si sa, è suddiviso in due parti, separate da una scansione temporale. Questo film si occupa di tradurre in immagini la prima parte. La seconda sarà oggetto di un altro film, previsto tra un paio d'anni.
Le apparizioni mostruose che prendono sempre più di mira i ragazzini sono gestite con buona misura e hanno discreto valore visuale, pur se, con il passare degli anni e dei film, la figura del clown come icona del male è diventata un po' abusata. La suspense è comunque costruita in modo efficace con ampio utilizzo di effetti speciali, prevalentemente digitali, di buona fattura. Innegabile la spettacolarità del redde rationem che, sotto questo profilo, non delude.
Inutile fare paragoni con la vecchia miniserie degli anni '90: altri tempi, altro mezzo espressivo (la televisione in luogo del cinema). Diciamo che Muschietti, pur badando a dare solidità a storia e personaggi, punta di più agli effetti horror per tenere desta l'attenzione. Forse però il Pennywise di Tim Curry era più genuinamente malevolo e disturbante.
Nell'insieme, una riduzione filmica forse non immaginifica e fondamentale, ma sicuramente accettabile - anche nel riprodurne il più possibile il pathos - di un romanzo che è diventato una pietra miliare della letteratura horror.
Stephen King ha scritto una montagna di libri. Quasi tutti hanno avuto un grande successo. Parecchi sono meritevoli di attenzione. Alcuni sono speciali. Tra questi ultimi, "It" (1988) occupa un posto di rilievo. Libro fluviale e monumentale con le sue ben più di 1000 pagine, è rappresentativo delle principali tematiche dello scrittore del Maine. L'amicizia, la resilienza, la solidarietà e la capacità di sacrificarsi per gli altri, il trovarsi di fronte all'orrore facendosi forza con i rapporti personali, soprattutto quelli sviluppati da ragazzini, quando tutto sembra essere ostile e solo nell'amicizia si può trovare la forza di resistere alle avversità. Ma nello stesso tempo - perché King è tutt'altro che uno scrittore consolatorio - l'inesorabilità del Male, le difficoltà ad affrontarlo e la sua più o meno apparente invincibilità.
In "It" c'è tutto questo e molto altro ancora in una narrazione molto articolata, sviluppata in un arco temporale dilatato e popolata da una miriade di personaggi in gran parte ben caratterizzati. Tra questi, quello che più è rimasto nell'immaginario dei lettori è il malefico clown Pennywise, summa di tutti i clown malvagi dello schermo, precedenti e successivi (e per questi ultimi anche modello imprescindibile).
Moltissime delle opere di King hanno attirato l'attenzione di produttori cinematografici e televisivi, dando vita a una miriade di film, telefilm e miniserie con risultati che vanno dal pedestre al sublime attraverso varie gradazioni qualitative. Quando si è trattato di realizzare una trasposizione sullo schermo di "It", il problema principale è stato quello della massa di materia narrativa da condensare e ridurre per lo schermo.
Perciò è stata scelta la forma della miniserie televisiva che poteva garantire una durata tale da permettere di affrontare il grande respiro narrativo del romanzo. Scegliere il formato televisivo però, soprattutto in quegli anni (1990), significava dover ridurre i tassi di morbosità e di orrore. Il risultato - la miniserie diretta da Tommy Lee Wallace - è rimasto così sospeso tra la complessità narrativa del libro originale e un generale abbassamento di tono dell'inquietudine che in qualche misura neutralizza gli aspetti più morbosi e controversi in un generico appiattimento di stampo televisivo, facendo così perdere di mordente l'insieme. Nonostante questo,It, la miniserie, ha messo in scena un Pennywise adeguato sia dal punto di vista dell'impatto visivo sia da quello dell'interpretazione, notevole, di Tim Curry, attore passato alla storia soprattutto per la sua scatenata partecipazione a The Rocky Horror Picture Show (e, prima ancora, alla commedia teatrale da cui quel film è stato tratto).
L'idea di dare al cattivo di turno la forma di un clown - apparentemente un personaggio diretto al divertimento dei bambini - non è nuova (basta pensare al Joker dei fumetti - e poi dei film - di Batman che pur essendo rifatto sulla forma della carta da gioco è in sostanza un clown), ma King l'ha usata così bene da farla diventare un prototipo e un paradigma per i clown malvagi del cinema successivo. Che sono stati parecchi, proprio perché il clown, figura inquietante poiché mascherata con tratti grotteschi che possono nella loro alterità dalle fattezze umane ispirare paura, ben si presta a un utilizzo come "mostro".
Piccoli film interessanti come Clownhouse di Victor Salva (dove sadici killer sono vestiti da clown) e piccoli film poco interessanti come Fear of Clowns di Kevin Kangas (dove il clown assassino ha bicipiti e fattezze in stile Boia Scarlatto) ne hanno fatto ampio uso, così come film di maggiore impatto spettacolare come il recente Clown di Jon Watts, prodotto da Eli Roth, in cui un vestito stregato da clown produce effetti terrificanti. Per non parlare di serie come quella di Killjoy, giunta al quinto episodio: partita con uno dei film più brutti di sempre (sorta di scadente revival degli horror di blaxploitation degli anni '70), la serie si è incredibilmente migliorata nel corso degli episodi arrivando addirittura a essere (quasi) divertente.
Dopo anni nei quali il progetto è rimasto fermo in quello che gli americani chiamano development hell (con vari cambi di regia e di sceneggiatura), una nuova versione, questa volta cinematografica, di It è in arrivo anche sui nostri schermi. A dirigerla è Andrés Muschietti, nuova firma di valore dell'horror internazionale, che ha già avuto modo di farsi notare con La madre, notevole e cupissimo horror tratto da un suo folgorante cortometraggio. A interpretare Pennywise è Bill Skarsgård, giovane attore svedese ancora piuttosto sconosciuto. Anche nel resto del cast non ci sono grossi nomi, a privilegiare probabilmente un approccio più realistico e diretto alla materia. Le immagini del trailer sono promettenti e la sensazione che questa volta possa esserci una maggiore attenzione agli aspetti più prettamente orrorifici è avvalorata anche dalla capacità già dimostrata da Muschietti di saper creare atmosfere inquietanti e spaventose. Non resta che aspettare con fiducia: il libro è un capolavoro dell'horror, una sua traduzione adeguata sullo schermo non potrebbe che tradursi anch'essa in un capolavoro.
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... che non rende giustizia al romanzo Si dice che adattare le opere di Stephen King per il grande (e piccolo) schermo sia impresa ardua, e la grande mole di film e serie TV per nulla riuscite induce quasi a pensare che potrebbe in effetti essere proprio così. Jump-scares, superficialità e banalità Ma non si tratta solo di una questione di fedeltà alla pagina scritta, [...] Vai alla recensione »
“It”, tratto dal celebre libro di Stephen King, arriva per la prima volta al cinema con la regia di Muschietti, dopo la versione televisiva degli anni ’90. Il risultato perà è appena accettabile. E' una pellicola che ha tentato di tradurre soprattutto lo spirito del libro, le atmosfere delle vicende e le caratterizzazioni dei suoi piccoli personaggi.
Non posso dire che non me l'aspettavo. A dir la verità ci si sente presi in giro guardandolo perchè si percepisce nettamente che questo film ha come unico scopo gli incassi al botteghino. Come è già stato detto, è un film mediocre, con attori perlopiù insignificanti e inespressivi, senza spessore (vedi Billy per esempio.
Hai capito Andy Muschietti?..Questo film arriva in Italia con un incasso di quasi 700milioni di dollari,un passaparola da paura è scritto da voi e'l'horror piu'visto all'uscita di sempre.Praticamente ha battuto L'esorcista?...Io ho ancora un video cassetta IT del 1990..praticamente un "filmetto"di 3 ore!?Questo IT del 2017 e'intriso di furbizia cinematografica.Sette [...] Vai alla recensione »
Dopo aver letto per la terza volta IT, mi sono resa conto che forse è semplicemente intrasponibile. Putroppo, nonostante l'ottimo cast (specialmente Eddie e Richie), la delusione a partire sopprattuto dal secondo tempo è stata palpabile. BIG Bill dove sei? Dov'è in realtà la tua magica Silver? Perchè balbetti così poco? Dov'è la tua aurea [...] Vai alla recensione »
Se paragoniamo questo film al romanzo è oggettiva la bocciatura e stessa cosa per il clown con quello interpretato da Tim Curry nel precedente film tv (era molto più reale e per questo decisamente più spaventoso). Togliendo qualsiasi confronto, questo film mi sembra comunque più che accettabile: è un film horror atipico, perchè il tema centrale non è [...] Vai alla recensione »
Una delusione immane. Ho letto il libro due volte (e non sono un divoratore di libri!). Una storia pazzesca, geniale. Uno Stephen King magistrale. Bastava che il.film seguisse il più possibile il libro per diventare un capolavoro. Ed invece ecco una storia campata in aria, scenette singole costruite ad hoc solo per spaventare il pubblico con apparizioni improvvise di mostri di [...] Vai alla recensione »
Dopo il più che positivo "La Madre" Andy Muschietti si cimenta alla realizzazione del remake di uno dei cult della cinematografia Horror mondiale "IT". Obiettivamente credo che non ci sia bisogno di dilungarsi troppo sui contenuti dell'opera, già ben sviscerati nell'analizzare il romanzo di Stephne King ed il primo film originale.
Titoli di coda: APPLAUSI IN SALA! Difficile andare a vedere un film horror al cinema e trovare gente che applaude alla fine, anzi solitamente i commenti sono: che schifezza,soldi buttati,horror? Invece il remake del film sul pagliaccio più famoso e inquietante del grande schermo è stata una bella sorpresa,finalmente un film Horror come si deve.
Derry 1988. In una piovosa giornata d’ottobre, il piccolo Giorgie esce di casa per giocare con la sua barchetta di carta. Dopo poco, questa finisce in uno scarico fognario, dal quale compare un clown. Il bambino, anche se titubante, si avvicina al pagliaccio che gli porge il suo giocattolo. Di Giorgie non rimarrà altro che sangue portato via dalla pioggia.
A 27 anni(curiosa coincidenza)dalla miniserie televisiva,la nuova trasposizione di quello che è a tutti gli effetti il miglior romanzo di Stephen King,e il più complesso da filmare.Un progetto ambizioso risalente al 2009 che all'uscita ha scatenato il classico malcontento mischiato all entusiasmo.Se da un lato bisogna ammettere che il lavoro di Tommy Lee Wallace a dispetto della fama [...] Vai alla recensione »
Storia di un gruppo di tredicenni, una storia di amicizia, di crescita, di dolore, di razzismo, di bullismo, di molestie. Una storia di mostri e di incubi ambientata nel 1989. Il film è godibile, ma il libro da cui è tratto è inarrivabile, come spesso accade, ma qui più che altrove. Sophia Lillis (Beverly) è bravissima e diventerà una grandissima attrice. [...] Vai alla recensione »
No davvero, non mi aspettavo moltissimo, ma i pareri positivi mi hanno fatto sperare, ma era solo illusione.L'unica cosa positiva è la qualità delle immagini (ma non degli effetti speciali).Già i due film originali non erano il massimo (soprattutto la seconda parte), ma questi hanno proprio rovinato tutto.A partire dalla scena della barchetta, la scena simbolo del film, che rasenta il ridicolo, ma [...] Vai alla recensione »
IT (USA, 2017) di ANDRÉS MUSCHIETTI. Con BILL SKARSGARD, FINN WOLFHARD, SOPHIA LILLIS, JAEDEN LIEBERHER, CHOSEN JACOBS, JEREMY RAY TAYLOR, JACK DYLAN GRAZER, WYATT OLEF, NICHOLAS HAMILTON, JAKE SIMMaine, 1958. Nell’immaginaria cittadina di Derry, frequentano il primo anno di scuola media sette ragazzi (sei maschi e una femmina) che finiranno per diventare amici dandosi come gruppo il nome di Perdenti: [...] Vai alla recensione »
It torna dopo 27 anni sugli schermi e stavolta lo fa con un lavoro degno del romanzo, non come il romanzo, perché come il romanzo è impossibile e chi va a guardare It al cinema per poi criticare che non sia come il romanzo, parte prevenuto e in mala fede, è ovvio che non lo sia, perché non lo può essere. Tuttavia questo remake di It è decisamente più [...] Vai alla recensione »
A distanza di 27 anni dal primo film, ritorna Pennywise sotto la regia di Andres Muschietti (inizialmente affidata a Cary Fukunaga, che rientra fra gli sceneggiatori). Il Clown che ha terrorizzato la generazione anni 90 si è rifatto il look, è più tenebroso, più cattivo, aiutato dagli effetti speciali della nostra epoca e da una storia che ha radici ben salde basandosi sull'o [...] Vai alla recensione »
Appena visto. Sarà stato per le aspettative, alimentate da recensioni ottime che girano, ma per me è stato decisamente deludente. Semplicemente un film per millennials, lo si vede dalla caratterizzazione dei "perdenti" in particolare: battute squallide da 12enne in piena tempesta ormonale, il legame del gruppo, le storie sfigate di ciascuno che, senza mostro, troveremmo [...] Vai alla recensione »
I fim tratti dai romanzi di Stephen King o sono dei capolavori (Le ali della libertà, L'ultima eclisse, Misery, Shining, Stand by me, Il miglio verde, Cimitero vivente, La zona morta, Carrie, The mist, ecc...) o sono opere decisamente scadenti (L'acchiappasogni, Brivido, Grano rosso sangue, A volte ritornano, Cell, Dolan's cadillac, The night flier, La torre nera, ecc.
Itha segnato l’immaginario collettivo. Ha completamente ribaltato la nostra concezione dell’ “orrore”. I vampiri, le mummie, i mostri della laguna nera, i ragni giganti, nulla possono con quel palloncino rosso sospeso a mezz’aria che precede l’arrivo dell’entità demoniaca. It“esso” appunto.
Pubblicizzato come horror dell anno mi reco al cinema con molte aspettative ..aimè rimaste molto disattese Premesso l ambientazione anni 80 e i protagonisti adolescenti , lasciavano intuire una certa struttura e sceneggiatura ma...il prodotto visto si è rivelato al pari di una serie tv , un mix tra i goonies e Et , serie tv per ragazzi insomma I primi 20 minuti lasciavano [...] Vai alla recensione »
L'unico vero capolavoro resta la prima uscita, per intenderci l'originale.Il remake è come da titolo citato l'antidoto alla paura dell'originale, troppi temi hanno condotto fuori tema il film, la morte di Georgie, avvenuta con tanta crudeltà, getta le basi all'inaspettato del seguito, del tipo: Se iniziamo così, cosa c'è da aspettarsi dopo?Dopo? Nulla!Ci si aspettava un remake che facesse più paura [...] Vai alla recensione »
Impossibile giudicare It (il film) prescindendo dal capolavoro che lo scrittore del Maine diede alle stampe nel 1986. Il paragone con il testo è in questo caso ancora più sbilanciato rispetto agli altri migliaia di adattamenti letterari fatti nella storia del cinema.Milleduecento pagine scritte con la profondità di campo che Orson Welles dava ai suoi lavori, erano davvero difficili da sceneggiare e [...] Vai alla recensione »
Finalmente è arrivato sul grande schermo , dopo anni che i fan di Stephen King e i fan dell'horror in generale lo stavano aspettando, il pagliaccio più iconico del mondo, ovvero Pennywise.Non essendo mai stato fan né di uno né dell'altro e non avendo letto il libro, le mie aspettative erano elevate ma in maniera abbastanza relativa, speravo solo di vedere un buon Horror e, inutile girarci troppo intorno [...] Vai alla recensione »
Il primo l'ho visto da bambino e come molti ne sono rimasto terrorizzato negli anni, tra l'altro rivisto 2 settimane non capisco come fosse possibile, cmq, sicuramente Tim Curry era più "pagliaccio" in certe scene fa davvero ridere(in biblioteca) mentre con l'attuale Pennywise hanno giocato più sul mostro, sul pagliaccio alieno spaventoso. Come effetti ovviamente questo è più spaventoso anche grazie [...] Vai alla recensione »
Altro titolo attesissimo del 2017, a quasi 30 anni dalla prima trasposizione televisiva del romanzo di Stephen King, torna il clown che ha segnato il genere horror negli anni '90. Incarnazione delle paure umane che prendono forma assieme a tutti quei cambiamenti da affrontare nei primi anni dello sviluppo, it si era insinuato nella mente arrivando a toccare e smuovere dei luoghi dell'inconscio [...] Vai alla recensione »
Sicuramente l'attesa era alta per questo film, vuoi perchè aveva l'aria di un horror promettente,vuoi perchè i film tratti da libri di S.K. hanno una triste nomea. O, nel mio caso, si ha comprato il libro per caso quest'estate e ne si è rimasti entusiasti. Ma passiamo al commento vero e proprio: non mi dilungo a parlare dellla trama del film, ma una piccola cosa è [...] Vai alla recensione »
Quando nel lontano 1989 il regista Tommy Lee Wallace declinò su piccolo schermo il capolavoro horror del pluripremiato Stephen King, la critica fu quasi unanime nel bocciare la bontà di quell’ambizioso progetto. Nonostante un cast non particolarmente brillante, la presenza di Tim Curry (nei panni del celeberrimo clown Pennywise, consacrato a simbolo dell’immaginario orrorifico) [...] Vai alla recensione »
Devo dire che avevo paura prima di vedere il film, essendo l'adattamento cinematografico del mio romanzo preferito e perciò temevo di adottare un punto di vista troppo critico nel giudicarlo; però la mia paura era infondata e, nonostante il film non riprenda alla perfezione l'omonimo romanzo di King, riesce a trasmettere i valori e i temi di fondo presenti nel libro.
Ho rivisto con piacere questo remake di " It" provando la stessa suspense con cui guarderei qualcosa di nuovo. Gli attori hanno interpretato molto bene i personaggi. Il clown è sensazionale. La maschera è ben fatta ed incarna con un perfetto sorriso il personaggio di it nelle sue movenze, nella parte più diabolica di questa straodinaria creatura uscita dalla penna di [...] Vai alla recensione »
Sono nata nel 1976 quando ho letto e visto It avevo 13 anni, l'età dei ragazzini del film. Sono passati 27 dall'uscita dell'altro e come dice il film, It ritorna ogni 27 anni. Non vedevo l'ora di vederlo! Senza dubbio fotografia ed effetti speciali curatossimi, i piccoli attori eccezionali e si evidenzia bene come fa il romanzo, il rapporto conflittuale assente con gli adulti (molto tipico in quegli [...] Vai alla recensione »
L’atteso “IT” di Andy Muschietti sposa in pieno l’estetica dell’accumulo. Prende la prima parte del mastodontico romanzo di Stephen King e la declina attraverso un racconto di formazione che guarda con nostalgia agli anni Ottanta (a partire dalla colonna sonora, ma non solo). Strizza quindi l’occhio ai quarantenni di oggi per rievocarne l’infanzia dell’avventu [...] Vai alla recensione »
Inutile perdersi in inutili preamboli: IT E' IL FILM DELL'ANNO!Attesissimo da amanti del genere e non solo finalmente è uscito nelle sale.A metterci le mani, dopo ben 27 anni (non a caso!) dall'uscita della mini serie tv ispirata al romanzo di Stephen King, arriva Andrés Muschietti (regista de La Madre, che ha diviso la critica e a noi a fatto scompisciare dalle risate) che miracolosamente riesce in [...] Vai alla recensione »
Sono passati 27 anni dalla messa in onda la miniserie firmata da Tommy Lee Wallace del 1990. Ricordo perfettamente quelle serate in cui, per la prima volta, vidi la storia della città di Derry, divise in due serate del preserale. Due serate dedicate a lui, Pennywise, il pagliaccio creato dalla mente del maestro dell'horror Stephen King e [...] Vai alla recensione »
Un grandissimo peccato: una trama così piena di significato viene offuscata da doppiaggi rivedibili (alcune voci dei bambini erano veramente poco credibili per il contesto del film) e dall'impostazione che ne consegue. Somiglia ad un mosaico di tante scene che pretendono di creare un'atmosfera horror, ma che finiscono nel rendere il tutto artificioso e forzato.
Mentre alcune misteriose sparizioni sconvolgono la città di Derry, un gruppo di imberbi adolescenti combatte contro il male assoluto, impersonificato da un crudele clown che vive nei bassifondi cittadini. Primo atto della monumentale omonima opera di Stephen King, già portata sul grande schermo attraverso una discussa miniserie televisiva datata 1990.
Avevo visto la miniserie It del 1990 quando ero poco più di un ragazzino, e tanti della mia età come me ne rimasero spaventati. It è stato uno dei mostri della mia adolescenza, al pari di Nightmare. Anche per questo ho deciso di guardare questo remake, ma purtroppo sono rimasto deluso... Sarà che non ho più 12 anni, ma il nuovo It è solo un comune film horror [...] Vai alla recensione »
Visto ieri sera al cinema, devo dire che mi ha pienamente soddisfatto. Da ragazzo vidi la miniserie un paio di volte, poi lessi il libro, e amai tantissimo questo racconto. Quindi avevo grande nostalgia nonché grosse aspettative da questa prima parte di IT. Partiamo subito dal presupposto che non si tratta di un remake, ma di un nuovo adattamento del libro e del film del 1990.
E' vietato ai minori di 14 anni e invece dovrebbe essere vietato a un pubblico adulto. Per gli amanti di Harry Potter e basta.
Horror movie per teenagers. Non aggiunge nè toglie nulla al film-TV di 20 anni fa. Scontato e privo di pathos, non riesce a rendere minimamente il senso mistico di lotta tra bene e male del racconto originale di King. Evitabile.
mezzo pastrocchio, nulla dell'atmosfera di ansia ed imminente tragedia del libro. doppiaggio dei ragazzini pessimo. Ci sara' un IT 2 ? speriamo di no, se questo e' il risultato.
Film horror che non crea nessun momento di tensione, mentre la paura è l' elemento dominante del racconto e della presenza del clown. Ridicoli e penosi i bulli del paese, migliore la caratterizzazione di alcuni dei giovani ( per esempio il ciccione studioso). Come gran parte dei film americani termina con scene di violenza nelle quali il clown sembra piuttosto l'asino di Alien che il [...] Vai alla recensione »
Premetto che i fil horror non sono la mia specialità. Per "It" ho fatto uno strappo alla regola per il semplice motivo che, avendo letto e divorato il libro da ragazzino, non potevo lasciarmi sfuggire questa occasione. Veniamo al film. Rispetto a quello che era uscito anni fa, questo è decisamente meglio. Il regista ha fatto un buon lavoro anche se le pecche ci sono (una [...] Vai alla recensione »
RIVEDETE o Vedete quello del 90 e leggetevi o rileggetevi il libro!
Per gli amanti dei film horror un bel film come non si vedeva da molto tempo, si con qualche errore, ma ottimi attori specialmente il clown e un bel adattamento del libro di Stephen King anche se lo stravolge un po’ ma lo adatta ai giorni nostri.ottimi effetti speciali e tre scene memorabili, l’inizio con la barchetta, la casa abbandonata e il finale con la giostra dove sono appesi i bambini [...] Vai alla recensione »
Prima trasposizione cinematografica del capolavoro letterario di King, dopo una serie televisiva diventata cult (sopratutto per Tim Curry) il film aveva l'onere di far tornare a parlare di Pennywise e secondo il mio punto di vista ci riesce in pieno. Non è certo l'horror più spaventoso di sempre, non si cerca di far venire incubi allo spettatore, ma lo si vuole accompagnare assieme [...] Vai alla recensione »
Buon Horror, ma a mio parere niente a che vedere con il film del 1990. La tensione che metteva il vecchio film qua è inesistente. In generale però molto bravi i ragazzini attori e molto bravo l'interprete di IT.
Per chi non ha mai letto il romanzo e non è fan di King, pur avendone visto qualche trasposizione cinematografica, per me, insomma, questo filmone si fa apprezzare soprattutto per la messa in scena della comunità di ragazzini, descritta con sguardo bonario e nostalgico, indulgenza, sensibilità. La tensione in sé mostra la corda quando le lancette dell'orologio passano la durata dei 90 minuti ed è chiaro [...] Vai alla recensione »
A ventisette anni di distanza dalla miniserie anni '90 diretta da Tommy Lee Wallace, in cui a interpretare il diabolico pagliaccio mangia bambini Pennywise è Tim Curry, IT, il romanzo di culto di Stephen King ambientato nella città immaginaria di Derry, nel Maine, viene portato per la prima volta sul grande schermo dai fratelli Andy e Barbara Muschietti, regista e produttrice del film distribuito nelle sale italiane dal 19 ottobre da Warner Bros. Pictures.
Prima parte di un progetto diviso in due capitoli, IT tornerà nelle sale nel 2019, con le versioni adulte dei sette piccoli protagonisti, Bill, Ben, Beverly, Eddie, Richie, Stan e Mike, che dovranno tornare ad affrontare le loro paure e soprattutto Pennywise.
Questa volta nei panni del clown che attira i piccoli con palloncini rossi c'è l'attore svedese Bill Skarsgård: se nel romanzo di King Pennywise è il simbolo della paura stessa, nel film di Muschietti, nonostante sia ambientato negli anni '80, diventa una potente metafora del nostro presente, come ci ha detto il regista: "Derry è probabilmente una metafora del mondo di oggi, nel senso che il potere usa la paura come uno strumento per controllare le persone: certi governi, e certi presidenti, la utilizzano per dividere e provocare confusione, facendo spaventare le persone in modo da sottometterle. Una cosa orribile. L'aspetto positivo della storia è che parla di speranza, di persone che affrontano questa situazione, la combattono e capiscono che si può fare qualcosa e che quelle paure non sono reali, ma menzogne degli adulti".
Avrebbe dovuto dirigerlo Cary Fukunaga (True Detective, Beasts of No Nation), ma dopo un tot di pre-produzione abbandonò: divergenze creative, eufemismo hollywoodiano per conflitto insanabile tra regista e produzione. Fukunaga, che rimane quale co-sceneggiatore, puntava a qualcosa in stile Shining - intendiamoci, un modello inarrivabile -e dunque un divieto ai minori di anni 18, il quasi equivalente [...] Vai alla recensione »
È stato notato che molte storie di Stephen King presuppongono un «What if...» iniziale. Per esempio, «e se» un bimbo, sorpreso in strada da una pioggia battente, si affacciasse sul controfosso dove è sparita la sua barchetta di carta? Beh, al piccolo George di It succede di trovare annidato nel buco di scolo il misterioso tipo del titolo che, in veste di sinistro clown, lo irretisce risucchiandolo [...] Vai alla recensione »
Sconvolgente, solo per i patiti del genere, horror, tratto da Stephen King. Che pioggia a Derry (Maine) quel giorno del 1988. Inseguendo la barchetta di carta, finisce in un tombino il piccolo Georgie, tirato giù dal suadente clown Pennywise. Otto mesi dopo il fratello tredicenne Billy lo cerca ancora con sei coetanei. Che fifa. Un film che riesce a mettere i brividi per le atmosfere di indubbia tensione. [...] Vai alla recensione »
Da 45 anni Stephen King al cinema è un'altalena: "Shining" di Kubrick il migliore, con "La zona morta" di Cronenberg, "Creepshow 2" il peggiore. Se la pagina è profonda il rischio di inadeguatezza è vivo. Dalla più popolare e autorevole delle sue storie questa prima parte è vittima di un visionario horror standard, con alcune buone invenzioni e un taglio giusto di cast e "traduzione".
Un sorriso venuto male. Così Tim Curry aveva genialmente descritto la sua lettura di Pennywise in occasione dell'adattamento di uno dei più grandi tra i libri di Stephen King. Commissionata dalla ABC, la miniserie tratta da It, era stata, nel 1990, una delle primissime apparizioni di una produzione horror nella fascia di punta della serata tv. Ventisette anni dopo, il sadico/sanguinario pagliaccio [...] Vai alla recensione »
L'inizio è uguale a quello della miniserie tratta, nel 1990, dal romanzo-fiume di Stephen King. Mentre il fratello Bill è a letto indisposto, il piccolo Georgie approfitta di un temporale per far navigare la sua barchetta di carta. Che va a infilarsi nella fogna dove è acquattato il clown Pennywise, la malefica creatura che fa strage dei minorenni di Derry, Maine, offrendo loro palloncini rossi.