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Ultimo aggiornamento martedì 13 dicembre 2016
L'amore per una città, descritto in venti episodi - della durata di cinque, sei minuti ciascuno - diretti da altrettanti registi, fra cui spiccano Steve Buscemi e il nostro Sergio Castellitto. Al Box Office Usa Paris, je t'aime ha incassato 4,9 milioni di dollari .
CONSIGLIATO N.D.
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L'amore per una città, descritto in venti episodi - della durata di cinque, sei minuti ciascuno - diretti da altrettanti registi, fra cui spiccano Steve Buscemi e il nostro Sergio Castellitto. Ci avevano provato quarant'anni fa - con un notevole risultato - alcuni dei registi più accreditati della Nouvelle Vague, producendo Paris Vu par, una dichiarazione d'amore in sei atti che conquistò il pubblico internazionale. A distanza di quasi mezzo secolo ci riprovano venti registi (Joel e Ethan Coehn, Wes Crafen, Gerard Depardieu), mettendosi alla prova con una delle forme cinematografiche più complesse e macchinose: il cortometraggio. Presentato allo scorso Festival di Cannes (nella sezione Un certain regard), il film collettivo ha riscosso molti applausi da parte di pubblico e critica. Piccola curiosità, ogni episodio racconta l'amore visto attraverso i diversi quartieri (arrondissement) che dividono la capitale francese, portando a termine un affresco romantico sulla città incantata che tanto piacerà al nostro pubblico. L'episodio "Parc Monceau" diretto da Alfonso Cuaron, inoltre, è girato in un unico piano sequenza. Un giro turistico verso l'amore.
«Parigi vista da...» recitava il titolo di un vecchio film. E Parigi. oggi è rivisitata da un piccolo esercito di registi internazionali: che, malgrado i beffardi titoli di testa «a cartolina», la osservano nei suoi aspetti più anticonvenzionali, raccontando in cinque minuti ciascuno («Ci vuole un grosso talento» ha detto alla conferenza-stampa il regista Alfonso Cuaron «per riuscire ad annoiare il [...] Vai alla recensione »
La collettivizzazione del lavoro è verbo obsoleto per qualsiasi produttore cinematografico odierno. Vano, quindi, il tentativo di raggruppare un regista per ogni arrondissement, un punto di vista sull'amore che nasce, muore, rifiorisce e continua incarognito tra le stradine e i boulevard parigini, condividendo il seppur minimo uso comunitario del mezzo cinema.
Steve Buscemi, Fanny Ardant, Sergio Castellitto, Gena Rowlands. E ancora i fratelli Coen, Isabel Coixet, Wes Craven, Gus Van Sant. Alexander Payne, Walter Salles. Si fa quasi prima a citare chi manca piuttosto che elencare tutti i protagonisti. Stiamo parlando, infatti, di Paris je t'aime, il film collettivo realizzato da mezzo gotha del cinema internazionale che ieri ha inaugurato la sezione «Un certain [...] Vai alla recensione »