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Luca Barbareschi

Luca Barbareschi è un attore uruguaiano, regista, produttore, scrittore, sceneggiatore, è nato il 28 luglio 1956 a Montevideo (Uruguay). Al cinema il 30 maggio 2024 con il film The Penitent. Luca Barbareschi ha oggi 67 anni ed è del segno zodiacale Leone.

Tra palco e realtà

A cura di Fabio Secchi Frau

Luca Barbareschi che posa in una plastica posa di nudo integrale per la copertina de "Il Venerdì". È solo una delle tante provocazioni di questo artista a tutto tondo, catapultato fra palco e realtà e che mal ingoia la comune superficialità, ha fatto durante la sua carriera. Accusato spesso di ineluttabile cinismo e di essere un insopportabile intellettuale, è però un prezioso e ricco attore e un accurato regista, nonché scrittore che si è messo in luce per l'imponenza dei temi trattati in un paese come il nostro che si impantana facilmente nei propri limiti.
Studente allo Studio Fersen di Roma, la carriera di Luca Barbareschi inizia negli anni Settanta, quando lavora al Teatro di Verona come assistente regista di Virginio Puecher nella messa in scena dell'"Enrico V". Successivamente si trasferisce a Chicago dove, ancora con Puecher, continua la sua attività di aiuto regista nell'allestimento di Offenbach "I racconti di Hoffmann". Ed è proprio nella città americana che collabora con la Chicago Lyric Opera Theatre come primo aiuto, stabilendosi poi definitivamente a New York: lavora per un anno agli allestimenti del Metropolitan Opera Theatre sotto la direzione di Frank Corsaro. Da sempre appassionato di recitazione, per quattro anni studia con i migliori insegnanti dell'Actor's Studio di quegli anni: Lee Strasberg, il regista Nicholas Ray e Stella Adler.
Trasferitosi a Roma, comincia un'intensa e ininterrotta carriera che spazia fra teatro, cinema e televisione, mettendo in luce le sue qualità di attore, produttore, regista, sceneggiatore e presentatore. È nel 1979 che abbiamo il suo debutto cinematografico: Da Corleone a Brooklyn di Umberto Lenzi, con Mario Merola. Seguito da B-movies italiani come il leggendario Cannibal Holocaust (1980) di Ruggero Deodato, una sorta di The Blair Witch Project italiano. Costa-Gavras lo sceglierà per un ruolo in Hanna K. (1983), accanto a Gabriel Byrne, così come similmente farà Gabriele Salvatores che lo vestirà da Lisandro in Sogno di una notte d'estate (1983) accanto a Erika Blanc e Claudio Bisio.
Fondatore della società Glamm Interactive (che si occupa del settore informatico) e della Video Online (con Nichi Grauso), crea una propria casa di produzione, la Casanova Entertainment, attraverso la quale acquista i diritti di alcune opere di autori sconosciuti al pubblico italiano, curandone personalmente le traduzioni e portandole in scena nei teatri italiani: Bogorian, Hare, Shaffer, Elton e Williams, ma principalmente David Mamet con "American Buffalo" (1984), "Sexual Perversity in Chicago" (1985), "Mercanti di bugie" (1989) e "Oleanna" (1993), facendosi apprezzare come interprete irriverente e provocatore.
È attore anche per il piccolo schermo partecipando alla serie tv Quo vadiz? (1984-1985) di Maurizio Nichetti, accanto a comici come Umberto Smaila, Franco Oppini e Angela Finocchiaro. Pupi Avati lo inserirà nel cast di Impiegati (1984), Carlo Vanzina in quello di Via Montenapoleone (1986) e il grandissimo Dino Risi in Teresa (1987), accanto alla formosa Serena Grandi. Con l'arrivo degli anni Novanta, sarà diretto in In nome del popolo sovrano (1990) di Luigi Magni, di nuovo accanto alla Grandi, ma anche a grandi interpreti italiani come Nino Manfredi, Carlo Croccolo e Alberto Sordi.
In un secondo tempo fonda una seconda casa di produzione, con sede a Los Angeles, la Four Point Entertainment, per la quale conduce, negli anni '90, ben 110 puntate dello show televisivo That's amore, e che si affianca alla Fox statunitense e alla Think Entertainment inglese. Occupato nella produzione cinematografica, è a lui che Massimo Mazzucco deve la realizzazione del suo film Obiettivo indiscreto (1992) e Aleksander Galin, regista russo, quella de Il mantello di Casanova (1993).
Attore per Sergio Rubini (La bionda, 1992) e per Mauro Bolognini (con la miniserie La famiglia Ricordi, 1993, dove interpretava Gioachino Rossini), decide di portare in scena il violento "Piantando chiodi nel pavimento con la fronte" (1995) di Eric Bogosian. Compagno per tanti anni dell'attrice Lucrezia Lante della Rovere, direttore artistico del Teatro Eliseo di Roma e del Teatro Comunale di Latina, nel 1997 si investe come regista cinematografico firmando Ardena, suo primo lungometraggio seguito dal satirico Il trasformista (2002). Tornerà alla regia nel 2013 con il thriller dal cast internazionale Something Good.
Impegnato nella tubo catodico italiano, è soprattutto un attore di fiction e miniserie tv: Trenta righe per un delitto (1998), Cronaca nera (1998) e Nebbie e delitti (2005). Mentre a teatro interpreta Billy Flynn nella versione italiana del musical "Chicago". Oseremmo dire che è un simbolo contro le macchinazioni del potere, ma non osiamo così tanto... Non siamo torbidi e sanguigni come Luca Barbareschi.

Prossimi film

Ultimi film

Commedia, (Italia - 2019), 105 min.
Thriller, (Italia - 2013), 111 min.
Drammatico, (Italia, Francia - 2010), 170 min.

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