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Barry Keoghan

Barry Keoghan è un attore irlandese, è nato il 18 ottobre 1992 a Dublino (Irlanda).
Nel 2023 ha ricevuto il premio come miglior attore non protagonista al BAFTA per il film Gli Spiriti dell'Isola. Barry Keoghan ha oggi 31 anni ed è del segno zodiacale Bilancia.

Il Re d'Irlanda

A cura di Fabio Secchi Frau

Lo descrivono come un irlandese pronto a combattere. Lui invece, in una fotografia su Instagram con il Principe Harry, si è descritto ironicamente come "il Re d'Irlanda" ("When Harry met the King of Ireland", diceva precisamente la didascalia).
Scherzi, sempre scherzi. Un'arte in cui sembra essere un maestro (non di rado si diletta a rubare i portafogli dei suoi interlocutori, anche famosi, per poi restituirli con grande piacere personale). Ma non è l'unica arte in cui pare essere competente. Chiedetelo a Christopher Nolan, quando in lui vide qualcosa di drammatico e malinconicamente coraggioso per il suo Dunkirk. O a Colin Farrell, quando capì che il suo antagonista nel Sacrificio del cervo sacro sarebbe stato un ragazzetto con una carriera appena cominciata, ma che gli avrebbe dato del filo da torcere in presenza scenica.
Una stella nascente, ha decretato la stampa e la critica. E molti dei registi che lo hanno diretto lo hanno potuto confermare. Perchè Barry Keoghan ha veramente un talento incredibile che gli permette di interpretare ogni ruolo in maniera sorprendentemente convincente. Ha fisicità e quella qualità imponente che, sulla scena, ti permette di camminare davanti alla cinepresa e trasmettere insieme vulnerabilità e potenza. Molti la chiamano "sensibilità". Altri "la capacità di aderire perfettamente al personaggio", di essere cioè qualcosa di vero in un costrutto falso.
Da dove viene tutto questo? Dai difficili e problematici anni della sua infanzia, grazie ai quali ricava il dolore per certi personaggi? Dal superamento di questo grazie alla recitazione? "Da bambino", racconta "non sai cosa sta succedendo. Gli adulti ti fanno domande e poi è tutto un 'ti devi spostare qui, ti devi spostare lì'. Solo quando cresci, ti guardi indietro e vedi ogni cosa con un po' di prospettiva [...]. Sono andato contro quella realtà, ma non mi sono soffermato su di essa. L'ho usata quasi come fossero delle munizioni. Spero di ispirare i più giovani a pensare che qualunque cosa ti dicano che tu sia, qualunque cosa ti dicano che tu debba fare, tu fai ciò che ti rende felice. Falla e basta".
E quel "Falla e basta" a lui ha portato a una gavetta con pellicole come Life's a Breeze (2013), Calm with Horses, Stay (2013), Norfolk (2015), Traders (2015).
"Mia madre sarebbe molto orgogliosa", ammette. "Orgogliosa e sorpresa", perchè quel bambino sempre agitato e dalla faccia così "gommosa", il suo bambino, è riuscito a trovare un piccolo angolo nel mondo del cinema. A volte come criminale, a volte come eroe.
Orgogliosamente irlandese, nasce in una comunità devastata dalla tossicodipendenza. Una calamità collettiva che ha fatto fra le vittime anche sua madre. Accolto dall'indomabile nonna, non si vergognerà mai di raccontare la sua storia. Ne parlerà. Ne riconoscerà il trauma. Si preoccuperà sempre di sottolineare come in tutte quelle ombre sia riuscito a trovare la luce grazie a una grande autoironia. La risata ha costruito la sua solidità. Gli ha permesso di affrontare le cose non belle in un modo diverso e di gestire molto meglio la vita. Poi il burlone incallito è diventato un attore. E tutta quella "pensosità", che non era mai stata troppo lontana dalla superficie, è emersa nei personaggi che ha messo in scena. In mezzo, c'è stato un duro e precoce lavoro d'arte drammatica e la volontà di onorare seriamente un'educazione sconnessa.
"C'è qualcosa nella cinepresa. Potresti nasconderti dietro il suo obiettivo, ma non lo fai. C'è del terapeutico nel metodo di impiegare le emozioni e raccontare una storia. E quando lo fai, finalmente provi sentimenti e una grande soddisfazione".
Colin Farrell e Cillian Murphy hanno capito al volo con chi avevano a che fare e ne hanno fatto un loro protetto, avendo un impatto enorme sul suo modo di concepire l'attore e sulla sua recitazione. Osservando le sue performances americane, infatti, si rimane colpiti dai risultati ottenuti, soprattutto nella vocalità. Alcuni attori britannici e irlandesi (compresi quelli che hanno vinto l'Oscar) non riescono mai a sembrare propriamente statunitensi. Ma per Keoghan non è stato così. Non c'è una sola goccia di Dublino nel suo disilluso studente universitario in American Animals. L'accento del Kentucky è forte così come la caratteristica postura. E quando qualcuno gli ha chiesto come sia riuscito a fare la medesima cosa nel film di Yorgos Lanthimos, lui ha risposto che ha trascinato l'amico e collega Charlie Plummer a registrare la sua voce per perfezionare la dizione. "Essere attori ci rende esperti nel capire gli esseri umani, nel leggere il linguaggio del corpo. Nello studiarli. Un ragazzo del Kentucky è diverso da un ragazzo di New York. Completamente diverso. Si potrebbe dire lo stesso per un uomo di Kerry e uno di Dublino". E da lì si compongono una serie di infiniti dettagli, sempre nuovi a ogni personaggio, fino a un certo punto in cui Barry Keoghan è la storia che vuole raccontare e si è assicurato di poter far affluire la "maschera" quando ne ha bisogno.

Tredici case adottive
Barry Keoghan cresce nel villaggio irlandese di Summerhill, assieme a suo fratello e sua madre. A causa della dipendenza da eroina di quest'ultima, trascorre però ben sette anni in affidamento, venendo trasferito in oltre tredici case adottive differenti. Solo alla morte della donna per overdose, avvenuta quando lui aveva dodici anni, verrà definitivamente affidato alla nonna materna e alla zia.

Un annuncio su una vetrina
Appassionato di recitazione fin da bambino, venne tuttavia bandito dagli spettacoli scolastici a causa dei suoi continui scherzi a maestre e compagni di classe. La voglia di stare sul palco però non lo abbandona e nel 2010, dopo aver risposto a un annuncio affisso su una vetrina di un negozio locale, si presenta a un provino per un piccolo ruolo nel poliziesco Between the Canals. Dopo qualche audizione, Keoghan entra nel cast con la parte di Aido. L'esperienza lo spingerà a frequentare la Factory, una scuola d'arte drammatica dublinese. Lo stesso anno, raggiunta la maggiore età, appare nella serie tv Fair City e, nel 2013, anche in Love/Hate dove è Wayne, il famigerato killer dei gatti.

La prima notorietà
Dopo i primi riconoscimenti, molti registi emergenti cominciano a contattarlo per proporgli alcune scritture. Viene così scelto per recitare in '71 (2014), in Mammal (2014) e Codice criminale (2016). Ma l'anno in cui raggiunge una prima notorietà internazionale è il 2017, quando cioè Christopher Nolan lo impone nel cast di Dunkirk e Yorgos Lanthimos in quello di Il Sacrificio del Cervo Sacro (2017), accanto al suo conterraneo Colin Farrell e alla grande star Nicole Kidman. Proprio quest'ultimo titolo gli permetterà di ricevere l'Irish Film and Television Award come miglior attore non protagonista. Il ruolo di un giovane che vendica la morte di suo padre, facendo della violenza psicologica e fisica un gioco, ha conquistato la critica e gli ha permesso di trovare altri ingaggi come quello in Black '47, dove è un soldato inglese di stanza in Irlanda durante la Grande Carestia, e il curioso American Animals, dove è un ladro di libri rari in una biblioteca universitaria. Nominato al BAFTA Rising Star Award del 2019 (scippatogli dalla britannico-guyanesi Letitia Wright), è entrato nel cast della serie Chernobyl.
Tra le interpretazioni più recenti troviamo poi Dunkirk, American Animals, Eternals e Gli spiriti dell'isola.

Passione pugilato
Barry Keoghan è un pugile dilettante. Nel 2017, aveva deciso di partecipare alla Celtic Box Cup, ma fu costretto a ritirarsi per infortunio.

Ultimi film

Drammatico, (USA - 2023), 132 min.
SERIE - Drammatico, (USA - 2023)
Azione, Drammatico - (USA - 2022), 175 min.
Azione, Drammatico, Fantasy - (USA - 2021), 157 min.
Drammatico, (USA - 2018), 116 min.
Drammatico, (Irlanda - 2018), 96 min.

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mercoledì 22 maggio 2019
Fabio Secchi Frau

Lo descrivono come un irlandese pronto a combattere. Lui invece, in una fotografia su Instagram con il Principe Harry, si è descritto ironicamente come "il Re d'Irlanda" ("When Harry met the King of Ireland", diceva precisamente la didascalia). Scherzi, sempre scherzi. Un'arte in cui sembra essere un maestro (non di rado si diletta a rubare i portafogli dei suoi interlocutori, anche famosi, per poi restituirli con grande piacere personale)

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