Titolo originale | Chef |
Anno | 2014 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 115 minuti |
Regia di | Jon Favreau |
Attori | Jon Favreau, Sofía Vergara, John Leguizamo, Scarlett Johansson, Dustin Hoffman Oliver Platt, Bobby Cannavale, Robert Downey Jr., Amy Sedaris, Meghan Aruffo, Noa Lindberg, Rachel Faulkner, Maria F. Blanco, Emjay Anthony, Gary Teague, Kristin Miller White, Russell Peters, Chase Grimm, Will Schutze, Gloria Sandoval, Jose C. Hernandez, Alberto Salas (II), Alfredo Ortiz (II), Daniel Palacio (II), Mauricio Del Monte, Leonardo Da Nilo, Nili Fuller, Charles Lao, Benjamin Jacob, Aaron Franklin, Gary Clark Jr., Roy Choi. |
Uscita | mercoledì 30 luglio 2014 |
Tag | Da vedere 2014 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
MYmonetro | 3,15 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 12 agosto 2014
Robert Downey Jr. torna sul set insieme a Jon Favreau dopo la trilogia di Iron man. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Critics Choice Award, In Italia al Box Office Chef - La ricetta perfetta ha incassato 348 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Carl Casper è un cuoco creativo, chef di un celebre ristorante di Los Angeles. Il critico gastronomico Ramsey Michel decide di visitare il locale e Carl pianifica per lui un menù coraggioso e innovativo. Ma il proprietario del ristorante insiste affinché Carl riproduca fedelmente il menù ormai collaudato da un decennio. E il critico, dopo aver assaggiato, stronca il cuoco sul suo blog. Segue un forsennato scambio di tweet che sfocia in una lite fra cuoco e critico la quale diventa a sua volta virale su Internet.
È solo la premessa di Chef - La ricetta perfetta, deliziosa (anche in senso alimentare) commedia ideata, sceneggiata, prodotta, diretta e interpretata da Jon Favreau, il regista dei primi due Iron Man nonché produttore esecutivo di Iron Man 3 e The Avengers, ma anche interprete di quel gioiellino indie che era Swingers e autore di Made - Due imbroglioni a New York, il suo lungometraggio di debutto.
È importante ricordarlo perché Chef ha una fortissima valenza metaforica relativa proprio alla carriera di Favreau, reduce dalla delusione di Cowboys and Aliens. Carl il cuoco infatti, licenziato dal boss ed estromesso dal mercato degli chef losangelini, decide di ricominciare dal basso, e noleggia un furgone sul quale cucinerà e venderà street food, spostandosi da Miami a New Orleans al cuore del Texas, il tutto documentato sul web dal figlio Percy, che finalmente riesce così a passare tempo di qualità con il padre divorziato. In questo modo Carl ritrova il rapporto con la gente e con quanti, lungo la sua ascesa al successo culinario, aveva perso per strada.
Allo stesso modo Jon il regista abbandona le megaproduzioni hollywoodiane e torna alle origini, inventando una commedia intelligente e ricca di sfumature, indie nella scelta delle inquadrature e nell'uso spropositato delle tecnologie non più per creare mirabolanti effetti speciali ma per ricostruire il mosaico di immagini che è diventata la nostra vita, in cui comunichiamo via smartphone - e Facebook, Twitter, Instagram. A questa comunicazione forsennata e inarginabile Favreau riconosce la caratteristica dell'imprescindibilità e la valenza di arma a doppio taglio: da un lato creatrice di comunità virtuali e pubblici paganti, dall'altro moltiplicatrice planetaria di figuracce e false informazioni, con il potere di polverizzare carriere nel giro di qualche (milione di) clic.
La scenata in cui Carl grida al critico quanto male faccia una cattiva recensione è anche l'urlo di dolore di un autore come Favreau che non sa incassare con indifferenza le stroncature, anche se indirizzate ad un blockbuster annunciato in nome del quale aveva (forse) edulcorato la sua vocazione autoriale. Perché Favreau il regista-sceneggiatore, proprio come Carl il cuoco, si considera un artista, e soffre quando non viene capito (o quando chi ha in mano i cordoni della borsa non gli consente di esprimersi appieno).
Ovviamente la pietra di paragone cinematografica è il cartone animato Ratatouille, che Chef ricalca sia nel contrasto fra cuoco e critico che nella supremazia del comfort foodin favore della haute cuisine. Ma il film di Favreau riesce a ritagliarsi una dimensione tutta sua, proprio perché nasce da un'autobiografia emotivamente riconoscibile e da un'energia creativa (vitale?) insopprimibile.
Favreau si "vendica" costruendo un film quintessenzialmente personale che è un gioiellino di metacinema, ma non dimentica di realizzare soprattutto una commedia che fa ridere e commuovere. Ogni particolare è curato e allo stesso tempo accessibile come un burrito venduto da un furgone di strada: roba da leccarsi le dita, anche quando ci rendiamo ben conto che è troppo ricca di colesterolo.
La scelta del cast è un omaggio alla popolarità, umana e professionale, di Favreau: da Sofia Vergara nei panni della ex moglie a Scarlett Johansson in quelli della caposala del ristorante, da John Leguizamo in uno dei suoi ruoli più divertenti a Robert "Iron Man" Downey Jr. in uno dei suoi più spassosi cammei.
Tutto, dal montaggio veloce alle inquadrature avventurose, dalla magnifica colonna sonora di sapore latinoamericano alla irresistibile "cantata in furgone" fra i protagonisti, è fatto per piacere al pubblico, senza vergogna. E la pura gioia di Favreau nel reimpossessarsi della sua verve creativa, pur con l'aggiunta di mezzi e conoscenze acquisiti nel corso della carriera a Hollywood, tracima da ogni scena.
Chef non è un film perfetto, talvolta scade nel piacione e si autocompiace della sua irresistibilità. Ma è un'ora e mezza di risate e tenerezza, con due interpreti perfetti: lo stesso Favreau nei panni del cuoco sovrappeso il cui talento (e cuore) è grande come il girovita, ed Emjay Anthony in quelli di suo figlio, rarissimo attore bambino americano a non mostrare un filo di vanità o di furbizia recitativa. La loro interazione, pensata per soddisfare la componente sentimentale del film, riesce a non diventare terminalmente stucchevole, come invece, purtroppo, è la scena finale: unica mossa falsa in un film altrimenti infallibile nel compiacere il nostro sguardo e le nostre papille gustative.
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Un sogno di mezza estate. E' questo che Favreu regala al suo personaggio e al pubblico in sala nella sua ultima fatica "Chef - La ricetta perfetta". Perfetta ma soprattutto azzeccata in ogni suo ingrediente: un cast notevole, nel quale troviamo fra gli altri Hoffman, Johansson e Downey Jr, ai quali è consegnata una parte minore ma mirata; un trama mai banale, scorrevole [...] Vai alla recensione »
Jon Favreau: chi non se lo ricorda! Ma sì!, un caratterista fra i più apprezzati, tipico nei personaggi dove la stazza conta...ma chi se lo poteva immaginare che fosse anche un regista ormai dalla mano talmente sicura da poter dirigere e interpretare contemporaneamente un film delizioso. Nel vero senso del termine, visto che racconta la terza fase della carriera di un cuoco che era stato molto promettente, [...] Vai alla recensione »
Dopo le stroncature per cowboys&Aliens, che a me invece è piaciuto, John Favreau ritorna nelle sale con un road movie leggero e divertente, dove interpreta in maniera impeccabile il ruolo di uno chef di rango, Carl, liquidato dal proprietario del locale ma soprattutto da un infelice messaggio su Twitter. Appena divorziato da Inez (Sofia Vergara) e con un figlio di 10 anni, [...] Vai alla recensione »
Alle persone che mi conoscono è noto il mio odio verso le commedie romantiche,filmetti come Sapori e Dissapori,che cercano di arrivare al pubblico tramite il sentimentalismo facile e frasette facili in grado di colpire solo bimbetti infelici e casalinghe disperate,beh non è il caso di Chef La Ricetta Perfetta,l'eccellente commedia scritta,diretta e interpretata da Jon Favreau,un mestierant [...] Vai alla recensione »
Il film si presenta immediatamente per essere una piacevole storia da seguire. Uno chef affermato nel proprio lavoro, ma divorziato e con un figlio di 10 anni che poco considera. Amorevole e simpatico il ragazzino, amante della tecnologia attuale e dei social network. Saranno l'amore per la cucina o la voglia di recuperare gli affetti tramite il pretesto della cucina che riusciranno in qualche modo [...] Vai alla recensione »
Film in cui si racconta di uno chef, divorziato e padre di un bimbo, il quale in seguito ad un ennesimo ed acceso diverbio col padrone del ristorante presso cui lavora ed alla propria troppo irruenta reazione nei confronti di un critico che ha espresso un parere negativo sul suo modo di cucinare, viene licenziato essendo così costretto a cercarsi presto un'altra occupazione.
Commedia gastronomica on the road molto ma molto ben fatta ed interpretata anche se la sceneggiatura è scarna e priva di sussulti. Un filmetto godibile anche se manca di qualche colpo di scena e con diversi personaggi appena abbozzati i quali, anche se interpretati da star del cinema, risultano impalpabili ai fini della storia. Non si capisce bene che c'azzeccano Scarlett Johansson [...] Vai alla recensione »
Ho guardato questo film seguendo la sontuosa recensione di mymovies ma onestamente la pellicola é risultata scialba, senza alcuna risata e con veramente pochi sentimenti.
...non mi e' piaciuto per nulla. Ci sono rimasto male considerando che era partito bene. Senza farne una tesi, l'ho trovato un film dove l'assoluto protagonista non e' lo chef con la sua storia personale o comunque il mondo della cucina ma e'....twitter. Le istruzioni incastonate troppo spesso nel film su come utilizzarlo sono a dir poco imbarazzanti.
Simpatico film che racconta la rivincita di un cuoco "stoncato" dalla critica che ricomincia la sua "scalata" vendendo burrito e panini su un camion in strada e che si porta dietro anche il figlio per varie città negli USA per fargli concoscere il proprio lavoro e la sua passione nel farlo. Non ci si annoia mai e fa piacere anche vedere nel film che il figlio si appassioner& [...] Vai alla recensione »
la prima parte del film è molto buona, la seconda meno, ma la prima basta.
Non lo rivedrei. Non mi ha divertito, nè emozionato, nè altro.
Film decente nella prima parte, poi affonda nella ricerca autocompiaciuta della semplicità. Poco credibile
Il biglietto d’acquistare per “Chef” è: 4)Ridotto Chef - La ricetta perfetta è un film del 2014 scritto, diretto, prodotto ed interpretato da Jon Favreau con Sofía Vergara, John Leguizamo, Scarlett Johansson, Oliver Platt, Bobby Cannavale, Dustin Hoffman, Robert Downey Jr, Emjay Anthony.
Si vede che il regista ci crede. Così realizza qualcosa di fresco e di vero, coinvolgendo lo spettatore nel suo entusiasmo. Favreau ci sa fare anche come attore. E' una storia di crescita morale che si risolve in una specie di favola hollywoodiana. Finale zuccheroso, ma ci sta, perchè è di pan di zucchero tutto quanto.
Quanto mangiano! E soprattutto cosa mangiano! Il titolo, "Chef', farebbe pensare alle delicatezze, sia pure dosate al milligrammo, della "Nouvelle cuisine", tutt'altra storia, invece, siamo a Los Angeles, e Carl, chef in un ristorante di lusso, in omaggio alla cucina americana, ahbonda in sughi e in grassi con tale abbondanza di carboidrati da far di colpo aumentare il peso e, ovviamente, il colesterolo. L [...] Vai alla recensione »
Di NewYork, classe 1966, attore dal 1992, Jon Favreau dal 2001 è anche regista: dopo l'esordio con «Made - Due imbroglioni a NewYork», ha firmato «Elf», film natalizio, «Zathura - Un'avventura spaziale», una fiaba avventuroso-fantascientifica, «Iron Man», brillante trasposizione delle avventure dei un supereroe Marvel (poco riuscito il sequel «Iron Man 2») e «Cowboys & Aliens», discutibile contaminazione [...] Vai alla recensione »
Jon Favreau torna in cucina. Dopo averla attraversata nel 1996 da giovane, povero e magro attore/sceneggiatore per il famoso piano sequenza di Swingers omaggio a Quei bravi ragazzi di Scorsese, eccolo dominarla come chef da quarantottenne, ricco e piuttosto corpulento. Da quel delizioso film indipendente in coppia con Vince Vaughn su aspiranti attori losangelini, Favreau è passato a dirigere blockbuster [...] Vai alla recensione »