Il languido indaco di ogni sua irresistibile occhiata, unito a quella seduzione sbarazzina, rendono James McAvoy un bocconcino niente male. Se, poi, gettiamo uno sguardo sulla brillante carriera in ascesa scopriamo che...ha condotto la piccola Georgie Henley nei fatati sentieri de Le cronache di Narnia: il leone, la strega e l'armadio, scalpitando i piedi caprini di fauno. È divenuto poi - suo malgrado - il braccio destro de L'ultimo re di Scozia, Forest Whitaker, aggiudicandosi una candidatura ai Golden Globe grazie al ruolo di un umile fanciullo, ingiustamente accusato di abusi sessuali in Espiazione. Reclutato da una vendicativa Angelina Jolie, mette - successivamente - a soqquadro la scrivania di patetico impiegato, per trasformarsi in un giustiziere supercool in Wanted - Scegli il tuo destino. Decretato il nuovo Albert Finney, l'attore detiene - ad ex aequo con Ewan McGregor - lo scettro di "scozzese" più sexy del pianeta.
Le umili origini
Primogenito di James McAvoy, muratore, e della sua signora, Elizabeth Johnstone - infermiera psichiatrica - il giovane cresce con la sorella Joy (cantante nella female band delle "Streetside") in una famiglia cattolica della "working class" di Glasgow. Mamma e papà divorziano quando ha appena sette anni. In seguito alla separazione dei genitori, il bimbo va a vivere con i nonni materni - Mary e James - presso il quartiere di Drumchapel. Con una madre spesso assente ed un padre che si eclissa, quando è poco più che tredicenne, l'artista vive un'adolescenza confusa ed inquieta che si riflette nelle decisioni inerenti al suo avvenire: prima, vuole diventare missionario, poi, manifesta il desiderio di arruolarsi nella Marina britannica. Tuttavia, dopo gli studi alla St. Thomas Aquinas Secondary di Jordanhill, James viene abbagliato dalle luci della ribalta e decide - quindi - di iscriversi alla Royal Scottish Academy of Music and Drama di Glasgow; sbarca il lunario sfornando pane nel forno della città. Prima di laurearsi, è stato membro del PACE Youth Theatre.
Carriera cinematografica
Debutta sul grande schermo - nel 1995 - nel thriller The Near Room, dove si ritaglia una particina. Nel 2001, si tuffa con i compagni di liceo nella piscina degli orrori in The Pool - Inizia l'incubo. Trentasei mesi più tardi, è il fratellino del tennista Paul Bettany, col quale concorre al prestigioso torneo di Wimbledon. Tra il 2007/2010, è il promettente avvocato, fonte di ispirazione per l'autrice Jane Austen nel semi-biografico Becoming Jane - Il ritratto di una donna contro. Viene poi assunto da Tolstoj come suo segretario personale nel dramma The Last Station e si batte in difesa della presunta cospiratrice Robin Wright nel politico The Conspirator. Nel 2011, oltre a dedicarsi all'animazione prestando la propria voce in Gnomeo & Giulietta e in Arthur Christmas - Il figlio di Babbo Natale, interpreta un giovane Charles Xavier nel film X-Men - L'inizio di Matthew Vaughn. Nel 2013 è il protagonista del thriller In trance, diretto da Danny Boyle e successivamente in Welcome to the Punch - Nemici di sangue. Inoltre nello stesso anno interpreta il corrotto e avido poliziotto Bruce Robertson nel film Filth, scritto e diretto da Jon S. Baird. In seguito torna a vestire i panni di Xavier nei sequel della saga X-Men: Giorni di un futuro passato e Apocalisse, e interpreta poi Victor Von Frankenstein in Victor - La storia segreta del Dottor Frankenstein, diretto da Paul McGuigan. Passerà poi al personaggio di Kevin, protagonista dalle multiple personalità del thriller di M. Night Shyamalan Split, prima di dedicarsi al film di David Leitch con Charlize Theron Atomica bionda. Lo rivedremo poi in Glass (2019), in The Book of Clarence (2023) e in Speak No Evil (2024).
Vita privata
L'attore è felicemente sposato con la collega inglese - di nove anni più grande - Anne-Marie Duff, conosciuta sul set della serie tv Shameless. McAvoy si è lasciato alle spalle un lungo fidanzamento con la conterranea Emma Nielsen.
Curiosità
Tifoso del Celtic Football Club, l'interprete - nel 2009 - è tornato con successo a calcare le scene londinesi sul palco dell'Apollo Theater, con la pièce "Three days of rain" di Richard Greenberg.
Più che umiltà la sensazione che comunica M. Night Shyamalan è quasi di candore. Anche per parlare di un film terrificante come Split, capace di sfiorare temi estremamente sensibili, il regista affronta ogni domanda che gli viene rivolta in conferenza stampa con cortesia e semplicità. Con la schiettezza di chi non ha bisogno di indossare maschere per parlare della propria arte e non si fa problemi nel citare colleghi o titoli di altre opere che lo hanno ispirato