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Ultimo aggiornamento lunedì 7 ottobre 2019
La storia sulle origini di uno dei più famosi super-cattivi della DC, il Joker. Il film ha ottenuto 11 candidature e vinto 2 Premi Oscar, 1 candidatura a David di Donatello, Il film è stato premiato al Festival di Venezia, 4 candidature e vinto 2 Golden Globes, 11 candidature e vinto 3 BAFTA, 1 candidatura a Cesar, 7 candidature e vinto 2 Critics Choice Award, 2 candidature e vinto un premio ai SAG Awards, 1 candidatura a Writers Guild Awards, 1 candidatura a Producers Guild, a AFI Awards, 1 candidatura a ADG Awards, In Italia al Box Office Joker ha incassato 29,7 milioni di euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Arthur Fleck vive con l'anziana madre in un palazzone fatiscente e sbarca il lunario facendo pubblicità per la strada travestito da clown, in attesa di avere il giusto materiale per realizzare il desiderio di fare il comico. La sua vita, però, è una tragedia: ignorato, calpestato, bullizzato, preso in giro da da chiunque, ha sviluppato un tic nervoso che lo fa ridere a sproposito incontrollabilmente, rendendolo inquietante e allontanando ulteriormente da lui ogni possibile relazione sociale. Ma un giorno Arthur non ce la fa più e reagisce violentemente, pistola alla mano. Mentre la polizia di Gotham City dà la caccia al clown killer, la popolazione lo elegge a eroe metropolitano, simbolo della rivolta degli oppressi contro l'arroganza dei ricchi.
Si presenta con una carta, il Fleck di Todd Phillips, ma non è una carta da gioco: è il documento di una malattia mentale, che lo rende un emarginato, un rifiuto della società, come ci dice la prima sequenza del film, sovrapponendo al suo volto la cronaca di una città allo sbando, sommersa dalla spazzatura fisica e metaforica.
Primo stand-alone sul più famoso villain della DC Comics, il film di Todd Phillips esplora dunque la nascita di un mostro prodotto dalla società stessa, creato e nutrito da illusioni e delusioni, maltrattamenti fisici e psichici, nell'epoca che mescola spettacolo pubblico e degrado morale.
Ambientata nei primi anni '80, l'origin story diretta, prodotta e co-scritta da Phillips colma i vuoti strategici lasciati nel passato del personaggio, mescolando le indicazioni di Alan Moore e Brian Bolland con la cronaca vera americana e con l'omaggio al cinema coevo di Scorsese, Re per una notte e Taxi Driver in particolare. Parallelamente alla costruzione narrativa della maschera di Joker, siamo invitati ad assistere alla costruzione interpretativa del personaggio che Joaquin Phoenix compie sotto i nostri occhi, trasformandosi fisicamente in altro da sé, aggiungendo energia man mano che perde peso, liberandosi progressivamente dal diktat del sorriso socialmente conveniente ("It's so hard to be Happy all the time") per riscrivere radicalmente e alla propria maniera le regole della commedia della vita.
Niente che non funzioni nel meccanismo: il film cresce, una scena alla volta, come un assembrarsi di folla, perfettamente oliato, come il dialogo in diretta televisiva tra Joker e Rober "Murray" De Niro, ma in fondo Joker non aggiunge al personaggio niente che faccia davvero la differenza rispetto a quanto abbiamo imparato su di lui in The Dark Knight e il contributo della regia non è paragonabile a quanto costruito a suo tempo da Nolan.
Joaquin Phoenix è lasciato solo al centro del film, com'è solo Arthur Fleck, senza ancora un arcinemico per cui vivere: il suo Joker è tutto ciò che c'è da vedere e va a ragione ad iscriversi ai primi posti nella lista dei tanti volti dell' "uomo che ride", vendicatore psicotico di chi non l'ha capito, delirante (delusional) illusionista, capace di fondere nella propria immagine quella di Heath Ledger e di Anton Chigurh, Honka, Chaplin e Andy Kaufman, senza mai assomigliare a nessun altro.
Nel 1981 a Gotham City, Arthur Fleck, un comico fallito, inizia una scioccante carriera criminale. A partire da una sceneggiatura che guarda a "The Killing Joke" di Alan Moore e Brian Bolland e ai classici di Martin Scorsese come Taxi Driver, Re per una notte e sembra anche Toro Scatenato, arriva il primo film prodotto da Warner con protagonisti personaggi DC Comics ma staccato dall'universo cinematografico condiviso, in cui finora le loro vicende hanno tenuto banco. Il Joker infatti non è qui interpretato da Jared Leto, che è il suo volto ufficiale nei film DC/Warner, bensì da Joaquin Phoenix.
«Quando il dipartimento del marketing alla Warner mi ha chiesto di descrivere il film gli ho risposto che non potevo farlo. Allora mi hanno detto: «Va bene, ma dicci almeno il genere». Ci ho pensato su per un minuto e poi gli ho risposto che è una tragedia. E credo che se il brillante Joaquin Phoenix fosse stato lì con me, sarebbe stato d'accordo ».
Todd Phillips
Dal giorno del suo annuncio il film è stato atteso ma pure temuto, visto che era difficile immaginarne il tono e il ruolo di Martin Scorsese come produttore, e quindi garante del progetto, era evaporato a causa dei suoi molti impegni nell'estate del 2018. Se Joaquin Phoenix era a sua volta una garanzia, il regista Todd Phillips noto per commedie piuttosto volgari era invece un'incognita, così come l'idea di realizzare un film DC Comics slegato però da tutti gli altri, rivisitando oltretutto il personaggio che al cinema aveva avuto incarnazioni estremamente felici, prima con Jack Nicholson e poi con Heath Ledger. Tanto che lo stesso Phoenix, che pur da anni sperava di poter interpretare un film drammatico basato su una figura dei fumetti ma senza andarsi a incastrare in un contratto per più film all'interno di un universo condiviso, aveva scartato la figura del Joker in virtù delle precedenti interpretazioni.
Quando però il flop di critica e pubblico di Justice League ha indotto i vertici Warner a cercare una strada diversa per le proprietà intellettuali DC Comics, ecco che un film autonomo sul Joker ha iniziato a prendere corpo e Phoenix è risultato perfetto per il progetto, scalzando per altro Leonardo DiCaprio, di cui inizialmente era circolato il nome. A convincere invece le platee di tutto il mondo è arrivato infine il trailer, perfetto sia per i fan del fumetto che guardano al Joker come a un personaggio che richiede un trattamento d'autore, sia ai cinefili che sono rimasti stregati dall'atmosfera da New Hollywood, con tanto di rimandi chapliniani.
Il trailer è infatti accompagnato dal brano "Smile" nella versione di Jimmy Durante, composto da Charlie Chaplin in forma inizialmente solo strumentale per la colonna sonora di Tempi moderni e poi arricchito di un testo nel 1954. Ovviamente in questi casi rimane da vedere se il brano sarà o meno usato nel film, ma Chaplin, proprio in Tempi Moderni, appare anche sulle immagini degli striscioni per una sorta di mostra o evento di gala, da cui Arthur Fleck finirà brutalmente respinto.
Come ci ha ricordato una decina di anni fa la performance di Heath Ledger in Il cavaliere oscuro, non esiste una univoca origine del Joker come supercriminale, ma è chiaro che il film si è ispirato a quella più celebre, a firma di Alan Moore e Brian Bolland. Nel loro "The Killing Joke" infatti il Joker era un ingegnere che ha cercato di reinventarsi come clown fallendo miseramente. In rovina e incapace di pagare le cure per la moglie ha partecipato al colpo di una banda criminale, ma troppo tardi per salvare la moglie e - come se non bastasse - l'arrivo di Batman l'ha terrorizzato a tal punto da farlo cadere in una vasca di sostanze chimiche che l'hanno sfigurato. Ovviamente la parte finale sarà diversa, visto che in Joker Bruce Wayne è ancora un bambino, ma l'idea di fondo che la genesi della sua follia sia nella tragedia personale è di certo trasposta nel film. Tanto che la battuta più significativa del trailer è: «Ho sempre pensato che la mia vita fosse una tragedia. Ma è una commedia!».
Oltre a un Joaquin Phoenix trasformato nel corpo da un impressionante dimagrimento, il film vanta un cast di tutto rispetto, a partire da Robert De Niro nei panni di un presentatore televisivo. Per lui una sorta di ribaltamento di Re per una notte, dove era un comico che sequestrava un presentatore, ulteriore rimando scorsesiano di un film che presenta Gotham City come un doppione della lercia New York di Taxi Driver. A tal proposito non manca nemmeno un rapporto tra il protagonista e i cinema porno, visto che di fronte a uno di questi agita un cartello promozionale che recita: «Everything Must Go!». Ossia tutta va liquidato, perché il negozio a fianco appunto è in liquidazione, ma non è certo un caso che lo slogan abbia anche una lettura apocalittica.
Partecipano poi al film la splendida Zazie Beets (Deadpool 2, Atlanta) nei panni di Sophie Dumond, di cui Arthur sembra si innamorerà, mentre Frances Conroy interpreta la madre del protagonista, una donna che vive con il figlio ma rifiuta la vecchiaia e la povertà in cui è precipitata. Marc Maron è poi un agente del presentatore interpretato da De Niro, Bill Camp e Shea Whigham sono ufficiali di polizia di Gotham, Bryan Tyree Henry è l'infermiere del manicomio di Arkham e infine c'è la famiglia Wayne. Brett Cullen, abituato a parti da duro come in Narcos e True Detective, interpreta il padre di Bruce, Thomas, mentre il figlio ancora bambino ha il volto di Dante Pereira-Olson e il maggiordomo Alfred è Douglas Hodge. Misteriosamente assenti notizie di cast relative alla madre, Martha Wayne, quasi a volerci dire che questa è davvero una versione piuttosto diversa della storia di Batman. Sembra del resto che Thomas sia qui meno genuinamente filantropo che nella tradizione e probabilmente avrà un ruolo nella follia del Joker.
Il film è stato sceneggiato da Scott Silver e dal regista Todd Phillips, che sembra l'abbia costantemente riscritto sul set una volta resosi conto che, per via della magrezza imposta a Phoenix, non sarebbe stato possibile girare nuove scene dopo la fine delle riprese. Le musiche originali saranno poi composte dall'islandese Hildur Guðnadóttir e Joker avrà il visto di censura R, ossia lo stesso di Deadpool e Logan, che indica titoli non adatti alle famiglie. Ciò nonostante il successo è quasi scontato, considerato anche un budget stimato di soli 55 milioni di dollari, e probabilmente segnerà l'inizio di altri progetti paralleli sui personaggi DC Comics, che d'altra parte anche a fumetti hanno vissuto molte delle loro avventure migliori in storie estranee alle restrizioni delle serie regolari. Una strategia che oltretutto punta a diversificare i film DC da quelli Marvel e a dare longevità cinematografica a questi personaggi, permettendogli di reinventarsi più e più volte in scenari sempre diversi.
Il Joker finalmente esce dall'ombra e avrà il volto di Joaquin Phoenix. L'acerrimo nemico di Batman si è guadagnato il ruolo di protagonista in un film a lui dedicato, diretto da Todd Phillips. Nonostante la trama rimanga ancora oscura e il film non abbia ancora un titolo, la storia dovrebbe essere ambientata negli anni '80 e racconterà la vita del clown di scarso successo che diventa il cattivo per eccellenza dell'universo DC. Il più sadico, burlone, psicopatico, perfido, eccentrico, carismatico, vanitoso, egocentrico, logorroico e folle criminale di Gotham City, soprannominato anche Zuccherino, il pagliaccio principe del crimine, autoproclamatosi artista dell'omicidio, è un personaggio dalla storia lasciata intenzionalmente vaga dalla DC Comics e poco approfondito al cinema.
Ciò rende ancora più rischioso il compito di Todd Phillips che se dovesse fallire distruggerebbe l'icona di uno dei più amati villain. Per di più, un altro film sul Joker è in programma e avrebbe le sembianze di Jared Leto, che aveva già interpretato il personaggio in Suicide Squad (2016).
Ispirato a The King of Comedy di Martin Scorsese e al fumetto The Killing Joke, il film dovrebbe essere prodotto proprio da Scorsese con un budget di 55 milioni di dollari, che risulta sorprendentemente basso rispetto agli altri cinecomic. Attendiamo, dunque, prossimi aggiornamenti sul Joker ancora oscuro.
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Arthur è un comico mancato con a monte una serie di problematiche psichiche, neurologiche e sociali. Spinto a essere felice sin da piccolo ("put a smile on that face") anche quando non c'era proprio nulla per cui esserlo. La sua risata è tutto fuorché una risata, somiglia più a un pianto di dolore (non a caso Arthur ride quando tutti gli altri non ridono). Vai alla recensione »
Un'opera che giustifica, che prelude e spiega. L'ambiente è la città di Gotham, prima di Batman, la prigione di Arkham, prima di Batman, il mondo desolato prima di Batman. Un prequel che basta a se stesso e ci porta a parteggiare per il Cattivo, o meglio, per il Principe dei Cattivi. Il cattivo, all'inizio non è cattivo, è solo un disgraziato seguito dai servizi [...] Vai alla recensione »
Arthur Fleck vive in un fatiscente palazzone insieme all'anziana madre, pubblicizzando un negozio travestito da clown per sbarcare il lunario. Figlio unico, affetto da disturbi comportamentali, Arthur si prende amorevolmente cura dell'unico genitore disabile, ma soffre di una totale mancanza d'affetto che riscontra quotidianamente. È single, non per scelta, nessuno lo tratta con [...] Vai alla recensione »
Joker è il personaggio malvagio del fumetto Batman, l’acerrimo nemico di Bruce Wayne in Gotham City, che gira travestito da clown e ha un eterno agghiacciante sorriso. Ma chi era costui? Come mai è diventato un perfido e violento assassino che sembra odiare tutto il mondo? Questa è la domanda che si è posto il regista Todd Phillips – che scrive la sceneggiatura [...] Vai alla recensione »
Quando si ha la fortuna di guardare un film come questo ci si riappacifica con la 7 arte. Opera capolavoro di un attore protagonista straordinario come Phoenix e di un Regista Philips che ha il coraggio, ispirandosi a pezzi tra le migliori pellicole già viste, di narrare l’interiorità dell’uomo qualunque, dell’emarginato sociale alla maniera di Scorzese, [...] Vai alla recensione »
Per impostare un commento critico sulla pellicola di Phillips è necessario partire da una premessa: il film è poco o niente fedele all'effettiva storia del Joker narrata nei fumetti DC. Non c'è, dunque, da aspettarsi un trattato biografico del variopinto villain (del quale non si conobbe mai il vero nome, per esempio), quanto una libera e svincolata interpretazione [...] Vai alla recensione »
That's Life. Il titolo di una delle canzoni più rappresentative della potentissima colonna sonora, costruita meravigliosamente su misura di ogni singola scena, di Joker, ne rappresenta anche il tragico mantra associato al filone narrativo. Ricchi e poveri. Una divisione semplicistica e non sufficientemente descrivente la situazione sociale di una Gotham fittizia, ma quanto mai realistica [...] Vai alla recensione »
Penso che in futuro, ogni volta che sentirò l’espressione “correre come un matto”, non potrò fare a meno di pensare a Joaquim Phoenix, mentre scappa lungo il corridoio del manicomio criminale con in mano la cartella dell’archivio riguardante sua madre. La sua corsa così sgraziata (accompagnata dall’immancabile risata) uguale a quelle compiute in precedenza [...] Vai alla recensione »
Chi pensa di andare a vedere un film che si inserisca nel filone cinematografico su Batman, un poco spostato sul suo nemico storico, sbaglia e di grosso. “Joker” di Todd Phillips è un’opera che guarda all’Oscar come miglior film perché è una pellicola di superba bellezza. Non è un lavoro che parla di super-eroi ma una trattazione [...] Vai alla recensione »
Per impostare un commento critico sulla pellicola di Phillips è necessario partire da una premessa: il film è poco o niente fedele all'effettiva storia del Joker narrata nei fumetti DC. Non c'è, dunque, da aspettarsi un trattato biografico del variopinto villain (del quale non si conobbe mai il vero nome, per esempio), quanto una libera e svincolata interpretazione caratteriale e psicologica che il [...] Vai alla recensione »
“Joker”scritto e diretto da Todd Phillips è un film molto discusso. E non credo che ciò riguardi soltanto l’aver vinto il Leone d’Oro come miglior Film alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica aVenezia. Il film ha suscitato un’attenzione quasi morbosa, perché i temi trattati sono ad alto contenuto psicologico e attivano dinamiche [...] Vai alla recensione »
Una nuova rivisitazione del celebre e malvagio personaggio dei fumetti della DC, nato come alter-ego e nemesi di Bat-Man; in questo film, diretto da Todd Phillips, però, delle storie di Bob Kane, oltre ad alcuni nomi “classici”, come Gotham City (altri non è che la New York del 1981, anno in cui nella Big Apple si registrò, secondo le cronache, un livello di violenza [...] Vai alla recensione »
Per impostare un commento critico sulla pellicola di Phillips è necessario partire da una premessa: il film è poco o niente fedele all'effettiva storia del Joker narrata nei fumetti DC. Non c'è, dunque, da aspettarsi un trattato biografico del variopinto villain (del quale non si conobbe mai il vero nome, per esempio), quanto una libera e svincolata interpretazione caratteriale [...] Vai alla recensione »
Phoenix mi ha lasciato praticamente incantato durante alcuni momenti della sua performance. Probabilmente il massimo della prova la mostra con De Niro ospite del programma. In quel momento Joaquin tira fuori tutto il suo repertorio. Eleganza, raffinatezza, ironia, rabbia. Nell'interpretazione, sembra addirittura effemminato, difficile da decifrare la scelta di quel messaggio.
“Pensavo che la mia vita fosse una tragedia, ma ora mi rendo conto che è una commedia”. La frase pronunciata da Arthur delinea i confini del mondo di Joker. Se, però, la narrativa tragica scende di livello e di tono nella commedia, la drammaticità e la sofferenza dei protagonisti non scema. Il film mi è piaciuto molto perché riesce a comunicare con [...] Vai alla recensione »
Giunta al cinema con qualche pregiudizio, mi attendevo di vedere la progressiva scalata di un emerginato , un escluso dalla società nell'Olimpo. Credevo che Artur , il protagonista divenisse alla fine un comico famoso, come ci abiutuato tanto cinema americano. Nulla di tutto ciò, Artur, emerginato, povero, umiliato e con seri problemi mentali è preso a calci dalla società [...] Vai alla recensione »
Tu sei perfetto tu non hai un difetto e noi invece no, ma non è giusto che tu hai tutto e noi invece no, è una vecchia canzone a cui questo film può far pensare. Si tratta – anche – di una moltitudine di signor nessuno, dimeno fortunati che prendono le parti dell'assassino, invidiosi di chi è stato più fortunato, gente che non ha successo, che [...] Vai alla recensione »
Stupisce vedere che Bradley Cooper abbia voluto co-produrre questo film. Lascia stupefatti invece il risultato di Todd Philips. Ci aveva divertiti con "School for scoundrels" e con la trilogia di "Una notte da leoni", ma con Joker, Philips ha dato prova di capacità veramente magistrali. Il film si apre presentando Arthur di fronte allo specchio.
Nel momento in cui entrate in sala rimuovete dalla vostra mente il termine "cinecomic", sarebbe un insulto. Questo film è molto di più, è un film d'autore che si rifà molto al "Taxi Driver" di Scorsese. E' un film profondo, ragionato, equilibrato, ben scritto, mai noioso, che cresce col passare dei minuti ed esplode nelle scene finali. E' un film mostruoso e talmente potente che alla fine anche i più [...] Vai alla recensione »
Capolavoro assouto. Basterebbero due parole per definire il film di Todd Phillips, che dovrebbere erigire un monumento al fenomenale Joaquin Phoenix: se il film entrerà, come è probabile, nella storia del Cinema, lo si deve al suo istrionico protagonista. Phoenix riesce a condurci nelle viscere della malattia mentale di Arthur, ce le fa vedere da dentro, ce le fa capire, ce le fa sentire.
"Tutti sono orrendi oggigiorno, abbastanza da far impazzire chiunque". E' lo sfogo di Arthur che da troppo buono diventa troppo cattivo o troppo folle. L'ombra di don Chisciotte è immanente, e il novello cavaliere errante intraprende la sua missione di difensore dei deboli incurante delle conseguenze, contro i gigant (mulini a vento?) di cui questo mondo si riempie.
Todd Phillips inventa di sana pianta la Origin Story del Joker DC Comics creando un prodotto inedito, a suo modo, per il genere di appartenenza. In termini di realismo siamo ben oltre l'idea di Christopher Nolan, tutto è incredibilmente doloroso, pungente, si può inoltre respirare chiaramente il tanfo dei rifiuti e sentire i topi scorrazzare liberi per la città.
Joker è un bel noir, sporco e cattivo, che pesca a piene mani, sia nell’estetica che nei temi, dal cinema della New Hollywood. I due riferimenti principali sono Re per una notte (con Robert De Niro che stavolta prende il posto di Jerry Lewis) e Taxi Driver. Non a caso, il regista ha girato il film a New York: la sua Gotham City è la New York City lercia e fuori controllo [...] Vai alla recensione »
Il nuovo Joker di Phillips si è dimostrato all'altezza delle aspettative. Joaquin Phoenix osannato come prova attoriale dell'anno, anche se dissento su questo ultimo punto perchè ha sicuramente uscito una delle sue prove attoriali migliori ma non la migliore, forse la meglio costruita si. Sicuramente resta il fatto che siamo di fronte a un film al di sopra di tutto quello che sia uscito quest'anno. [...] Vai alla recensione »
La vendetta fa bene alla salute, guarisce dalla malattia e risarcisce delle violenze subite, e assomiglia quasi a una rivoluzione, pur se su scala assolutamente ridotta ed esistenziale, ma che si può allargare, laddove da un quadro personale si salga ad un piano sociale, generale. È quanto par d’imparare da questo notevolissimo film di Todd Phillips.
“Joker” (id., 2019) è il decimo lungometraggio del regista-sceneggiatore newyorkese Todd Phillips. Una risata ci seppellirà; Un volto annulla lo schermo; Un mare di immondizia ci coprirà; Un applauso è un colpo in canna; Uno sguardo ci annienterà; Una vita paga della disperazione;Un clown è circo malefico; Uno show per la celebrità.
Finalmente è arrivato il film annunciato dagli osanna sparsi della critica e con la previsione di una strada sicura sulla via degli Oscar specie per il protagonista. Si differenzia dai film in cui è coprotagonista Joker come avversario di Batman (ad esempio Batman con Jack Nicholson ovvero il Cavaliere Oscuro con Heath Ledger), non siamo quindi in presenza di un supercriminale ma [...] Vai alla recensione »
Una città inventata fa da teatro per la rappresentazione del dramma esistenziale di una psiche stravolta, diventa palcoscenico per le avventure fantasmagoriche di un uomo, marginalizzato nella realtà, che recupera il centro della scena in un suo mondo fantastico, creato apposta per un riscatto altrimenti impossibile nella vita ordinaria.
il film ambientato a Gotham City, città invasa dai bustoni neri di spazzatura, ha come assoluto protagonista Arthur Fleck (Joaquin Phenix) che sbarca il lunario come clown e che vive ancora con la madre malata. Anche Arthur, dal fisico scheletrico, soffre di disturbi neurologici e - oltre ad avere frequenti allucinazioni - nei momenti di tensione gli viene una risata schizofrenica.
Sensazione mediatica dello scorso anno, “Joker”, diretto da Todd Phillips e interpretato da un magistrale Joaquin Phoenix, racconta le origini del celeberrimo villain della DC Joker. In una Gotham City sporca e trasandata vive Arthur Fleck, un comico fallito affetto da gravi disturbi mentali. Vittima di numerosi abusi e abbandonato dalla sua comunità, [...] Vai alla recensione »
Inquietudine...Inquieti si può vivere per sempre, vittime di sé stessi e delle fauci del mondo che ci siamo costruiti, all'interno del quale ci siamo barricati, povere vittime di un sistema che di vittime si ciba, famelico figlio di una mai sazia schiera di orfani che dilania ogni anima, per accrescere sempre più quel miserabile senso di onnipotenza che in essa si sviluppa quando chi, più debole, soccombe [...] Vai alla recensione »
Il personaggio del Joker, nasce come nemesi fumettistica del più famoso Batman, anch' esso creato da Bob Kane per le serie a fumetti della DC Comics. Nel corso del tempo il Joker ha avuto vita sia televisiva che cinematografica: 1) Cesar Romero nel 1966 per la serie tv con Adam West nei panni dell' Uomo Pipistrello; 2) Jack Nicholson nel 1989 nel film di Tim Burton, antagonista di [...] Vai alla recensione »
Un ambiziosissimo quanto travagliato progetto(con la sceneggiatura modificata anche in fase di riprese),originariamente pensato come omaggio a "Taxi Driver"(da cui è ripresa l'alienazione del protagonista e la visione degradata della metropoli)e in particolare a "Re per una notte"(con rimandi all'incontro-scontro tra il protagonista e il personaggio di DeNiro,qui [...] Vai alla recensione »
Certamente uno dei migliori film dell'ultimo decennio, "Joker"(Todd Phillips, anche autore della sceneggiatura con Scott Silver, dal soggetto di Bob Kane, Bill Finger, Jerry Robinson, ossia dai creatori del personaggio dei DC COmics, da cui però si stacca nettamente, 2019)èp film problematico nell'accezione migliore e più profonda del termine: Arthur Fleck, [...] Vai alla recensione »
Nichilismo ostentato e disturbante, un film che da subito rinuncia ad essere un superhero movie. Bene così. Niente avventure improbabili, niente volteggi tra effetti speciali, solo disagio esistenziale. Un miserabile con disturbi mentali abbandonato da una società che rifiuta il diverso. Il giovane Joker ci prova ad essere un bravo ragazzo, ad avere successo nel lavoro, a trovare una [...] Vai alla recensione »
La bruttezza e ipocrisia della società attuale, vengono raccontati nello spaccato di una surreale ma similare Gotham City, prima dell’avvento del supereroe pipistrello. La politica infatti è anche qui carente, i ricchi si ergono a salvatori della patria, i servizi pubblici scarseggiano, gli ultimi non hanno vie di sbocco e bullismo e prepotenza la fanno da padroni.
Joker, l’antieroe, l’antagonista di Batman, il fumetto, ancora una volta rivisitato, riproposto, rinnovato, ma pur sempre fedele a se stesso, nella versione del regista Todd Philips si avvale dell’interpretazione di un magistrale Joaquin Phoenix. Il film, vincitore del Leone d’Oro all’ultimo festival di Venezia, catalizza l’attenzione dello [...] Vai alla recensione »
Arthur Fleck è un disgraziato che cerca di occuparsi della madre standole vicino e facendo tutto ciò per cui lei lo ha sempre incoraggiato: far ridere gli altri. Chi meglio di un pagliaccio può assolvere al ruolo di demolitore dell’ordine costituito? Come nella scena emblematica dell’ospedale, tra i bambini malati spicca la “patologia” di Arthur, che destruttura persino più della sua risata isterica, [...] Vai alla recensione »
Non concordo con la recensione di Marianna Cappi. Il film per me è bellissimo!Io credo che il Joker di Phillips sia davvero straordinario e molto diverso da tutti quelli che lo hanno preceduto.Il regista usa il personaggio e la città di Gotham come “appliglio” narrativo per raccontare una storia che pochissimo ha a che vedere con il ben noto fumetto di Batman.
Indiscutibile la qualità della regia, ottime la sceneggiatura e la fotografia, magistrale l'interpretazione di Phoenix. Ciò che mi ha colpito di più è però il significato sul piano sociale di questo film. Un pugno allo stomaco con cui fare i conti tornati a casa. Una condanna senza sconti ad una società che produce duseguaglianza, ghettizzazione e sfruttamento [...] Vai alla recensione »
Nato dal famoso fumetto DC, Joker è l'ennesima riproposizione del villain e storico nemico di Batman. Sicuramente l'impianto tecnico aggiunge molto al film e l'attore che lo interpreta, Joaquin Phoenix, lo fa da padrone.Per tutti quelli che non hanno visto i classici di Scorsese grideranno al miracolo. Joker resta, tuttavia, nient'altro che un cinefumetto.
Arthur Fleck, alias Joker, non è un barbone. Ha una casa (vecchia ma dignitosa), un lavoro per quanto non gratificante, una madre. Non, dunque, uno degli ultimi. Ma uno dei (tanti) penultimi. Quelli “dimenticati”, quelli che per la società sono un peso. Disagiati, dolenti, spesso vittime di gratuite cattiverie, con un carico di speranze deluse e velleitarie, insieme illusi e rassegnati e, soprattutto, [...] Vai alla recensione »
Finalmente Joker , ma non pensate ad un cine-comic , non prendetelo sottogamba , questa e' la storia di molti , e' la storia di Arthur Fleck un ragazzo problematico , vittima di bullismo , schizofrenico e affetto da un disturbo di depersonalizzazione. Personalmente ero diffidente , una diffidenza dovuta al regista e alla difficolta' di poter dirigere una pellicola cosi' [...] Vai alla recensione »
Gia'recensito,ma visto una seconda volta per capire lo stupefacente successo mondiale oltre che da noi,nel resto del mondo.Ora ho capito,da cinefilo,che questo film e'proprio stato baciato da una fortuna visiva,salvato sicuramente da Joaquin Phoenix bravissimo nell'interpretare un clown,un pagliaccio.Il joker fantasioso del fumetto e del famoso acerrimo nemico di Batman.
Chi è Joker? Arthur Fleck è un disgraziato che cerca di occuparsi della madre standole vicino e facendo tutto ciò per cui lei lo ha sempre incoraggiato: far ridere gli altri. Chi meglio di un pagliaccio può assolvere al ruolo di demolitore dell’ordine costituito? Come nella scena emblematica dell’ospedale, tra i bambini malati spicca la “patologia” di Arthur, che destruttura persino più della sua risata [...] Vai alla recensione »
Quando il cinema prende a prestito un personaggio e una storia , creati per il fumetto e vuole realizzare una trasposizione filmica ovvero da disegno a personaggio umano , da racconto disegnato su carta in movie story , con ambientazioni reali, e dunque da fantasie immaginate a fantasie realizzate in verosimili storie con personaggi umanizzati , allora la scommessa di una piena riuscita [...] Vai alla recensione »
Arthur Fleck, clown di strada e per feste di bambini, vive con la madre, malata e bloccata in casa, in un macilento condominio alla periferia di Gotham City. Arthur, reduce da un ricovero presso l’ospedale psichiatrico e ancora in cura da una psichiatra, sogna di avere successo come comico e per questo cerca di carpire i segreti dei tempi scenici osservando in TV il suo idolo: Murray [...] Vai alla recensione »
C’è poco da ridere a Gotham City (la lugubre New York anni ’60-’80 dell’uomo pipistrello/Batman, nemico di Joker): immondizia dappertutto e topi. Arthur Fleck (un portentoso, straordinario Joker/Joaquin Phoenix) non riesce a sfondare come comico; come clown pubblicitario in strada rimedia il furto del cartellone, un inseguimento a perdifiato per recuperarlo e tante [...] Vai alla recensione »
Una bella sorpresa per chi si aspettava un film sullo stile "Batman". Il film di Joker infatti non tratta una storia basata su una lotta tra buono e cattivo, ma è prettamente una rappresentazione di un dramma profondo del personaggio interpretato da Joaquin Phoenix, protagonista straordinario in un ruolo molto difficile. Il dramma di un uomo che è stato spento da una serie di errori causati dalla "madre" [...] Vai alla recensione »
Prima serata, diretta televisiva. Un'entrata perfetta del reietto, dell'ermaginato, dello psichiatrico. Balla, fuma e bacia in bocca la vecchia ospite dello show. Il pubblico vibra, ritmo da David Letterman. Il cinema si appiattisce nella televisione. Poi una battuta fuori tempo cambia registro. Il pubblico in sala si sente a disagio, è complice della televisione.
Arthur Fleck vive con l'anziana madre in un palazzone fatiscente e sbarca il lunario facendo pubblicità per la strada travestito da clown, in attesa di avere il giusto materiale per realizzare il desiderio di fare il comico. La sua vita, però, è una tragedia: ignorato, calpestato, bullizzato, preso in giro da da chiunque, ha sviluppato un tic nervoso che lo fa ridere a sproposito incontrollabilmente, rendendolo inquietante e allontanando ulteriormente da lui ogni possibile relazione sociale. Ma un giorno Arthur non ce la fa più e reagisce violentemente, pistola alla mano. Mentre la polizia di Gotham City dà la caccia al clown killer, la popolazione lo elegge a eroe metropolitano, simbolo della rivolta degli oppressi contro l'arroganza dei ricchi.
Zazie Beetz interpreta il personaggio di Sophie e racconta come sia stata immediatamente conquistata dal progetto Joker (guarda la video recensione).
Arthur Fleck vive con l'anziana madre in un palazzone fatiscente e sbarca il lunario facendo pubblicità per la strada travestito da clown, in attesa di avere il giusto materiale per realizzare il desiderio di fare il comico. La sua vita, però, è una tragedia: ignorato, calpestato, bullizzato, preso in giro da da chiunque, ha sviluppato un tic nervoso che lo fa ridere a sproposito incontrollabilmente, rendendolo inquietante e allontanando ulteriormente da lui ogni possibile relazione sociale. Ma un giorno Arthur non ce la fa più e reagisce violentemente, pistola alla mano. Mentre la polizia di Gotham City dà la caccia al clown killer, la popolazione lo elegge a eroe metropolitano, simbolo della rivolta degli oppressi contro l'arroganza dei ricchi.
L'attore protagonista di Joker Joaquin Phoenix racconta la costruzione del personaggio. Joker (guarda la video recensione), Leone d'Oro all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, è al cinema.
Arthur Fleck vive con l'anziana madre in un palazzone fatiscente e sbarca il lunario facendo pubblicità per la strada travestito da clown, in attesa di avere il giusto materiale per realizzare il desiderio di fare il comico. La sua vita, però, è una tragedia: ignorato, calpestato, bullizzato, preso in giro da da chiunque, ha sviluppato un tic nervoso che lo fa ridere a sproposito incontrollabilmente, rendendolo inquietante e allontanando ulteriormente da lui ogni possibile relazione sociale. Ma un giorno Arthur non ce la fa più e reagisce violentemente, pistola alla mano. Mentre la polizia di Gotham City dà la caccia al clown killer, la popolazione lo elegge a eroe metropolitano, simbolo della rivolta degli oppressi contro l'arroganza dei ricchi.
Il regista Todd Phillips racconta la sfida nel dirigere Joker (guarda la video recensione), Leone d'Oro all'ultima Mostra del Cinema di Venezia.
E una risata vi seppellirà. Sembra che l'eco del motto anarchico e sessantottino si frantumi in una sghignazzata sinistra, incontrollabile, isterica, una sorta di verso straziante di una bestia fuggiasca, l'atroce singulto innescato dalla rabbia e dall'odio che straripano dal buio della disperazione individuale per appiccare le fiamme della rivolta nelle masse degli emarginati e perdenti della megalopoli. [...] Vai alla recensione »
Come era Joker prima di diventare Joker? Era Arthur, clown "in affitto" con trascorsi psichiatrici e una tendenza a subire insulti e prepotenze. In una Gotham City in cui si sovrappongono segni e cascami di ogni decennio del '900 (difficile situare la vicenda temporalmente), immondizia e disperazione hanno invaso e pervaso le periferie. È una polveriera pronta ad esplodere e lo farà insieme all'angariato [...] Vai alla recensione »
Invece il Joker in concorso a Venezia per la regia di Todd Phillips è il Joker di Joaquin Phenix, che non solo lo interpreta ma ne fa una sua creatura. Dimagrito di oltre 20 kg, volto scarno quasi invecchiato, ventre scavato e costole in vista, l'affascinante Joaquin Phenix dallo sguardo sognante di Her è quasi irriconoscibile, una immedesimazione totale con il suo personaggio.
Sarà una risata che vi seppellirà. Come un rumore di fondo continuo e disturbante, dal primo all'ultimo fotogramma. Una risata tristissima, angosciante, ipnotica e mai davvero liberatoria, nemmeno per un istante. Questo, e tanto altro, è il Joker di Todd Phillips e, soprattutto, di Joaquin Phoenix: un film scomodo, capace di incollarti alla poltrona come qualcosa che non si vorrebbe vedere, ma da cui [...] Vai alla recensione »
Esplode la rabbia degli incazzati, dei marginali e degli invisibili, a Gotham City infuria la guerra civile dei poveri, che indossano, come un simbolo, la maschera da clown. Il Joker è uno di loro, uno dei tanti, quello però che, involontariamente, li ha ispirati. Siamo verso il finale di "Joker", il film di Todd Phillips che tutto è tranne il cinecomic annunciato, lo spin-off sul più iconico avversario [...] Vai alla recensione »
Joaquin Phoenix contro la leggenda Jack Nicholson (il Joker del Batman di Tim Burton, 1989) e il fantasma del compianto Heath Ledger (II cavaliere oscuro, 2008). Missione compiuta, La sua strepitosa performance nel film che ha vinto il Leone d'oro alla Mostra di Venezia rinnova e aggiorna il Travis Bickle di Taxi Driver, E non a caso Robert De Niro, 43 anni dopo, è presente in Joker come una sorta [...] Vai alla recensione »
Arthur, disturbato e succube della madre, pagliaccio di strada per un'agenzia con l'ambizione dello stand-up comedian, reagisce a feroci angherie diventando vendicatore sostenuto dalla folla. Siamo sia nella disgregata New York di bande fine anni '70, svisando Walter Hill e Ferrara, Scorsese e Woody Allen, sia nella Gotham City di Batman. Convenzionale ed eclatante l'ascesa al crimine del diverso escluso, [...] Vai alla recensione »
Smagrito (20 chili in meno) e contorto nelle sue angosce e nei sogni schiacciati, Joaquin Phoenix è la nuova faccia del Joker, personaggio che dopo Heath Ledger ne Il cavaliere oscuro, inquietante e poderoso, ha sinceramente poco altro da dire. E infatti nel film Joker di Todd Phillips (dal 3 ottobre al cinema) il clown psicopatico dei fumetti è inquadrato prima di diventare il temibile nemico di Batman. A [...] Vai alla recensione »
La gente è arrabbiata a Gotham City, lo sciopero l'ha affogata nell'immondizia, fetore e ratti anzi super -ratti spadroneggiano ovunque, e intanto i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. In mezzo il niente, solo sacchi di rifiuti che fa lo stesso. Là fuori va sempre peggio sussurra a sé stesso Arthur Fleck, la mamma lo chiama «Happy» da piccolo gli ripeteva che era nato per far [...] Vai alla recensione »
C'è una cosa, in lui, che chiunque lo veda non potrà più dimenticare: la risata. Joker ride. È una risata acida, stridula, isterica, patologica. Una risata che non corrisponde al suo stato d'animo. Gli arriva incontrollabile e lui non può farci nulla. Malefica e disturbante, gli distorce il volto facendolo assomigliare alla creatura ritratta nell'Urlo di Munch.
Non c'è Batman in Joker (Usa e Canada, 2019, 121'), o non c'è ancora. Siamo nel 1981. Per quanto gli arredi rimandino spesso agli anni 70 e 60, lo garantisce l'insegna di un cinema che programma Zorro the Gay Blade, di Peter Medak. Dopo lunghi giorni di sciopero dei netturbini, le strade di Gotham City sono invase dalla spazzatura. Thomas Wayne (Brett Cullen) sta per candidarsi alla carica di sindaco. [...] Vai alla recensione »
Dopo aver vinto meritatamente il Leone d'Oro all'ultimo Festival di Venezia, "Joker" di Todd Philips, un film che definire cinecomic sarebbe riduttivo e fuorviante, è sbarcato nelle nostre sale. Narrativamente costituisce un'origin story inedita del più celebre dei nemici di Batman ma, nel complesso, punta molto più in alto, ponendosi come una riflessione autoriale sulla genesi della violenza ai giorni [...] Vai alla recensione »
Un film cupo, violento, intriso di atmosfere "underground". È il "Joker" inaspettatamente politico di Todd Phillips. Un anti-eroe (per caso) che agita le folle. Un uomo solo, sistematicamente offeso, vittima, prima che carnefice. Leone d'Oro a sorpresa all'ultima Mostra di Venezia e lanciato nella corsa agli Oscar finché la Hollywood "politically correct" non gli ha evidentemente voltato di punto in [...] Vai alla recensione »
Gotham City, 1981. I ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Per la gioia dei ratti, c'è uno sciopero della nettezza urbana e alcune zone della città sono ricoperte di immondizia. Arthur Fleck, clown professionista in difficoltà e aspirante comico, seduto di fronte a uno specchio, si trucca lentamente il viso. Mentre cerca di sorridere, anche forzando verso l'alto gli angoli [...] Vai alla recensione »
Per la prima volta l'Uomo che ride ha i riflettori tutti per sé. Non divide più le luci della ribalta con l'Uomo Pipistrello, come aveva fatto Jack Nicholson in Batman; persino Heath Ledger aveva vinto l'Oscar per Il Cavaliere Oscuro come attore non protagonista. In Joker, Joaquin Phoenix affronta il ruolo in maniera selvaggia e caratterizzando il personaggio con un'aura di pericolo tutto sua.
Fare di uno dei cattivi dell'irrealistica serie Batman il protagonista di un film neorealista, che inventa un antefatto alla serie medesima, è la paradossale scommessa di Joker di Todd Phillips, dove un Joaquin Phoenix scheletrico è dimagrito di venti chili per l'occasione imperversa anche troppo. Il regista che si è fatto un nome con la popolare serie Una notte al museo oppone - tenendo però ben distinte [...] Vai alla recensione »
Visto il suo passato da regista di commedie scatenate piacevolmente anche demenziali (la trilogia Una notte da leoni, Parto col folle), molti dubitavano che Todd Phillips potesse essere il regista giusto per mettere in scena un "cinecomic" di stampo realistico, destinato a rinverdire la mitologia di Batman, come già avevano fatto - ciascuno a suo modo - Tim Burton e Christopher Nolan.
Niente scene supereroiche. Niente Batman. Il Joker di Todd Phillips racconta le origini del "villain" più iconico della cultura pop. Qui è un reietto: Arthur Fleck, aspirante comico che sbarca il lunario come clown in una Gotham caotica e feroce che somiglia a New York. Vive con la vecchia madre malata in condizioni borderline. Un disturbo mentale Io fa ridere istericamente quando si trova in difficoltà. [...] Vai alla recensione »
Joker è senza dubbio una delle più audaci reinvenzioni di un supereroe del cinema dai tempi del Cavaliere oscuro e probabilmente verrà ricordato come uno dei più trasgressivi esempi del cinema commerciale di questi anni. È anche un tossico grido di battaglia per emarginati e solitari e una storia così indebitata con Taxi driver e Re per una notte che Martin Scorsese avrebbe meritato di essere accreditato [...] Vai alla recensione »
La ludica libertà con cui Danny Ocean e la sua squadra di formidabili truffatori metteva a segno i propri piani si addice e non poco al lavoro che Steven Soderbergh ha saputo portare avanti nel tempo, esplorando le tante sponde del possibile cinematografico, un piede nell'intrattenimento e l'altro nella teoria, tra clamorosi successi, sperimentazioni tecnologiche e cinefili flop.
Clown di giorno, la notte aspira a essere comico di cabaret, ma si accorge di essere uno zimbello. Prigioniero di un'esistenza ciclica, tra apatia e crudeltà, Arthur prende una decisione sbagliata che innesca una reazione a catena di eventi, in questo crudo studio di personalità... Arthur Fleck è Joker. Lo diventa pian piano - non così piano, in realtà, ma stiamo al gioco di una storia che attinge [...] Vai alla recensione »
Todd Phillips getta la maschera. In tutti i sensi. Si toglie di dosso l'etichetta di commediografo e si avventura nel cinecomic trasfigurando il genere in un film di autore. O almeno, queste sono le sue intenzioni. Basta infatti poco per capire di quanta New Hollywood si sia nutrito il regista, evidenti i richiami estetici (e non solo) a un'America in pieno mutamento, incapace di accettare il diverso [...] Vai alla recensione »
Se non si sapesse già che il Joker del titolo è colui che qualche anno dopo i fatti raccontati nel film diventerà uno dei più pericolosi nemici di Batman, il film di Todd Phillips espone fin dalle prime battute una dichiarazione d'intenti decisamente ambiziosa che tutto lo fa sembrare tranne che un cinecomics: la metropoli americana caotica e sommersa dall'immondizia dove un povero disgraziato con [...] Vai alla recensione »
Per quanto paradossale, visto che parliamo di un «cattivo» dei DC Comics, la voce vera dell'emozione l'abbiamo sentita risuonare - anche grazie a uno stratosferico Joaquin Phoenix meritevole di Coppa Volpi, Oscar e quant'altro - in Joker, dove il regista Todd Phillips e il co-sceneggiatore Scott Silver reinventano le origini del celebre nemico di Batman.
Un giornatona. Se fino a ieri film anche belli, se non molto belli, non avevano comunque sorpreso, nemmeno l'ottimo Polanski di "J'accuse", che è tutto tranne che sorprendente, arrivano adesso due film che ribaltano le attese, uno sgomberando il terreno dall'ennesimo fracasso di supereroi in azione, l'altro sovvertendo in modo dinamitardo il cinema del proprio autore.
Ride il pagliaccio perché non può farne a meno, e infine diventa... Joker. Siamo a Gotham City, senza la presenza di Batman, visto che Bruce Wayne è solo un bambino: la gente è arrabbiata, ha fame di qualcosa che non sa definire, si sfoga in maniera dissennata. In questo contesto avviene la strabiliante trasformazione di Arthur Fleck, uno strano tipo che cura le proprie nevrosi con massicce dosi di [...] Vai alla recensione »
Gli spunti per iniziare qualsiasi discorso su Joker di Todd Phillips sono molteplici. Soprattutto in un periodo di sovraesposizione del mondo dei supereroi, per quello che è senza dubbio il villain più celebre, iconico e meglio rappresentato su grande schermo e sulla moltitudine di albi a fumetti a lui dedicati, su tutti The Killing Joke di Alan Moore e Brian Bolland.
Gotham City ha 10 mila tonnellate di rifiuti per strada, un aspirante sindaco miliardario di nome Thomas Wayne e un talk show popolare presentato da Murray Franklin (Robert De Niro). Al cinema danno Blow Out di Brian De Palma e Zorro mezzo e mezzo. È il 1981. Si respira un'aria pesante visto che anche i clown vengono aggrediti per strada. Capita ad Arthur Flack (Joaquin Phoenix) che si trucca come [...] Vai alla recensione »
Mettete da parte i pregiudizi. "Joker" di Todd Philips (sì, proprio il regista della trilogia comico-demenziale "Una notte da leoni") è un capolavoro moderno. Se ieri al Lido è stato presentato in concorso un film, quello di Polanski, che è un esempio di cinema senza tempo, destinato però a essere apprezzato da un pubblico amante delle opere in costume, quello di oggi e con protagonista Joaquin Phoenix [...] Vai alla recensione »
Ridi pagliaccio. Quando uscirete, stupiti e sconvolti, da Joker, in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, nelle orecchie risuonerà per parecchio tempo la risata di Arthur Fleck, l'uomo/clown interpretato plasticamente da Joaquin Phoenix. Una sonorità tra lo sguaiato, l'isterico e lo stridulo. Nulla a che fare con la soddisfazione di un sorriso.
Il Joker che (non) ti aspetti. Quello che da stand-alone - il primo per il personaggio dei fumetti DC Comics - può permettersi il lusso di fare di testa propria, Todd Phillips alla regia, Scott Silver in scrittura, e trovare un altro mondo possibile, un altro modo probabile di dischiudere il sorriso, e Ridi pagliaccio. La madre gli diceva che "ha uno scopo: portare risate e gioia nel mondo" e Arthur [...] Vai alla recensione »
Un film privo di sorprese anche se probabilmente il migliore di Todd Philips sino a ora. Joker è un film che tenta dichiaratamente di evocare le mean streets del cinema Usa anni 70 eppure - nonostante valori produttivi stellari - s'incastra in una dimensione autoreferenziale e prevedibilmente vintage. Joker è Hollywood che s'avvita su stessa; per "dire" delle cose deve riciclare un'icona dei fumetti [...] Vai alla recensione »
La risata di Joker. Prima della maschera. Già una traccia decisiva anche della colonna sonora. Quasi un residuo dell'allegra follia della trilogia di Una notte da leoni e le tracce demenziali del suo primo lungometraggio, Road Trip. La popolare figura dei fumetti della DC Comics assume qui vita autonoma. Sembra quasi aggiungersi al quartetto di The Hangover.
Il Joker che ci aspettavamo. Non l'ennesima "gonfiatura" in chiave super-antieroica di uno dei giganteschi cattivi della saga Batman; e nemmeno una ghignante esibizione di perfidia alla Jack Nicholson, o un viaggio tra gli infelici surreali di Tim Burton o nel mondo oscuro ma elegante di Christopher Nolan. Il Joker di Todd Philips (anche autore della sceneggiatura insieme a Scott Silver) è un pagliaccio [...] Vai alla recensione »
Per decenni i film di genere - baccelloni, western, horror, pure supereroi - raccontavano storie senza cincischiare. Sciogliere le allusioni, afferrare riferimenti e citazioni, decifrare le psicologie, era lavoro per lo spettatore. Se gli andava di farlo. I baccelloni che clonavano gli umani potevano essere i sovietici, in tempi di Guerra fredda, ma del film si poteva godere la superficie, senza dietrologia [...] Vai alla recensione »
L'atteso Joker non è un "film di supereroi" come ci si poteva aspettare, ma il racconto cupo e introspettivo della nascita dell'arcinemico di Batman. Pagliaccio di strada, con ambizioni di stand up comedian e un passato da paziente psichiatrico, il futuro Joker vive con la madre, e nel suo passato ci sono segreti che ignora. Christopher Nolan, coi suoi film sul Cavaliere Oscuro, ha cominciato a rendere [...] Vai alla recensione »
Ci sono film fatti per dividere e film fatti per unire. Cinema e spettatori hanno bisogno di entrambi, ma una volta i festival privilegiavano i film del primo gruppo, mentre oggi che viviamo nell'era del consenso obbligatorio (e gli incassi calano) i secondi rischiano di prevalere. Non è un'accusa, solo una constatazione. E se servisse una conferma, basterà ricordare che il film più apprezzato anche [...] Vai alla recensione »
La stampa italiana, a Venezia, ha gridato al capolavoro, confortata dalla vittoria, di Joker, al Lido. Fu vera gloria? Il Joker è sicuramente un bel film, non vi è dubbio, ma fermiamoci qua. Prima di tutto, anche se, ovviamente, ispirato al personaggio dei fumetti, non è il classico titolo da supereroi, adatto ai ragazzini. È, invece, un lungometraggio «adulto», che fa riflettere sul male e su una [...] Vai alla recensione »