Titolo originale | Raging Bull |
Anno | 1980 |
Genere | Biografico, |
Produzione | USA |
Durata | 129 minuti |
Regia di | Martin Scorsese |
Attori | Robert De Niro, Joe Pesci, Cathy Moriarty, Coley Wallace, Frank Adonis James V. Christy, Mario Gallo (II), Theresa Saldana, Nicholas Colasanto, Kevin Mahon, Frank Vincent, Frank Topham, Lori Anne Flax, Joseph Bono, Bernie Allen, Bill Mazer, Bill Hanrahan, Rita Bennett, Floyd Anderson, Johnny Barnes, Ed Gregory, Louis Raftis, Johnny Turner, D.J. Blair, Laura James, Mary Albee, John Turturro. |
Uscita | lunedì 8 maggio 2023 |
Tag | Da vedere 1980 |
Distribuzione | Lucky Red |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 4,34 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 aprile 2023
Storia di Jake La Motta, un duro italo-americano del Bronx che divenne campione mondiale dei pesi medi all'indomani della seconda guerra mondiale. Il film ha ottenuto 8 candidature e vinto 2 Premi Oscar, 6 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, In Italia al Box Office Toro scatenato ha incassato 117 mila euro .
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ASSOLUTAMENTE SÌ
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In un camerino, l'ex pugile Jake La Motta prepara il suo numero comico in un locale ripensando al suo passato sul ring. Cresciuto in una famiglia italo-americana, aveva conquistato la cintura di campione del mondo dei pesi medi nel 1949, difendendola per due anni e perdendola contro il suo eterno rivale Sugar Ray Robinson. A La Motta, soprannominato "il toro del Bronx" per la furia dei suoi colpi e per la capacità di incassatore, tornano alla mente i combattimenti principali e momenti di vita quotidiana con il fratello e manager Joey, i rapporti con le due mogli e pure la contiguità con la malavita.
Film dalla gestazione complicata, scandita da mille dubbi, Toro scatenato è uno dei capolavori di Martin Scorsese, uno dei manifesti del suo cinema.
Fin dall'ipnotica sequenza iniziale sul ring, sulle note della Cavalleria rusticana di Mascagni, è dichiarato che il protagonista non combatte solo contro i rivali, ma anche contro sé stesso e ciò che lo circonda. Nell'economia della pellicola le scene di boxe, girate con una sola macchina da presa andando in direzione opposta ai film di pugilato dell'epoca come Rocky, occupano una porzione limitata. Molto incidono le scene con il fratello e le compagne, mentre, sempre al contrario del cinema pugilistico più spettacolare, quasi mancano gli allenamenti e le fasi di preparazione. Scorsese vuole, raccontando tutto in flash-back, girare un film di pugilato e la rappresentazione di una società, con al centro un personaggio guascone, testa calda, aggressivo e maschilista che è un prodotto dell'ambiente in cui è cresciuto. Lo sport rappresenta solo il modo per far esplodere il contesto di violenza in cui Jake è calato. Ci sono l'arroganza con le donne, gli scontri tesi con il fratello e gli interventi della mafia anche nell'indirizzare gli incontri. I monologhi del Jake maturo rendono bene il ritratto dei giovani italo-americani degli anni '40, con le loro speranze e le disillusioni, mentre per Jake c'è anche una componente di rimpianto per le occasioni perse: pur diventato un campione, sarebbe potuto essere molto di più, con maggiore disciplina.
Il film è tratto dall'autobiografia di LaMotta, che Robert De Niro propose a Scorsese: è la quarta collaborazione con l'attore, del quale è ormai leggendaria la cura per acquisire peso e assomigliare il più possibile all'originale. La sua prova del monologo allo specchio ricorda molto quella di Travis in Taxi Driver. È anche la storia di uno sprofondare, con la paranoia che assilla Jake, geloso del fratello e sospettoso che questi abbia una storia con sia moglie Vicki, fino a picchiare entrambi, proprio quando si avvia a perdere il titolo. Tutto è girato in un magnifico bianco e nero, con una sola sequenza centrale a colori, con filmini familiari del vero LaMotta.
Lo sport secondo Martin Scorsese. Una vita, quella di Jake LaMotta, segnata dall’ignoranza e dall’orgoglio, limiti che lo porteranno ad un declino interiore oltre che fisico. Film d’autore che riporta alle origini il regista Scorsese che conosce bene la periferia newyorchese e ne fiuta le storie giuste, quelle che colpiscono di più.
Saturo di violenza, Toro Scatenato è sicuramente la miglior opera del regista Martin Scorsese assieme all’attore Robert De Niro. De Niro, conosciuto per la sua maniacale preparazione e documentazione sui personaggi che si accinge ad interpretare, ha dato volto e fattezze ad alcuni tra i più noti, travagliati e complessi personaggi portati sullo schermo negli ultimi decenni: l’inqui [...] Vai alla recensione »
Al di là della perfezione delle sequenze dei vari incontri di pugilato,della bravura degli attori secondari e della bellezza del bianco e nero(che conferisce al film una drammaticità unica nel cinema sul tema del pugilato)la sua vera ragion d'essere è l'interpretazione di Robert De Niro(a mio giudizio la migliore di tutta la sua carriera)che si cala nel personaggio di Jake [...] Vai alla recensione »
Serve parlare di toro scatenato? non basta citare il titolo e il regista per far capire a cosa ci troviamo davanti? probabilmente sì, ma ne parlerò comunque. Questo è uno dei massimi capolavori di uno dei più grandi registi della cinematografia mondiale.Un film coinvolente fin dal primo minuto,incalzante ed interpretato dal più grande De Niro di sempre.
Questo biografico da due Oscar rimasto nella storia del cinema racconta la vita del pugile Jake La Motta, dentro e fuori dal ring. Dubbie le qualità umane, ma indubbie quelle pugilistiche, il nostro protagonista viene interpretato molto bene dal giovane De Niro, che per questo ruolo vince la statuetta. Al contrario di quanto sostenuto da molti, non è il realismo sul quadrato il carattere [...] Vai alla recensione »
Vita di Jake La Motta, pugile campione mondiale dei pesi medi, individuo dalla contorta psicologia e dall’istinto primordiale di autodistruzione, dal 1941 al 1956: i suoi match, il rapporto complicato col fratello-manager Joey, la relazione non meno difficile con la moglie Vickie, i contatti con la malavita e il mondo delle scommesse per truccare gli incontri, la conquista del titolo internazionale [...] Vai alla recensione »
Dal 1949 al 1951, la vita del pugile americano Jake La Motta, campione mondiale dei pesi medi, detto il "toro del Bronk" per la sua furia e per la sua capacità di incassatore. "Il più bel film di ambiente pugilistico della storia del cinema" (Morandini), con al centro un pugile cattolico, incapace - come Johnny Boy di "Mean streets" o Travis Bickle di "Taxi [...] Vai alla recensione »
La storia di Jack La Motta, il toro del Bronx, talento e sregolatezza, è stata lo spunto per Martin Scorsese per consegnare al cinema internazionale il più grande attore degli ultimi 50 anni: Robert De Niro. L’interpretazione perfetta ha reso questo film un must, un film citato come modello, per la sua nitida sceneggiatura, per la forza espressiva, per l’essenzialità [...] Vai alla recensione »
Un bravo Martin Scorsese,ottima la scelta del bianco e nero, dirige egregiamente un immenso Robert De Niro,, che ha interpretato magnificamente il campione,in molte scene d'incontri sembra di vedere proprio il pugile , ed un fantastico Joe Pesci ,che poi ,se non sbaglio,un decennio dopo vincera' con lo stesso regista il meritato Oscar con quel capolavoro di.
Il film narra le vicende di Jake la Motta alias il Toro del Bronx campione mondiale dei pesi medi che alla ferocia sul ring alternava insicurezza, violenza e gelosia fuori da esso. Realizzato con la consulenza dello stesso Jake, il film non è solo un film sulla boxe anche se la "nobile arte" ne è il fulcro con le sue epiche battaglie all'ultimo sangue e purtroppo con le [...] Vai alla recensione »
Toro Scatenato è il film che narra della vita autodistruttiva di Jake La Motta, che raggiungerà l'apice della sua carriera di pugile,per poi decadere del tutto anche come uomo.Il film di Scorsese si adatta benissimo a Robert De Niro che deve interpretare un personaggio scatenato nel "quadrato" e nella vita.Gli atteggiamenti di La Motta come la gelosia maniacale nei confronti [...] Vai alla recensione »
"Toro Scatenato" a mio parere non è un film perfetto: ha molti buchi nella sceneggiatura, scene che si potevano benissimo evitare (la litigata per la bistecca per esempio) e spesso altre sono talmente esagerate da sembrare poco credibili. Per il resto ottima la scelta del bianco e nero, storia che emoziona per il suo forte impatto: le riprese sul ring sono spettacolari oltre che crude, [...] Vai alla recensione »
Un film che non può passare inosservato,sopratutto per la sensazionale interpretazione di Robert de Niro.Un de Niro che entra nel personaggio Jake La Motta mostrandone allo stesso tempo la grandezza sul ring e la sua fragilità senza guantoni,nella vita di tutti i giorni ,nei rapporti interpersonali.E' La violenza della società che emerge, dal ritratto del pugile italo-americano [...] Vai alla recensione »
Il binomio Scorsese-De Niro dopo taxi driver e mean streets FUNZIONA ANCORA...toccando con toro scatenato il punto più alto della coppia.Il film in questione è uno di quelli che ti rimangono dentro per tutta la vita, a cominciare dai titoli di testa per arrivare alla scena in cui la Motta va in carcere...una pellicola sulla boxe, ma nella quale di boxe c'è poco e niente, Scorsese [...] Vai alla recensione »
Scorsese+De Niro+Joe Pesci......film biografico su Jack la Motta campione del mondo dei pesi medi, nato nel bronx....ECCELLENTE
De Niro 10, scorsese 10......e quei titoli di testa?? unici
Sublime, unico, emozionante.....toro scatenato è tutto questo.....il miglior film sulla boxe mai realizzato....degno erede di Lassù qualcuno mi ama...come De niro è degno erede del grande Paul Newmann....Scorsese genio e maestro
MAMMA RAGA' ,CHE INTERPRETAZIONE........E CHE FILMOOOOOOOONEEEEEEEEEE E CHE REGIA, MA SCUSATE SBAGLIO ? O I PIU' GRANDI REGISTI SO PAESA'(ITALOAMERICANI),,,,,,,,,,SCORSESE, DE PALMA, COPPOLA,CIMINO, TARANTINO (SE UNISCI TANTI FILM DI QUESTI CINEASTI,C'E' LA STORIA INTERA DEL CINEMA). NON MI SBAGLIO E'
Probabilmente stiamo parlando di uno dei 10 migliori film della storia cinematografica statunitense... inutile cercare di recensire e/o commentare una pellicola di tale spessore. Il film descrive in modo perfetto la parabola ascendente/discendente del pugile La Motta: le paranoie che accompagnano il protagonista lo porteranno a sgretolare le sue poche certezze familiari devastando la sua carriera [...] Vai alla recensione »
sublime, epico, immenso.....il più bel film sulla boxe....degno erede di lassù qualcuno mi ama....De Niro divino....Scorsese Leggendario.....5 stelle tutte ma proprio tutte
GRANDE LA REGIA DA OSCAR DE NIRO SUPERA SE STESSO IN QUESTO FILM OSCAR MERITATO. LA SUA BRAVURA E SOVRUMANA SI MEDESIMA BENISSIMO NELLA PARTE DI JACK LA MOTTA GRANDIOSO L'ATTORE PIU GRANDE DI TUTTI I TEMPI...................
Cosa ha visto il recensore? Nei filmini a colori compaiono De Niro e la Moriarty, non il "vero La Motta".E, sempre a proposito della sua attenzione, il recensore poteva forse rendersi conto della totale inverosimiglianza degli incontri di boxe presenti nel film, con pestaggi di tale violenza che condurrebbero chi li subisse alla morte o al coma .
il duo scorsese-deniro al meglio per una storia epica. da vedere
Jake La Motta è stato un pugile vissuto nel secondo dopoguerra, un italo-americano nato e cresciuto nel Bronx, testardo, violento e sconsiderato. Il Jake La Motta descitto da Scorsese è un personaggio terribilmente familiare per chiunque sappia osservarlo con attenzione. La brutalità della sua umanità è di un realismo che colpisce profondamente.
Il miglior film sportivo , biografico e drammatico della storia del cinema con uno dei migliori attori di tutti i tempi e sto parlando del grandissimo ROBERT DE NIRO
Un de niro strepitoso, centra il personaggio entrandogli nella pelle, la sua alta professionalità e il suo immenso talento a servizio dell'arte filmica regalano agli amanti del buon cinema un film eccezionale, oltre la straordinaria prova di de niro, c'è l'ottima regia di scorsese e una fantastica fotografia senza colore in una sceneggiatura giustamente puntigliosa.
E' piacevole, l'inizio è lento, ma poi ingrana bene. Il bianco e nero è adatto alla pellicola, belli gli intermezzi a colori, nella tipica tinta delle vecchie pellicole. Insegna che lo sport agonistico è pieno di "sporcizia", che porta alla rovina.
Ottimo Capolavoro di Martin Scorsese guidato da due grandi del genere come De Niro e Pesci.Un bellissimo incrocio tra il pugilato, la vecchia New York e la malavita. Un film da vedere e da rivedere perchè nn ci si stanca mai di guardarlo. NN bisogna inventarsi nessuna descrizione questa frase descrive precisamente quello che andrete a vedere Buona visione .
Non è un film sulla boxe. La Boxe è solo una cornice ad un quadro sull'America violenta e arrivista che sconvolge la vita di un italo-americano che cerca di emergere dal suo degrado e così facendo cade in un tunnel peggiore: il degrado della sua anima... Su De Niro in questo film non ci sono parole che possano commentarlo, Scorsese si dimostra ancora una volta registra di un'alt [...] Vai alla recensione »
Film sulla vita di un grande pugile degli anni '50, Jake La Motta, detto “il toro del Bronx”, ma che offre anche uno spaccato sul Mondo della boxe, fatto non solo di talento ma altresì di business e malavita; quelli che rovineranno la carriera di questo promettente pugile, che forse ha pagato, come tanti grandi atleti la propria scarsa cultura.
un film grandioso in tutti i sensi a partire dal mostro sacro de niro che vince il suo secondo meritatissimo oscar come miglior attore. Scorsese e ai massimi livelli e anche joe pesci da una grandissima prova. la parte di jack la motta e resa benissimo,grande de niro direi mitico
A mio parere la più grande interpretazione di Robert De Niro dopo Taxy Driver, Il Padrino e Gli Intoccabili, inoltre è uno dei più grandi film della boxe del mondo. In questo stupendo e indimenticabile capolavoro, Martin Scorsese crea una avvincente e drammatica storia di un pugile realmente esistito, delle sue situazioni e problemi famigliari (i continui litigi con il fratello [...] Vai alla recensione »
nel film verso i 30 minuti quando jack corteggia vicky si sente in sottofondo la canzone "stornelli fiorentini" di carlo buti, ma nella colonna sonora la canzone, anche se ha lo stesso titolo, è diversa. come è possibile?
Quando ho visto voti alti per Toro Scatenato,ho pensato ad un gregge. Tutti a lodare un film di una noia mortale e che non emoziona(a parte un paio di scene)per la sola presenza di De Niro(grande Amendola) e la regia di un grande,Scorsese. Se l'attore fosse stato un J.Turturro e il regista un Tony Scott,questo film non l'avreste neppure finito di vedere.
Quanti pugili sono saliti sul ring del cinema. I pugili sono soli, 1 pugili combattono per riscattare la propria miseria, la propria infanzia, per rivendicare a pugni un posto all'individuo, per rompere una condizione sociale. Il pugilato è stato una grande metafora per il cinema americano, e continuerà a esserlo. Sulla strada dei pugili cinematografici questo Toro scatenato occuperà un posto importante, [...] Vai alla recensione »
Martin Scorsese si riallaccia al cinema classico (modelli: Stasera ho Vinto anch'Io e Il Colosso d'Argilla) e lo ribalta in opera modernissima, sorta di negativo autorale di Rocky, senza esaltazione sportiva, frantumato da un elaborato montaggio, commentato dalle note meste di Pietro Mascagni, stratificato da suoni improvvisi o ambientali e affogato in un bianco e nero iperrealista talmente espressivo [...] Vai alla recensione »
"È colpa tua, Charley. Eri mio fratello. Avresti dovuto prenderti cura di me almeno un po', invece di farmi prendere tutte quelle botte solo per un po' di soldi. Non capisci... È questione di classe! Potevo diventare un campione. Potevo diventare qualcuno, invece di niente, come sono adesso. Guardiamo in faccia la verità. È colpa tua, Charley. È colpa tua.
In un passaggio del suo Una claustrocinefilia (e verrà perdonato fare riferimento a un film diretto da uno dei fondatori di questa rivista) Alessandro Aniballi ha una eccellente intuizione, quella di mettere in relazione Toro scatenato con Quarto potere. Cosa lega i due film? Il discorso sull'intrattenimento, la parabola umana, ma anche e soprattutto un dettaglio tecnico: i flash.
L'incipit onirico: un guerriero sul ring deserto saltella in accappatoio, prova i colpi, i flash squarciano il buio, l'Intermezzo da "Cavalleria Rusticana" accompagna. I match, girati tutti diversi, in piena luce i primi mentre le ombre via via si allungano sugli ultimi e i suoni si fanno minacciosi fino al silenzio, la cinepresa sempre dentro il quadrato, il montaggio che alterna le soggettive dei [...] Vai alla recensione »