•  
  •  
  •  
Apri le opzioni

Joaquin Phoenix

Joaquin Phoenix (Joaquin Raphael Phoenix) è un attore statunitense, produttore, produttore esecutivo, musicista, è nato il 28 ottobre 1974 a San Juan, Portorico (USA). Al cinema il 2 ottobre 2024 con il film Joker - Folie À Deux.
Nel 2020 ha ricevuto il premio come miglior attore al Premio Oscar per il film Joker. Dal 2006 al 2020 Joaquin Phoenix ha vinto 8 premi: BAFTA (2020), Critics Choice Award (2020), Festival di Cannes (2017), Festival di Venezia (2012), Golden Globes (2006, 2020), Premio Oscar (2020), SAG Awards (2020). Joaquin Phoenix ha oggi 49 anni ed è del segno zodiacale Scorpione.

La fenice risorta dalla morte fraterna

A cura di Fabio Secchi Frau

Lo avevano definito "il secondo Phoenix più famoso", dato che il primo era suo fratello maggiore, River.
River che aveva cominciato a recitare da bambino. River, indimenticabile attore hollywoodiano. River, attivista e vegano convinto. River, incarnazione di una nuova gioventù bruciata e simbolo di un'inquietudine generazionale tra la fine degli Anni Ottanta e l'inizio degli Anni Novanta. River il bello e dannato portoricano, gravato dal talento e dalla bellezza, desiderato da tutti come precoce sex symbol. River che, quando Joaquin era ancora adolescente, lo spinse a proseguire con determinazione le sue orme e a non mollare, spiegandogli come superare i propri limiti per calarsi nei ruoli cinematografici più disparati.
Ma Joaquin non era ancora convinto, anche se la maniera in cui River affrontava il set e la fama lo affascinava... Ma essere suo fratello era un conto ed era facile, bastava un po' di gentilezza e tanto amore... quel che era difficile era essere, oltre quello, anche un attore sotto la sua ombra.
Ma come dicono in Blade Runner "La luce che arde col doppio di splendore brucia per metà tempo", così l'accecante carriera di River finisce bruscamente a soli ventitré anni, fuori dalla discoteca Viper Room di proprietà di Johnny Depp, a Los Angeles, proprio tra le braccia di Joaquin e della sorella Rain, che disperatamente chiamarono la polizia nel tentativo di salvarlo da un'overdorse fatale.
Joaquin non si dà pace dopo i funerali. I media stanno addosso alla famiglia e cominciano a confrontare i due, calcando la mano sulle responsabilità dei loro genitori e proiettando, in seguito, pregiudizi e un'inesistente reputazione di sfiducia nella professionalità di Joaquin. Gli viene attribuita qualsiasi cosa, dall'uso dei stupefacenti all'alcolismo, da un comportamento violento alle distanze prese nei confronti della famiglia, da relazioni tossiche alla sua netta contrapposizione a tutte le regole imposte dai registi.
In realtà, niente di tutto questo è mai avvenuto. L'allora diciannovenne stava facendo l'unica cosa si sentiva di fare in quel delicato momento: piangere la morte della persona più importante nella sua vita e cercare di elaborarne al meglio la scomparsa.
Segue così un lungo periodo nel quale si chiude in se stesso e attorno ai suoi affetti, tagliando fuori e definitivamente la stampa dalla sua vita e già pensando a usare quell'inquietante vulnerabilità per migliorare le sue performances. Impara così a incanalare l'atroce dolore in un'intensa arte drammatica, così oscura e totalizzante da diventare la sua unica valvola di sfogo emotivo, tanto importante e vitale da rimanerne talvolta incastrato tra i suoi meccanismi.
In breve tempo, diventa uno dei migliori attori della sua generazione, come Leonardo DiCaprio, Ewan McGregor, Jude Law o James Franco, ma soprattutto arriva lì dove River aveva tentato di arrivare: all'Oscar come miglior attore protagonista.
Eppure tutto sembrava contro di lui: la monumentale grandezza del fratello; l'esclusione da un certo tipo di cinema perché giudicato "troppo brutto" a causa di un labbro sfregiato; quell'aria scontrosa e sbattuta che infondeva sfiducia... Ma era solo superficie. Dietro c'era un interprete che ha saputo ridefinire il ruolo dell'attore, che ha sfidato convenzioni con ruoli difficili, che è riuscito a sfruttare le proprie doti camaleontiche per impregnare un film della sua presenza.
Joaquin Phoenix diventa così l'unico Phoenix. Una fenice resuscitata, ricomposta, rinata non dalle sue ceneri, ma da quelle dell'amato fratello.
Leggendaria la sua capacità di prepararsi a una parte, compiendo un'immersone profondissima nel personaggio e spesso offuscando, anche nello spettatore, quella sostanziale discriminazione tra finzione e realtà, come nel caso del mockumentary Joaquin Phoenix - Io sono qui! (2010), nel quale fece credere al mondo intero di voler lasciare la sua carriera di interprete per darsi a quella di rapper.
Phoenix spiega che non ha una metodologia vera e propria per entrare nei panni di chi gli propongono, si sente semplicemente attratto da personaggi complicati, complessi e curiosi, cercando di trovare delle affinità con essi, punti psicologici in comune che gli consentano perlomeno di indossare le medesime scarpe, pur sapendo che, un giorno, li dovrà sostituire totalmente.
Di volta in volta, lo abbiamo visto trasformarsi in un uomo ansioso che deve vedersela con tutta un'esistenza in lotta e in un audace e angosciante Joker, nel seguace di una setta e nel ragazzino circuito da una donna molto più grande, è stato addirittura un imperatore romano e un uomo che si innamora perdutamente di un'intelligenza artificiale. Il tutto mentre nella realtà si preoccupava del cambiamento climatico e della protezione degli animali.

Leaf Phoenix
Nato il 28 ottobre 1974 a Río Piedras, a Porto Rico, dal fondatore di un'azienda di giardinaggio paesaggistico e dalla segretaria esecutiva della NBC, Arlyn Dunetz, Joaquin Phoenix cresce assieme ai suoi fratelli: River, Rain, Liberty e Summer, che diventeranno tutti attori proprio grazie ai contatti dal lavoro materno.
Inizialmente, rimangono nella capitale della nazione latino-americana, salvo poi unirsi al culto religioso dei Children of God e trasferirsi in varie città del Sud America come missionari di culto. Uscirono dalla setta nel 1977, non volendo seguire quelli che, a loro dire, erano precetti distorti e ambigui.
Trasferiti in Florida e poi a Los Angeles, e usando il cognome d'arte Phoenix, compiranno i primi passi come attori in spot commerciali e piccole parti televisive; Joaquin in particolare appare in un episodio del 1982 del telefilm Seven Brides for Seven Brothers, proprio accanto a River e usando come nome d'arte Leaf.
Due anni più tardi, è ancora accanto a lui nel programma "ABC Afterschool Specials", poi avrà piccole parti in La signora in giallo, Professione pericolo, Hill Street giorno e notte, nel film tv Vittime del silenzio con Michael Ontkean, JoBeth Williams e Shelley Morrison, nonché in una puntata di Alfred Hitchcock presenta accanto a Robert Loggia.

Esordio cinematografico
Lasciata la scuola, esordisce come attore cinematografico in Space Camp - Gravità zero, con il convincente ruolo di un ragazzino che impara tutto sui programmi spaziali della NASA, in mezzo ad altre star dell'epoca come Lea Thompson, Tate Donovan, Kelly Preston, Kate Capshaw e Tom Skerrit. Seguirà il suo primo ruolo da protagonista in Mamma, ho acchiappato un russo (1987) e reciterà con Steve Martin nella commedia corale Parenti, amici e tanti guai (1989) di Ron Howard.

Il ritiro precoce dalle scene e il ritorno come Joaquin
Coi soldi ricavati da queste prime esperienze, decide di fare un lungo viaggio in Messico con suo padre. Non ama molto lo star system e sta pensando seriamente di lasciare quella carriera, magari riprendere a studiare e diventare qualcos'altro. Ma una volta ritornato a casa, verrà convinto da River a continuare il suo percorso e a cambiare il proprio nome d'arte con il suo vero nome, quindi non più Leaf Phoenix, ma semplicemente Joaquin Phoenix.
Il ritorno alle scene però non avverrà subito, proprio a causa della morte di River. L'assalto dei media sarà così violento che tutta la famiglia tornerà a Porto Rico per trovare un po' di pace.
Solo nel 1995, Joaquin ritornerà su un set, accettando di essere diretto da uno dei registi che più di ogni altro contribuirono alla carriera del fratello scomparso, l'indipendente Gus Van Sant, che gli offrì la parte da co-protagonista in Da morire (1995), affiancandolo a Nicole Kidman. Due anni più tardi, Oliver Stone lo impone in U Turn - Inversione di marcia e Pat O'Connor in Innocenza infranta con Liv Tyler, Billy Crudup, Kathy Baker, Will Patton, Joanna Going e Jennifer Connelly. Disinvolto e convincente, dopo due pellicole abbastanza mediocri (Il tempo di decidere di Joseph Ruben e Il sapore del sangue di David Dobkin), ottiene un ruolo secondario in 8mm - Delitto a luci rosse di Joel Schumacher, nel quale affianca Nicolas Cage in un thriller ambientato nel mondo underground della pornografia illegale.

Il sodalizio artistico con James Gray
Il 2000 è l'anno dell'incontro chiave di Phoenix con uno dei suoi registi con i quali stringerà un profondo sodalizio artistico: James Gray.
Fin da subito, Gray rimane sorpreso dalla profonda educazione e dolcezza che l'attore nasconde sotto quell'aura da attore maledetto che gli Studios e una certa stampa sembrano affibiargli, ma soprattutto è impressionato dall'estrema professionalità e preparazione che il giovane attore impiega per entrare in un ruolo. Lo inserisce prima in The Yards, pellicola del 2000, che però non riscuote così tanto successo. Poi sette anni più tardi, lo vuole come protagonista de I padroni della notte, con Robert Duval e Mark Wahlberg, in una saga familiare e amicale che si sporca di sangue e infedeltà. Più leggero il loro Two Lovers, assieme a Gwyneth Paltrow, Vinessa Shaw e Isabella Rossellini. Qui, gli propone un personaggio più insicuro, tormentato e perdutamente innamorato della sua vicina di casa.
Nel 2013, lo dirige invece nel film ambientato negli Anni Trenta C'era una volta a New York, un melodramma con Marion Cotillard e Jeremy Renner. Seppur elegante e patinato, il film non riesce a tirare fuori l'emotività che dovrebbe invece accendere, con il rischio di spegnersi troppo presto. Viene difatto indicato, assieme all'attrice francese, come il solo motivo per guardare la pellicola.

La prima candidatura all'Oscar
Intanto, è il grande Ridley Scott a regalargli un personaggio decisivo per la sua carriera col peplum Il gladiatore (2000). A lui andrà l'antagonista: il crudele Imperatore romano Commodo. E per quanto Russell Crowe gli rubi la scena con la sua prestanza fisica e una presenza assoluta, Phoenix ne uscirà con la sua prima candidatura agli Oscar come miglior attore non protagonista, che però quell'anno andrà curiosamente a un altro attore portoricano Benicio Del Toro per Traffic.
Diretto da Philip Kaufman in Quills - La penna dello scandalo, sulla vita e il lavoro del Marchese de Sade, dove è un sacerdote francese che perde la testa per una giovane Kate Winslet, dopo Buffalo Soldiers (2001), sarà diretto per ben due volte da M. Night Shyamalan, che prima lo vorrà nel fantascientifico Signs (2002) come fratello di Mel Gibson e poi nel misterioso The Village (2004). C'è spazio anche per il dogmatico Thomas Vinterberg e per il suo Le forze del destino (2003), nonché per un'amicizia virile con John Travolta nel testosteronico e infiammabile Squadra 49 (2004).

Cantare come Johnny Cash
Terry George lo inserisce poi tra gli interpreti di Hotel Rwanda (2004) e in Reservation Road (2007), mentre James Mangold gli permette di compiere una trasformazione favolosa offrendogli il polveroso e ruvido Johnny Cash su un piatto d'argento, grazie a Quando l'amore brucia l'anima - Walk the Line (2005).
Accanto a quella di Commodo, questa interpretazione rappresenta un'altra punta di diamante nella carriera di Joaquin Phoenix, che offre al pubblico tutta la sua camaleontica capacità di essere un altro uomo. Suona come Cash, canta come Cash, si muove come Cash, parla come Cash, attraverso un mimetismo che viene osannato da critica e pubblico. Una performance talmente straordinaria da ottenere la sua seconda candidatura all'Oscar, stavolta come miglior attore protagonista. Purtroppo, ancora una volta, gli viene preferito un altro attore, Philip Seymour Hoffman per il suo ritratto di Truman Capote in Truman Capote - A sangue freddo.

Una Coppa Volpi divisa in due
Si vendicherà, facendo credere a tutti di volersi allontanare dalle scene per tentare una nuova carriera come cantante hip-hop, offrendo alla stampa quella vita di eccessi consumati sotto gli occhi dell'opinione pubblica che tanto gli avevano cucito addosso. In realtà, è tutta una montatura creata ad arte per il mockumentary diretto da Casey Affleck Joaquin Phoenix - Io sono qui! del 2010. Lo dimostra il fatto che nel 2012, è già in sella a un nuovo difficilissimo e importante ruolo nel nuovo film di Paul Thomas Anderson The Master. Qui, proprio accanto a Philip Seymour Hoffman, Phoenix dà vita a un duello psicologico tra due violente e intense personalità, quella di Hoffman nella parte del fondatore di una setta (sulla falsariga di L. Ron Hubbard, creatore di Scientology) e quella di Phoenix in quella dell'allievo-seguace senza alcuna speranza di salvezza.
Entrambi in stato di grazia, entrambi vincitori di una Coppa Volpi al Festival di Venezia, verranno candidati all'Oscar in due categorie differenti (Phoenix la spunterà però come protagonista), senza però vincere alcuna statuetta (a Hoffmann verrà preferito Christoph Waltz per Django Unchained e a Phoenix Daniel Day-Lewis per Lincoln), ma rimarrà per pubblico e critica l'incisiva grandezza del giovane attore che, offre corpo, nervosismo, volto consumato e sguardi allucinati a un ex marine disadattato e alcolista, che si deforma nel figlio-vittima sacrificale di un profeta fin troppo carnale.
Ma Paul Thomas Anderson ci prenderà gusto ad averlo sul set e così lo sceglierà come meraviglioso detective privato alla Philip Marlowe (ma più strafatto) in Vizio di forma (2014). Perennemente stupito, con addosso sandali e uno spinello sempre pronto, Doc Sportello diventa famoso tanto quanto lo sono i suoi basettoni extralarge e la sua capigliatura afro, e sbroglia la matassa di un delitto che sembrava impossibile da risolvere.

Il romanticismo malinconico di Lei
Più intimo, quasi adorabile e malinconico e così innocuo, il suo Theodore in Lei (2013), pellicola firmata da Spike Jonze, su un uomo che si innamora di un'intelligenza artificiale e riscopre emozioni che credeva di aver perduto nell'asocialità sentimentale, causata dalla fine di un matrimonio. Raramente, gli spettatori hanno potuto godere di un Phoenix così intenso e misurato, impaurito e gioioso. Una performance eccellente e poetica, al di sopra di qualsiasi lode, tanto che molti si chiesero perché non fosse mai arrivata una meritatissima candidatura all'Oscar.

Un altro Joker da Oscar
Nel 2015, Woody Allen lo sceglie per il suo Irrational Man, facendolo ingrassare e consegnandogli il ruolo di un imbruttito alcolista accanto a una studentessa innamorata, interpretata da Emma Stone.
E quando sembra che i momenti migliori della sua carriera siano passati a causa dei troppi titoli non particolarmente graffianti - un A Beautiful Day - You Were Never Really Here del 2017 e un religiosissimo Maria Maddalena (2018), dove Phoenix è un altro sofferto Gesù Cristo, da alcuni considerato uno dei migliori visti sul grande schermo e da altri etichettato come il peggiore portato al cinema -, lui cerca di risollevarsi coi guizzi di Gus Van Sant e del suo Don't Worry, che però non producono l'effetto desiderato, così come non lo aiuterà il western I fratelli Sisters del francese Jacques Audiard, dove è uno yankee accanto a John C. Reilly.
Curiosamente, sarà invece Todd Phillips con il suo thriller psicologico Joker del 2019, basato sul celebre antagonista di Batman, a consegnargli la definitiva rinascita artistica attraverso il tanto atteso Oscar come miglior attore protagonista.
Per il ruolo di un clown fallito che scende i gradini della propria sanità mentale, ispirando violenza e rivoluzione in una decadente Gotham Ciy, Phoenix perde ben 24 chili e dà luogo a un'altra delle sue straordinarie interpretazioni: rischiosa, originale, ma efficace. Un Joker ipnotico, che prende comunque le distanze da quello già onorato con il medesimo premio a un defunto Heath Ledger, perché capace di scatenare insieme tensione e pena. Un personaggio che poi tenterà di approfondire e sviluppare meglio nel sequel Joker: Folie à Deux, con Lady Gaga e sempre per la regia di Todd Phillips.
Finalmente, una volta arrivato al premio più importante della sua carriera, ritorna sul grande schermo in C'mon C'mon (2021), portando un uomo a lui più simile per natura calorosa e timida empatia. Poi tenterà ancora il rischio con Beau ha paura (2023), pellicola del mitico nuovo regista horror Ari Aster. Inoltre nel 2023 è protagonista del nuovo film di Ridley Scott Napoleon.

Regista
Joaquin Phoenix è anche il regista di numerosi video musicali per band come Ringside, She Wants Revenge, People in Planes, Arckid, Albert Hammond Jr e Silversun Pickups, collaborando spesso anche con Kanye West.

Vita privata
Joaquin Phoenix è stato legato sentimentalmente a Liv Tyler durante gli Anni Novanta; quando la relazione è finita, i due sono comunque rimasti ottimi amici, tanto da considerarsi reciprocamente "amici di famiglia". Ha poi avuto una lunga storia d'amore con la top model sudafricana Topaz Page-Green. Quando il loro rapporto è finito, si è innamorato sul set di Maria Maddalena della collega Rooney Mara, dalla quale ha avuto il suo primogenito: River Lee Phoenix.
Riprendendo le lezioni di vita della sua famiglia, Joaquin Phoenix è un attivista dei diritti degli animali.
Molto protettivo per quello che riguarda la sua vita privata, è stato vittima di un incidente stradale nel 2006 per un guasto ai freni, ed è stato aiutato a uscire dalle lamiere della sua auto da un altro conducente d'auto che era nelle vicinanze e che altri non era che il grande cineasta Werner Herzog.

Prossimi film

Ultimi film

Drammatico, (USA, Gran Bretagna - 2023), 158 min.
Commedia, Drammatico - (Canada, USA - 2023), 179 min.
Drammatico, (USA - 2021), 108 min.
Azione, Avventura - (USA - 2019), 122 min.

Focus

INCONTRI
sabato 5 ottobre 2019
Sonia Serafini

Arthur Fleck vive con l'anziana madre in un palazzone fatiscente e sbarca il lunario facendo pubblicità per la strada travestito da clown, in attesa di avere il giusto materiale per realizzare il desiderio di fare il comico. La sua vita, però, è una tragedia: ignorato, calpestato, bullizzato, preso in giro da da chiunque, ha sviluppato un tic nervoso che lo fa ridere a sproposito incontrollabilmente, rendendolo inquietante e allontanando ulteriormente da lui ogni possibile relazione sociale

CELEBRITIES
martedì 14 agosto 2018
Paola Casella

"Non ho fatto altro che cavalcare la forza vitale di Joaquin Phoenix", ha dichiarato Philip Seymour Hoffman nell'accettare la Coppa Volpi ex aequo alla 69esima edizione della Mostra di Venezia per The Master. E in effetti è più giusto descrivere Phoenix come una forza della natura che come un semplice attore: da quando è comparso sulla scena - a 8 anni, in una trasposizione televisiva del musical Sette spose per sette fratelli - il pubblico ha dovuto fare i conti con la sua presenza scenica potente (nonostante un labbro leporino mal ricucito) e la sua recitazione intensa

INCONTRI
sabato 28 aprile 2018
Paola Casella

"Sul set di Irrational Man avevo chiesto al direttore della fotografia Darius Khondji con quale regista gli sarebbe piaciuto lavorare. Lynne Ramsay, ha risposto - lei, e nessun altro. Visto che Darius è uno dei migliori fotografi al mondo e che ha lavorato con Woody Allen, David Fincher, Michael Haneke e Bernardo Bertolucci, ho pensato bene di seguire il suo consiglio". Joaquin Phoenix ha accettato di interpretare il ruolo di Joe, l'ex marine e agente dell'Fbi protagonista di A Beautiful Day (guarda la video recensione), dramma a basso budget con cui la regista e autrice scozzese ha conquistato a Cannes il premio per la Miglior Sceneggiatura

I film più famosi

Commedia, Drammatico - (USA - 2014), 148 min.
Azione, Avventura - (USA - 2019), 122 min.
Storico, (USA - 2000), 155 min.
Drammatico, (USA - 2007), 117 min.
Drammatico, Sentimentale - (USA - 2013), 126 min.
Drammatico, (USA - 2008), 100 min.
Drammatico, (USA, Gran Bretagna - 2023), 158 min.

News

Regia di Todd Phillips. Un film con Joaquin Phoenix, Lady GaGa, Zazie Beetz, Brendan Gleeson, Catherine Keener. Da...
Monumento del cinema popolare contemporaneo e inventore di grandi miti moderni, il cineasta ha lasciato dietro di...
L'attore è protagonista di Napoleon, il nuovo kolossal storico firmato da Ridley Scott. Dal 23 novembre...
Regia di Ridley Scott. Un film con Joaquin Phoenix, Vanessa Kirby, Tahar Rahim, Youssef Kerkour, Hannah Flynn. Da...
Regia di Ridley Scott. Un film con Joaquin Phoenix, Vanessa Kirby, Tahar Rahim, Youssef Kerkour, Hannah Flynn. Da...
Regia di Ridley Scott. Un film con Joaquin Phoenix, Vanessa Kirby, Tahar Rahim, Youssef Kerkour, Hannah Flynn. Da...
Per Ari Aster il “sound field” è materia imprescindibile, sia drammaturgicamente che narrativamente....
Il terzo di film da regista di Ari Aster è un’opera allucinatoria, disturbante, ossessiva, talvolta...
La marcata instabilità emotiva dei suoi personaggi doveva presto o tardi incontrare il cinema di Aster, nuovo...
Punta di diamante dell'horror contemporaneo, il regista torna al cinema dirigendo Joaquin Phoenix in Beau ha paura....
L'attore premio Oscar per Joker Joaquin Phoenix sarà nella commedia da incubo di Ari Aster Beau ha paura....
Un'opera che intreccia mistero e humor nero in un viaggio folle e immersivo.
Regia di Ari Aster. Un film con Joaquin Phoenix, Kylie Rogers, Parker Posey, Amy Ryan, Nathan Lane. Prossimamente al cinema.
Regia di Ari Aster. Un film con Joaquin Phoenix, Kylie Rogers, Parker Posey, Amy Ryan, Nathan Lane.
A comunicare l’inizio delle riprese del sequel di Joker, è stato lo stesso regista Todd Phillips, che...
Un uomo di mezza età impara a prendersi cura di un bambino per la prima volta, attraverso un viaggio che si...
Dopo i grandi successi di Hereditary e Midsommar, Ari Aster dirige il premio Oscar Joaquin Phoenix.
Leone d'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia. Con Joaquin Phoenix nei panni del temuto clown killer. Disponibile su...
Il film sudcoreano si aggiudica quattro Oscar (Miglior film, regia, sceneggiatura originale e Miglior film...
La magistrale interpretazione di Arthur Fleck nel Joker di Todd Phillips è valsa al sofisticato...
Vai alla home di MYmovies.it »
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | Serie TV | Dvd | Stasera in Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | TROVASTREAMING
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati