Anno | 2004 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Canada, Gran Bretagna, Italia, Sudafrica |
Durata | 121 minuti |
Regia di | Terry George |
Attori | Don Cheadle, Sophie Okonedo, Nick Nolte, Joaquin Phoenix, Roberto Citran, David O'Hara Tony Kgoroge, Xolani Mali, Desmond Dube, Hakeem Kae-Kazim, Antonio David Lyons, Leleti Khumalo, Lennox Mathabathe, Mothusi Magano. |
Uscita | venerdì 11 marzo 2005 |
Tag | Da vedere 2004 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,26 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 11 marzo 2016
In Ruanda,all'inizio degli anni '90, un milione di Tutsi e' stato letteralmente massacrato dai rivali Hutu senza che la comunita' internazionale facesse nulla, se non lasciare a poche forze dell'Onu il compito di un'interdizione di scarsa efficacia. Il film ha ottenuto 2 candidature a Premi Oscar, 2 candidature a Golden Globes, 3 candidature a SAG Awards, In Italia al Box Office Hotel Rwanda ha incassato 530 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Ogni tanto il cinema si assume il compito di ricordarci che ci sono genocidi per cui i "difensori della liberta e della democrazia" si indignano e dispiegano le loro forze ed altri in cui lasciano fare voltandosi dall'altra parte. Perche'? Ognuno può trovare da sè la risposta. Il fatto però resta. Incontrovertibile. In Ruanda, all'inizio degli anni '90, un milione di Tutsi è stato letteralmente massacrato dai rivali Hutu senza che la comunità internazionale facesse nulla, se non lasciare a poche forze dell'Onu il compito di un'interdizione di scarsa efficacia.
Questa co-produzione anglo/italo/sudafricana (tra gli interpreti il nostro Citran, Nick Nolte e un non accreditato Jean Reno) ce lo ricorda con le forme proprie del cinema spettacolare. Non si fa polemica in "Hotel Rwanda" ma si parla alla coscienza degli spettatori grazie alle vicende di uno 'Schindler' africano. Paul Rusebagina, un africano direttore di un Hotel della catena Sabena, riuscì a salvare piu' di 1200 persone grazie al coraggio personale e a un altruismo che gli impediva di veder morire la gente senza far nulla. Il film non edulcora la situazione nè fa del protagonista un santo. Ci racconta, molto semplicemente, una storia che la nostra coscienza e i nostri media hanno cancellato probabilmente perchè "non interessante". Già questo dovrebbe fornirci materia di riflessione sulla cosiddetta "informazione".
Scritto (con K. Pearson) e diretto da George, Hotel Rwanda è un film convincente e sinceramente emozionante, che narra di una delle pagine più buie della storia recente dell'Africa. A partire dall'inizio di aprile fino a metà luglio 1994, tra l'indifferenza delle nazioni occidentali, un numero imprecisato, tra le 800.
Raccontare una battaglia, una guerra o un evento storico di qualsiasi genere non è mai facile, figurarsi il genocidio del 1994 in Ruanda! Nonostante conoscessi a grandi linee i fatti storici non sapevo nulla di questo uomo e del suo enorme gesto di coraggio, più unico che raro e che ricorda molto la lista di Schindler. Già dalle prime scene si capisce subito a quale modello di [...] Vai alla recensione »
"hotel Rwanda" racconta la storia vera di un direttore d'albergo, Paul, che lavora per conto della belga sabena in un 4 stelle con clienti super ricchi e che, al degenerare della ribellione tutsi e ella repressione( un genocidio) di questa minoranza da parte degli hutu, si rende conto di esser stato trattato come una scimmietta ammaestrata da tutti coloro che l'hanno elevato socialmente, [...] Vai alla recensione »
Uno dei film più belli che ho visto, assolutamente spettacolare! Fotografia molto curata, colonna sonora toccante ma delicata, composta dal musicista Andrea Guerra, ma soprattutto un cast eccezionale, che va da Don Cheadle a Nick Nolte a Joaquin Phoenix, ma che comprende anche la bravissima, ma poco conosciuta Sophie Okonedo.
Uno dei pochissimi film che non riesco a toglermi dalla testa(e di film ne ho visti!). Struggente ed appassionane; è cruento quanto basta, ti fa sentire veramente triste. Mi sento di dire che se non lo avete mai visto vi state perdendo uno dei film drammatici più belli di tutti i tempi. Dopo aver letto questo commento correte a guardarlo!
Anche se hotel rwanda è bel film, assai migliore nel raccontare il dramma del ruanda (migliore in tutti i sensi, come regia, interpretazione, racconto) è “sometimes in april”. Unico difetto: quasi introvabile. Ma se vi interessa il genere resta certamente uno dei film imperdibili di questi ultimi anni.
Davvero uno dei migliori film che abbia mai visto. Mostra il lato "oscuro" dell'essere umano, il suo istinto di sopravvivenza; ma soprattutto mette in evidenza quanto il governo mondiale possa fare schifo. Il mio voto è sicuramente 5; è un film che difficilmente riuscirò a dimenticare.
Hotel Rwanda è un film del 2004 diretto da Terry George. La storia parla del massacro avvenuto nel 1994 nel Ruanda dove gli Hutu sterminarono quasi tutti i Tutsi e di come Paul Rusesabagina trovò rifugio e salvò 1200 Hutu e Tutsi. Una storia che fa molto riflettere e che parla del coraggio di Paul che salvò tante vite umane mentre il mondo faceva finta di niente.
Oltre a Shindler's List e Pearl Harbor è stato il film storico che più mi ha emozionato. Ti fa riflettere su quanto il governo mondiale possa essere inefficiente, e ingiusto con le persone che più hanno bisogno d'aiuto. Film semplicemente stupendo.
ho finito di vedere il film e mi sono chiesto : PERCHE' L'UOMO ARRIVA A TANTO????? è inutile scrivere un parere personale su questo film, perche' descrivere lo stato d'animo alla fine della pellicola mi diventa difficile, ogni parola, ogni pensiero è nulla in confronto a quello che la gente di quella parte di africa, e di tutto il mondo subisce...!!!
Impegnato, fino alle lacrime, Hotel Rwanda, di Terry George, star Don Cheadle, esploso in Traffic e Boogie Night, una coproduzione (Gb, Sudafrica e Italia, Mikado, questa volta) girato interamente in lingua inglese, improbabile idioma comune di hutu e tutsi. Si racconta, tra uno sbandierare di croci al petto, peggio che tra le anchorwomen dei tg italiani, la storia di Paul Rusesabinga, manager dell'hotel [...] Vai alla recensione »
Dal 9 aprile al 19 luglio 1994, in Ruanda fu massacrato quasi un milione di Tutsi e di Hutu moderati dalle milizie estremiste Hutu, nel disinteresse generale dell’Occidente, che, nonostante le pressanti richieste del generale canadese Dallaire, decise di diminuire il contingente di pace delle Nazioni Unite, limitandosi a un rapido intervento per salvare gli occidentali.
Oltre mille persone messe in salvo per non compromettere il buon nome di un grande albergo africano di proprietà occidentale. La storia è piena zeppa di paradossi, ma questo ha le carte in regola per superarli tutti: la vicenda vera raccontata da Hotel Rwanda, di Terry George, è infatti la prova provata di quanto le vite degli africani, di per sé, sullo scacchiere internazionale contino meno di nulla. I [...] Vai alla recensione »
I film di denuncia spesso non servono a niente, perché sciatti, retorici e schierati sul versante «politicamente corretto» dell'argomento. Quando, però, ci si trova immersi in due ore di cinema scolpito e trascinante come quelle regalate al festival da «Hotel Rwanda» (nella foto), il discorso si rovescia e scocca l'ora degli applausi a scena aperta.
Violando le direttive della televisione per cui lavora, Jack (Joaquin Phoenix) è riuscito a documentare la strage che insanguina il Rwanda. Gli è bastato andare poco oltre il muro che circonda l’Hotel des Miiles Collines, a Kigali, e con la sua telecamera ha raccolto le immagini di donne, uomini e bambini tutsi uccisi dai machete della “milizia” hutu.
Non chiamate Paul Rusesabagina “lo Schindler africano”. L’interessato non apprezza, anche se nel 1994 salvò (lui dice: aiutò) 1.268 persone nascondendole nell’hotel Mille Collines di Kigali per sottrarle ai machete degli estremisti Hutu che massacravano i Tutsi, l’etnia rivale in Ruanda. E poi il paragone non regge comunque. Schindler’s list era un successo annunciato, l’opera a lungo meditata (e [...] Vai alla recensione »
Lo hanno già ribattezzato lo «Schindler africano», ma lui si chiama Paul, Paul Rusesabagina. Ai più questo nome non suggerisce nulla, eppure Paul ha salvato la vita di 1.268 persone durante il genocidio avvenuto poco più di dieci anni fa in Ruanda, quando gli estremisti dell'etnia hutu, aizzati dalla stazione radiofonica Rtml, sterminarono a colpi di macete non solo i tutsi, ribattezzati "scarafaggi", [...] Vai alla recensione »
Il pianeta azzurro è macchiato, ovunque, di sangue. Le atrocità non finiscono mai e le guerre e i genocidi mobilitano le prime pagine, le copertine servizi di apertura dei media nel lasso di tempo che separa una tragedia dall’altra. E il cinema, di solito in differita di alcuni anni, porta il proprio apparato dentro la Storia con risultati contraddittori.
Il messaggio antirazzista (i pigmei sono anche loro esseri umani) di «Man To Man», il film di Regis Wagnier che ha inaugurato il FilmFestival, non ha commosso. E non hanno convinto né il piccolo romanzo di formazione «Thumbsucker» di Mike Mills (nonostante la presenza di Tilda Swinton e di Keanu Reeves); né «Asylum» di David MacKenzie, che pur avvalendosi di un bel cast (Natasha Richardson e Ian McKellen) [...] Vai alla recensione »
Qualcuno lo ha già definito l'Oscar Schindler africano, un uomo assolutamente normale che, davanti all'eccezionalità dell'orrore, riesce a mettere in campo una forza e un coraggio che lui stesso non sa di possedere. Così, dieci anni fa, Paul Rusesabagina, direttore del lussuoso albergo «Mille Collines» di Kigali in Rwanda, divenne, in pochi giorni, l'eroe di uno spaventoso capitolo di storia contemporanea. [...] Vai alla recensione »