Occhi chiari, sguardo incisivo e profondo. Dopo aver vissuto all'ombra del fratello maggiore Ben, costruisce una carriera importante come attore, sceneggiatore e regista. Un po' ribelle per natura, ha dimostrato di saper sfruttare una predisposizione naturale per portare sul grande schermo personaggi contradditori e ricchi di sfaccettature.
L'incontro con Gus Van Sant
Dopo gli studi alla George Washington University, si iscrive alla Columbia, dove si specializza in Fisica. In questo periodo vive con la nonna a Manhattan e coltiva l'interesse per il mondo dello spettacolo, seguendo la strada intrapresa dal fratello maggiore Ben. I primissimi ingaggi avvengono in ambito televisivo (il film Lemon Sky e la serie I Kennedy) ma vengono presto dimenticati. A vent'anni ottiene la parte di un ragazzino complessato che si lascia sedurre dalle grazie di Nicole Kidman; il film, Da morire (1995), diretto da Gus Van Sant, è un audace ritratto di una Barbie provinciale e sciocca che, pur di arrivare al successo in televisione, accetta di commettere un omicidio. Sul set incontra Joaquin Phoenix che diventa in breve uno dei suoi migliori amici. E più tardi la sorella Summer che sposerà e dalla quale avrà due figli.
Qualche ingaggio sbagliato
Nel 1996 prende parte al mediocre In corsa con il sole, dove recita al fianco di Halle Berry e James Belushi. Poi si avvicina al fratello Ben e recita, ancora in ruoli marginali, in Will Hunting genio ribelle (1997) di Gus Van Sant e nella commedia In cerca di Amy (1997) di Kevin Smith. Ottiene una parte nel film American Pie - Il primo assaggio non si scorda mai (1999) e in 200 Cigarettes (1999), dove ritrova il fratello Ben, in quel momento già attore affermato. Con Heather Graham e Luke Wilson è protagonista della commedia mediocre Lui, lei e gli altri (2000), film che apre un periodo di produzioni bistrattate dalla critica (Hamlet 2000, Chi ha ucciso la signora Dearly? e Soul Survivors).
A rapinare con Soderbergh e nel deserto con Matt Damon
Le cose vanno meglio quando incontra il regista Steven Soderbergh, che gli propone di saltare sul carrozzone di Ocean's Eleven - Fate il vostro gioco (2001), al quale seguirà qualche anno più tardi Ocean's Twelve (2004) e Ocean's 13 (2007). In tutti i capitoli della saga Affleck interpreta uno dei fratelli Mormoni che devono guidare la macchina per la fuga dei rapinatori protagonisti; un ruolo secondario che l'attore delinea con garbo e professionalità. Nel 2002 ottiene il suo primo ingaggio importante: è protagonista, assieme a Matt Damon, dell'originale western Gerry di Gus Van Sant. Finalmente ha l'opportunità di dimostrare il suo valore come attore e anche come sceneggiatore, visto che collabora anche alla stesura dello screenplay.
Attore protagonista diretto dal fratello Ben
Appare sconsolato protagonista di un'anaffettiva storia d'amore in Lonesome Jim (2005) di Steve Buscemi, dove duetta con Liv Tyler, e compare anche nella commedia The Last Kiss (2006) di Tony Goldwyn, remake di L'ultimo bacio di Gabriele Muccino. Nel 2007 recita da protagonista, nei panni di un detective privato, in Gone Baby Gone, il debutto alla regia del fratello Ben. E la consacrazione arriva poco dopo grazie al ruolo di Robert Ford in L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford (2007) che gli vale la nomination agli Oscar.
Il debutto come regista
Torna al piacere della scrittura e passa dietro la macchina da presa con il controverso documentario I'm Still Here (2010), dove descrive la 'nuova' vita dell'amico Joaquin Phoenix, intenzionato a diventare un rapper e abbandonare la carriera cinematografica. Bufala o realtà? Le polemiche seguite alla presentazione del film al pubblico hanno contribuito a creare il caso attorno ad un prodotto sfacciato e molto originale. Così da inserire il nome di Casey Affleck nella lista dei 'ribelli' di Hollywood. L'appellativo ritorna quando riprende i panni dell'attore per interpretare un cattivo dalla doppia personalità in The Killer Inside Me (2010) di Michael Winterbottom. L'etichetta di criminale viene tolta per lasciare spazio ad altre interpretazioni comiche in Tower Heist con Ben Stiller ed Eddie Murphy e in Another Bullshit Night in Suck City (2012) di Paul Weitz. Tra gli ultimi film interpretati anche Il fuoco della vendetta di Scott Cooper, il fortunato Interstellar di Christopher Nolan e L'ultima tempesta di Craig Gillespie.
Torna poi nei panni della recluta Chris Allen nel thriller ad alta tensione Codice 999. Lavora anche come protagonista nel terzo film di Kenneth Lonergan Manchester by the Sea, per cui si aggiudica il Golden Globe nella sezione miglior attore in un film drammatico e, alla sua seconda nomination al Premio Oscar, lo vince come miglior attore protagonista. Nel 2017 lavora in A Ghost Story del regista David Lowery, che lo rivorrà nei panni del poliziotto che dà la caccia a Robert Redford/Forrest Tucker in Old Man & the Gun (2018).
Che differenza fa un cast di caratteristi? Tutta la differenza del mondo, come dimostra Il fuoco della vendetta (dal 27 agosto al cinema e lunedì 18 agosto in streaming su MYMOVIESLIVE!), malinconico film di Scott Cooper che fa leva tanto sulle atmosfere struggenti quanto sul gioco di squadra di un gruppo di attori abituati a lasciare il segno anche in ruoli minori: Casey Affleck, Woody Harrelson e Willem Dafoe