MANCHESTER BY THE SEA, IL FILM MATURO E EMOZIONANTE DI LONERGAN

Dal regista di Conta su di me, uno spaccato sulla vita che nonostante le difficoltà chiede di essere vissuta. Da oggi per 30 giorni su Infinity.

martedì 17 luglio 2018 - Infinity

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Casey Affleck (Caleb Casey Affleck) (48 anni) 12 agosto 1975, Falmouth (Massachusetts - USA) - Leone. Interpreta Lee Chandler nel film di Kenneth Lonergan Manchester by the Sea.

Lee Chandler conduce una vita solitaria in un seminterrato di Boston, tormentato dal suo tragico passato. Quando suo fratello Joe muore, è costretto a tornare nella cittadina d'origine, sulla costa, e scopre di essere stato nominato tutore del nipote Patrick, il figlio adolescente di Joe. Mentre cerca di capire cosa fare con lui, e si occupa delle pratiche per la sepoltura, rientra in contatto con l'ex moglie Randy e con la vecchia comunità da cui era fuggito. Allontanare il ricordo della tragedia diventa sempre più difficile.

Manchester by the sea è il rovescio drammatico di Conta su di me: Lonergan si è fatto duro e maturo, senza perdere la tenerezza. Da oggi per 30 giorni su Infinity.
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Servendosi di attori del calibro di Casey Affleck, Michelle Williams, Kyle Chandler e Lucas Hedges, il regista Kenneth Lonergan decide di dare spazio alla tragedia massima, al destino irreparabile, ma anche alla vita che, testarda, deisdera comunque di essere vissuta, attraverso la gioventù di Patrick e la sua fame di esperienza, di calore umano, che incrinano il ghiaccio del dramma come piccole crepe a forma di sorriso.
Ambientato sulle coste settentrionali del Massachusetts, dove la natura ha la meglio sull'uomo, per la profondità delle sue acque e per la rigidità delle sue temperature invernali, il film trova la sua originalità nella struttura narrativa, nell'uso sistematico dei flashback che si legano perfettamente al presente del racconto. Il regista decide di seguire l'andamento emotivo dei ricordi secondo il punto di vista del protagonista, secondo una sua dinamica interiore. Mentre, infatti, la vita del protagonista sembra rivolta all'autodistruzione e all'indifferenza, nell'intimità sembra essere abitato da vortici ed ondate emotive. Vi è in lui un'assenza di espressione verbale che lascia il posto solo episodicamente alla fuoriuscita di un turpiloquio che è furia repressa, disperazione compressa sotto vuoto.

È una maturità stilistica vera quella del nuovo Lonergan, tangibile in ogni scelta di dialogo, stacco di montaggio, attacco musicale, e responsabile del respiro autentico e contemporaneamente quasi letterario del film.

Il film, accolto molto bene dalla critica, ha ottenuto 6 candidature e vinto 2 Premi Oscar, 5 candidature a Golden Globes, 6 candidature e vinto 2 BAFTA, 1 candidatura a Cesar, 5 candidature e vinto 2 London Critics.

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