Anno | 2010 |
Genere | Documentario |
Produzione | USA |
Durata | 108 minuti |
Regia di | Casey Affleck, Tom Blomquist |
Attori | Joaquin Phoenix, Robin Stombaugh, Shane Tarleton, Craig Krolicki, John Anderlie, Karen Bloom, Shaye Smith, Dana Williams, Billy Kirsch, Judy Stakee, Shawn Pennington, Louise Juszkiewicz, Anne Schilling, Dr. Steven Curtis, Linda Raine, Wayne Kirkpatrick, Carolyn Dawn Johnson, Geoff Koch (II), Kellie Coffey, Antony Langdon . |
Tag | Da vedere 2010 |
MYmonetro | 3,25 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 18 gennaio 2012
L'attore, all'apice del successo, annuncia il ritiro dalla scene. Affleck riprende un anno di follia, in cui Phoenix getta alle ortiche la sua immagine pubblica. Realtà o finizione? Al Box Office Usa I'm Still Here ha incassato 6,2 milioni di dollari .
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CONSIGLIATO SÌ
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Nell'autunno del 2008, Joaquin Phoenix annuncia la sua decisione di ritirarsi dalla carriera cinematografica per fare il rapper. È all'apice del successo, dopo le nomination all'Oscar per Il Gladiatore e Walk the Line e sta promuovendo il bellissimo Two Lovers, nel quale interpreta il sensibile e tormentato Leo, indossandolo come un guanto fatto su misura. Eppure è proprio di quest'immagine romantica che l'attore dice di volersi liberare, sostenendo che non lo rappresenta, che lo tradisce, che non si tratta d'altro di un terribile misunderstanding o, per dirla con un'altra parola, di una "truffa".
Se per farlo, per chiarire il malinteso, egli abbia poi organizzato una truffa ben più geniale e monumentale, non è (ancora) dato di sapere. Di certo, nel debutto registico del cognato Casey Affleck, l'attore si fa seguire per un anno nel suo folle progetto di incidere un disco rap in cui dà in pasto al mondo, senza competenza musicale alcuna, la dark side della sua storia e del suo stile di vita, prendendosela con le persone che lo circondano senza nemmeno modificarne i nomi. Il documentario, d'altronde, compie la stessa operazione ad un livello ancora più esplicito, argomentandola con immagini mai viste (e non è un modo di dire).
Phoenix tira di coca, ordina ragazze al telefono, fa i capricci se rimane senza erba, maltratta i suoi più vicini collaboratori, insulta il pubblico dei suoi stentati concerti, non si sveglia per tempo, non si lava, non si rade, non si cura di come parla né di quanto ingrassa. Non potrebbe gettare alle ortiche la sua immagine in modo più diretto e definitivo. Però si fa riprendere, vuole che nulla resti non visto o non detto. Che non sappia suonare è evidente, che sappia recitare lo è infinitamente di più.
Documentario o mockumentario? Se fosse tutto (letteralmente) arte-fatto, dopo La Grande truffa del rock'n'roll e dopo i marziani di Welles, Phoenix si candiderebbe a nuovo geniaccio e l'Oscar questa volta non glielo leverebbe nessuno. Ma il dubbio rimane: forse, semplicemente, "It's all true".
L’anno è il 2008. Joaquin Phoenix decide di chiudere col cinema e di incidere un disco di musica rap. Il cognato Casey Affleck segue così questa sua fase di passaggio, documentando le travagliate giornate di un Phoenix irriconoscibile. Barba incolta, foltissima, l’aspetto trasandato, gli abiti sdruciti, l’attore ingrassa notevolmente nel corso del film, fino ad apparire sformato; Affleck lo immortala [...] Vai alla recensione »
Casey Aflleck riprende il tragicomico cambiamento di Joaquin "J.P." Phoenix e delle difficoltà che seguono la scelta di diventare un rapper (adducendo che la sua immagine da attore non lo rappresenta più mentre quella da musicista tormentato si) quando la sua carriera da attore è all'apice. Nella scena iniziale vediamo un Joaquin non ancora adolescente cimentarsi, [...] Vai alla recensione »
Questo documentario mi ha definitivamente fatto innamorare di Phoenix. Resta il dubbio del quando reciti e quando sia se stesso. Ed è proprio questo il bello.
cosa è reale e cosa no? una scelta radicale che ha portato JP a interpretare se stesso oltre il perimetro delle scene cinematografiche, un tour de force durato mesi in cui cerca disperatamente di far mangiare la foglia a tutto lo show biz. l'effetto sorpresa purtroppo non funziona più; dopo le smentite a venezia della veridicità del progetto, guardarlo ora ha sicuramente [...] Vai alla recensione »
Non è andata come si poteva prevedere la conferenza stampa di I'm still here, il film di Casey Affleck sulla carriera da cantante di Joaquin Phoenix. Sapevamo tutti quanti che la storia era una bufala, che dopo che l'attore aveva dichiarato con grande serietà il ritiro dalle scene e l'inizio di diverse tournee (come riportato da tanti giornali), in realtà era emerso che fosse tutta una montatura utile a girare un film che sembrasse vero.
We live in strange times. Despite the dominance of supposed reality shows on television and a resurgence of documentaries in theaters, it's become harder and harder to tell what's actually real and what's been augmented, massaged or just plain made up. "I'm Still Here" is going to add fuel to that fire. Directed by Casey Affleck and featuring his brother-in-law Joaquin Phoenix, "I'm Still Here" is [...] Vai alla recensione »