Anno | 2024 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 60 minuti |
Regia di | Mattia Ramberti |
Attori | Ambra Sabatini . |
Uscita | giovedì 8 maggio 2025 |
Distribuzione | Adler Entertainment |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
|
Ultimo aggiornamento mercoledì 7 maggio 2025
Una storia di grande ispirazione, forza, coraggio e determinazione che racchiude i valori universali dello sport, incarnando l'esempio di chi sfida i limiti rendendoli un punto di forza. In Italia al Box Office Ambra Sabatini - A un metro dal traguardo ha incassato 7 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
|
La storia di Ambra Sabatini che, solo un anno dopo dall'incidente in cui ha perso una gamba, ha saputo affermarsi alle Paralimpiadi di Tokyo nel 2020 non solo vincendo la medaglia d'oro, ma facendo registrare il record mondiale nei 100mt. Il film è scandito dall'ultima sfida, la Paralimpiade di Parigi 2024. Il peso delle grandi aspettative e la consapevolezza di avere tutti i riflettori puntati addosso.
Un documentario che ripercorre a ritroso i 12 mesi che attendono l'atleta paralimpica Ambra Sabatini da un importante appuntamento a Parigi 2024.
Il regista Mattia Ramberti che, nel 2023, aveva già realizzato un cortometraggio documentario sportivo, Reem Al Shammary - The Bedouin Boxeur su una giovane pugile araba, sceglie di iniziare il suo film dalla fine, ossia dalla gara dei 100 metri piani ai Giochi Paralimpici estivi a fine agosto 2024 a Parigi. E sceglie di fermarsi a un metro dal traguardo lasciando allo spettatore il dubbio che non sia andato tutto per il meglio nella corsa con la protesi tecnologica che sostituisce la gamba destra di Ambra Sabatini.
Da lì si parte con un flashback di 12 mesi in cui iniziamo a conoscere la livornese Ambra Sabatini, classe 2002, che viene pedinata dalla macchina da presa a casa con i genitori, agli allenamenti fino a quelli finali con il reparto sportivo delle Fiamme Gialle. Nel mezzo anche la sua attività di testimonial per il programma sulla sicurezza stradale nelle scuole di Autostrade per l'Italia che ha collaborato alla realizzazione del film e la cui presenza, anche attraverso l'intervista al suo amministratore delegato Roberto Tomasi, non appesantisce o distrae la narrazione tutta incentrata su Ambra.
Un percorso di disvelamento e di conoscenza della personalità eccezionale di una ragazza sportiva che nel 2019, a 17 anni, perde una gamba in un terribile incidente stradale, in moto con il padre, per colpa di un'auto che aveva invaso la loro corsia. Ma il regista, con la sceneggiatrice Giulia Giapponesi, decide di non soffermarsi troppo sul tragico evento, non caricando dunque di drammaticità una storia che poteva avere tutte le caratteristiche per cercare un'immediata emozione nello spettatore. Invece i soli 60 minuti di film, attraverso un uso sapiente del materiale d'archivio audiovisivo girato dalla famiglia con la piccola Ambra a Natale, al nuoto, alla pallavolo, fino all'incidente che in pochi minuti l'avrebbe vista dissanguata se il caso, già cinico e baro, non avesse almeno previsto una cosa positiva, una squadra dei Vigili del Fuoco che casualmente si trovava dietro la moto incidentata e che ha potuto prestare i primi fondamentali soccorsi limitando l'emorragia.
Da lì si parte nella costruzione emozionale della vita di una sportiva, con la macchina da presa a scoprirne spesso i dettagli del viso in un'intima prossimità registica, che torna alla sua amata atletica e che, grazie a protesi futuristiche e soprattutto a una determinazione e volontà d'animo uniche, arriva a vincere due ori ai Giochi Paralimpici di Tokyo nel 2021 e a quelli Mondiali a Parigi nel 2023 precedendo, in entrambi i casi, le connazionali Martina Caironi e Monica Graziana Contrafatto, intervistate nel documentario che procede nel racconto in maniera molto equilibrata con un'attenzione estetica, ma non estetizzante, alle immagini - la fotografia è di Stefano Usberghi - che contribuisce a definire l'idea di una certa perfezione dello sport anche quando si perde una gara. Perché ce n'è sempre un'altra a cui prepararsi e in quel percorso sta tutto il valore dello sport e di questo documentario.
Ambra Sabatini è una campionessa paralimpica, medaglia d'oro nei 100 metri (categoria T63) a Tokyo 2020. Alle Olimpiadi di Parigi 2024 corre per riconfermarsi: è a un metro dalla vittoria quando una caduta infrange il suo sogno. Il film di Ramberti racconta i mesi antecedenti ai Giochi parigini: la sua quotidianità a Porto Ercole, la dedizione negli allenamenti, lo sviluppo della protesi alla gamba [...] Vai alla recensione »