| Anno | 2025 |
| Genere | Azione, Drammatico, |
| Produzione | USA |
| Durata | 91 minuti |
| Regia di | Mel Gibson |
| Attori | Mark Wahlberg, Michelle Dockery, Topher Grace, Monib Abhat, Leah Remini Paul Ben-Victor, Savanah Joeckel, Mark Schotz. |
| Uscita | giovedì 8 maggio 2025 |
| Tag | Da vedere 2025 |
| Distribuzione | Eagle Pictures |
| MYmonetro | 2,73 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 28 aprile 2025
Un pilota è incaricato di trasportare un agente federale e il suo prigioniero al processo. In Italia al Box Office Flight Risk - Trappola ad alta quota ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 259 mila euro e 144 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Winston, ex-contabile della potente famiglia criminale dei Moretti, si è rifugiato al motel Igloo in Alaska dopo essere diventato informatore di giustizia. Lì viene rintracciato e arrestato dal maresciallo dell'aeronautica Madolyn Harris che viene incaricata di scortarlo da Anchorage a New York per farlo testimoniare contro i suoi ex-datori di lavori. Noleggia così un piccolo aereo per arrivare a destinazione pilotato da Daryl Booth, un texano residente in Alaska che si fa notare per il suo comportamento sopra le righe.
Durante il viaggio Winston, che è ammanettato al centro dell'aereo, nota che sotto il sedile di fronte a lui c'è la licenza di Darryl, ma la fotografia è diversa. Cerca così di avvertire Madolyn ma lei non può sentirlo perché indossa le cuffie. Ben presto però Darryl rivela la sua vera identità; è infatti un sicario che ha il compito di uccidere Winston per non farlo testimoniare. Da quel momento inizia una lotta per la sopravvivenza sui cieli dell'Alaska e arrivare a New York sembra una missione impossibile.
Comincia come una specie di horror, in quel motel sperduto tra le nevi dell'Alaska, poi vira in modo deciso verso l'action puro.
Ci sono già gli inquietanti segnali premonitori: le turbolenze, l'uccello che si schianta sul vetro, l'atteggiamento del pilota che inizialmente nasconde i suoi veri obiettivi prima di tradirsi da solo. Il prologo è infatti brevissimo. Flight Risk non perde tempo e mostra sin da subito la lotta per la sopravvivenza del maresciallo dell'aeronautica interpretata da Michelle Dockery (nota soprattutto per il ruolo di Lady Mary Crawley nella serie Downton Abbey) e l'ex-contabile chiuso nella morsa degli eventi dove Topher Grace sembra una figura uscita da un film indipendente A24, una specie di Nicolas Cage straniato che però caratterizza il suo personaggio in modo meno marcato e per questo riesce ad essere sfuggente, indecifrabile.
Ma è Mark Wahlberg la vera sorpresa. Perfido, senza scrupoli, gioca con la morte ad alta quota come se quel viaggio fosse una sfida alla roulette russa. Qui è in uno dei rarissimi ruoli negativi della sua carriera. Rivela infatti ben presto la sua doppia identità, proprio come aveva fatto con lo psicopatico in Paura di James Foley. Lontano dalle figure portate sullo schermo soprattutto nei film in cui è stato diretto da Peter Berg e che ha anche prodotto (tra cui Deepwater - Inferno sull'Oceano e Boston - Caccia all'uomo), qui diventa il perfetto villain già dal modo in cui spacca gli occhiali di Winston o come si rivolge agli altri due. Resta però soprattutto molto pericoloso, pronto a uno scatto improvviso. Anche quando non sembra in grado di agire perché è legato.
Il respiro da B-movie, teso ed efficace, anima il sesto film da regista di Mel Gibson, realizzato a nove anni dal bellico La battaglia di Hacksaw Ridge. Flight Risk concentra gran parte della vicenda quasi tutta sul volo con soli tre personaggi ad alta quota ma con la presenza delle voci degli altri che diventano determinanti nella sceneggiatura di Jared Rosenberg come quello di Hassan che aiuta Madolyn a pilotare l'aereo per non farlo schiantare o dei suoi superiori che potrebbero fare il doppio gioco. Forse è in questa parte che il film può rischiare d'incartarsi, ma più a livello di scrittura, soprattutto nel momento in cui accenna al passato della donna.
Ma poi il cinema di Gibson riprende abilmente il comando delle operazioni, recuperando tracce della tensione di Braveheart - Cuore impavido e le tracce thriller di La passione di Cristo. Flight Risk è però anche pura commedia, evidente come l'altra faccia del pericolo in Robert Aldrich oppure che assume una dimensione allucinata e che gioca sul continuo ribaltamento delle situazioni come Daddy's Home 2, uno dei due film in cui Wahlberg e Gibson hanno recitato insieme (l'altro è Father Stu). Il cineasta e attore australiano riprende la tradizione dei voli pericolosi (Passenger 57 - Terrore ad alta quota ma soprattutto Con Air), guardando proprio a quel cinema degli anni Novanta, il decennio in cui ha debuttato come regista. E se Flight Risk fosse un nuovo esordio? Sicuramente è un'altra sfida, certamente non rischiosa, ma comunque vincente, con un film che tiene incollati sullo schermo per tutta la sua durata.
Flight Risk è un action thriller ad alta tensione, un thriller breve, divertente e indolore, carico di forzature e con un Mark Wahlberg sopra le righe. Chi si aspettava un lavoro all'insegna dell'epica o dell'impegno, senza scomodare forzatamente cult del calibro di Braveheart o solidi war-drama come Hacksaw Ridge, rimarrà probabilmente deluso dall'ultima fatica di Mel [...] Vai alla recensione »
"Mi sono fatto un Jackson Pollock nei pantaloni" è forse tra le battute più ridicolmente salienti del Daryl Booth di Mark Wahlberg (che di Mark Wahlberg ha ben poco) in Flight Risk, opera ultima di Mel Gibson appena atterrata su suolo italiano. Saliente, non perché si presti ad esempio di una sceneggiatura di raffinata fattura, bensì ai fini di una procedura di decostruzione divistica riguardo l'icona [...] Vai alla recensione »
Si possono avere pareri contrastanti e legittimi sui lavori da regista di Mel Gibson, ma non si può non convenire che siano tutti interessanti, da L'uomo senza volto (1993) a Braveheart - Cuore impavido (1995) a La passione di Cristo (2004). Tutti, a parte questo ultimo che ha diretto: Flight Risk - Trappola ad alta quota. Un action movie di tipo "alimentare", su sceneggiatura di Jared Rosenberg, che [...] Vai alla recensione »
Flight Risk - Trappola ad alta quota di Mel Gibson sembra un film d'altri tempi. È uno di quegli action drittissimi che se fosse uscito negli anni '90 avrebbe probabilmente avuto come protagonista uno tra Steven Segal e Chuck Norris. La storia, come quella di ogni b-movie che si rispetti, si può riassumere in una frase: un'agente federale deve scortare un contabile della mafia dall'Alaska a New York [...] Vai alla recensione »
Una poliziotta rintraccia un pavido contabile nascosto in Alaska: la sua testimonianza serve per incastrare un boss mafioso. Noleggia un aereo da turismo per scortare ad Anchorage. Il pilota si rivela però un sicario. Segue una serie di colluttazioni ad alta quota. Alla sua sesta regia, e a nove anni dall'ultima ("La battaglia di Hacksaw Ridge"), Mel Gibson ci riprova lasciando da parte gli alti budget [...] Vai alla recensione »
L'agente Michelle Dockery deve scortare, a bordo di un piccolo aereo, il pentito Topher Grace da Anchorage, Alaska, a New York, dove testimonierà nel processo contro una famiglia mafiosa. Presto risulta chiaro che il pilota Mark Wahlberg è lì per far la pelle al teste. Brividi? Pochi. Mel Gibson non faceva un film da quasi dieci anni, da La battaglia di Hacksaw Ridge, progetto ambizioso mentre questo [...] Vai alla recensione »
Dopo la lunga pausa da regista (il suo ultimo "La battaglia di Hacksaw Ridge" risale, ormai, al 2016), Mel Gibson torna dietro la macchina presa con un piccolo (anche nella durata) film di genere dal sapore anni '90. Un warm-up prima di dedicarsi completamente a un nuovo, attesissimo colossal: "La Resurrezione di Cristo" che, ovviamente, riannoda i fili con "La Passione" di venti anni fa.
Un prezioso testimone (Topher Gracesale nel ruolo più logorroico della sua carriera), scortato da una poliziotta federale (Michelle Dockery, la lady Mary di «Downton Abbey»), sale su un aereo da turismo per raggiungere il tribunale dove dovrà deporre contro una famiglia mafiosa. Peccato che alla cloche non ci sia un regolare pilota, ma un sicario alias Mark Wahlberg - assoldato dai boss per zittire [...] Vai alla recensione »
Forse ormai ci si aspetta dalle regie di Mel Gibson un afflusso di situazioni muscolari, di fermenti bellici, di riletture bibliche controverse, di filmoni esageratamente incontrollati, ma con "Flight risk" siamo a un kammerspiel in un aereo, che deve trasportare un importante testimone a un processo di mafia, ma il cui pilota si dimostrerà quasi subito essere ben altro, pagato per ucciderlo.
Finora, Mel Gibson in veste di regista si era rivelato molto attento nella scelta dei soggetti. Un film come «Flight Risk» è quindi atipico nella sua filmografia, privo com'è di quelle caratteristiche fortemente emotive, se non addirittura epiche, che ne sono sempre state il tratto peculiare (e vincente), da «Braveheart» a «La battaglia di Hacksaw Ridge», passando per «La passione di Cristo» e «Apocalypto». [...] Vai alla recensione »
Al di là di quello che si può pensare di Mel Gibson, non si può negare che sappia mettere in scena dei film spettacolari. Flight risk, la sua prima regia da dieci anni a questa parte, lo vede ridimensionato come portata e ambizione. Il film su un'agente (Dockery) incaricata di scortare un prigioniero du- rante un volo sopra l'Alaska è Gibson in modalità b-movie.
L'ex contabile di una famiglia criminale è scovato in Alaska e va condotto a New York per testimoniare contro i suoi ex datori di lavoro. Nel turbolento volo violenza, rivalsa e vendetta la faranno da padrone. Il film brilla per intensità, suspense, incertezza. Buon compitino in cui tira aria da B -movie. Per Mel Gibson un passo indietro. Dopo Hacksaw Ridge ecco un ibrido tra thriller, disaster movie, [...] Vai alla recensione »
A quasi dieci anni dall'ultima regia, lo straordinario La battaglia di Hacksaw Ridge, Mel Gibson si sgranchisce dietro la mdp con questo piccolo esercizio di riscaldamento in vista del progetto La passione di Cristo Parte 2, ufficialmente in pre-produzione. Il risultato è un film "da camera" - è l'abitacolo di un piccolo aereo che trasporta due soli passeggeri oltre al pilota, dall'Alaska a Seattle [...] Vai alla recensione »
Pur traballando, e mezzo scassato, l'aeroplanino sul quale uno sceriffo federale scorta dall'Alaska un contabile implicato in giri di finanza creativa, affinché possa testimoniare contro i suoi complici, alla fine atterra. Flight Risk è un trabiccolo non meno sgangherato: scarsamente adrenalinico, implausibile negli effetti speciali anche elementari.
Mentre fervono tra la Puglia e la Basilicata i preparativi per l'inizio delle riprese ad agosto di La Resurrezione di Cristo, il sequel di La Passione di Cristo, la cui uscita nelle sale è prevista ad aprile 2026, nei cinema nostrani esce l'8 maggio con Eagle Pictures l'ultima fatica dietro la macchina da presa di Mel Gibson dal titolo Flight Risk - Trappola ad alta quota.
Sono trascorsi quasi dieci anni di silenzio dall'ultima regia, ossia dall'apprezzato War Movie La battaglia di Hacksaw Ridge (Hacksaw Ridge, 2016), con cui Mel Gibson ottenne la candidatura all'Oscar come miglior regista. Due fitti lustri di silenzio autoriale, ma non attoriale perché l'attore australiano ha partecipato a pellicole sostanzialmente dozzinali.