Ritrovarsi a Tokyo

Film 2024 | Drammatico, 98 min.

Regia di Guillaume Senez. Un film Da vedere 2024 con Romain Duris, Judith Chemla, Mei Cirne-Masuki, Tsuyu, Shungiku Uchida. Cast completo Titolo internazionale: A Missing Part. Genere Drammatico, - Francia, Belgio, Giappone, USA, 2024, durata 98 minuti. Uscita cinema mercoledì 30 aprile 2025 distribuito da Teodora Film. Oggi tra i film al cinema in 65 sale cinematografiche - MYmonetro 3,30 su 20 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Condividi

Aggiungi Ritrovarsi a Tokyo tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento mercoledì 23 aprile 2025

Un film che racconta il Giappone di oggi da un punto di vista inusuale, in cui convivono luci e ombre. Ritrovarsi a Tokyo è 21° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 8.086,00 e registrato 21.353 presenze.

Consigliato sì!
3,30/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,10
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
CERCA IL FILM NEI CINEMA DI
|
Un dramma toccante sulla lotta per la paternità e la resistenza in un Paese ostile, con un Romain Duris in stato di grazia.
Recensione di Claudia Catalli
martedì 22 aprile 2025
Recensione di Claudia Catalli
martedì 22 aprile 2025

Jerome, detto Jay, è un tassista francese che vive a Tokyo, ma è soprattutto un padre separato che non vede l'ora di ritrovare sua figlia Lily. In Giappone la legge non prevede l'affido congiunto, così Jay spera almeno di rintracciarla girando con il taxi per tutta la città. Nel frattempo aiuta la sua amica Jessica, che si trova nella sua stessa situazione, a rivedere suo figlio. Nulla è facile come sembra, ai genitori europei la burocrazia nipponica appare come una barriera insormontabile, bisogna ricorrere a metodi più empirici, più umani, solo così l'impossibile "caccia al tesoro" filiale può trasformarsi in una concreta opportunità di incontro tra un genitore disperato e sua figlia.

È un commovente dramma sulla paternità e insieme un'opera di sottile denuncia sulla rigida legge nipponica in tema di affidamento, Ritrovarsi a Tokyo di Guillaume Senez.

Il titolo italiano già svela l'intento del protagonista, interpretato in modo profondamente umano, empatico e convincente dal francese Romain Duris, che a sette anni da Le nostre battaglie torna a farsi dirigere da Senez e per l'occasione ha imparato il giapponese. Ovvero ritrovare sua figlia in una metropoli di milioni di persone, tramite il suo taxi. Il titolo originale insisteva sul senso di questa ricerca, ritrovare "una parte mancante" di sé.

Vale la pena dirlo subito, non si tratta del solito film retorico di ricongiungimento padre-figli, ma di un'opera sensibile e struggente su come in certi Paesi, tipo appunto il Giappone, la genitorialità diventi una sfida sempre più ardua e a tratti crudele. Specie se, come in questo caso, non viene legislativamente previsto l'affido congiunto e si favorisce spudoratamente il genitore giapponese, dunque ad un europeo come Jay - e come la sua amica Jessica (l'ottima Judith Chemia) - non resta che occuparsi del mantenimento e sperare di rintracciare una figlia che non riesce a vedere da nove anni e su cui non può vantare nessun diritto, pena punizioni severe tra cui il rimpatrio in terra d'origine.

È un tema decisamente inedito, quello di cui sceglie di occuparsi Guillaume Senez, regista e cosceneggiatore di evidente sensibilità, che ci ha abituato a riflessioni sulla paternità ma anche sul senso di appartenenza. Con lo spessore umano che caratterizza le sue opere precedenti, finisce questa volta per firmare un'opera toccante e malinconica, un film sulla resistenza di un uomo, o meglio di un padre-coraggio, in un Paese che gli è ostile in tutto e per tutto nel nome dell'amore più alto, quello verso una figlia pressoché sconosciuta. Tutto raccontato senza retorica, con punte insperate di sottile ironia - la scena in cui si stappa una bottiglia di vino con una scarpa battuta a forza contro un muro resta impressa e strappa un sorriso - in un'atmosfera di continua ricerca che è al contempo disvelamento e ribaltamento di un'immagine stereotipata, quella del Giappone-zen dove tutto funziona a meraviglia.

Senza nulla togliere al fascino di una città come Tokyo che Senez riprende in modo suggestivo, qui emerge prepotentemente l'altra faccia del Giappone, quella nazionalista, severa, rigidamente chiusa in se stessa nel nome di norme autoprotettive che sfiorano il disumano e sanno di xenofobia. Il resto sta tutto nell'interpretazione magistrale di Romain Duris, che ricorda per lo spirito di battaglia sociopolitica contro l'ingiustizia di un intero sistema più grande di lui e, insieme, per la performance squisitamente in sottrazione fatta di sguardi laconici e di silenzi malinconici più che di scene madri, quella pluripremiata di Fernanda Torres in Io sono ancora qui. Che in effetti potrebbe essere un altro titolo perfetto per questo film.

Sei d'accordo con Claudia Catalli?
Powered by  
PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 4 maggio 2025
francesca meneghetti

Dov?eravamo rimasti con Tokyo? Se non sbaglio a ?Perfect days? di Wim Wenders, che offriva un?interpretazione della citt? ben diversa dal suo ?Tokio-Ga? del 1985, dedicato al regista Yasujir? Ozu. In quel documentario, la capitale del Giappone risultava frenetica e altamente tecnologica, all?avanguardia nell?elettronica, ma umanamente impoverita (v.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
mercoledì 14 maggio 2025
Matteo Mazza
Duels.it

Risulta evidente il fatto che Guillaume Senez abbia scelto di collocare al centro del proprio cinema la rappresentazione della precarietà umana: sfumata, contraddittoria, inevitabile, sofferta, che avvolge i tessuti delle trame relazionali, affettive o professionali che siano. Già in Keeper (Miglior film a Torino nel 2015) quando scandagliava le potenzialità e le derive di un amore adolescenziale inarginabi [...] Vai alla recensione »

sabato 10 maggio 2025
Michele Gottardi
Il Mattino di Padova

La legge nipponica non prevede l'affidamento congiunto di un minore di genitori separati e se uno dei due cerca di incontrare il proprio figlio può incorrere in denunce o arresto. Se poi un coniuge è straniero, non ha alcun diritto, non può vedere il figlio, ma deve comunque occuparsi del mantenimento e sperare, una volta compiuta la maggiore età, che quel figlio abbia voglia di riallacciare un rapporto [...] Vai alla recensione »

venerdì 9 maggio 2025
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Un tassista francese in Giappone. Prima era cuoco e sposato, ora dovrebbe vendere casa e tornare in patria ma non si decide. II perché lo scopriamo dopo un po'. II perché è quella ragazza che ogni giorno accompagna a scuola col suo taxi, poi la riporta a casa. A costo di scambiarsi i turni con un collega senza dirlo al capo. Quella ragazza è sua figlia.

venerdì 9 maggio 2025
Maria Lombardo
La Sicilia

Un delicato rapporto padre-figlia è al centro di "Ritrovarsi a Tokyo". I due si ritrovano nel senso che, a causa della separazione dei genitori, per la legge giapponese la figlia viene affidata a uno solo dei due (in questo caso la madre) senza possibilità per il padre di vederla e averla con sé, sia pure a tempo, come avviene in altri Paesi: in Italia per esempio e in Francia.

mercoledì 7 maggio 2025
Vittorio Renzi
Quinlan

Riempire vuoti: funzionano così gli ultimi due film di Senez. Al di là e dietro la struttura da film di denuncia socio-politica in stile Laurent Cantet: lo sfruttamento delle risorse umane in Le nostre battaglie (Nos batailles, 2018), i discutibili usi giapponesi nel vuoto legislativo - o che tale era, ma di fatto ancora oggi è rimasto - riguardo all'affidamento dei minori in Ritrovarsi a Tokyo.

sabato 3 maggio 2025
Nicolò Barretta
La Voce di Mantova

Jay è un taxista francese che vive a Tokyo. L'uomo ogni giorno setaccia la città nella speranza di rincontrare sua figlia Lily, che gli è stata sottratta nove anni prima, a seguito della burrascosa separazione dalla moglie. Giunto al suo terzo film, il regista belga Guillame Senez ci dimostra come la paternità sia una tematica imprescindibile della sua poetica.

sabato 3 maggio 2025
Filiberto Molossi
La Gazzetta di Parma

Comincia dentro a uno specchietto retrovisore, con la vita (e tutto il resto) che non smette di scorrere alle spalle del protagonista, questo film: e non potrebbe essere altrimenti, là dove, nella notte metallica e «altra», conta sempre più quello che hai lasciato indietro piuttosto che la strada che ti ritrovi davanti. Come se quella parte mancante (non a caso il titolo originale.

sabato 3 maggio 2025
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

"Ritrovarsi a Tokyo" ci fa conoscere una realtà giuridica giapponese alquanto atroce: al genitore non affidatario in caso di separazione non è permesso vedere in alcun modo i figli fino al raggiungimento della maggiore età. Così Jay, tassista di origini francese e da anni a Tokyo, non ha mai più incontrato la figlia Lily, oggi adolescente. E quando il caso li fa incontrare, la situazione diventa insostenibi [...] Vai alla recensione »

venerdì 2 maggio 2025
Jacques Mandelbaum
Le Monde

Partendo dal dramma di una paternità problematica Guillaume Senez, 46 anni e tre film all'attivo, vuole dare slancio alla sua opera e consolida re la sua reputazione di auto re. Jay (Romain Duris) guida un taxi a Tokyo, parla fluente mente il giapponese e si è adattato alla perfezione agli usi e costumi del suo paese d'adozione. Al contrario, sua sorella Jessica (Judith Chemla), separata da un uomo [...] Vai alla recensione »

giovedì 1 maggio 2025
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Caccia alla figlia sconosciuta: al volante di un taxi Romain Duris, già col regista Senez in Le nostre battaglie, va su e giù a Tokyo mentre approfondisce, con un'amica, la difficile investigazione in un paese che non ha l'affido congiunto. Sveliamo appena che ci riesce. Il punto non è questo: come si riprende comunicazione, affetto, relazione con una «parte perduta» (è il titolo originale) in una [...] Vai alla recensione »

giovedì 1 maggio 2025
Marina Visentin
Cult Week

Jerome (Romain Duris), protagonista di Ritrovarsi a Tokyo di Guillaume Senez, è francese, fa il tassista e vive a Tokyo. Una scelta che inizialmente ci sembra piuttosto bizzarra, finché non capiamo che si tratta di una decisione tutt'altro che libera, frutto di una disperazione assoluta, di una situazione che fatichiamo persino a comprendere. Jerome era arrivato a Tokyo come cuoco, aveva conosciuto [...] Vai alla recensione »

mercoledì 30 aprile 2025
Fabiana Sargentini
Close-up

Il gaijin (termine che vuol dire straniero) Jay-San (Romain Duris) guida un taxi a Tokyo. Fa il turno di notte, accompagna uomini d'affari all'aeroporto, coppie di giovani che si baciano in macchina, nottambuli che si fanno selfie per i social. È molto professionale, conosce le strade, con un giapponese fluente dà indicazioni ad altri guidatori al semaforo.

mercoledì 30 aprile 2025
Davide Turrini
Il Fatto Quotidiano

E stavolta i giapponesi non ci fanno una bella figura. In quello che pare un lungo voyeuristico revival cinematografico "Occidente guarda Oriente", che parte da Lost in translation e arriva a Perfect days, si aggiunge il racconto toccante, possente e appassionato, di un padre francese separato da una madre giapponese che per antica norma giuridico-culturale locale non può più rivedere sua figlia.

martedì 29 aprile 2025
Ilaria Falcone
NonSoloCinema

Il francese Jay (Romain Duris), ex chef, percorre Tokyo a bordo del suo taxi sperando di ritrovare la figlia Lily. Il matrimonio con una donna giapponese è naufragato anni prima, ma in Giappone la legge non prevede l'affido congiunto (le cose sono molto più complicate se uno dei coniugi è straniero; nel 2026 dovrebbe entrare in vigore una legge sull'affido congiunto).

martedì 29 aprile 2025
Giorgio Amadori
Sentieri Selvaggi

Il tema del divorzio e la questione dell'affidamento congiunto dei figli sono da tempo argomenti trattati dal cinema mainstream occidentale sotto diverse forme e punti di vista. Partiamo da Kramer contro Kramer di Robert Benton, passando da Mrs. Doubtfire di Chris Columbus e La guerra dei Roses di Danny De Vito, fino ad arrivare al più recente Storia di un matrimonio di Noah Baumbach.

martedì 29 aprile 2025
Luca Pacilio
Film TV

Mentre Jay (Romain Duris) guida il suo taxi per le strade di Tokyo, perlustra la metropoli alla ricerca della figlia. Separato dalla compagna da anni, non è riuscito a ottenere la custodia di Lily, che non ha più rivisto: in Giappone, ci informa il film, per garantire la stabilità del bambino, non è previsto l'affidamento congiunto, né tantomeno il diritto di visita per il genitore non affidatario, [...] Vai alla recensione »

domenica 27 aprile 2025
Emanuele Manco
Fantasy Magazine

Il protagonista di Ritrovarsi a Tokyo è Jay (Romain Duris), un tassista francese che vive e lavora Tokyo. Si orienta meglio di alcuni colleghi locali, nonostante la vastità del territorio, conosce lingua e costumi e ha un giro di rapporti di cordiale vicinato. C'è qualcosa che però lo tiene distante, una monade. Non è solo la solitudine che si prova immersi in un'affollata metropoli di quattordici [...] Vai alla recensione »

venerdì 18 aprile 2025
Emanuele Di Nicola
CineCritica

Ritrovarsi a Tokyo offre uno sguardo occidentale sul Giappone radicalmente antiretorico, lontano sia dall'entusiasmo scomposto per la società nipponica sia dallo straniero sperduto nel paese inospitale. "Non sono mai stato affascinato dal Giappone - racconta il regista Guillaume Senez -. Ci sono andato con Romain Duris per la promozione del mio film precedente.

venerdì 11 aprile 2025
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

Non bastasse il motivo che spinge il francese Jay a restare in una terra straniera, a commuovere in Ritrovarsi a Tokyo sono le modalità con cui resiste in una patria che non gli appartiene. Come fosse bloccato in un limbo, Jay ha imparato il giapponese, preso confidenza con i quartieri della metropoli, trovato un lavoro che non sta a noi definire simbolico.

NEWS
TRAILER
lunedì 7 aprile 2025
 

Regia di Guillaume Senez. Un film con Romain Duris, Judith Chemla, Shungiku Uchida, Yumi Narita, Patrick Descamps. Da mercoledì 30 aprile al cinema. Guarda il trailer »

Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2025 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Riserva TDM | Accedi | Registrati