Gli anni Ottanta lo hanno visto emergere. Negli anni Novanta ha consolidato il suo stile, ma ha anche desertificato la sua vita privata. Nel Duemila è diventato più che un divo un oggetto di culto. Per molti, ma non per tutti. Magnifico e inquietante sono i primi due aggettivi che vengono alla mente quando si parla di Johnny Depp. Nessun attore è mai stato come lui (forse qualche antecedente in Marlon Brando, ma alla lontana). Intellettuale, ribelle, indipendente. Sceglie i suoi ruoli e i registi che lo dirigeranno in base alla complicità e, spesso, anche per via di una commovente amicizia "lunare" (come quella con Tim Burton). Sconvolgente, assiduo utilizzatore del Metodo, guru di una filosofia beat che si credeva perduta, Depp è in grado di dare un senso a un'inquadratura anche solo disegnando un mezzoghigno fra le sue labbra sottili. Nessuno è più cult di lui! Nessuno!
Vita e aspirazioni musicali
Nato in Kentucky, quarto figlio di una cameriera e di un ingegnere comunale che hanno divorziato quando lui aveva 15 anni, lascia la scuola e la casa (vivrà in una Impala del '67 con Sal Janco, il suo migliore amico) proprio a quell'età con la speranza di diventare un musicista rock, fondando la band The Kids. Piuttosto conosciuti in Florida, verranno ingaggiati come band d'apertura ai concerti di star come i Talking Heads, i B52s, Iggy Pop e Billy Idol. Poi dentro di lui scoppia la voglia di diventare attore e si trasferisce a Los Angeles, assieme alla prima moglie Lori Anne Allison (che ha sposato a soli 20 anni nel 1983). Studia recitazione e si guadagna da vivere vendendo spazi pubblicitari per telefono. Lì, dopo il divorzio con Lori, avviene l'incontro con Nicolas Cage (il nuovo fidanzato dell'ex moglie) che lo incoraggia a continuare per quella strada e lo spinge a fare un provino per un filmetto horror che stanno girando.
L'esplosione con Wes Craven e Tim Burton
Quel filmetto è il cult horror diretto da Wes Craven Nightmare - Dal profondo della notte (1984), accanto a Heather Lagenkamp e Robert Englund. La scena più incredibile ha proprio lui come protagonista che, addormentatosi nella sua stanza, viene letteralmente ingoiato dal letto e poi risputato fuori completamente cosparso di sangue. Poi, dopo qualche ruolo televisivo in telefilm e film tv, Oliver Stone lo sceglie nella parte di un soldato per Platoon (1986). Tornato nel piccolo schermo, rimpiazzerà Jeff Yagher nel ruolo del poliziotto Tommy Hanson nella popolare serie televisiva americana 21 Jump Street, diventando un idolo per le teen-agers (riceveva 10.000 lettere al giorno dalle sua fans).
Già a partire dagli anni Novanta si fa largo nella sua carriera quell'anticonformismo che lo differenzierà dagli altri attori Made in Hollywood. Se gli interpreti della sua età (Tom Cruise, Brad Pitt, Keanu Reeves, Robert Downey Jr.) preferiscono apparire in pellicole commerciali (Intervista col vampiro, Charlot, Vento di passioni), lui sceglie quelle grottesche, come è dimostrato in Cry Baby (1990), una sorta di Grease, diretto dal terribile diavolo trash John Waters. Anche se il suo vero pigmalione artistico altri non è che il tenebroso Tim Burton che lo sceglie come protagonista di una pellicola tratta da un suo racconto per l'infanzia ("Morte malinconica del bambino ostrica e altre storie"): Edward Mani di Forbice (1990). La storia di questo Pinocchio dark, cresciuto in completa solitudine dopo la morte del suo creatore e portato fra i "normali" da una venditrice Avon, conquisterà il mondo intero, facendo di Johnny Depp (che per studiare la parte si è ispirato a Charlot) una star di prim'ordine (tanto da essere candidato come miglior attore protagonista in una commedia ai Golden Globe).
Ma non appena si tocca il Paradiso con un dito, ci sono tentazioni che vorrebbero rispedirti all'Inferno. Per Johnny Depp, queste tentazioni altro non sono che le droghe. Molto abile nella selezione dei ruoli da interpretare, sempre atipici, dark e anomali, non lo è altrettanto nella selezione delle amicizie. Infatti durante i primi '90, Johnny è, assieme a Janco,il proprietario del leggendario club The Viper Room, all'8852 del Sunset Boulevard, facendo del cameratismo con John Belushi e River Phoenix ed entrando nel giro della cocaina. È stata proprio la morte di quest'ultimo, per un'overdose proprio all'uscita dal locale, a spingere Depp a rigare dritto e cambiare diametralmente stile di vita, ma non sarà facile.
Attore "d'autore"
Entrato nella rosa dei candidati al Golden Globe come miglior attore protagonista per la commedia Benny & Joon (1993) di Jeremiah S. Chechik, reciterà accanto a Faye Dunaway e Jerry Lewis in Arizona Dream (1993), pellicola fantastica di Emir Kusturica, dove però litiga spesso con Vincent Gallo. Poi continuerà a collaborare con Tim Burton interpretando Ed Wood (1995), la biografia di colui che è ritenuto dalla critica il peggior regista della storia del cinema. Duttile e straordinario, viene per la terza volta nominato ai Golden Globe, senza però vincere la statuetta.
Dopo alcuni problemi con la legge (ha distrutto una suite da 2.200 dollari a notte di New York, dopo una furibonda lite con la sua ex fidanzata Kate Moss), decide di mettere la testa apposto: recita la parte di William Blake per Jim Jarmusch in Dead Man (1995), compra casa (un castello pseduo-gotico che era appartenuto a Bela Lugosi) e incide la canzone "Fade In-Out" con gli Oasis, d'altronde il rock gli scorre nelle vene! Mentre, cinematograficamente parlando, la sua filmografia si arricchisce di titoli come Donnie Brasco (1997) di Mike Newell, dove recita accanto ad Al Pacino, ma soprattutto a Christopher Walken che lui adora, e Il coraggioso (1997), il suo primo film da regista, dove dirige nientemeno che il grande Marlon Brando, il suo attore preferito, nonché suo migliore amico per la vita (si erano conosciuti sul set di Don Juan De Marco maestro d'amore).
Terry Gilliam (Paura e delirio a Las Vegas, 1998) e Roman Polanski (La nona porta, 1999) gli offrono l'opportunità di riconfermarsi come attore bizzarro e oscuro, ma nessuno ha il primato di Burton nella sua vita e nella sua carriera professionale.
L'infinita Odissea con Tim Burton
Il regista dichiara pubblicamente che Johnny Depp è il suo alter ego, una sua estensione, per questo lo sceglie sovente come protagonista nelle sue pellicole. Il mistero di Sleepy Hollow (2000), La fabbrica di cioccolato (2005) e La sposa cadavere (2005), dove si dedica al doppiaggio per la prima volta) fanno di lui un attore culto, osannato dalla critica e ammirato dal pubblico. Depp è la controtendenza. Rifiuta persino il ruolo di Neo in Matrix e sceglie invece La vera storia di Jack lo squartatore (2001) e C'era una volta in Messico (2003).
Nonostante un'esistenza non proprio tranquilla (viene arrestato per la seconda volta dopo aver fatto a pugni con dei paparazzi all'uscita di un ristorante londinese), il suo nome professionale è impeccabile, tanto che la Francia decide di omaggiarlo nel 1999 con un César onorario.
Il pirata e gli ultimi successi
Poi arrivano i pirati. Il punto più alto della sua carriera e forse il ruolo più bello che potesse mai interpretare. Ispirato da Keith Richards, rocker dei Rolling Stone, interpreta il più opportunista e stralunato pirata di tutti i tempi, Jack Sparrow, nella trilogia dei Pirati dei Caraibi diretta da Gore Verbinski dal 2003 al 2007, accanto a Keira Knightley e Orlando Bloom. Piovono le nominations sulla sua testa: all'Oscar, ai Bafta e agli immancabili Golden Globe. Unica pausa, è quella che si prende recitando il ruolo dell'autore de "Le avventure di Peter Pan" in Neverland - Un sogno per la vita (2004).
Nel 2007 torna al cinema d'autore nelle vesti gotiche del barbiere assassino Sweeney Todd nell'omonimo film diretto dal sempre presente Tim Burton con il quale lavora ancora nel 2010 per Alice in Wonderland, una fedele trasposizione dello scritto di Caroll, disegnata dagli occhi personalissimi del regista californiano. Prima di indossare i panni del cappellaio matto, però, si impegna nel film, poi diventato tributo al defunto amico Heath Ledger, Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo (2009) del quasi sempre geniale Terry Gilliam e nella pellicola Nemico Pubblico - Public Enemies di Michael Mann che lo vede interpretare il celebre gangster John Dillinger. Nel 2010 prende parte ad altri due interessanti lavori: Alice in Wonderland di Tim Burton e The Tourist, opera seconda del premio Oscar Florian Henckel von Donnersmarck. Nel 2011 Gore Verbinski ne ricalca le movenze per applicarle al camaleonte digitale Rango. Nel 2012 torna a lavorare con lui nell'attesissimo The Lone Ranger e si affida nuovamente a Tim Burton nella storia di vampiri Dark Shadows. Nel 2015 è protagonista accanto a Gwyneth Paltrow di Mortdecai e recita nel film di Rob Marshall Into the Woods. Fa discutere a causa della sua forma fisica alla Mostra di Venezia 2015, quando presenta il film di Scott Cooper Black Mass, film in cui interpreta un boss della criminalità irlandese. L'anno successivo è ancora una volta il Cappellaio matto, questa volta diretto da James Bobin, in Alice attraverso lo specchio, mentre nel 2017 veste ancora una volta i panni di Jack Sparrow in Pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar. Nel 2020 è diretto da Andrew Levitas ne Il caso Minamata e nel 2023 è protagonista del film d'apertura del Festival di Cannes Jeanne du Barry, diretto da Maïwenn.
Vita privata
Sentimentalmente legato a Sherilyn Fenn, Winona Ryder (si è fatto fare anche un tatuaggio "Winona forever" che poi con la rottura del fidanzamento ha trasformato in "Wino Forever"), l'attrice Jennifer Grey e la modella Kate Moss, oggi è padre di due figli, Lily-Rose Melody e Jack, nati dalla relazione con la compagna Vanessa Paradis, attrice e cantante francese che lo ha spinto a prendere residenza in Francia, dove è proprietario (con Sean Penn e John Malkovich) del ristorante Man Ray.
Separatosi da Vanessa Paradis, sposa a sorpresa il 3 febbraio 2015 la nuova compagna, di 23 anni più giovane, Amber Heard, dalla quale però divorzia poco dopo.
Senza aver mai partecipato a dei veri horror (che non fossero quelli gotici, ironici e caricaturali di Tim Burton), Johnny Depp è diventata la star trasformista per eccellenza del nostro tempo. La trasformazione degli attori tramite protesi, almeno dagli anni '80 in poi, è infatti sempre meno una tecnica del cinema di paura (come alle origini del cinema) per diventare ricerca attoriale. È un classico del cinema biografico e di quello fantastico ma proprio Johnny Depp ha allargato il terreno d'influenza delle protesi anche al cinema drammatico e alle commedie
«L'ultima nave è salpata da un pezzo»: con un ferale articolo, diffuso nel Palais poche ore prima dell'arrivo di Johnny Depp e Penelope Cruz a Cannes, la rivista Screen ha platealmente stroncato il quarto capitolo dei Pirati dei Caraibi, pellicola fuori concorso al cinema dal 18 maggio e primo sequel del franchise interamente in 3D. Un'opinione confermata dalla tiepida risposta ricevuta dal film in sala e persino dai suoi interpreti, attesi come star sul tappeto rosso della Croisette ma accolti con freddezza dalla stampa: scarsa la chimica tra i protagonisti Depp e Cruz, distanti sullo schermo come nella vita, ben poco carismatici (anche) dal vivo i nuovi acquisti della saga, Sam Claflin e la francese Astrid Berges-Frisbey, nell'ingrato ruolo di rimpiazzo dei transfughi Orlando Bloom e Keira Knightley
Tatuaggi, orecchini e passione rock di un musicista prestato al cinema Amici, questo è il giorno che voi tutti ricorderete come il giorno in cui in cui avete quasi catturato capitan...”. Johnny Depp è una delle icone del nostro tempo così come il suo Jack Sparrow è uno dei personaggi più amati della storia del cinema. Il suo stesso essere un antidivo è diventato parte integrante del mito: mettersi completamente a disposizione del proprio talento, dopo aver vissuto una gioventù piena di eccessi, seguendo qualsiasi tipo di curiosità potesse avere, innamorandosi perdutamente e disperatamente di donne bellissime come Winona Ryder o Kate Moss
I prossimi progetti di Johnny Depp Se l'agenda degli impegni di Guillermo Del Toro, lo vedeva impegnato fino al 2012, sembra che Johnny Depp non voglia essere da meno. L'attore ha da poco finito di girare Public Enemies e The Imaginarium of Doctor Parnassus, nel quale ha interpretato, assieme a Colin Farrell e Jude Law, le ultime scene che Heath Ledger non ha finito di girare a causa della prematura scomparsa