Titolo originale | Public Enemies |
Anno | 2009 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 143 minuti |
Regia di | Michael Mann |
Attori | Johnny Depp, Christian Bale, Marion Cotillard, Billy Crudup, Stephen Dorff, Stephen Lang Michael Vieau, Christian Stolte, Rory Cochrane, James Russo, John Ortiz, Channing Tatum, David Wenham, Giovanni Ribisi, Emilie de Ravin, Leelee Sobieski, Branka Katic, Wesley Walker, John Judd (II), Jason Clarke, Carey Mulligan, Lili Taylor. |
Uscita | venerdì 6 novembre 2009 |
Tag | Da vedere 2009 |
Distribuzione | Universal Pictures |
MYmonetro | 3,73 su 21 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 5 maggio 2014
I federali cercano di catturare dei noti gangster americani: John Dillinger, Baby Face Nelson e Pretty Boy Floyd durante l'esplosione di crimini negli anni Trenta. Il film ha ottenuto 1 candidatura a SAG Awards, In Italia al Box Office Nemico Pubblico - Public Enemies ha incassato 5,6 milioni di euro .
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John Dillinger è un fuorilegge col vizio del baseball, del cinema e delle macchine veloci. A colpi di Thompson e a capo di una gang armata, rapina banche ed estingue i debiti degli americani impoveriti dalla (Grande) Depressione. Le sue fughe rocambolesche e temerarie gettano imbarazzo e sconforto sulle istituzioni e su Edgar Hoover, ambizioso direttore del Bureau of Investigation. Elegante ed impavido, Dillinger ha un proiettile sempre in canna e un cappotto per ogni occasione e per ogni signora, rapinata del suo cuore o rapita dal suo fascino. La sua nemesi, efficiente e laconica, ha il volto e il garbo "gable" di Melvin Purvis, determinato ad accomodarlo sulla sedia elettrica. Decimata la sua compagine di criminali e assediato dalla polizia, Dillinger sceglierà la via fatale (e letale) del cinema.
Durante gli anni più duri della Depressione banditi rurali, rapinatori di banca indipendenti, rapitori di bambini e ladri alla giornata infestavano il Midwest. Nelle loro scorribande colpivano banche isolate e rifornitori di benzina, abbattendo a colpi di mitra proprietari e passanti inermi, prima di fuggire sulle loro automobili veloci e dentro gli abiti "ricercati". Sfruttando l'inefficienza e la corruzione dell'apparato statale e della polizia, cercavano il denaro facile e trovavano la soddisfazione alla propria eccitazione nel raggiungimento di una fama istantanea. Il maggiore tra loro, John Dillinger, era un fuorilegge e un esibizionista, abilissimo col mitra, simpaticamente disinvolto e irriverentemente in fuga da banche, celle e carceri.
Drogato di glamour come gli sbirri in abiti firmati di Miami Vice e testimone delle grandi promesse delle metropoli (automobili, abbigliamento sfarzoso, belle donne, feste in locali di lusso), Dillinger diventa il nuovo eroe solitario di Michael Mann, nemico pubblico che come il suo autore seppe creare una tendenza.
Conforme al bel sembiante (e al bell'aspetto) di Gary Cooper e Clarke Gable, Johnny Depp incarna l'immagine più sentimentale e romantica del gangster. Segnato dall'impossibilità di toccare le persone senza ferirle, Depp è di nuovo martire sulla strada della sofferenza e delle cicatrici. La morbidezza del suo sguardo scalda la narrazione (formalmente) fredda di Mann e si allarga sul G-man di Christian Bale, sul lato opposto della legge e dell'ordine.
Se Dillinger impiega la rapina come affermazione d'identità, anche sessuale (Billie Frechette è letteralmente "rapita"), e propaga nel mondo il mito dell'invincibilità dell'outlaw hero, Purvis trasforma la caccia ai criminali in un massacro di esecuzioni e tirassegno (l'abbattimento di Baby Face). In delicato equilibrio interdipendente col gangster, l'uomo del governo è caratterizzato e motivato costantemente dalla sua presenza, facendo dell'opposizione-identificazione con Dillinger una questione interiore. Il conflitto con la società ripiega allora nel confronto personale, in cui poliziotto e criminale si sovrappongono. Dentro la densità narrativa e la struttura polifonica del Nemico pubblico di Mann si muovono due combattenti solitari angosciati dalla privazione (ormai prossima) di un ruolo.
Il regista coglie bene il senso tragico del poco tempo che i protagonisti hanno ancora da vivere per compiere il proprio destino. Nel melodramma nero e criminale dell'autore americano il motore dell'azione è la nostalgia per qualcosa che Dillinger e Purvis si sono lasciati alle spalle ma che non riescono ad abbandonare: un blackbird che canta in sala (da ballo) ma tace sotto interrogatorio, un nemico pubblico maledettamente privato e troppo in fretta abbattuto. Architetto degli spazi e creatore (cool) di mondi solidi (e storici), Michael Mann frequenta i generi e ne verifica i limiti fino alla soglia, fino a intrecciarli e a contaminarli. Il suo cinema apre allora derive che interrompono l'azione vera e propria, dirottando su Cuba o su Chicago, dentro storie d'amore perfettamente simmetriche. Gli inseguimenti, le sparatorie, le fughe, l'amore e il sesso si combinano armoniosamente, consumandosi lentamente e in maniera epocale e infilando la potenza evocativa del melodramma in un film di genere radicalmente opposto.
Nel suo Chicago Melodramma e dietro all'eroismo di Dillinger si nasconde un'anima appassionata e (a)morale che morirà come Blackie Gallagher "sulla cattiva strada".
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Michael Mann torna dopo 3 anni con una rilettura del "gangster movie" e del mito del "nemico pubblico numero 1" . Con spirito cronachistico ed anti-hollywoodiano il film restituisce l'immagine di un John Dillinger nè eroico nè totalmente simpatico, smorzato sia nei toni violenti che nella vena romantica (da notare che il titolo originale, al plurale, non si rivolge ad un singolo, bensì a "nemici pubblici" [...] Vai alla recensione »
Il cinema incendiario e magmatico di Michael Mann è costellato di bellissimi perdenti; penso al James Caan di Strade perdute che cerca di redimersi dalla carriera di scassinatore o all'indimenticabile e birzzolato Tom Cruise di Collateral, killer perfetto e spietato, morto come un cane su un binario della metro. Stavolta tocca a John Dillinger fare i conti col destino; gangster mitico e mitologico, [...] Vai alla recensione »
1994: Michael Mann dirige "Heat" e chiama i due attori più importanti di Hollywood in quegli anni, ovvero Robert De Niro e Al Pacino.Li fa incontrare soltanto in due sequenze, rendendo il tutto fascinoso ed evitando ai divi un'inutile competizione. 2009: Michael Mann scrittura due tra le più acclamate star dell'ultimo decennio, Johnny Depp e Christian Bale, offrendo loro ruoli impegnativi e facendoli [...] Vai alla recensione »
Un film ben fatto, che va contro gli stereotipi e i luoghi comuni. Lo spettatore è trascinato inevitabilmente dalla parte del rapinatore presentato elegante, sofisticato, a tratti romantico. Impossibile condannarlo o giudicarlo, più facile ammirarlo. Depp, in una delle sue migliori interpretazioni, incalza perfettamente il ruolo e mostra il classico ma sempre gradito "fascino del [...] Vai alla recensione »
Chicago, 1933. Ritratto (personalissimo e mai così vero) del rapinatore di banche più famoso dell'America della Grande Depressione, John Dillinger (Johnny Depp, memoriabile), che verrà ucciso in un agguato all'uscita del cinema, dove si era recato a vedere "Manhattan Melodrama". Al centro del film c'è un uomo (Dillinger) che sembra non considerare [...] Vai alla recensione »
Il maestro Mann torna con un grande quanto digitale film. Johnny Depp veste i panni di J. Dillinger, bandito rapina-banche degli anni 30, che, tra successi e amori, ha segnato parte della storia della criminalità statunitense. Lungo, ma pieno di situazioni mai viste prima al cinema; digitale, ma comunque emozionante. Fotografia di Dante Spinotti. ELETTRONICO D'EPOCA | ***
Su ispirazione del cinema noir anni trenta Micheal Mann dirige un thriller solido e adrenalinico, ambientato in una pericolosa Chicago del periodo del proibizionismo. Depp è molto rude e violento, forse un pò antipatico, ma riesce a interpretare bene il ruolo del gangster John Dillinger. Le location sono affascinanti e raffinate e i cattivi spietati e credibili.
Michael Mann ci racconta l'ascesa e la fine di un mito degli anni '30 (da noi sconosciuto), John Dillinger, famoso rapinatore di banche, ricco di fascino e charme, mito di quegli anni, interpretatao dal mito cinematografico di questi anni, Johnny Depp. Una vita breve, vissuta al massimo, tra rocambolesche evasioni dal carcere, rapine a colpi di mitra, eleganti cappotti con cui John copriva le spalle [...] Vai alla recensione »
La ragazza di Dillinger, Billie, vive in un appartamento incastrato sotto un ponte della ferrovia e ricoperto da una carta da parati bianca trasudante cronachistica noia. Eccolo il fil di Michael Mann: un racconto che rifugge i colpi di scena, che spegne il thrilling sul nascere, una cronaca che fa parlare i volti. Né il regista poteva scegliere facce migliori della bellezza intellettuale di Marion [...] Vai alla recensione »
L’interesse di Mann in Public Enemies è per il confine fra la vita e la morte, per l’attimo in cui lo sguardo smette d’essere presente, e si perde. È una scena più volte ricostruita, anche descritta da Dillinger, e si rivela traccia e paradigma del film stesso. Pur senza rinunciare all’azione e al romanticismo, questo fra i lavori di Mann è il più spoglio, svuotato dagli eccessi d’enfasi ed espressivi [...] Vai alla recensione »
Notevole e accurata ricostruzione degli ultimi anni di vita di Dillinger, personaggio molto controverso,rapinatore di banche col debole per i bei vestiti e le auto di lusso, che a detta di molti aveva durante le sue incursioni distrutto ipoteche e cambiali, dando respiro agli americani più deboli, impoveriti dalla grande depressione, e ciò creò un [...] Vai alla recensione »
Non capisco come mai si tenda a snobbare questo film che di per se ritengo sia un gangster movie un po piu raffinato! Publib enemies( nemici pubblici) ci sbatte in faccia una ricostruzione degli anni 30 in america in cui si muovono varie figure...ognuna di esse con le sue colpe! Rivedo a pieno lo stile mann....fatto di film con una forte componente psicologica.
Chicago, 1933. Ritratto (personalissimo e mai così vero) del rapinatore di banche più famoso dell'America della Grande Depressione, John Dillinger (Johnny Depp, memoriabile), che verrà ucciso in un agguato all'uscita del cinema, dove si era recato a vedere "Manhattan Melodrama". Al centro del film c'è un uomo (Dillinger) che sembra non considerare i [...] Vai alla recensione »
La storia di John Dillinger (Depp), il più famoso rapinatore di banche degli anni della grande depressione, inseguito dall’FBI guidato da J. Edgar Hoover (Crudup) e definito “nemico pubblico n.1”. Il film racconta l’ultimo anno di vita del fuorilegge, braccato dal G-Man Melvin Purvis (Bale), l’amore per Billie Frechette (Cotillard) ed infine la morte, all’usc [...] Vai alla recensione »
USA,1933- Grande Depressione. John Dillinger (Johnny Depp) e la sua banda di criminali evadono per l'ennesima volta dal carcere e incominciano a depredare le più grandi banche del Midwest. Così, per non cadere nel ridocolo, le autorità affidano a Melvin Purvis (Christian Bale) l'incarico di catturarlo o ucciderlo ponendo così fine ai numerosi saccheggi.
Un film senza trama, senza sviluppo psicologico dei personaggi, che si regge solo su rocambolesche fughe, sparatorie e proiettili incastrati dentro il cranio della gente. Magari giovani registi avessero la metà del budget sprecato da Mann per questo film! Se si eccettua un cast di alto livello, la fotografia in HD di qualità [...] Vai alla recensione »
Nell'America della Grande Depressione del'29,la gente di ogni livello sociale travolta dalla crisi e privata di sogni e speranze cercò un’immagine simbolo nella quale trovare il conforto e la distrazione dalla condizione di stenti e privazioni in cui si trovò costretta a vivere e la trovò nella figura dell’eroe fuorilegge che rapinava le banche,riscattandola dai furti che queste stesse banche avevano [...] Vai alla recensione »
Storia vera del celebre rapinatore di banche John Dillinger, colui che, a cavallo fra gli anni ’20 e ’30 ha infiammato gli States con la sua gang, operando come una sorta di “cane sciolto”, non essendo cioè affiliato alla famigerata “commissione” del crimine americana. Dillinger (Johnny Depp) ha un fidato braccio destro, John “Red” Hamilton (Jason Clarke), che però rimarrà ucciso durante una fuga, [...] Vai alla recensione »
C’era molta attesa per questo nuovo film di Michael Mann, nel quale vengono raccontate le gesta del nemico pubblico numero uno, John Dillinger. Da una parte perché era inevitabile subire il confronto con “Bonny & Clyde” (Gangster Story) di Arthur Penn, un film che ne lontano 1967 ha cambiato per sempre la storia della settima arte, dall’altra perché si misurava con se stesso e cioè con “Heat – La sfida”, [...] Vai alla recensione »
Naturalmente non mi riferisco ai proiettili sparati nel film, moltissimi, ma alla riuscita dell'ultima fatica di Mann. Il suddetto ha dato il meglio di sè in carriera quando ha scovato soggetti congrui al suo stile istintivamente visionario: pensiamo a "Strade violente", "Manhunter", "Heat"... Ma stavolta l'ambientazione retrò e un protagonista inadeguato (un bamboccione) giocano a suo sfavore: si [...] Vai alla recensione »
Mi ha un po deluso, me lo aspettavo un pochino meglio, visto il regista e gli attori.
Storia di John Dillinger, criminale degli anni '30 ormai entrato nel mito per le sue audaci rapine e rocambolesche evasioni. Si tratta di un film girato in maniera molto particolare, alternando un digitale di ottima qualità a momenti in cui la camera a spalla prende il sopravvento, con tutti i difetti del caso. Johnyy Depp è, come al solito, un buon protagonista come anche Christian Bale.
Il cast c'era, anche la storia ma qualcosa in questo film è andato storto. Mi aspettavo una sorta di gangster movie pieno di azione ben recitato, visto gli attori, che ci facesse entrare nel personaggio, invece mi sono trovata ad assistere a 2 ore di pura noia. Un film senza mordente, con dialoghi inesistenti, lunghi silenzi imbarazzanti, recitazione monocorde Deep e Bale che sembrano capitati nel [...] Vai alla recensione »
grande johnny come sempre, ma forse l'unica nota veramente perfetta del film, discreta azione, mediocre vivacità dei personaggi, scarsa lettura della storia del personaggio, che peccato!!
Le interpretazioni di Deep e di Marion Cotillard sono eccellenti, la macchina da presa si muove molto bene ma sinceramente mi aspettavo di meglio, la storia c'è ma mi aspettavo un po' più di tensione, per più di metà film si sentono solo spari e colpi di fucile e nient'altro..
Ancora una volta sul grande schermo, il personaggio di John Dillinger non perde il suo fascino. Esibizionista, scaltro, violento ma allo stesso tempo nobile, incarna bene la figura del criminale "romantico" tanto caro alla cultura popolare. Apice e disfatta sono ben raccontati da Mann, il quale non si lascia sfuggire l'occasione di sfoderare il suo stile di ripresa donando la sua impronta alla storia, [...] Vai alla recensione »
un film lento che non entusiasma, allora occorre concentrarsi sulla scenografia bella e curata, ma non è decisamente cinema d'autore...
complessivamente potrei considerarlo un bel film ma le scene girate troppo velocemente fanno soffrire poco la seduta in poltrona. Considerando che tutti conoscono già come il film finirà si sarebbe potuto giocare sull'effetto tensione prolungando i tempi di ripresa, magari rimanendo più fermi con le immagini sui volti degli attori. E' più interessante capire invece l'idea che il personaggio ha del [...] Vai alla recensione »
Mi aspettavo un ritmo più incalzante, invece il film è lentissimo e la storia non è molto coinvolgente, ma soprattutto la regia lascia molto a desiderare: inquadrature troppo in primo piano (non viene mai inquadrata una persona per intero, per non parlare delle scene in campo aperto!) e spesso troppo mosse! Nel complesso sono rimasto abbastanza deluso. Voto: 5,5
Protagonista della Grande Depressione insieme a Cinderella Man e ad Al Capone il personaggio Dillinger è stato ampiamente celebrato al cinema. Nel film di M Mann vediamo tracciata la psicologia di un uomo che vive alla giornata, rapinando banche a colpi di mitragliatore, comprando vestiti alla moda, celebrato dai media come il nemico pubblico N°1. Il regista ha voluto approfondire il lato umano del [...] Vai alla recensione »
IL FILM SUL MURO A 8 EURO! Sono una cinefila accanita e aspetto i film di certi autori come manna dal cielo. Esce un film di Michael Mann , forse oggi il mio regista preferito , e corro all'Odeon a vederlo; sala 7. Tutti i film di Mann, da Manhunter all'Ultimo dei moicani, da Heat a Collateral, da Insider ad Alì, hanno una qualità d'immagine maestosa e lo schermo "largo ", il che contribuisce a [...] Vai alla recensione »
Questo film è indubbiamente un film di buona fattura e dalle buone qualità. Valorizzato nella trama e nella resa dalle interpretazioni e dalla contrapposizione ottima tra Depp (Dillinger) e Bale (Purvis). La direzione di Mann è buona senza alcuno spicco (nonostante la scena della fuga sia di ottima qualità. Ho visto di meglio ma come passatempo non è niente male. Vai alla recensione »
Il film nel complesso è da vedere ma soprattutto per l'interpretazione eccelsa di Jhonny Deep. Infatti lui è un ganster elegante in tutto e per tutto. La storia d'amore fa andare avanti il dramma in cui si sopprapongono la legge e il crimine, la passione e l'ordine.
spinto da un paio di garanzie, ovvero la regia di un veterano come Michael Mann (che ha stupito con Collateral e fatto godere gli occhi assetati di digitale con Miami Vice) e la recitazione affidata a colossi come Johnny Depp (troppo spesso da Oscar e troppo spesso ignorato) e Christian Bale mi sono recato al cinema! già dai primi minuti la premessa era chiara.
Mi aspettavo molto di più da questo film,non è che sia proprio da buttare.Comunque a me non è piaciuto affatto,l'ho trovato abbastanza noioso e pesante.
Il basarsi su una storia vera a i suoi pro e i suoi contro.Ti puoi basare maggiormente sulle fonti e quindi su una base già data e pronta da mettere in atto oppure in maniera minore dare più spazio alla immaginazione e alla capacità di modellare e plasmare il film per renderlo più accattivante.La trama come tale sembra basarsi molto su l'originaria vita di John D.
Attendevo tanto di vedere questo film,e ieri sera ho trascorso i 140 minuti di Nemico Pubblico. Il film,nel complesso è un bel film,ma a mio parere si poteva tagliare qualche minuto,nella prima parte,mi è parso un pò ripetitivo,e sbrigativo le scene delle rapine,troppo uguali tra di loro,e anche un pò lenta,un Johnny depp,che ammiro tantissimo,un pò spento.
E' stato un film veramente bello, appassionante fino alla fine. Il finale era scontato ma non per questo meno emozionante. Depp fantastico come sempre. Bale bravo ma un po' di parte e monolitico. Cotillard molto espressiva infondeva una straordinaria dolcezza. Fantastico.
Il film mi ha lasciato un'impressione sicuramente buona. Esso ripropone in maniera genuina e discreta il fascino dei gangster movies e le cui scene di azione senza respiro, vengono giovate da una buona fotografia e da eccellenti inquadrature di cui naturalmente i film del passato non potevano avere. Ancora una volta il buon Johnny Deep si dimostra all'altezza della situazione, interpretando questa [...] Vai alla recensione »
Un film di genere girato con piglio autoriale da un Mann in stato di grazia. La cinepresa spara sul pubblico le immagini come le armi dei gangsters sparano pallettoni contro i malcapitati che attraversano la loro strada. Depp trattiene la recitazione, non va sopra le righe (come sarebbe stato facile), dipingendo uno dei cattivi più spietati e allo stesso tempo più "apprezzati" che il grande schermo [...] Vai alla recensione »
ha un rating troppo alto...sl perche c'è Jonny Depp...allora tutti danno 4 stelline...ma diciamoci la verità..il film è piatto....nn mi ha appassionato affatto.....sara pure bella la storia vera.....ma per cm è stato girato è abbastanza brutto...
insolito film gangster che può piacere sia ad appassionati che a non (il sottoscritto). Bellissime fotografie ed effetti speciali. Attori eccezionali (peccato solo per il doppiaggio non all'altezza di Cristian Bale). ma passiamo alle note dolenti il film è sicuramente molto movimentato e cumunque possiede una trama ben sviluppata, peccato però una certa monotonia.
Film del genere azione/poliziesco interpretato da J.Depp e altri suoi colleghi molto preparati al ruolo tenuto.La trama e' intensa e colpisce l'attenzione del pubblico trasportandolo in un'epoca passata anni trenta ossia nel periodo dei cosidetti Gangster americani.Tutto e' ottimizzato dal tocco del regista Michael Mann che seleziona anche un cast d'eccezione.Nel [...] Vai alla recensione »
Nemico Pubblico è un film d'azione ricco di sparatorie, scene comiche e scene stile "Heat: La Sfida", diretto dallo stesso regista, che stavolta si tiene ben lontano dal precedente capolavoro e a "Collateral". Passa ad un film dove la regia non è del tutto comprensibile, i personaggi in certe scene sono troppo invadenti (soprattutto Christian Bale, che comunque [...] Vai alla recensione »
A parte le presunte tecniche cinematografiche di Mann...posso farti un altra domanda? Visto le 5 stelle che hai dato a questo film e presa in considerazione la tua profonda conoscenza del genere gangster mi sorge un dubbio...ad un film come Carlitos way quante stelle bisognerebbe dare? o meglio, quante stelle daresti tu?
Ancora una volta Mann non riesce ad andare oltre il glamour, lo stesso errore compiuto con Miami vice. La storia è bella ed interessante (per forza è reale....ndr), l'ambientazione corretta fino al minimo dettaglio, ma...non c'è sugo! Persino il beffardo Depp non è sufficiente da solo a tenere in piedi il film, che si rivela sì coerente ai fatti, ma non aggiunge nulla di più alle pellicole che hanno [...] Vai alla recensione »
Un film abbastanza lungo, che tutto sommato è vedibile! Depp è bravo e la regia è anch’essa buona. Insomma un film che dal punto di vista delle immagini non è male. Nonostante ciò a me è parso un film mancato! Penso, ma non vorrei che fosse solo una mia interpretazione, che il film volesse rappresentare, basandosi su una storia vera, la fine di un’epoca! Ovvero la fine del crimine con qualche aspetto [...] Vai alla recensione »
Il film racconta la storia di john Dillinger che è stato il "nemico pubblico" in America. La storia è semplice e narra le azioni e le gesta del gangster ben interpretato da johnny Deep. In tutto il film si cerca di creare un'immagine positiva intorno al protagonista, fino al finale in cui viene ucciso.
Se questo film è consigliato: assolutamente sì, allora anche bastardi senza gloria doveva esserlo, infatti non lo è per pochi punti... comunque il film di quentin tarantino è molto più bello e più pulito inoltre incespica meno
Il film di Michael Mann Nemico pubblico, con Johnny Depp nella parte di John Dillinger, è nelle sale italiane da venerdì, nel frattempo Michele Placido si appresta al primo ciak del suo nuovo Vallanzasca, storia del criminale che non è proprio arbitrario definire il Dillinger milanese. Dillinger&Vallanzasca: banditi eroi. Che il cinema, e non solo, subisca lo charme del cattivo, dell'antagonista, sta nelle regole.
Dillinger non è affatto morto e sullo schermo (questa volta) ha il fascino di Johnny Depp, magnifico bandito e ossessione del G-man di Christian Bale. Negli anni bui della Grande Depressione ruba ai ricchi, estingue i debiti dei poveri, spara ai poliziotti e compra cappotti caldi per resistere ai colpi della vita e al freddo di Chicago. Mutuando i poliziotti griffati e infiltrati nella Miami blu e hypercool di Mann, Dillinger e Melvin Purvis sono figure (anti)eroiche che campeggiano i due lati opposti della legge e dell’ordine.
Amici, questo è il giorno che voi tutti ricorderete come il giorno in cui in cui avete quasi catturato capitan...”. Johnny Depp è una delle icone del nostro tempo così come il suo Jack Sparrow è uno dei personaggi più amati della storia del cinema. Il suo stesso essere un antidivo è diventato parte integrante del mito: mettersi completamente a disposizione del proprio talento, dopo aver vissuto una gioventù piena di eccessi, seguendo qualsiasi tipo di curiosità potesse avere, innamorandosi perdutamente e disperatamente di donne bellissime come Winona Ryder o Kate Moss.
Ci sono due modi per reagire di fronte a «Nemico pubblico». Lo spettatore dipendente dall'adrenalina del poliziesco ordinario lo troverà sontuoso, tenebroso, un po' tortuoso, forse compiaciuto. I cercatori d'oro estetico confermeranno l'opinione che hanno di Michael Mann: uno dei massimi pittori d'icone cinematografiche. Se per la storia del genere l'anarcoide e rocambolesco John Dillinger (1903-1934) [...] Vai alla recensione »
Ci sono sinceri appassionati di cinema che non vanno a vedere seguiti e remake, o comunque film che riciclano personaggi già visti sugli schermi. Seguendo questo ragionamento, non si dovrebbe leggere l'Odissea perché è il seguito dell'Iliade. Non tutti i registi contemporanei sono all'altezza di Omero, ma a volte l'eterno ritorno sui luoghi (narrativi) del delitto ha un suo perché.
John Dillinger, bel rapinatore di banche ed evasore dalle carceri negli Anni 30 del grande gangsterismo americano, non era un killer. Uccise una sola persona nella sua breve vita. Amava i bei vestiti e i bravi barbieri, amava le veloci Ford V-8 per le fughe, amava l'elegante compostezza e le armi, amava molto la sua ragazza. Amava i film: la sera del 22 luglio 1934 a Chicago, con la ragazza e con l'amica [...] Vai alla recensione »
«Mi chiamo John Dillinger. Rapino banche». Evocando il leggendario «Mi chiamo John Ford. Faccio western», nel suo gigantesco, notturno e irrequieto nuovo kolossal, Michael Mann ci racconta un John Dillinger di poche parole, un killer spietato e malinconico, con l'occhio freddo di un serpente, avvolto di una calma piatta, minacciosa e con l'eleganza naturale di Johnny Depp.
Michael Mann's "Public Enemies" is a ravishing dream of violent gangster life in the thirties—not a tough, funny, and, finally, tragic dream like "Bonnie and Clyde" but a flowing, velvety fantasia of the crime wave that mesmerized the nation early in the decade. The scowling men in long dark coats and hats, led by the fashion-plate bandit John Dillinger (Johnny Depp), march into a grand Midwestern [...] Vai alla recensione »
"Public Enemies": portrait virtuose d'un truand qui soigne son image A la différence de son comparse, ce dingue de la gâchette qu'était "Baby-Face" Nelson, hors-la-loi convulsif au visage d'enfant, John Dillinger (1903- 1934) n'est crédité que d'un seul meurtre. Le nom de ce gangster est néanmoins synonyme de tueur. A lui la gloire posthume d'avoir été l'ennemi public numéro un de la Grande Dépression. [...] Vai alla recensione »
Ancora Dillinger. Hollywood ce ne ha già detto varie volte a cominciare da quel film di Willian A. Wellman, intitolato anche quello Nemico pubblico, che protagonista James Cagney, è anche adesso un saldo esempio di grande cinema. Un veterano della tempra di Michael Mann oggi vi torna, giovandosi per di più dell'interpretazione di Johnny Depp come protagonista, e ci offre a sua volta un esempio validissimo [...] Vai alla recensione »
It was the movies that killed John Dillinger -- Gangster No. 1 until he was gunned down outside a Chicago theater after taking in the pictures one hot night in 1934 -- and it was the movies that brought him back to life. More than once. But this time it's different. This time Michael Mann is in charge. Win, lose or draw, Mann, director of "Heat," "Ali," "The Insider" and the current "Public Enemies," [...] Vai alla recensione »
Nel pieno della Grande Depressione, l'America è sconvolta e affascinata dalle rapine alle banche di John Dilhnger (Johnny Depp), che assieme alla sua banda mette a segno colpi su colpi. L'Fbi gli sta alle calagna e l'agente Melvin Purvis (Christian BaIe) non ha che una missione: catturarlo. Il regista di "Collateral" realizza un'opera sontuosa per raccontare uno dei gangster più famosi di tutti i tempi.È [...] Vai alla recensione »
IT’S a Hollywood truism that for every movie that sees the light of day, a hundred others languish in the purgatory (or worse) of development. But how many movies owe their very existence to a roster of films that never happened? Such is the case with Michael Mann’s “Public Enemies,” a dual portrait of the bank robber John Dillinger (Johnny Depp) and Melvin Purvis (Christian Bale), the young, ambitious [...] Vai alla recensione »
Nemico pubblico di Michael Mann racconta la vita e le passioni ingenue e irresponsabili del gangster Dillinger, rapinatore di banche nella Chicago della grande depressione del '29. John Herbert Dillinger muore a 31 anni, riverso su un marciapiedi, la sera del 22 luglio 1934. Agli ordini di Melvin Purvis, alcuni agenti del Federal Bureau of Investigation gli sparano alle spalle, dopo averlo seguito [...] Vai alla recensione »
Infamous bank robber John Dillinger was at the movies on the steamy July night in 1934 when FBI agents gunned him down outside Chicago's Biograph Theatre. In Michael Mann's jolting Public Enemies, sparked by a ball-of-fire Johnny Depp as Dillinger, America's most wanted man sits in a crowded theater watching Manhattan Melodrama, starring Clark Gable as a racketeer facing the electric chair with attitude [...] Vai alla recensione »
È strano pensare che quasi tutto quello che sappiamo sul gangsterismo americano degli anni Trenta durante la grande depressione economica è falso; che delle bande di Dillinger, Bonnie & Clide, Baby Face Nelson o Pretty Boy Floyd si conserva una leggenda criminale infondata; che il romantico glamour sanguinoso ispiratore di film e romanzi è perfettamente inattendibile.
Un'indicazione importante riguardo a Nemico pubblico, il film di Michael Mann appena arrivato nelle sale italiane, riguarda il titolo originale, che è anche il titolo del saggio sul quale è basato: Public Enemies. In quel plurale, reso singolare dalla traduzione italiana, c'è uno dei principali postulati del film, che è anche uno dei postulati di base di tutta la filmografia di Mann.
Stati Uniti, 1933, 'grande depressione', età dell'oro per le rapine in banca. La prima guerra mondiale al crimine si combatte a Chicago. Sta nascendo l'Fbi: uomini scelti (i GMen), uso strumentale dei media, metodi spregiudicati, (sempre) benedette intercettazioni. A John Dillinger era sufficiente1minuto e 40' per ripulire un caveau e fuggire tra gli spari del mit(r)ico Tommy Gun.
Colpito a morte, John Dillinger, 31 anni, si schianta a terra, la faccia schiacciata sul marciapiede, gli occhialini scuri rotti, fiotti di sangue marrone che sprizzano da un occhio. La faccia è quella, di solito appassionante, di Johnny Depp, che di anni ne ha 47, eppure non un solo brivido di emozione rianima i pur volonterosi spettatori. Ne sarà responsabile il regista Michael Mann, che pure agghiacciò [...] Vai alla recensione »
Meglio metterci d'accordo subito. Di chi è la firma in fondo alla splendida cornice di Nemico pubblico 2009? Il regista Michael Mann o l'attore Johnny Depp? Incassi alla mano sembrerebbe che, dopo i numerosi flop commerciali, Mann, con Depp protagonista, ha raggiunto il successo commerciale (solo in Usa i guadagni sono già oltre i 100 milioni di dollari).
Ho visto Dillinger, il miglior film di John Milius, quando uscì (1973) e lo ricordo bene. Ho visto Nemico pubblico, il miglior film di Michael Mann, un mese fa e lo ricordo appena. Eppure è sempre la storia di John Dillinger. Sarà che Christian Bale, nel ruolo di Purvis, non vale l'immenso Ben Johnson; sarà soprattutto che Johnny Depp non è l'inarrivabile Warren Oates.
Bella rivincita, il cinema ha ammazzato Dillinger, Dillinger risorge grazie a un grande regista, Michael Mann, e con il volto di Johnny Depp. Tra l'uscita dal carcere nel 1933 e la morte nel luglio1934 ilgangster più popolare e populista della Depressione accumulò 13 mesi di scorrerie, rapine e successo mediatico e morì nell'imboscata in un cinema di Chicago dove assisteva alle Due strade (Manhattan [...] Vai alla recensione »
In America esce il Tornano i gangster. Forse il cinema ha bisogno di loro per regolare i conti, almeno con T la fantasia, con le banche matrigne. Così riecco la Chicago anni Trenta, con le sue prime armi automatiche. Riecco Al Capone - il progetto è di Brian De Palma - e riecco anche Lucky Luciano - con la firma di Martin Scorsese. Ma il primo della lista è John Dillinger, il rapinatore americano [...] Vai alla recensione »