Titolo originale | The Professor |
Anno | 2018 |
Genere | Commedia, Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Wayne Roberts |
Attori | Johnny Depp, Zoey Deutch, Danny Huston, Rosemarie DeWitt, Farrah Aviva Odessa Young, Devon Terrell, Debbie Podowski, Dion Riley, Ron Livingston, Linda Emond, Matreya Scarrwener, Siobhan Fallon Hogan, Paloma Kwiatkowski, Kaitlyn Bernard, Michael Kopsa, Justine Warrington, Ken Kramer, Christine Willes, Denalda Williams, Keith MacKechnie, Dolores Drake, Javier Lacroix, Marilyn Norry, Katherine Evans, Maarten Bayliss, Clive Holloway, Rohan Campbell, Carolyn Yonge, Megan Peta Hill, Liam Raymond Dib, Robyn Bradley, Bob Phipps, Jessica Heafey, Brenda Matthews, Sidney. |
Uscita | giovedì 20 giugno 2019 |
Distribuzione | Notorious Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,33 su 21 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 11 luglio 2019
Un professore scopre di avere una malattia molto grave e decide di andare oltre ai limiti che si è sempre imposto. In Italia al Box Office Arrivederci Professore ha incassato 1,5 milioni di euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Il cinquantenne Richard, professore di letteratura inglese in un college, scopre di avere un cancro ai polmoni in stato avanzato, con sei mesi o poco più ancora da vivere. Deciso a rifiutare le cure e a comunicare solo all'amico e collega Peter le sue condizioni, prima di morire Richard modifica drasticamente la sua vita: caccia dalle sue lezioni chiunque non sia interessato e spinge gli allievi rimasti a liberare la loro voce; scandalizza studenti e colleghi con atteggiamenti ribelli; beve fino a stordirsi; sperimenta nuove avventure sessuali; cerca di essere il più franco possibile con la moglie Veronica (che lo tradisce con il rettore del college) e di amare incondizionatamente la figlia Olivia. Per Richard sarà un lungo, liberatorio, terapeutico congedo dalla vita.
Una storia di malattia e di liberazione, con un maschio cinquantenne che sceglie di opporsi all'uniformità del pensiero e di vivere i suoi ultimi mesi fra la gioia infantile del politicamente scorretto e la dolcezza dei sentimenti ritrovati.
Più che a L'attimo fuggente, ancora oggi principale modello di ogni film che descriva l'istituzione scolastica come fucina di giovani da liberare dal giogo delle convenzioni, Arrivederci professore, pur nel suo elogio del pensiero non allineato, sembra guardare soprattutto ad American Beauty, alla crisi di mezza età di un uomo che toglie il velo della finzione dalla sua vita pubblica e privata.
Il Richard di Johnny Depp è più vicino al Lester Burnham di Kevin Spacey che non al professor Keating di Robin Williams; lo dimostrano anche le riprese delle cene nella casa agiata e borghese - con la famiglia seduta a tavola come su un palcoscenico - che rimandano a quelle analoghe del film di Sam Mendes: un mondo ordinato e asettico progressivamente scardinato da una ribellione salvifica e disperata.
Composto nell'aspetto e controllato nella recitazione, via via che il percorso di liberazione del suo personaggio prosegue, Depp veste i panni ormai soliti del freak stralunato e più ancora del dandy decadente e decaduto, in una stretta confluenza di esigenze drammatiche e riferimenti autobiografici.
Le sparate anti-femministe di Richard, le battute contro i futuri politici di domani, l'ironia verso il dolore dell'amico Peter (Danny Huston) o il rifiuto di ogni compromesso con il potere (rappresentato dal rettore interpretato da Ron Livingston) assumono perciò un tono di critica alla società ancora più forte perché espresso dalla voce di Depp, attore da tempo in cerca di riscatto e celebrità ormai ingabbiata nella doppia immagine dell'eroe maledetto e del maschio violento.
In realtà, il regista e sceneggiatore Wayne Roberts non ha il coraggio e la forza di portare fino in fondo il potenziale distruttivo del suo film e nella seconda parte immette la parabola del personaggio nei binari rassicuranti di una storia di perdono e accettazione, soprattutto verso la moglie tradita e traditrice e la figlia apertamente omosessuale.
La presunta assenza morale sfocia in una dolcezza malinconica che tutto abbraccia e tutto sopisce, compresa la rabbia grottesca di Johnny Depp e di quel suo iniziale «cazzo» ripetuto più e più volte, in sfregio alla malattia e alle ingiustizie del destino.
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Wayne Roberts è un regista alle prime armi Arrivederci professore è il suo secondo film di cui ha scritto anche la scenggiatura, l'inesperienza si vede sia nella trama che non approfondisce tematiche appena evidenziate e da un montaggio a dir poco frettoloso, ad esempio nel discorso finale il protagonista parla al brindisi con un bicchiere di vino rosso in mano, prosegue con un diverso [...] Vai alla recensione »
Assolutamente un tributo artistico trascurabile nel panorama cinematografico culturale, per non parlare di quello umanistico/esperenziale. Chiunque abbia avuto, per sua sfortuna, un confronto reale con il delicatissimo tema trattato, non può che riscontrare con amarezza l’inattendibilità della trama, l’inconsistenza psicologica dei personaggi, la spettacolarizzazione stessa [...] Vai alla recensione »
“Vegliate dunque perché non sapete né il giorno né l'ora” fu detto in altro campo, ed il bello di vivere è sapere che la morte verrà ma chissà quando, abbiamo tempo, forse mai, intanto viviamo e tutto faremo andare come và oggi, dominiamo le cose (…?), intanto vediamo la morte e funerali altrui.
Un cancro ai polmoni a cinquanta anni è una sentenza di morte che difficilmente ammette appello; e Richard un professore di letteratura inglese ritiene che sia del tutto superfluo blandire la sostanza della sua malattia con la forma di una chemioterapia. E che nei pochi mei che gli restano da vivere la cosa migliore sia semplicemente vivere, libero dagli stereotipi, dai condizionamenti sociali, [...] Vai alla recensione »
Ricevere una notizia ferale, un cancro che ci avvisa che l’arcobaleno della vita è prossimo, può lasciar sconvolti ma al tempo stesso, lasciarci riflettere, comprendere come quell’esistenza sinora condotta con irreprensibilità debba essere portata a termine sino in fondo perchè niente sarà più come prima.
Una vita di rimpianti, ma forse senza neanche troppi, il protagonista Richard Brown che nel percorso per la sua dipartita deve incontrare validi avversari, primi tra tutti ipocrisia e mediocrità con cui è quotidianamente a contatto, così decide di affrontarli duramente e senza riserve con un approccio infantile e decisamente insofferente.
L'idea di prendere la malattia e la morte a schiaffi in faccia, con ironia, sprezzo, quasi con superficialità poteva essere interessante, ma è stata solo abbozzata in mezzo a frasi filosofiche alla "Attimo fuggente". Roba del tipo "Vivete la vita fino in fondo, ogni attimo, cogliete tutte le possibilità, non accontentatevi della mediocrità" e pio [...] Vai alla recensione »
Ridicolo filmetto di cui si può solo segnalare l'abissale distanza tra ambizioni e risultato. L'inane regista cerca scampo alla sua mediocrità, attraverso le scorciatoie malriuscite dell'humor ed una sceneggiatura indegna dei Baci Perugina.
Sceneggiatura imbarazzante, situazioni spesso improbabili, finale Vago e Confuso....
Adoro Depp, ma ho trovato questo film scontato, noioso e piuttosto banale nei messaggi che vorrebbe dare (tutti già dati molto meglio da altri film del genere).
Film inconsistente con profili psicologici dei personaggi davvero poco credibili. Come pure i dialoghi. Il ciuffo di Depp da solo dovrebbe reggere l'intera sceneggiatura, ma non ce la fa.
Apprezzabile il coraggio di affontare la tematica della morte tuttavia scade per dialoghi e conduzione. Assolutamente nulla a che vedere con film di ben altro spessore (American beauty o l'attimo fuggente): si tratta di una più modesta opera che non lascia il segno.
Film insuperabile. Insuperabile per banalità: dice niente, insegna nulla, non apporta morali o insegnamenti. Con un SOGGETTO così, si potevano "inventare" cento messaggi. Insuperabile per recitazione inguardabile. Un esempio tra tutti: la recitazione della moglie di lui, alla notizia del Cancro del marito. E la postura di lei, quando lui se ne va.
Film stupendo, non c’è molto da dire... il regista per essere alle prime armi, ha davvero molto talento. Spero che nel corso dellla sua carriera possa perfezionare alcune cose. “Arrivederci professore” è un film che fa riflettere molto sulla propria esistenza, noi (esseri umani) non facciamo uso del dono più grande che Dio ci ha donato, cioè vivere. [...] Vai alla recensione »
spiace vedere Johnny Depp recitare in film così insulsi, è un film che non regala nè sorrisi nè tristezza, l'unico sentimento provato è il fastidio. Tanti luoghi comuni, personaggi sterotipati, scene senza senso, una presa in giro all'arte dell'insegnare e una presa in gira a chi soffre veramente di questi mali.
Qui si parla di un viaggio verso il baratro e di come renderlo il più bello possibile, scoprendo che, forse, si sarebbe potuto rendere altrettanto belli anche tutti gli altri tragitti intrapresi precedentemente. E' il problema di sempre, il punto fisso di tutti: essere felici ed assaporare ogni momento che si abbia. Purtroppo, però, non si riesce mai ad ottenere appieno questo risultato. [...] Vai alla recensione »
In Arrivederci professore il personaggio di Johnny Depp riscopre l’essenza dell’esistenza e si dimostra un marito ed un padre paziente. Cosa faresti quando scopri di avere solo sei mesi di vita? È quello che succede a Richard (Johnny Depp) un professore di letteratura inglese. Non avendo più nulla da perdere deciderà di essere il più [...] Vai alla recensione »
Il corridoio sembrava interminabile, arrivai nella stanza di Adam stremato, avevo il fiatone. Mi aspettava, aveva il viso incupito e lo sguardo perso nel vuoto della finestra osservando il parco coi bimbi che giocavano con i loro papà; soffriva nel vedere quello che avrebbe voluto fare col suo. La temperatura nella stanza era quasi insopportabile, il caldo si poteva tagliare a fette; il ventilatore [...] Vai alla recensione »
Film molto bello. Johnny Depp torna a recitare come ha dimostrato nella sua lunga carriera, il resto del cast non sfigura anzi tutti gli attori in arrivederci professore recitano molto bene e anche il regista mostra le sue capacità, l'unico problema di Wayne Roberts è che non rischia non approfondisce alcuni tratti del film. Comunque il film scorre molto bene, è simpatico al [...] Vai alla recensione »
Dopo le abituali sigle produttive di apertura dei film, c'è una voce che inizia a parlare sul buio prima di rivelarsi. Un medico comunica la diagnosi a un paziente: ha un cancro ai polmoni ormai in fase avanzata che potrebbe attaccare altri organi. Con terapia potrebbe campare forse un anno. Senza rimangono sei mesi di vita. Letale, un po' come sarà il film che dopo l'annuncio comincia a disvelarsi. [...] Vai alla recensione »
"Lei ha un cancro...". Lo schermo è ancora nero quando la voce del medico inizia a pronunciare la diagnosi letale. Primo piano sul viso freddo e professionale del dottore. "Un cancro ai polmoni al quarto stadio...". Pausa. Pochi secondi, un'eternità. Controcampo. Primo piano sul viso del paziente a cui la diagnosi è indirizzata. Impassibilità che a malapena riesce a celare la frana interiore. "Quanto [...] Vai alla recensione »
Con un matrimonio ormai al capolinea e una figlia adolescente che si rivela omosessuale, il professor Richard Brown scopre di avere un cancro ai polmoni e pochi mesi da vivere. Decide di non rivelarlo a nessuno (tranne a un fidato collega e amico) e di passare il poco tempo che gli resta all'insegna del disimpegno e dell'anticonformismo, anche nei confronti della sua ultima classe di studenti ai quali [...] Vai alla recensione »
Unico e inimitabile Depp, sconsiderato, ringhioso, perseguitato e pregiudicato nella vita ma nel contempo pronto a deliziare il pubblico bambino e sbeffeggiare quello adulto col repertorio di mascherate e smorfie sciorinato nelle vesti di Jack Sparrow o il Cappellaio matto in alcuni dei blackbuster più redditizi del cinema moderno. In "Arrivederci professore" non rinuncia a questa sorta di autoderisione, [...] Vai alla recensione »
Avrebbe potuto intitolarsi "una vita al massimo" questo "Arrivederci professore", storia di un uomo, Johnny Depp, disposto a vivere senza mezze misure l'inevitabilità dell'esistenza. Interpreta Richard, un affascinante professore universitario che scopre di non avere più molto da vivere. Una cura potrebbe allungargli la vita di un anno o poco più, ma Richard sceglie di rinunciarvi, per vivere come [...] Vai alla recensione »
Un po' come Kevin Spacey di «American Beauty», ammosciato quarantenne che d'improvviso per un'infatuazione amorosa si ribella alla mediocrità borghese, si ubriaca, fuma spinelli, sogna eccitanti nudità, scardina contesto pubblico e privato. Ma un po' anche come Robin Williams di «L'attimo fuggente», docente di letteratura che in nome della Grande Poesia catechizza allievi a scegliersi il proprio destino, [...] Vai alla recensione »
«Composto nell'aspetto, controllato nella recitazione», Johnny Depp impersona in «Arrivederci professore» il cinquantenne Richard Brown, docente universitario di letteratura inglese, il quale, nell'apprendere che un'affezione tumorale gli concede pochi mesi di vita, sceglie di rinunciare alle cure e di vivere l'ultima fase della sua esistenza, ignorando condizionamenti e convenzioni sociali.
Depp prof di letteratura in giacca e cravatta. Ma è uno stratagemma per lasciargli sviscerare il proverbiale impeto anarcoide, dandy ribelle per indole e partito preso, per questo amato da due decenni nel cine-globo a partire dal ciuffo. Non sorprendente, e forse non necessaria, ibridazione del cancer-movie con il film di college, per ripetere l'ideologia della vita «come se fosse sempre l'ultimo giorno» [...] Vai alla recensione »
Richard (Johnny Depp) scopre di avere poche settimane di vita. Decide di comunicarlo alla famiglia ma le cose prendono una piega inattesa quando la figlia fa coming out e la moglie confessa un tradimento. E allora Richard non rivela la sua malattia a nessuno e decide di vivere il tempo che gli rimane come uomo libero. Wayne Roberts firma una a dir poco stanca rappresentazione del cancro come forza [...] Vai alla recensione »
Ipocrisie e convenzioni sono dure a morire. Non così Richard, professore di letteratura inglese in un college, che riceve dall'oncologo l'apocalittica verità sulla sua sorte. Sei mesi. È la soglia sulla quale si arresta la sua vita di insegnante e padre di famiglia. Quando riunisce moglie e figlia per dire «una cosa importante» viene preceduto da entrambe.
Johnny Depp non è mai riuscito a distaccarsi dalla fama di eccentrico che si è procurato nel corso delle sue collaborazioni con Tim Burton e Gore Verbinski. Arrivederci professore rientra fra i film che non possono prescindere dal tipo di personaggio che si è costruito, al contrario, tenta di sfruttarne le potenzialità nelle scene di ebbrezza e stravaganza, particolarmente congeniali all'attore.
Le strade del cinema sono infinite. Al termine del periodo più buio della sua esistenza di star, Johnny Depp torna in pista con il ruolo del professor Richard Brown, malato di cancro deciso a usare i sei mesi di vita che gli restano per liberarsi di tutti i pesi che hanno affaticato il suo percorso terreno. Ribelle, ironico, scorretto, il docente di Arrivederci Professore offre a Depp l'occasione per [...] Vai alla recensione »
Cosa fai se ti diagnosticano un cancro terminale ai polmoni senza aver fumato nemmeno una sigaretta in tutta la tua vita? Capita al professore di letteratura di un college americano, interpretato da Johnny Depp, la cui reazione è sperimentare sesso occasionale, farsi di marijuana con gli studenti, assaggiare l'omosessualità e baciare la moglie del rettore a un evento pubblico.
I professori, al cinema, se sono buoni sono sempre un po'guru. Trascinatori di giovani piccole folle, fratelloni e sempre più maestri di vita che di quel che devono insegnare. Se poi insegnano poesia o letteratura, filosofia o arte, il cascame romantico è di solito a un passo. Anche se il prototipo degli insegnanti al cinema, il protagonista di Addio mr.
Un paio d'anni fa, un articolo di "Vulture" si interrogava sul perché Johnny Depp lavorasse ancora così tanto: una pessima reputazione (droga, alcol, presunti abusi perpetrati ai danni dell'ex moglie Amber Heard) e una serie di flop (The Lone Ranger, Transcendence, Mortdecai) parevano motivi sufficienti a rallentarne la carriera. Da allora non molto è cambiato: Depp ha fatto causa a Heard per diffamazione, [...] Vai alla recensione »
Per comprendere la natura di un prodotto come Arrivederci Professore (The Professor, 2019), bisogna tener conto di come il personaggio e il "segno" Johnny Depp si sia evoluto nel corso degli ultimissimi anni. In Europa e nel resto del mondo se ne sono accorti in pochi, ma nell'ambiente di Hollywood da qualche tempo il divo non se la passa bene. Per un motivo o per un altro, nessuno dei suoi ultimi [...] Vai alla recensione »
Not exactly the parade of louche bad behavior moviegoers may expect from its star in this scenario, Wayne Roberts' The Professor casts Johnny Depp as an academic who, told he has just months to live, chooses to stop pretending that his life hasn't been largely a failure. Aiming to get a few laughs while presenting an essentially serious take on a question many of us have contemplated, the picture fares [...] Vai alla recensione »
There are several workable narrative elements in writer-director Wayne Roberts' "The Professor," starring a miscast Johnny Depp as Richard, an English prof with terminal cancer who, as the film's press notes hyperbolically mislead, "transforms into a rebellious party animal." Unfortunately, the movie, which comes off strangely wide-eyed about such "outré" things as marijuana and same-sex attraction, [...] Vai alla recensione »
At the start of "The Professor," a glib portrait about a dying academic, the title character, Richard (Johnny Depp), receives a diagnosis of stage-four lung cancer; without treatment, he has probably six months to live. His plan to tell his family is upstaged after, in a single evening at the dinner table, his daughter (Odessa Young) comes out and his wife (Rosemarie DeWitt) reveals that she's having [...] Vai alla recensione »
It's not as if there's ever a particularly good time for rose-tinted character studies of morally dubious men, but even with that caveat in place, "The Professor" hasn't exactly picked its moment. At a time when unresolved abuse allegations against Johnny Depp have placed his star image in flux, watching him play a college lecturer whose terminal cancer diagnosis sends him into a tailspin of social, [...] Vai alla recensione »