Titolo originale | Charlie and the Chocolate Factory |
Anno | 2005 |
Genere | Fantastico |
Produzione | USA, Gran Bretagna |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Tim Burton |
Attori | Johnny Depp, Freddie Highmore, Helena Bonham Carter, David Kelly, Deep Roy, Christopher Lee AnnaSophia Robb, Noah Taylor, Missi Pyle, James Fox, Adam Godley, Franziska Troegner, Julia Winter, Jordan Fry, Philip Wiegratz. |
Uscita | venerdì 23 settembre 2005 |
Tag | Da vedere 2005 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,88 su 20 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 6 marzo 2020
Argomenti: I film tratti da La fabbrica di cioccolato di Roald Dahl
È l'avventura del piccolo Charlie e di altri fortunati bambini che potranno accedere per un giorno alla fabbrica di cioccolato e conoscere il buffo e misterioso mondo del proprietario Willy Wonka. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 1 candidatura a Golden Globes, 2 candidature e vinto un premio ai Critics Choice Award, In Italia al Box Office La fabbrica di cioccolato ha incassato 10,9 milioni di euro .
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ASSOLUTAMENTE SÌ
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Tim Burton reinterpreta a modo suo un grande classico per ragazzi, quel Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato che aveva il volto e la carica ironica di Gene Wilder. Un classico perché non c'è Natale in cui un'emittente tv non lo passi per la gioia degli adulti che lo amavano da bambini, e che segretamente ancora lo fanno. Stessa storia di allora, dal libro di Roald Dahl: il fantasmagorico Willy Wonka, il più grande cioccolataio del mondo, vive da anni chiuso dentro la sua magnifica fabbrica, che apre i cancelli solo per far uscire i carichi di dolci che vengono venduti in tutto il mondo. D'improvviso, la novità: dentro cinque tavolette di cioccolato si trovano altrettanti biglietti d'oro che danno diritto ad una visita di un giorno intero nella fabbrica di cioccolato. Per uno dei bambini c'è in serbo anche un premio speciale. Tra i cinque c'è il giudizioso Charlie, che col nonno Joe spera di poter vincere l'ambito premio.
Il paragone con l'originale è vinto a mani basse: tante e magnifiche sono le trovate visive e sonore - queste ultime merito del fido e sempre eccellente Danny Elfman - da lasciare a bocca aperta qualsiasi dentista. Questo remake di Burton, il paladino dei bambini cattivi, brilla di un'atmosfera che da tempo mancava dalle sue produzioni, e cioè un riguardo particolare per il punto di vista dei veri bambini, quelli anagrafici. È un film complesso, certo, come lo sono oggi i bambini, ma semplice, perché giocato attorno a pochi grandi sentimenti: il paragone non può che essere casalingo e cioè con quel Edward mani di forbice che resta un capolavoro di ineguagliata poesia nella filmografia del regista 47enne. Johnny Depp è più bravo di allora, ma forse meno ispirato. Peccato, perché a rubargli la scena è un omino di 1 metro e 32 centimetri d'altezza che si chiama Deep Roy e interpreta tutti i 165 Oompa Loompa operai della fabbrica: se la qualità è anche somma della quantità, allora è lui il premio Oscar della prossima stagione. Una presenza costante su un set dove la magia ha una forza tale da pervadere tutto, rompere lo schermo e arrivare dritto al cuore di chi lo guarda, per la gioia sommessa del suo grande burattinaio, mister Tim Burton.
Che darà la tv a Natale 2025?
La fabbrica di cioccolato di Burton è la 2ª trasposizione cinematografica del romanzo di Dahl Charlie e la fabbrica di cioccolata, dopo Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato di M. Stuart. Willy Wonka è un tipico personaggio burtoniano: è il diverso, colui che è escluso o si autoesclude, è solitario, introverso, chiuso nel suo mondo, non riesce a comunicare, ad avere contatti diretti con l’altro, è dotato di qualità e sensibilità speciali, è un artista-inventore, ha in sé la pulsione a superare regole e convenzioni, è un essere incompiuto, sospeso tra infanzia ed età adulta. All’inizio, diversamente dagli altri eroi burtoniani, non sogna di uscire dal suo spazio, perché disprezza il mondo esterno; in seguito, grazie all’aiuto di Charlie, passa dallo spazio interno a quello esterno; alla fine torna alla reclusione nella fabbrica, anche se porta con sé i Bucket, traccia dell’esterno. Come altri eroi burtoniani, Wonka deriva le sue difficoltà da un rapporto tormentato col padre (assente nel libro di Dahl). A un certo punto della sua vita, Willy scopre la mortalità, la finitudine. Cerca allora un erede, indice il concorso, dà inizio al tour, ai castighi dei ragazzi. Il tour è una sorta di viaggio dantesco: le punizioni riprendono il modello del contrappasso. Willy non punisce solo i ragazzi, ma anche i loro genitori e il tipo di educazione che questi hanno dato ai figli. Sceglie Charlie come erede perché il ragazzo è segnato dalla semplicità, dall’umiltà, dalla dignità della povertà, dalla passione per un piacere puro, incontaminato, ma anche disciplinato, equilibrato. Willy e Charlie sono due personaggi complementari. Willy è un adulto-bambino e ha ciò che manca a Charlie, la possibilità di concretizzare la fantasia. Charlie è un bambino-adulto e ha ciò che manca a Willy, la famiglia. Grazie a Charlie, Willy si apre al passato rimosso, vive il distacco naturale dal padre, attraversa il valico della maturità, portando con sé una traccia dell’infanzia, rappresentata da Charlie, che gli fa ritrovare anche la creatività perduta.
Willy Wonka, il più grande cioccolatiere di tutti i tempi, indìce un misterioso concorso: i fortunati cinque vincitori avranno l'onore di visitare la famigerata fabbrica con la promessa di un grande premio finale... Che cos'è La Fabbrica di Cioccolato? Un sofisticato ribaltamento di ruoli, in cui l'unico vero bambino è l'eccentrico titolare Willy Wonka, con la sua fantasia, il desiderio per i dolci [...] Vai alla recensione »
Il film è semplcemente fantastico, e nonostante sia pieno di colori si porta dietro sempre quella scia dark e quell' umorismo tipico di mister Burton...Ci sono degli elementi in più rispetto al libro (bellissimo anch'esso!) ma ne è valsa la pena aggiungerli,perchè rendono la storia dello stramisantropo Willy Wonka (interpretato da un bravissimo [...] Vai alla recensione »
La fantasia malinconica di Tim Burton non conosce limite né condizione: è così che un romanzo per bambini, una storia graziosa e lineare senza colpo di scena alcuno, diventa un colpo di genio grottesco e surreale, una favola tanto colorata da essere cupa, un girotondo di personaggi talmente stereotipati e diritti come linee da varcare le soglie dell’assurdo.
Willi Wonka nella fabbrica di cioccolato. Un uomo nella sua fabbrica che chiama dei bambini a visitarla. Tim Burton, uno dei migliori autori del cinema mai esistiti. Se vuole fare un film per riflettere, non si limita a rallentare la cinepresa. Se vuole fare un film sulla pazzia e sull'assurdo, non crea un film scandalo vietato ai minori.
La Fotografia e' splendida,fabbrica e paese compresi. Charlie e la sua famiglia sono di una simpatia assoluta, Wonka e gli Umpa Lumpa brillano di fascino proprio e il cioccolato non può che trasmetterci sensazioni positive. La storia è piuttosto originale (anche se di tratta di un remake) e l'atmosfera frizzante anche grazie ad un'altra splendida interpretazione di [...] Vai alla recensione »
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO (USA, 2005) diretto da TIM BURTON. Interpretato da JOHNNY DEPP, FREDDIE HIGHMORE, HELENA BONHAM CARTER, CHRISTOPHER LEE, DEEP ROY, DAVID KELLY, NOAH TAYLOR, ANNASOPHIA ROBB, JAMES FOX, DAVID MORRIS, JORDAN FRY, JULIA WINTER Charlie è un bambino povero che abita con i genitori e i quattro nonni nella zona più squallida e malandata di una città divenuta [...] Vai alla recensione »
Come,sicuramente,saprete,il suddetto film non è altro che un rifacimento dell'omonima pellicola del lontano anno 1971,quando Willy Wonka veniva interpretato da Gene Wilder;un remake,forse migliorato,visto che sia i personaggi,sia i luoghi hanno aspetti perfezionati e piu realistici rispetto a quelli del film "primario".Il film,è molto interessante crea curiosità nello spettatore;può darsi che questo [...] Vai alla recensione »
Tim burton non si smentisce ed crea un altro grandissimo film con un immaginativa che va oltre ogni limite. Depp è maestoso in una parte creata apposta per le sue capacità camaleontiche,highmore è bravissimo ed un signor Lee fa la sua porta figura nella parte del padre che distrugge i sogni. Scenografie che lasciano meravigliati ed un calore famigliare avvolge [...] Vai alla recensione »
Tim Burton traspone un romanzo Charlie and the Chocolate Factory, in modo più fedele rispetto alla precedente interpretazione cinematografica del 1971 con Gene Wilder (diventata famosa sui Social per un meme evergreen).Si affida, come sempre, al fido Johnny Depp, sempre straordinario nei panni del fantasioso Willy Wonka. Il quale, dietro le sue straordinarie invenzioni, maschera una infanzia triste [...] Vai alla recensione »
Alcuni film che hanno avuto un buon successo nel loro paese, ma scarsa diffusione fuori, vengono subito rifatti a Hollywood con grande successo (ad esempio “The Departed” o “Scent of a woman”); altre volte si ha a che fare con classici della letteratura, che vengono trasposti al cinema più e più volte, in varie versioni (I tre moschettieri” o “Robin [...] Vai alla recensione »
Una mastodontica riflessione in grado di spaziare dall'economia (facendosi portavoce della più pesante critica al sistema della fabbrica) all'umanistica (presentandosi come una squisita trattazione di vizi e virtù): ecco, questo è "La fabbrica di cioccolato" in poche parole. Tratto dall'omonimo romanzo cult per preadolescenti di Roald Dahl, questo "gust [...] Vai alla recensione »
Il film riesce a trasmettere le sensazioni di chi ha letto il libro. Nonostante la rielaborazione della trama, abbastanza inutile, e la poca efficacia da parte di gran parte degli attori di interpretare i personaggi ideati da Dahl, il film può comunque regalare delle emozioni ed essere apprezzato. Se non fosse stata rielaborata la trama e (anche se sembra una sciocchezza) fossero stati fatti [...] Vai alla recensione »
solo a vedere questo film mi viene da fare una scorpacciata di dolci,grandi interpreti,per un film oltre la aspettative,visionario e magnifico come è d'altronde burton,che di fantasia non gli manca,e che riesce a fare sequenze visive ottime e spettacolari,un film da vedere un vero fantasy con tutte la magnifiche atmosfere del genere,davvero ma davvero bello,imperdibile direi.
Semplicemente stupendo ! Johnny Depp da Oscar.
Un bellissimo film del creativo, geniale Burton. Bellissime le scenografie e gli effetti speciali ... anche i costumi belli !! Carine le canzoncine degli Oompa Loompa. Mi è piaciuto molto il mix di ironia/fantasy/humour che si respirava, ottima anche la sceneggiatura. E …… STREPITOSISSIMO JOHNNY DEPP, INTERPRETAZIONE DA PREMIO OSCAR !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Da vedere è molto particolare [...] Vai alla recensione »
Il film del 1971 aveva un fascino tutto suo : un willy wonka un po' pazzo e mattacchione (in senso ironico) Degli umpalumpa buffi e un'atmosfera da favola con canzoni che ti facevano entrare nella pellicola e sognare . Tim burton crea un'atmosfera grigia e cupa con un willy wonka misterioso triste e nello stesso tempo faceva pensare ad una persona inquietante assieme a quei musoni [...] Vai alla recensione »
La fabbrica di cioccolato **** Produzione: USA 2005 Genere: Fantastico, Avventura, Commedia nera Attori principali: Regia: Tim Burton Trama: Willy Wonka (Depp), il proprietario della fabbrica di cioccolato più grande del mondo, ha bandito un concorso: chi troverà nel suo dolce uno dei cinque biglietti d’oro, sarà invitato ad entrare nell’immenso edificio da dove, [...] Vai alla recensione »
inutile ribadire che amo questo film, amo willy wonka, jhonny depp è grandissimo, tim burton un genio e le scenografie spettacolari. da vedere e rivedere. capolavoro!!!!!!!!
Diverte moltissimo e lascia anche La morale, utile per tutti: giovani e vecchi, genitori e figli. L
E' veramente un film capolavoro! Mi è piaciuto molto ed effetti speciali e sceneggiature sono meravigliose. Un film che ti trasporta. Bhè che dire!!!Un inchino a Tim...ma anche un applauso al fenomenale Johnny Deep...anche questa parte era proprio perfetta per lui!! Consigliato...sia per i grandi che per i più piccoli!
Bellissimo......la citazione più bella? “There’s plenty of money out there. They print more every day. But this ticket…there are only five of them in the whole world. That’s all there’s ever going to be. Only a dummy would give this up for something as common as money. Are you a dummy?” – Charlie Bucket’s grandpa
Bella e spettacolare fiaba di Tim Burton in stile disneyano! Non ho visto la versione del 1971 con Gene Wilder quindi non posso fare paragoni, comunque questa è una bella versione con un versatile Johnny Depp di cui, andando avanti così, non si sprà più qual'è la sua vera faccia! Uno spettacolo per famiglie!
Veramente un bel film: magico, divertente e toccante. Tim Burton e Johnny Depp sono fantastici!!!
Bella favola per bambini, remake di un calssico che non ho visto. Comunque Tim BUrton è uno dei miei registi preferiti, le sue atmosfere sono inimitabili. Oompa Loompa a tratti esilaranti nei loro balli!
Penso che sia il film più bello di questi ultimi anni!, unisce simpatia, fantasia, e insegna il vero valore della famiglia, (con un G R A N D E Johnny Depp) il film sfonda in ogni persona, insomma un'esempio da prendere!!!!!!!!!!!!
un ottimo film. il confronto con l' originale e vinto senza problemi. depp sembra far risvegliare jack sparrow in alcune sequenze, anche se il suo modo di interpretare willy wonka mi ha convinto molto io penso che da padrone nel film la fanno le ambientazioni colorate di tim burton che sono veramente stupende.
burton non si smentisce e sfodera fuori l'ennesimo film dark , da un lato la casa dei poveri grigia , quasi in bianco e nero, dove però si vive felici, e dall'altro il castello super colorato dove però regna la solitudine, un Johnny Depp tediato ed alienato tira vanti per tutto il film ed alla lunga stanca ed annoia , da vedere una sola volta
film, bello, un proprietario di una fabbrica di cioccolato, testardo e chiuso, ma grazie ad un ragazzino scopra l'importanza della famiglia
Questo è sicuramente un film che lascia il segno. Mette buon umore con le sue canzoncine e allo stesso tempo ha una morale. Gli attori sono azzeccati e bravissimi e Tim Burton altrettanto!!
Solo un genio come Tim Burton poteva ricreare la dolce atmosfera che, nel lontano 1971, l'originale film "Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato" aveva conquistato l'immaginazione del pubblico anche adulta, una dolce storia tratta da un romanzo di Roald Dahl. Come infatti il vecchio film è riuscito a meravigliare il pubblico degli anni settanta, tutt'oggi questo remake [...] Vai alla recensione »
un capolavoro in tutti i sensi secondo me,burton fa un film pazzesco e superiore all' originale,depp mi e piaciuto tantissimo in questa pellicola,la magia e le scenografie di questo film mi piacciono tantissimo,alla creatività di burton non ce limite,un mito
A volte si sbaglia a fare questi remake. comunque non é male.
Memorabili le canzoni e buone le interpretazioni del cast. Trama educativa, ma prevedibile. Solo che a tratti viene una certa nausea con tutti quei dolci..
Tim Burton e Johnny Depp hanno sicuramente costruito un buon film, pieno di begli effetti speciali, scene piacevoli e colori fiabeschi. Purtroppo non hanno nè superato nè uguagliato il primo Willy Wonka con Gene Wilder. Il film del 1971 ci ha regalato una meravigliosa trasposizione cinematografica con un signor Wonka mattacchione e un po' svampito e degli Umpa Lumpa molto [...] Vai alla recensione »
Cioccolata a fiumi, e tutta vera: se vedendo La fabbrica di cioccolatodi Tim Burton vi verrà fame, sappiate che è una fame salutare, non un effetto speciale. Il cioccolato di Willy Wonka non è fatto al computer. Così come sono «autentici» gli Oompa-Loompa, i nanetti che lavorano nella fabbrica e che sono tutti interpretati, uno per uno, dall’attore keniano (di origine indiana) Deep Roy.
Charlie Bucket vive in serena miseria con genitori e nonni, mangiando solo zuppa di cavoli. Quando Willy Wonka, padrone della fabbrica da cui esce il miglior cioccolato del mondo, lancia un grande concorso, Charlie è uno dei fortunati bambini che trovano il biglietto d’oro. Gli altri rappresentano quattro peccati capitali: più tradizionali (la gola, la sete di potere) o più aggiornati (la competitività, [...] Vai alla recensione »
Fiume e cascata di cioccolato caldo, prati di menta, alberi di caramello, laghi di miele, colline di panna montata, bastoni di zucchero d’orzo, massi ripieni di marmellata, nave di fragola a forma dì drago. Ma anche nanetti operai, danzatori e cantanti (sono un unico nano, Deep Roy, moltiplicato all’infinito dalla lavorazione in digitale), punizioni e sparizioni, insidie e pericoli, sfruttamento pure [...] Vai alla recensione »
Da un film zuccheroso, tanto tanto kitsch e in fondo buonista come l’originale del 1971 con Gene Wilder, diventato nel tempo (chissà perché?) un vero culto, a questo film gotico, nero e disperato sotto l’ingannevole glassa di humour e cioccolato. Un risultato che solo Tim Burton può raggiungere quando è in forma smagliante. E in questo caso lo è davvero, perché il materiale gli si addice (lui afferma [...] Vai alla recensione »
Un film per bambini fatto per galvanizzare gli adulti (soprattutto quelli stressati e perplessi). Un film per adulti fatto per inquietare i bambini (soprattutto quelli riveriti e satolli). A metà del guado c'è La fabbrica di cioccolato di Tim Burton, tratto da un romanzo di Roald Dahl (1964) venduto in tutto il mondo e già trasposto in un film di culto nei paesi anglosassoni (1971): nel suo versante [...] Vai alla recensione »
Basta una delle prime inquadrature, quella in cui appare la casa contorta e diroccata del piccolo Charlie, per sentire un tuffo al cuore, In quell’abitazione scalcinata e dalle linee irregolari c’è tutto Tim Burton, tutta la sua fantasia sghemba, tutto il suo essere geneticamente e inesorabilmente antagonista dell’omologazione visiva. La fabbrica di cioccolato non è tanto un film, ma un disegno colorato, [...] Vai alla recensione »
Se Big Fish era il film per gli adulti che sanno restare bambini, questo è il film per i bambini che sanno fare i bambini. Dice Burton: «alcuni adulti dimenticano cosa vuol dire essere bambini. Roald Dahl (l’autore del romanzo da cui il film è tratto) no». Beh, per Burton moltiplicate dieci. La storia è nota. Il misterioso e solitario magnate del cioccolato Willy Wonka (Johnny Depp), indice un concorso [...] Vai alla recensione »
Né per bambini né per adulti, “La fabbrica di cioccolato” di Tim Burton, tratto dal celebre romanzo dello scrittore inglese Roald Dahl, è un incanto di fantasia, crudeltà, sogni, maestria cinematografica, divertimento. Cinque bambini in competizione: una ricca viziata, un goloso grassone, una campionessa di masticazione di chewing-gum, un saputello prepotente, un ragazzino normale.
Willy Wonka (Johnny Depp), l’asse di La fabbrica di cioccolato, nelle sale italiane dopodomani, entra in scena a diversi minuti dall’inizio del film dì Tim Burton, il più innovativo dei registi hollywoodiani (a Venezia fuori concorso con La sposa cadavere). Come i mattatori delle commedie di una volta. In anni recenti nessun operaio è stato visto entrare o uscire dagli opifici alla cui ombra spunta [...] Vai alla recensione »
Il dubbio svanisce subito appena ci appare di fronte: quei dentoni che sfoggia sul grande schermo nella parte del genio del cioccolato Willy Wonka non sono i suoi. Di persona, infatti, Johnny Depp è più bello che mai e il sorriso che ci offre, quasi timido, è praticamente perfetto. Impossibile dire la stessa cosa di Tim Burton, il regista che lo accompagna in questa avventura tratta da uno dei libri [...] Vai alla recensione »
Le fabbriche vere stanno sempre più sparendo dalla circolazione diventando archeologia industriale per lamenti funebri degli storici del fordismo.Tìm .Burton, invece, con Charlie e la fabbrica del cioccolato, propone la fabbrica come luogo di realizzazione di sogni altrimenti irrealizzabili. Sarebbe altrimenti impensabile che il piccolo Charlie chiuso nella stamberga insieme a nonni immobilizzati nel [...] Vai alla recensione »
Charlie è un ragazzino tanto felice di stare al mondo. Anche se poi molte ragioni di felicità non le avrebbe. Abita una casupola che farebbe ribrezzo a un sorcio. Si nutre quasi esclusivamente di minestre di cavolo bollito (il menù di casa non è suscettibile di molte variazioni). E vuole tanto bene ai genitori e ai nonni (anche se gente simile può essere amata solo da un cuor d’oro come Charlie).
Chi ha detto che l’infanzia è l’età dell’innocenza? Oggi più che mai l’infanzia è una terra di nessuno, la culla della corruzione, il brodo di coltura di tutte le aberrazioni partorite dal mondo adulto. Pubblicità, consumi, culto del marchio, della prestazione, della tecnologia tutto prende di mira il corpo e la mente dei bambini, terreno ideale per ogni sorta di sperimentazione.
Occorre sempre Tim Burton (Mars Attacks!) perché un film non-cinese ristabilisca l'importanza dei nonni, ancor più dei genitori. Ora lo fa con La fabbrica del cioccolato, tratto dal racconto di Roald Dahl (Salani), titolo dolce per contenuto amaro. Infatti questa è una fiaba dickensiana, diversa dalla prima versione cinematografica, Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato di Mel Stuart (1971).
Su tutto, naturalmente, c’è Dickens, il grigiore, la miseria e le suggestioni del vittorianesimo, la povertà e la dignità di Davide Copperfield, la marsina e il cappello a tuba di Willy Wonka-Johnny Depp uguali a quelli del giovane dandy Alec Guinness in Grandi speranze di David Lean, i golfoni e i mezzi guanti da piccola Dorritt infreddolita di Helena Bonham-Carter, una casa sbilenca e una fabbrica [...] Vai alla recensione »
La maggior dote di un essere umano, secondo Roald Dahl, il più grande scrittore di libri per bambini del 900, è la gentilezza. Se una cosa non può non essere riconosciuta a Tim Burton, orse il maggior regista attuale di film fantastici, che ora torna sugli schermi li tutto il mondo con ben due film, La fabbrica di cioccolato, tratto appunto tal celebre romanzo di Dahl, e con La sposa cadavere, piccolo [...] Vai alla recensione »
Trama: Charlie Bucket è un bambino povero che ogni notte sogna di poter entrare nella fabbrica di cioccolato dell’eccentrico Willy Wonka. Negli ultimi 15 anni nessuno ha mai visto l’imprenditore e nessun operaio è uscito o entrato dalla fabbrica. Eppure i prodotti Wonka vengono venduti in tutto il mondo. Un giorno Willy annuncia che aprirà le porte della fabbrica e che ne mostrerà tutti i segreti ai [...] Vai alla recensione »
Che i pacifisti siano profeti armati è luogo comune perbenista. Buon ultimo, perfino Thomas Vinterberg lo ha scoperto in Dear Wendy (esce oggi). Non c'è bisogno, però, di fare il catechismo con le figurine per spettegolare sul pacifismo come forma nascosta di «terrorismo». È cosa palese. Quando disponi di potenza di fuoco invincibile, perché sei incontestabilmente nel giusto, anche se piccolo fragile [...] Vai alla recensione »
Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato è un libro di culto, Roald Dahl è uno scrittore di culto, Tim Burton è un regista di culto (oltre che in rinnovata forma dopo “Big Fish”, come dimostrano i pupazzetti di “The Corpse Bride”, visto a Venezia), Johnny Depp è un attore di culto. Dalla fortunata congiunzione di talenti, sarebbe dovuto uscire un capolavoro.