Titolo originale | Chaplin |
Anno | 1992 |
Genere | Biografico |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 140 minuti |
Regia di | Richard Attenborough |
Attori | Robert Downey Jr., Geraldine Chaplin, Dan Aykroyd, James Woods, Anthony Hopkins Kevin Kline, Paul Rhys, Moira Kelly, Penelope Ann Miller, Marisa Tomei, Diane Lane, Maria Pitillo, John Thaw. |
MYmonetro | 3,17 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 22 dicembre 2022
Il fantomatico editore (è solo fantasia) Anthony Hopkins discute il passato di Chaplin con lo stesso artista, che nel 1963 ha quasi ultimato la sua autobiografia. Il film ha ottenuto 3 candidature a Premi Oscar, 3 candidature a Golden Globes, Al Box Office Usa Charlot ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 6,7 milioni di dollari e 84,7 mila dollari nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Il fantomatico editore (è solo fantasia) Anthony Hopkins discute il passato di Chaplin con lo stesso artista, che nel 1963 ha quasi ultimato la sua autobiografia. Ecco dunque la Londra del 1894 che vede Charly cinquenne trarre dai guai la mamma cantando una canzone davanti a un pubblico volgare e crudele. Il resto è mitologia dei film e della vita del più grande uomo di cinema di ogni tempo. Il teatro leggero, la chiamata a Hollywood da parte del produttore regista Mack Sennett, le prime comiche e poi i film. Alle mogli bambine e alle amanti è dedicato il giusto spazio. Il film procede a capitoli secondo appunto le donne e le grandi opere, che vengono motivate: Il monello, La febbre dell'oro, Luci della città, Tempi moderni, Il grande dittatore, Luci della ribalta. Dopo averlo maltrattato e addirittura espulso nell'ambito delle famose "attività antiamericane" e della paura del comunismo, nel 1972 l'America rimediò in parte attribuendo a Chaplin un Oscar alla carriera. Nel finale il grande vecchio è sulla sedia a rotelle, nel buio, mentre vengono proiettate sequenze dei suoi capolavori. L'ultimo spezzone è quello di Charlot che abbraccia e bacia il "monello". Chaplin piange nel buio mentre la platea applaude commossa. Come al solito Attenborough è piatto e sufficiente. Quando si hanno a disposizione alcune decine di miliardi e una storia come quella di Chaplin è davvero difficile fare un brutto film. Ma il profilo è sempre uniforme e mai alto. Tutto è a puntino, la scenografia va bene, tutto va benino ma... avremmo voluto un Alan Parker. C'è una situazione che dimostra questo concetto quasi matematicamente. Siamo nel momento in cui Charly "incontra" la sua bombetta e il bastoncino che sono addirittura animati (buona l'idea). Chaplin diventa Charlot. Sennett sta girando uno dei due filmetti: un gruppo di persone posa per una foto ricordo di un matrimonio. Improvvisamente Charlot irrompe, spinge lo sposo, evita un calcio, ne dà un altro, gira intorno, fa due capriole, travolge e stravolge tutto. Sennett lascia correre la scena; ha capito chi si trova davanti. Ecco, in quel momento, quando il film prende i ritmi di Chaplin si capisce la differenza fra il genio e il ricco mestierante. Le regole di Charlot hanno letteralmente escluso quelle di Attenborough. Quando finisce la scena finisce anche la magia, torna tutto sufficiente. Altre due considerazioni: Robert Downey è un buon acrobata ma deve ancora molto recitare. Infine il vecchio Chaplin. Viene mostrato mentre accoglie tutte le obiezioni dell'editore e pazientemente si giustifica. Davvero non crediamo che il grande, viziato vegliardo fosse così morbido e disponibile con chi voleva discutere le sue idee.
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Una lacrima e un sorriso. Questo era il Cinema di Charlie Chaplin, genio del Muto prima e del Sonoro poi, che ha fatto ridere, commuovere e riflettere mezzo Mondo nella prima metà del '900. Bollato come comunista da un'America capitalista e anti-sovietica ne fu addirittura espulso, per poi ritornare negli ultimi anni della sua vita per ritirare premio e applausi.
CHARLOT (USA/UK/IT/FR, 1992) di RICHARD ATTENBOROUGH con ROBERT DOWNEY JR. – PAUL RHYS – GERALDINE CHAPLIN – DAN AYKROYD – KEVIN KLINE – ANTHONY HOPKINS – DIANE LANE – PENELOPE ANN MILLER – KEVIN DUNN – MILLA JOVOVICH – MOIRA KELLY – JOHN THAW § Ispirato a La mia autobiografia (1964) e a Chaplin: la sua vita e l'arte dell’autor [...] Vai alla recensione »
condensare tutta la vita di charles chaplin in poco più di due ore è impresa ardua, tuttavia ATTENBOROUGH riesce con qualche difficoltà ad inquadrare l'essenza del mito impegnando però non poco noi spettatori. DOWNEY è superbo nei panni di charlot ottimo l'intero cast. la cosa più bella del film secondo me è il finale, quegli occhi lucidi tra cornici di rughe che guardano con la complice musica l'arte [...] Vai alla recensione »
Partiamo subito col sottolineare come ultimamente su Mymovies un gruppetto di mentecatti si sia messo a scrivere le recensioni principali dei film, levando (non sempre) quelle del mitico Morandini. Questo film è stato addirittura definito "piatto". Poverini... sarebbe come andare alle cascate del Niagara e dire "Che palle" o davanti alle Piramidi d'Egitto "Pivelli".
Un commovente capolavoro. Mi ha colpito tantissimo.I miei complimenti a Robert Downey jr. per la sua fantastica interpretazione. Direi che su questo film c'è ben poco da dire... magnifico.
cosa avrebbe dovuto imparare charlot? quale affiancamento di attori gli dovevano fare? ricordiamoci che con l'evento dei colori e del sonoro nessuno ha voluto ricordarsene; possiamo non dire che sia il più grande comico della storia; con quel b/n soltanto, inspiegabile però, d'altra parte come facevano le pellicole solo in b/n, pensando di essere moderni, dieci comparse [...] Vai alla recensione »
Robert Downey jr., candidato all’Oscar, è davvero stupefacente, perfetto, persino impressionante: nell’andatura, nei gesti, nell’abilità comico-acrobatica, nelle repentine malinconie e nelle irresistibili buffonerie clownesche di Charlot, così come nelle stanchezze distratte di Chaplin da vecchio, la sua interpretazione è miracolosa per somiglianza ed efficacia, una scommessa vinta del film.