Titolo originale | Pirates of the Caribbean: Dead Men Tell No Tales |
Anno | 2017 |
Genere | Azione, Avventura, Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 135 minuti |
Regia di | Joachim Rønning, Espen Sandberg |
Attori | Johnny Depp, Javier Bardem, Brenton Thwaites, Kaya Scodelario, Kevin McNally David Wenham, Stephen Graham, Geoffrey Rush, Jack Davenport, Mackenzie Crook, Lee Arenberg, Martin Klebba, Keith Richards, Rodney Afif, Golshifteh Farahani, Keira Knightley, Orlando Bloom. |
Uscita | mercoledì 24 maggio 2017 |
Distribuzione | Walt Disney |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,68 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 8 giugno 2017
Argomenti: Pirati dei Caraibi
Il film è diretto da Joachim Rønning e Espen Sandberg, i due registi norvegesi candidati all'Oscar per il dramma Kon-Tiki. In Italia al Box Office Pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar ha incassato 12,5 milioni di euro .
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Per liberare Will dalla sua maledizione, il figlio Henry ha una sola possibilità: recuperare il Tridente di Poseidone. Per farlo ha bisogno del pirata Jack Sparrow e di Carina Smyth, una astronoma orfana, accusata di stregoneria. Ma per arrivare al Tridente dovranno trovare il modo di sfuggire al terribile capitano Salazar, detto El Matador del Mar, ridotto a un morto vivente in cerca di vendetta.
C'era una volta un videogame di nome "The Secret of Monkey Island": un'avventura intrisa di humour e di enigmi da risolvere, ambientata tra pirati strampalati e poco credibili, in cui si sono identificati i nerd di tutto il mondo. È anche a questo videogioco che si devono l'esistenza e il successo planetario di I pirati dei caraibi, saga costruita su un trio di star - Johnny Depp, Orlando Bloom, Keira Knightley - e divenuta poi appannaggio di un unico mattatore, il pirata ubriacone e sciupafemmine Jack Sparrow.
Depp costruì sulle fattezze e le movenze di Keith Richards il personaggio principale della saga, divenuto anche l'unica ragione di esistenza della stessa, all'alba del quinto episodio. Will e Elizabeth, ossia Bloom e Knightley, si sono ormai fatti da parte e, ne La vendetta di Salazar, regalano solo un fugace cameo.
Il proscenio è interamente di Sparrow e del suo nuovo arcinemico Salazar, terrore dei pirati passato a miglior (non-)vita nel Triangolo del Diavolo. Protagonista è una maledizione, anzi più di una, e una coppia di giovani, sempre più romanticamente attratti l'uno dall'altra. In sostanza il soggetto è il medesimo del capostipite della saga (con aggiunta di un sottotema di paternità misteriosa), di cui La vendetta di Salazar costituisce una sorta di remake. Il compito di unire generazioni differenti di attori e mescolare tempi comici ed esigenze action tocca alla presenza immutabile di Johnny Depp aka Jack Sparrow. Talmente immutabile e impervio all'invecchiamento, da ricorrere in maniera massiccia alla computer graphics quando il make-up non è più sufficiente. Durante un flashback sul giovane Sparrow, dove un tempo si sarebbe ricorsi a degli escamotage o a un altro attore, il volto del giovane Depp viene ricostruito al computer, in una mimesi inquietante.
Forse la più lunga sequenza di ricostruzione digitale del volto di un attore vista sin qui, secondo un'abitudine invalsa sempre più nell'uso dopo gli esempi (anche postumi) di Fast and Furious 7 e Star Wars: Rogue One. In questo abuso di CGI vive forse una metafora di ciò che oggi rappresenta il rapporto tra blockbuster e pubblico: finché quest'ultimo sembra accontentarsi delle medesime storie, anzi richiederle con feticistico culto della singola sequenza, ecco che queste vengono riproposte sotto forma di remake. Ma se prima erano le storie ad essere clonate ora lo sono anche i volti, artificialmente preservati. Il ragionamento dal punto di vista del business è chiaro - risparmiando con il "riuso" e investendo su qualcosa di certo, minimizzando il rischio - ma sta a noi (forse) opporsi e pretendere di più. Al netto di rami di sceneggiatura atrofizzati o scarsamente sviluppati e di alcuni dubbi morali (quando l'atteggiamento lubrico di Sparrow verso ragazze sempre più giovani comincerà ad apparire sconveniente?), infatti, La vendetta di Salazar funziona, complice un valido villain (Javier Bardem) sorretto da notevoli effetti speciali. Ma la sensazione di essere considerati alla stregua di automi poco esigenti è difficile da allontanare e aleggia fino all'immancabile (e immancabilmente superfluo) controfinale dopo i titoli di coda. Cameo di Paul McCartney nei panni dello zio pirata di Jack Sparrow.
Non bastano un'idea o una persona sola per rispolverare un genere che pareva finito nel baule dei ricordi e farne uno dei franchise di maggior successo di sempre. Ci vuole una squadra, anzi, la squadra perfetta.
A mettere insieme la ciurma che ha portato, almeno fino ad ora, tre film della saga tra i 50 titoli di maggior incasso della storia del cinema, è stato Jerry Bruckheimer, produttore americano, classe 1943, già responsabile di una serie di grandi successi hollywoodiani in team con lo scomparso Don Simpson, durante gli anni Ottanta e Novanta.
Inizialmente, però, Bruckheimer non era interessato a produrre un classico film di pirati che prendesse le mosse dell'attrazione del parco Disney, e stava quasi per cedere il progetto. È riuscito invece a far voltare una pagina storica alla Disney, ottenendo per la prima volta che un film per famiglie potesse permettersi di non edulcorare le scene e venisse perciò etichettato per una visione sotto i 13 anni "accompagnata" (PG-13).
A quel punto, ha iniziato a costruire la squadra, dal primo mattone, quello della sceneggiatura, per redigere la quale ha voluto i creatori di Shrek e della Maschera di Zorro, Ted Elliott e Terry Rossio: un duo rimasto intatto fino al quinto capitolo, che accredita invece alla scrittura Rossio e Jeff Nathanson. Anche in sede di regia, dopo i tre capitoli firmati Gore Verbinski, che hanno dato l'imprinting alla serie, Rob Marshall, che ha diretto Oltre i confini del mare, cede ora il posto ai norvegesi Joachim Ronning e Espen Sandberg.
Ma è con il cast che Pirati dei Caraibi sfodera le carte vincenti, instaurando un circolo virtuoso per cui attore e personaggio si rafforzano l'uno con l'altro. Se Keira Knightley ha diversificato la sua carriera facendo della bella e coraggiosa Elizabeth Swann della saga, figlia del governatore di Port Royal, un ruolo tra gli altri, il discorso è differente per Orlando Bloom, per il quale il personaggio del fabbro Will Turner si è rivelato fondamentale per la fortuna e la riconoscibilità dell'attore, secondo, forse e soltanto, all'elfo Legolas che ha intepretato per la trilogia dell'anello di Peter Jackson. Assente nel quarto episodio, Oltre i confini del mare, del 2011, Will/Bloom torna da co-protagonista nel quinto titolo, La vendetta di Salazar, insieme con il figlio Henry, ritrovato, anzi incontrato per la prima volta all'età di dieci anni, dopo essere andato in compagnia di Sparrow, Ai confini del mondo.
Tuttavia è proprio Jack Sparrow, nato come spalla di Will Turner, ad essere diventato una vera e propria icona a sé stante, l'emblema della saga stessa, oltre che l'ispiratore e il protagonista di una intera serie di libri per ragazzi a lui dedicata. Rileggendo le leggende settecentesche dei pirati come le storie di eroi talmente amati e ammirati da poter essere visti come le rock star di quel tempo, l'attore Johnny Depp ha preso a modello la più istrionica e piratesca delle rock star contemporanee, la pietra rotolante Keith Richards, e ha lavorato sul tema. Il suo capitano stralunato, un po' alcolizzato e molto fantasioso di suo, col pizzetto diviso in due e i denti d'oro, ha rappresentato un vero e proprio atto di fede da parte della Disney, disabituata a proposte tanto ardite, ma ha ripagato la casa madre ben oltre l'immaginabile. Da parte sua, Depp non si è mai dimostrato insofferente rispetto al personaggio: al contrario, ha spesso giocato ad interpretarlo nella vita, confondendo le acque per potersi muovere libero e un po' brigante, non solo sul set ma anche fuori.
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Il film non ha capacità di coinvolgimento, ti fa addormentare svegliandoti ogni tanto con qualche battutina. Poca cura dei dettagli... manca la caratterizzazione dei coprotagonisti ,e Salazar è un nemico abbastanza mediocre. I combattimenti sono ridicoli e ormai per colpa della Disney si rivolgono sempre più ad un publico di bambini.
Il film è piacevole e scorre dall'inizio alla fine senza particolari intoppi. Nel complesso però ho il timore che per molti sappia di minestra riscaldata, nel senso che il tema principale che caratterizza il "cattivo" ricorderà agli appassionati della serie un qualcosa di già visto. Induscutibile la pregievole fattura degli effetti speciali (e va detto, [...] Vai alla recensione »
perchè rovinare una trilogia perfetta trasformandola in una saga? se già il quarto film era inutilie, questo è davvero pessimo. la trama è lenta e piena di buchi: la prima mezz'ora è il nulla, in cui non succede niente, ma neppure andando avanti si migliora. inoltre, durante la visione siamo assorti da mille dubbi: perchè quando Jack cede la bussola i pirati [...] Vai alla recensione »
Che dire mi aspettavo di più soprattutto da Jack Sparrow che qui perde tutta la temerarietà la spiccata brillantezza e quel senso di ironia inserita equilibratamente all'interno della storia. Davvero Jack Sparrow è diventato solamente un personaggio comico? Non l'ho o visto per niente tirare la spada in questo film ma solo scappare eppure è un abile pirata e spadaccino [...] Vai alla recensione »
Chiariamo subito il concetto principale: la maggior parte dei sequel è prodotto per fare incassi, ne esistono di insopportabili (due esempi su tutti, anche se in questo caso sono dei prequel: Prometheus e Alien covenant, letteralmente orribili). Nel caso in questione, la Disney, strizza l'occhio agli appassionati del fantasy + sfrenato, quelli per intenderci che prendono per buono tutte [...] Vai alla recensione »
Purtroppo la saga perde tutta la sua originalità... In "La Vendetta di Salazar", Jack Sparrow assume l'aspetto di un clown squallido e perde quasi tutto lo splendore e il fascino scoperto nei film precedenti. Le due nuove figure co-protagoniste (Carina ed Henry) dovrebbero essere molto più piene, essendo figli dei personaggi principali della saga, invece risultano completamente [...] Vai alla recensione »
Sei anni. Sei lunghi anni si distanziano tra questo film e il deludente "Oltre i confini del mare" e i fan di vecchia data sono andati un po' a disperdersi: tra quelli che riguardano i primi tre episodi in loop quando capita e le persone che hanno smesso di seguire la saga per colpa del quarto capitolo, era difficile prevedere quale destino avrebbe avuto il quinto capitolo (che sarebbe arrivato comunque). [...] Vai alla recensione »
Ritorna la bizzarra ciurma dei pirati dei caraibi, in grado di voltare e rivoltare sceneggiature, innestare personaggi ed andare avanti con un unico obiettivo: riempire i botteghini. Lo si può criticare, lo si può disprezzare, ma la saga Pirati dei Caraibi è ormai un punto saldo della cinematografia commerciale. Nel quinto capitolo trova spazio un nuovo personaggio, il cattivo [...] Vai alla recensione »
Nuovo cattivo, solita maledizione: questa volta Salazar, un capitano spagnolo detto El matador del mar, condannato ad essere un morto vivente insieme alla sua ciurma, ridotta a uomini con mezza faccia e metà corpo, a causa di Jack Sparrow. Ovviamente il desiderio di vendetta è inevitabile, ma intanto quest'ultimo, accompagnato dal figlio di Will Turner, Henry, nel tentativo [...] Vai alla recensione »
quante e tante belle chiaccheire... che si possono dire del film che 'aveva' monopolizzato... un genere con la sua serie... di pirati e zombie style violence, non valgono niente come al solito e sono capaci di chiedere il documento a dep mentre recita senza voler pagare le tasse la siae, ovvio e col cacchio..., la retta via per quei pirati sarebbe la dittatura, e poi ti telefonano [...] Vai alla recensione »
Dopo un inizio assai coinvolgente che mi aveva catturato, il film perde il suo mordente dal titolo di testa in poi. Sinceramente, verso la fine mi sentivo saturato di immagini e per nulla coinvolto. Le scene d'azione sono ricche, complesse e spettacolari, ma assai poco entusiasmanti. Salazar è come Davy Jones, il che amplifica la sensazione di già visto.
Dopo un quarto capitolo alquanto disastroso, la saga dei Pirati più amati del cinema torna con un quinto episodio che cerca (riuscendoci) di fare un passo indietro e far tornare il franchise sulla retta via, facendo, così, ritornare lo spirito e l'atmosfera che avevano reso celebri i Pirati dei Caraibi. Siamo di fronte ad un film che si avvicina molto di più al Fantasy [...] Vai alla recensione »
Sarò breve. Un film bellissimo, i produttori ci avevano abituato bene ed ecco qui un altra bellissima storia. Un cast stellare a cui oltre ai soliti noti si aggiunge la bellissima Kaya Scodelario. Una storia davvero originale, intricante e ricca di continua adrenalina. Come sempre tanta azione, e dunque per questo va fatto anche un plagio ai cameran e agli stunt-man perché c'è [...] Vai alla recensione »
Quinto film della saga che ricicla diversi elementi soprattutto del primo capitolo e che nonostante alcune forzature, risulta decisamente ben riuscito e tiene lo spettatore inchiodato allo schermo. certo non è perfetto per via di alcune scelte opinabili negli elementi principali del film, ma riesce a tenere un ritmo decisamente incalzante in grado di mettere in secondo piano alcuni difetti [...] Vai alla recensione »
Pirati dei Caraibi l'ho sempre amato per la vita che lo animava, la continua ricerca della libertà, la genialità del personaggio Jack sparrow. Nei film di adesso sono storie che ruotano intorno al nulla più assoluto. Non meriterebbe nemmeno una stella. Hanno ucciso il meraviglioso personaggio di jack sparrow riducendolo a un ubriacone, fifone, rappresentava più [...] Vai alla recensione »
ORRIBILE. Nient'altro da aggiungere ad un così grottesco sperpero di soldi superhollywoodiano.
Film piacevole e a tratti divertente. Purtroppo però forse questa serie non ha poi molto altro da dire.
Niente di nuovo sotto i ponti caraibici ma come sempre l'avventura di Jack Sparrow diverte ed intrattiene grandi e piccini. Ormai un franchise alla stregua di Star Ward da cui ci aspettiamo non un capolavoro (quelli ormai li hanno già fatti) ma un blockbuster natalizio. Consigliato senza troppe aspettative.
Genere fantasy e sia, non mi entusiasma la serie, questo capitolo scorre bene con una notevole bravura nell’effettistica, non annoia non pecca nelle trovate di trama. Certo diciamolo, e’ piu’ comico che avventuriero, e preferisco cosi’.
Io con Pirati dei Caraibi c'ho avuto un rapporto strano dato che eccetto il secondo film, li considero pesanti e li considero sblilanciati. Tutto sommato mi piacciono. Il secondo dà quell'avventura esagerata, ma questo quinto l'ho trovato decisamente migliore. La trama si sviluppa su più livelli e quindi intrecci che per me sono un toccasana andando a farla diventare adrenalinica. [...] Vai alla recensione »
film della saga al capitolo 5, molto bello ed a tratti ironico, begli effetti
Film discreto perchè alla fine diverte e appassiona. Se però lo si inserisce nella saga diventa un film che allunga solo la minestra. Vive troppo di assurdo più che sul fantastico. E poi dura davvero troppo, quasi non vedi l'ora che finisca per avventure e avventure che non portano a nulla. I ricordi dai film precedenti aiutano a ricordare i personaggi, ma spesso anche in questo [...] Vai alla recensione »
Veramente incredibili gli effetti speciali, bellissimi gli abiti dei pirati, un film così, però visto il pubblico che c'era, mi chiedevo se alcune scene si potevano evitare, mi sono rattristato per quei bambini; su questo genere commerciale mi sono imbattuto in guardiani della galassia 2, molto divertente. Mi chiedevo se un film sui pirati ha sfondo sociale senza scheletri che parlano [...] Vai alla recensione »
Quinto film di questa saga che non annoia e mantiene sempre vivo l'interesse, in confronto agli episodi precedenti:decisamente inferiore ai primi tre film, un pò migliore del quarto.Jack Sparrow fà sorridere ma inevitabilmente passano i film e anche il suo personaggio ne risente, i nuovi personaggi invece funzionano solo in parte, mentre fà piacere rivedere sia Will che Elizabeth.
Quinto film di questa saga che non annoia e mantiene sempre vivo l'interesse, in confronto agli episodi precedenti:decisamente inferiore ai primi tre film, un pò migliore del quarto. Jack Sparrow fà sorridere ma inevitabilmente passano i film e anche il suo personaggio ne risente, i nuovi personaggi invece funzionano solo in parte, mentre fa molto piacere rivedere sia Will [...] Vai alla recensione »
Ho apprezzato gli altri 4 episodi della saga, che pur non essendo chissà quali film, erano gradevoli e divertenti;in questo invece il personaggio di Sparrow è decisamente sfigato, i dialoghi sono pressoché nulli e l'azione non all'altezza dei precedenti;goffo, con trama eccessivamente semplice e non sostenuta...
Differentemente dall'ultimo capitolo precedente a questo, si difende molto bene riutilizzando, nuovamente, vecchie leggende piratesche o mitologiche impastandola con un po' di storia. Effetti sempre notevoli. Peccato per la "veridicità" di alcune cose in alcune scene. Umorismo di Jack (con tanto di notizie sul suo passato...) sempre alle stelle.
Dopo un paio di capitoli decisamente deludenti e l'abbandono della ciurma, già nel 2007, da parte di Gore Verbinski, la sempre più cartoonesca saga del capitano Jack Sparrow inverte ora la marcia, per ritornare a quel modello narrativo e a quelle medesime situazioni che tanto successo avevano mietuto ai tempi de "La maledizione della prima luna". Tornano quindi le dannazioni, i velieri fantasmi, la moltitudine di non-morti che corre sulle acque sognando la vendetta verso il (sempre più) goffo protagonista: un Johnny Depp che sfrutta qui tutti i miracoli del trucco e della post-produzione per nascondere sul suo volto il passare inesorabile del tempo.
Ciò che la celebre casa di produzione americana non sembra però intuire è che il problema della sterilità di certe saghe cinematografiche, di cui Pirati dei Caraibi rappresenta solo uno dei possibili esempi, non risiede tanto in una perdita di rotta rispetto a un'azzeccata formula iniziale, ma nella caducità e nella precarietà di ogni prodotto che non sappia porsi al di là del puro e semplice intrattenimento, il quale, proprio come un giocattolo, una volta invecchiato, perde ogni capacità di far presa sul suo pubblico.
Se quei meccanismi narrativi si erano dunque rivelati ottimamente efficaci nel lontano 2003, ciò non permette a chicchessia di darne per scontata la funzionalità ancora oggi e, nonostante l'indiscutibile passo in avanti compiuto rispetto all'incagliamento che la saga aveva subito negli ultimi suoi episodi, questo La vendetta di Salazar non sembra avere alcunché da aggiungere a una storia che, se non fosse per le infinite risorse della "casa di topolino", sarebbe ormai morta da tempo.
Prima di sbuffare, ripensando alla pochezza del precedente episodio, spazzate via i vostri preconcetti e dategli fiducia, perché questo capitolo cinque delle avventure di Jack Sparrow è, se non il più riuscito della saga (ma poco ci manca), certamente tra i più godibili e simpatici. Una vera sorpresa, in positivo. Tutto fila incredibilmente liscio, a cominciare da una trama facilmente fruibile, da [...] Vai alla recensione »
Negli ultimi tempi Johnny Depp sembrava avere smarrito il suo appeal nei confronti del pubblico. The Lone Ranger, diretto da Gore Verbinski (regista dei primi tre fortunati episodi dei Pirati dei Caraibi) con Depp protagonista si era rivelato un discreto bagno di sangue per la Disney. Così anche altri titoli in cui l'attore è stato protagonista. Ecco allora spuntare dopo anni di assenza il quinto nuovo [...] Vai alla recensione »
Quinto capitolo comico/avventuroso con Jack Sparrow, eccentrico pirata dei Caraibi per il quale Johnny Depp sin dall'inizio si è ispirato nel trucco alla rockstar Keith Richards. Accanto al ricorrere di alcuni personaggi fondamentali come il protagonista e il suo rivale/alleato Barbossa affidato a Geoffrey Rush, e con il ritorno di Orlando Bloom e Keira Knightley, abbiamo la new entry dei giovani Henry [...] Vai alla recensione »
Strana esperienza vedere I pirati dei Caraibi. La vendetta di Salazar mentre è in corso il festival di Cannes. Con la testa ai film d'autore arrivi al cinema sull'onda di alcune recensioni angloamericane che puntualizzano come, a dispetto del carisma impresso da Johnny Depp al personaggio, Jack Sparrow ormai ha fatto il suo tempo; per non parlare dello stravagante leitmotif della wagneriana storia [...] Vai alla recensione »
Il pirata Jack Sparrow, questa volta, con la sua caravella Il Gabbiano Morente, più del solito, dimostra che fare o evitare la guerra è solo una questione di fantasmi. Vedere per credere come nel tentativo di trovare l'inafferrabile Tridente di Poseidone Jack/Depp riesca a gabbare il cattivissimo capitano Salazar/Bardem, tra digitali immersioni e abituali cappa&spada nella ormai marchiata luce fosca [...] Vai alla recensione »
Ricordo... stavo rapinando una banca!». È questa la prima battuta intelligibile con cui il perennemente sballato Jack Sparrow entra in scena nella quinta avventura della saga Pirati dei Caraibi. Il capitolo numero cinque del franchise, intitolato La vendetta di Salazar, si apre con il bucaniere beniamino dei bambini, diventato totem Disney con il successo del primo La maledizione della prima luna, [...] Vai alla recensione »