Titolo originale | Storm Boy |
Anno | 2020 |
Genere | Avventura, |
Produzione | Australia |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Shawn Seet |
Attori | Jai Courtney, Finn Little, Geoffrey Rush, Erik Thomson, Natasha Wanganeen Chantal Contouri, David Gulpilil. |
Uscita | giovedì 24 giugno 2021 |
Distribuzione | Medusa |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,32 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 16 giugno 2021
I ricordi di un uomo e della sua infanzia. In Italia al Box Office Storm Boy - Il ragazzo che sapeva volare ha incassato 52,3 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Michael Kingley, nonno e businessman in pensione, ritorna sul litorale meridionale dell'Australia, dove ha trascorso l'infanzia e dove dovrà votare una mozione che rischia di impattare l'eco-sistema di quell'angolo di mondo selvaggio. L'ostinazione della nipote, decisa a salvaguardare quello stesso paradiso e le sue creature, risveglia nell'uomo l'eco di anni lontani, quando viveva con suo padre in una capanna sul mare. Un'epoca in cui attraversava le tempeste e 'volava' coi pellicani, salvati dai bracconieri e nutriti con pesce frullato e tanto amore. Coi ricordi cresce la consapevolezza umanista e politica e ritorna come un'onda l'ardore della sua battaglia.
"Storm Boy" di Colin Thiele è un classico della letteratura per l'infanzia, soprattutto nel mondo anglosassone. Celebre come "Paddington", condivide col romanzo di Michael Bond il tono narrativo sempre in bilico tra favolistico e concreto, tra fanciullezza e mondo adulto.
Adattamento di Shawn Seet, Storm Boy - Il ragazzo che sapeva volare ritorna sull'incredibile storia di un bambino che recupera sulla spiaggia tre piccoli pellicani orfani. Uno di loro finirà per legarsi al nostro eroe diventando il suo fedele compagno. E la relazione da Michael e Mr. Percival, coi piedi palmati e il becco a scure, è uno spettacolo che incanterà lo spettatore. Soprattutto i bambini che per crescere qualche volta hanno bisogno degli animali: Jody e il suo cerbiatto (Il cucciolo), Rusty e Rin Tin Tin (Le avventure di Rin Tin Tin), Sandy e il suo delfino (Flipper), Michael e il suo pellicano performante.
Shawn Seet li dirige dentro un'avventura agli antipodi dal sapere antico, custodito e trasmesso dall'aborigeno di Trevor Jamieson, ardente attore autoctono, che racconta storie, canta e danza dispiegando un immaginario singolare. Immaginario improntato alle songlines (Le vie dei canti), canti rituali che appartengono alla tradizione orale aborigena australiana e fanno esistere il mondo lungo sentieri dove presente, passato e futuro coesistono. Fanno rivivere il Tempo del Sogno, attraversato da leggendarie creature totemiche.
Predestinato dal cielo, Michael raccoglie col pellicano, il testimone e il compito di sintonizzare l'uomo con la natura. La comunione con il creato avviene simbolicamente attraverso Mr. Percival, che il bambino protegge dai cacciatori del vicino villaggio, sordi al richiamo della Terra. La struttura temporale è piegata con salti cronologici che servono l'arco biografico del protagonista e il racconto dell'evoluzione della natura e del posto occupato dall'uomo nel suo ecosistema.
Una moltitudine di pellicani vola sopra i flutti del Pacifico seguendo i ricordi e le parole di un bambino divenuto adulto e ostinato a battersi per influenzare il corso di un consiglio di amministrazione. Storm Boy è la storia di un'amicizia tra un bambino e un animale, una favola ecologica da vedere in famiglia. Innocuo e gentilmente noioso, ritorna a un'infanzia magica accesa dalla 'luccicanza' di Geoffrey Rush.
" Il ragazzo che sapeva volare" è la storia tenera, commovente, intensa di un ragazzo e della sua incredibile amicizia con un pellicano. Il racconto sviluppa, attraverso un ritorno al passato del ragazzo, ormai anziano uomo d'affari e nonno, il rapporto intimo e totalizzante con la natura. L'occasione è offerta dall'impegno in prima persona per la difesa e la tutela [...] Vai alla recensione »
È stato e resta difficile, invece, resistere alla cornice narrativa in cui Storm Boy è incastonato: il nonno Geoffrey Rush, monumento del cinema australiano, che racconta una tenera fiaba alla nipotina ribelle. La vasta categoria coinvolta, a cui appartiene anche chi scrive, come potrebbe restare lucida al cospetto di tanta diabolica astuzia? Ragione per cui è opportuno offrire al lettore il referto [...] Vai alla recensione »
Michael Kingley, nonno e uomo d'affari in pensione, ritorna sulla costa meridionale dell'Australia, dove ha trascorso l'infanzia e dove dovrà votare una mozione che rischia di danneggiare l'eco-sistema di quell'angolo di paradiso rimasto ancora selvaggio. La nipote, decisa a proteggere quella terra incantata e le sue creature, riporta la memoria dell'uomo ad anni lontani, quando viveva con suo padre [...] Vai alla recensione »
Nonno Michael, il premio Oscar Geoffrey Rush, è «marcato» dalla nipote perché l'azienda di famiglia vuol far male all'ambiente. E lui, pensionato arzillo, racconta la sua storia alla ragazzina. Come salvò tre pellicani e combattè i cacciatori. A metà strada tra commedia e favola, qualche lacrimuccia inevitabilmente scorred avanti all'evidenza che anche i pennuti sono meglio degli uomini.
Michael Kingley (Geoffrey Rush) è un ricco imprenditore australiano che ha ceduto l' azienda ai figli. Ma a causa delle loro operazioni oggi sono in pericolo ettari di foresta e abitazioni degli aborigeni. La nipote di Michael, sensibile alle questioni ambientali, polemizza addolorata col nonno e lo spinge a raccontarle la sua infanzia lontana, e in particolare il rapporto con un pellicano ferito che [...] Vai alla recensione »
La storia raccontata da Storm Boy inizia da un temporale, nel pianto, secondo gli aborigeni un modo del cielo per protestare della morte di un pellicano. Il secondo adattamento per il cinema, dopo quello del 1976 di Herni Safran, di un classico della narrativa per ragazzi di Colin Thiele del 1964, diventato un'opera anche per il teatro ed i videogame.
C'era una volta (1964) un piccolo classico della letteratura per l'infanzia australiana - in odor di oleografia, sì, ma come solo le fiabe possono permettersi - sull'incredibile amicizia tra un bimbo e un pellicano. Ci fu un'altra volta (1976) un adattamento cinematografico beneducato ma fedele, amato e mandato a memoria dai pargoletti dei due emisferi.