Anno | 2021 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 108 minuti |
Regia di | Mike Mills |
Attori | Joaquin Phoenix, Gaby Hoffmann, Woody Norman, Scoot McNairy, Molly Webster Jaboukie Young-White, Khadija Emma Neumann, Mary Passeri. |
Uscita | giovedì 7 aprile 2022 |
Tag | Da vedere 2021 |
Distribuzione | Notorious Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,20 su 27 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 6 aprile 2022
Un artista in viaggio per l'America. Il film ha ottenuto 1 candidatura a BAFTA, 3 candidature a Satellite Awards, Il film è stato premiato a National Board, 1 candidatura a Critics Choice Award, 3 candidature a Spirit Awards, In Italia al Box Office C'mon C'mon ha incassato 369 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Johnny si sposta di città in città per chiedere ai giovani americani come immaginano il loro futuro. Armato dell'attrezzatura professionale del fonico, sta lavorando a questo progetto itinerante quando, a un anno dalla morte della madre, sente il bisogno di chiamare sua sorella Viv. Viene così a sapere che suo marito sta male e che lei ha bisogno di raggiungerlo. Johnny si offre allora di raggiungere Los Angeles per stare con Jesse, il nipotino di nove anni, finché ce ne sarà bisogno.
Il suo è un viaggio nella genitorialità, la scoperta di un universo fatto di quotidianità, fatica, ma anche di voragini di sentimento, di domande inattese, di una relazione che non dà tregua e obbliga ad un continuo esercizio di comprensione di sé e dell'altro, tra rispetto e favoreggiamento dell'autonomia, da un lato, e necessità di non trascurare e di assicurare protezione, dall'altro. Mike Mills immagina questo viaggio - che è anche geografico, da L.A. a New York a New Orleans - in bianco e nero: perché è alle madri, secondo una citazione riportata nel film, che tocca rendere il mondo sicuro e a colori; perché è il bianco a nero di "Alice nelle città" di Wenders, film modello dell'erranza di adulto e bambino; e perché, il pianeta Terra (e questo piccolo film con lui) è così ricco di suoni, emozioni, stimoli, che il colore sarebbe di troppo.
A volte occorre un po' di silenzio, dice Joaquin Phoenix, a ragione. Eppure il film di Mike Mills non tace mai, il suo giovanissimo protagonista è petulante, eppure nessuno lo zittisce.
Lo si invita invece senza sosta a parlare di sé, a esternare le proprie emozioni, a dirsi offeso, umiliato, triste, arrabbiato, per la più piccola incomprensione, il minimo incidente relazionale. E intanto l'adulto si tormenta, perché ha alzato la voce, perché non ha avuto pazienza, perché è stato indelicato.
Hmm. Mentre Mills s'inabissa nella scoperta (un po' tardiva) che i bambini sono persone, e mentre Joaquin Phoenix tiene magicamente il film a galla e a tratti anche molto al di sopra, spargendo autenticità sull'artificio e sensibilità su un terreno troppo cerebrale, allo spettatore viene però da domandarsi se troppo zelo e pochi freni non siano una strategia più diseducativa che altro, benché sicuramente al passo coi tempi.
Anziché scongiurare il ripetersi in Jesse di una sofferenza psichica ereditaria, questa stimolazione del sé sembra insomma guidarlo sulla rotta della nevrosi precoce, e noi con lui, come topolini al seguito del pifferaio magico. Per fortuna che ci sono le interviste (reali) agli adolescenti, che ci raccontano un mondo non molto più felice ma almeno più vario e diversificato.
C'MON C'MON disponibile in DVD o BluRay |
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C'mon C'mon dice poco o nulla, e va benissimo così. Non arriva a nessuna grande rivelazione, nessuna epifania improvvisa, nessun climax emotivo; ascoltiamo decine di domande e decine di risposte certo, me nessuna più giusta o più sbagliata delle altre. Quello di Mike Mills è allora un cinema che, schivando qualsiasi chiusura dettata dal proprio punto di vista sulle [...] Vai alla recensione »
La profondità, la dolcezza e la semplicità di questo film scaldano proprio il cuore. È una riflessione dall'inizio alla fine. Dietro una trama semplice e lienare si nasconde una riflessione sulla vita, un'esplorazione di tematiche che riguardano il futuro, i giovani, i loro modo di vedere il futuro, parla di relazioni, paure, pensieri.
La profondità, la dolcezza e la semplicità di questo film scaldano proprio il cuore. È una riflessione dall'inizio alla fine. Dietro una trama semplice e lienare si nasconde una riflessione sulla vita, un'esplorazione di tematiche che riguardano il futuro, i giovani, i loro modo di vedere il futuro, parla di relazioni, paure, pensieri.
troppo cerebrale, a tratti noioso, il bianco e nero a volte ma non lo trovo eclatante,comunque un dialogo un pò troppo pesante per un bambino,mi è parso fuori luogo, ai giorni nostri d'altronde qual'è il ragazzino che interagisce con l'adulto in maniera così intrinseca e duratura da risultare asfissiante?
Mike Mills autore poco prolifico e molto indy del panorama cinematografico americano , firma una pellicola poetica e regala ancora una volta, un bel ritratto familiare, puntando sulla relazione tra zio e nipote . Bellissimo il bianco/nero del film , che ci dona frame emozionanti su alcune delle citta' piu' interessanti degli Stati Uniti. Inutile risottolineare per l'ennesima volta , la [...] Vai alla recensione »
Una crisi familiare permette allo zio di stare un po' di giorni con il nipotino. Film corredato da frasi estrapolate da libri e interviste, risulta molto cerebrale e didascalico. Qui lo show don't tell non viene rispettato. Il piccolo Jesse ha un'intelligenza viva e problematica. Mi chiedo se un pallone avrebbe potuto dargli un po' di leggerezza.
Sotto la tanto criticata patina indie, sotto le stramberie che hanno fatto la fortuna e la sfortuna di un genere (perché oggi questo è, mica un bollino che ricorda le vicende produttive di un film), sotto i personaggi sghembi che popolano questo universo così hipster e modaiolo, il cinema di Mike Mills si è sempre contraddistinto per uno sguardo che, lungi dall'essere egotico e narcisista, sa invece [...] Vai alla recensione »
Che cosa succede se un adulto parla con un bambino come un bambino e quel bambino parla con quell'adulto come un adulto, scambiandosi le parti? Cosa succede se vengono sovvertiti gli stereotipi sui quali poggiano i muri spesso invalicabili tra infanzia ed età adulta, o meglio tra il modo di vedere e agire di un bambino e quello di un adulto? Che cosa succede se proviamo a ricostruire la transizione [...] Vai alla recensione »
Un adulto e un bambino on the road nel paesaggio americano: quante volte l'abbiamo già visto al cinema, da Paper Moon di Peter Bogdanovich a Alice nelle città di Wim Wenders? C'mon C'mon di Mike Mills (Il succhiapollice, Beginners, Le donne della mia vita) riprende esattamente questo topos - caro soprattutto al cinema indipendente d'autore - e lo fa proprio anche in alcuni dettagli stilistici come [...] Vai alla recensione »
Un bambino che ruberebbe la scena anche a Joaquin Phoenix viene lasciato da sua madre allo zio, Che è proprio Joaquin Phoenix. Segue lunga, movimentata, buffa, poetica, esilarante, snervante disamina di quella che una volta si chiamava figura paterna e oggi e una specie di buco nero che ciascuno riempie come può. Anche perché il vecchio e ammonitore I bambini ci guardano (De Sica-Zavattini-Viola, 1942) [...] Vai alla recensione »
Al termine del suo viaggio attraverso gli Usa, da Los Angeles a New Orleans a New York a Detroit, Johnny ha finalmente imparato a essere padre. Non glielo ha insegnato suo figlio - non ne ha -, ma il nipote decenne Jesse (Woody Norman). Potrebbe essere questo, niente altro che questo, il senso di C'mon C'mon (Usa, 2021, 109'). Basta però il fascino di un bianco e nero pieno di "colori", per suggerire [...] Vai alla recensione »
«Trova un modo per trovarti». L'ultima frase, nei titoli di coda, suona come un invito a vivere sereni. È sia il lascito sia la chiave di lettura del film più delicato e vivido scritto e diretto da Mike Mills. A pronunciarla la voce di una ragazzina, che chiude una coralità di testimonianze di giovanissimi, intervistati dal giornalista radiofonico Johnny (Joaquin Phoenix, magnetico nell'alchimia tra [...] Vai alla recensione »
Otto anni, per passatempo si finge orfano raccontando storie strappalacrime. Lo spettatore naturalmente deve capire l'astuto sottotesto: il piccino esorcizza così la sua più grande paura. Orfano non è, ha una madre e un padre che deve farsi ricoverare in un ospedale psichiatrico. Zio Joaquin Phoenix, molto controvoglia, baderà al nipote finché ce n'è bisogno, portandoselo dietro nel lavoro da giornalista [...] Vai alla recensione »
Lontano dai nostri schermi dal trionfo di "Joker", Joaquin Phoenix torna a ribadire il suo talento in un film al tempo stesso piccolo e ambizioso, che l'attore regge interamente sulle proprie spalle. È lui e lui soltanto la ragione per cui vale la pena d'incamminarsi in questo viaggio da Chicago a New York a New Orleans, al seguito del quarto lungometraggio del regista indipendente Mike Mills ("Thumbsucker" [...] Vai alla recensione »
Cosa gira nella testa di un bambino? Sforzarsi di capirlo potrà influenzare la sua vita e il fu - turo della nostra società? Se a dare questa risposta è un regista indipendente americano, con studi a New York, il risultato non può che essere questo. Un dramma familiare potenzialmente lacrimo - geno con finale zuccherino, come ne abbiamo visti tanti.
Il bianco e nero, il formato 4:3 che è già una dichiarazione d'intenti, uno zio che di mestiere va in giro per l'America intervistando bambini e adolescenti per capire cosa si aspettano dal futuro, e un bambino che è suo nipote, figlio della sorella con la quale riannodare i rapporti dopo la morte della madre e il cui marito non è troppo in salute. Tre città, tre modi di vivere: Los Angeles, New York, [...] Vai alla recensione »
Johnny (Joaquin Phoenix) gira gli Stati Uniti con il suo registratore per intervistare bambini e ragazzi americani, chiedendo loro di immaginare il futuro. Pur immerso, per lavoro, nella dimensione della preadolescenza, Johnny non ha alcuna pratica di quel piccolo mondo che non immagina così complesso. L'occasione per conoscerlo e frequentarlo davvero gli arriva dalla sorella Viv (Gaby Hoffmann) che, [...] Vai alla recensione »
Johnny è un giornalista noto soprattutto per i suoi documentari e le registrazioni audio attraverso cui racconta i cambiamenti sociali dell'America. Impegnato in un nuovo progetto, gira il paese intervistando bambini e adolescenti, interrogandoli sul loro futuro e quello del mondo in cui vivono. Le risposte che ottiene, spesso, lo stupiscono e confondono, mettendo in evidenza una consapevolezza e una [...] Vai alla recensione »
Johnny è un cinquantenne single, introverso e incapace di mantenere rapporti affettivi stabili e duraturi. Jesse di anni ne ha nove, ama il wrestling e la musica classica, non ha molti amici e suo padre se n'è andato da tempo. Messa così, C'mon C'mon sembrerebbe la solita commedia agrodolce del genere "adulto burbero e bambino eccentrico si aiutano a vicenda".
Johnny è un giornalista radiofonico. Intervista bambini in tutti gli Stati Uniti sul futuro del mondo scombinato in cui viviamo. Quando la sorella Viv gli chiede aiuto, affidandogli il figlio di otto anni mentre lei cura il compagno, affetto da turbe mentali, lui accetta. Il lavoro non è però di quelli sedentari, e a Johnny non resta che portarsi dietro il nipotino Jesse coast to coast, da Los Angeles [...] Vai alla recensione »
Due anni dopo la premiatissima interpretazione del Joker, ritroviamo Joaquin Phoenix in una parte opposta: quella del lunare (ma ugualmente carismatico) Johnny, giornalista radiofonico che percorre l'America da Detroit a New York intervistando i giovani su ciò che si aspettano dal futuro. Lo accompagna Jesse, il nipotino di nove anni affidatogli dalla sorella per occuparsi del marito bipolare.
«Cosa speri, cosa temi?»: in giro per l'America a intervistare adolescenti sulla loro idea di futuro, il giornalista radiofonico Johnny accetta di prendersi cura del figlio novenne della sorella, corsa in aiuto del marito psicotico in piena crisi. Intenso ed eccitabile, Jessie è un bambino speciale che pretende continue attenzioni e incalza lo zio di domande: perché non hai figli? Che c'è che non va [...] Vai alla recensione »
Girato in argenteo bianco e nero e popolato di bambini non attori catturati dall'obbiettivo mentre fantasiosamente improvvisano risposte a domande più grosse di loro («Che cosa ti rende felice?», «Quando pensi al futuro come lo vedi?»), C'mon c'mon sprizza un'intenzione da documentario, resa possibile anche dalla presenza centrale di Joaquin Phoenix, il cui mix di calore e imprevedibilità porta un'em- [...] Vai alla recensione »
Johnny (Joaquin Phoenix) è un giornalista radiofonico assorbito da un progetto di lavoro che lo porta in giro per l'America a intervistare i bambini sul futuro incerto del nostro pianeta. Un giorno sua sorella Viv gli chiede di badare a suo figlio di 8 anni, Jesse (Woody Norman), mentre lei si occupa del padre del bambino, che ha problemi mentali. Johnny instaura con il nipotino un rapporto che mai [...] Vai alla recensione »
The Soft side of Joaquin Phoenix. Se volessimo condensare il film in un unico sguardo d'insieme, potrebbe essere questa l'esplicita tagline. Tanto era eccessivo, isterico e instabile nell'interpretazione di Joker, tanto Phoenix è misurato, riflessivo e imploso in C'mon C'mon, nel quale fornisce un'ulteriore prova dell'ampiezza della gamma del suo registro d'attore.
Da Detroit a Los Angeles, a New York e New Orleans, il paesaggio americano in C'mon C'mon è filmato dall'alto, con belle riprese aeree che per una volta rinunciano all'estetica deformante del drone, e dal basso, nelle case e nelle strade dove la gente parla, lavora, dorme, mangia, siede, litiga, si diverte. Il bianco e nero della fotografia rende tutto uniforme, senza distinzioni di prospettiva o posizione [...] Vai alla recensione »
Mentre Johnny, un radiogiornalista, intervista ragazzini sulla loro visione del futuro, la sorella Viv gli chiede di Occuparsi temporaneamente di suo figlio Jesse. Mike Mills, uno dei frutti migliori della golden age videomusicale (il suo connubio con gli Air culmina nel brano del duo francese che porta il suo nome), continua nel suo percorso cinematografico all'insegna dell'intimismo (Beginners, Le [...] Vai alla recensione »
Futuro, responsabilità, libertà e dovere, stereotipi e rivelazioni, in C'mon C'mon Mike Mills torna a parlare del senso della vita. Ovviamente a modo suo. E con un piccolo aiuto da parte degli amici. E se in Thumbsucker l'infanzia era quasi un fardello di cui liberarsi e in Beginners le debolezze erano quelle della fine della vita e non dell'inizio, dopo cinque anni siamo di nuovo dalle parti del precedente [...] Vai alla recensione »
In un bianco e nero in questo periodo un po' abusato, C'mon c'mon (è già il terzo film che qui vediamo alla Festa di Roma) segue due personaggi tra loro pressoché sconosciuti, accostati dai casi della vita, Johnny (Joaquin Phoenix) e Jesse (Woody Norman), zio e nipote, il primo stropicciato autore radiofonico coinvolto in un progetto di audio documentario sui giovani americani, il secondo un ragazzino [...] Vai alla recensione »
Dopo la nomination agli Oscar per il precedente 20th Century Women, Mike Mills ritorna per la quarta volta ai temi a lui cari (il lutto, la genitorialità, la difficoltà di affrontare una vita "responsabile"). L'abituale forma "spuria" lega stavolta la narrazione con i podcast di interviste ai bambini registrati dal protagonista, e con gli stralci di libri (saggi o storie per l'infanzia) letti dalla [...] Vai alla recensione »
Sorprende la presenza di Gaby Hoffman tra gli attori, nel ruolo della madre abbastanza preoccupata di aver lasciato il piccolo figlio Jesse in mano allo zio (suo fratello) poco esperto, poiché molto probabilmente è un inside jokes di Mike Mills. Uno scherzo molto cinefilo e raffinato, perché la Hoffman, ancora bambina, aveva interpretato assieme a Macaulay Culkin (prima che perdesse l'aereo e diventasse [...] Vai alla recensione »
Dopo Beginners (film ispirato a suo padre) e 20th Century Women (film ispirato a sua madre), Mike Mills dirige C'mon C'mon e si concentra sul delicatissimo rapporto che intercorre tra genitori e figli, tra adulti e bambini. Sceglie un poetico bianco e nero per spostarsi in quattro grandi città americane, Detroit, Los Angeles, New York e New Orleans, seguendo Johnny (Joaquin Phoenix), giornalista radiofonic [...] Vai alla recensione »