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Ultimo aggiornamento lunedì 23 agosto 2021
Un cassiere della banca scopre di essere effettivamente un giocatore all'interno di un videogioco. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 1 candidatura a BAFTA, 1 candidatura a Critics Choice Award, 1 candidatura a Critics Choice Super, In Italia al Box Office Free Guy - Eroe per gioco ha incassato 856 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Guy è un cassiere di banca che vive felicemente a Free City, dove il mondo si divide fra due gruppi di individui: quelli con gli occhiali cui tutto è consentito, che si dedicano a rapinare, colpire, uccidere e incendiare, e quelli "che stanno a terra e le prendono". Guy appartiene alla seconda categoria, ma non sembra pesargli affatto. Ogni mattina si sveglia con un gran sorriso, saluta il suo pesce rosso e si avvia verso una giornata sempre uguale, convinto che sarà fantastica. Ma il suo mondo non è reale: è un videogioco inventato da un magnate tecnologico che ne ha rubato il codice a due giovani programmatori. E una dei due game creator entrerà a Free City attraverso il suo avatar per recuperare quel codice nascosto.
Free Guy - Eroe per gioco è un film davvero insolito che combina entertainment pop e riflessioni sociologiche sulla contemporaneità.
La divisione fra Personaggi Non Giocanti, che non contano nulla e fanno solo da sfondo, e player, nonché l'ulteriore richiamo a chi li manovra da una stanza dei bottoni posta molto più in alto, è quantomai attuale (e forse lo è sempre stata). I PNG "stanno al loro posto" e si accontentano di una quotidianità rigidamente prevedibile, senza mai aspirare a sovvertire l'ordine costituito. E quando Guy decide di rubare un paio di occhiali e cambiare la sua vita diventa Oliver Twist che chiede una scodella di minestra in più.
Nel solco del Truman Show, Free Guy perimetra un mondo chiuso disegnato da altri, i quali in questo caso appartengono a loro volta alla società gerarchica dell'industria del videogame, con le sue regole e i suoi influencer, schiavi contemporanei di un sistema lavorativo crudele e settario e delle leggi implacabili della popolarità istantanea.
Guy sfugge a questa logica nel momento in cui diventa tecnologicamente irrintracciabile, il che gli consente di sviluppare una volontà e una coscienza libere. Ryan Reynolds lo interpreta contro tipo, improvvisandosi nerd senza speranza e arrivando a interpretare anche un suo alter ego ipermuscoloso e stupido come un wrestler. La sua nemesi è Taika Waititi in modalità mutaforme, perfido e pirotecnico come il suo Adolf Hitler in Jojo Rabbit. E Channing Tatum ha uno spassoso cammeo nel ruolo dell'avatar di un nerd ossessionato dalla mamma.
La società di Free City è imperniata sulla sopraffazione dell'uomo sull'uomo, sull'arricchimento, la violenza gratuita e insensata con armi facilmente reperibili, e la parallela compiacenza di chi sta a guardare con le mani perennemente alzate: in pratica, una società capitalistica moderna, a cominciare da quella statunitense. La critica è dunque assai più radicale di quanto la confezione da giocattolone escapista farebbe sospettare. C'è anche un cenno metacinematografico al fatto che "la gente vuole da noi copyright e sequel" e ai fumettoni della Marvel: lasciando intendere che in questo mondo dove "contano solo i numeri" rientrano anche Hollywood e il suo cinema mainstream. Infine si fa riferimento finale alla creatività come valore in sé, indipendentemente dalla sua "bancabilità".
Free Guy è un richiamo a dare una svolta alla nostra vita controllata e artificiale in cui tutti "esistiamo solo nel gioco", e a smettere di essere "gente confusa nel background". Di questi tempi, una parabola necessaria.
Guy è un operatore di banca come tanti che si guadagna da vivere in una città in cui le rapine a mano armata, le esplosioni spettacolari, gli scontri a fuoco e qualunque genere e tipo di guerriglia urbana sono all'ordine del giorno. Il motivo è che Guy vive all'interno di un videogioco - Free City - e ne è un personaggio non giocante, un PNG in gergo videoludico, immerso in un open world brutale, violento e fuori controllo. La qual cosa gli va anche benissimo finché Milly e Keys, due programmatori, non inventano un codice che gli consente di prendere consapevolezza di sé e sviluppare una netta autonomia decisionale: il codice viene inserito nel gioco da Antoine, l'editore del prodotto, e così Guy si risveglia e opta per diventare "il buono" della situazione, l'eroe positivo che porrà fine a questo infinito tran-tran fatto di violenza, crimine e caos.
«Free Guy - Eroe per gioco è un misto tra GTA e The Truman Show e io penso di averci trovato una delle sfide musicali più grandi della mia carriera»
Christophe Beck, compositore e autore della colonna sonora
Agli ordini del regista Shawn Levy - nuovamente dietro la macchina da presa per il cinema dopo l'esperienza da produttore e regista di alcuni episodi per le tre stagioni di Stranger Things - c'è soprattutto Ryan Reynolds, alle prese con un ruolo che sembra fatto su misura per lui, che mescola una grossa componente action a tante situazioni comiche e gag e in cui può emergere tutto il talento dell'attore canadese.
Guy non è altri che un eroe per caso, ingenuo ai limiti della stupidità, ma contemporaneamente anche irresistibile per via del suo candore e della sua abnegazione verso la causa che ha scelto di seguire.
Completano il cast l'attrice inglese Jodie Comer, il caratterista Joe Keery, Lil Rel Howery, Utkarsh Ambudkar, la supermodella Camille Kostek e Taika Waititi, da sempre attivo anche come attore ma diventato noto più come regista grazie a Thor: Ragnarok (e non solo).
Intrattenimento allo stato puro Free Guy, ma il suo potenziale è nell’ironia più che nell’azione. Guy è un PNG, ovvero un personaggio non giocante della sua vita, destinato a restare sullo sfondo e a subire le angherie dei “personaggi giocanti”, senza poter reagire o prendere alcuna decisione. Free Guy è costruito su un’ironia sottile, [...] Vai alla recensione »
Non solo The Truman show, su cui è chiaramente improntato l'intero film, è stato ispiratore della trama, bensì anche tracce di Inception, Ready Player One e, per finire, Il tredicesimo Piano possono scorgersi con una certa evidenza. Un pot pourri di pellicole iconiche, ognuna a suo modo, dà vita ad una brillante action comedy, nella quale Ryan Reynolds riesce a confermare [...] Vai alla recensione »
Film divertente ma doppiaggio Milanese provinciale
Si tratta di un film ben realizzato con una trama facile ma ricca di spunti originali. Chiaramente deve piacere il genere altrimenti è inutile dire che è un film per ragazzi o per bambini. Il film riprende a grandi linee il concetto del Truman Show ma sviluppato nel mondo dei videogiochi stile GTA, dove personaggi passivi del gioco riscoprono di avere una loro personalità e A. Vai alla recensione »
E' un film per bambini con annessa storia romantica che soddisferà i teenager meno esigenti. L'idea di partenza è originale ma lo sviluppo alla 'Disney' ne decreta la dipartita sul nascere. Pochhisime occasioni azzeccate (alcune citazione ai 'classici'). Grazie al cielo anche gli scontri tra Titani sono ridotti al minimo.
Benvenuti a Free City, la città costruita da Shawn Levy per tornare sul grande schermo. Negli ultimi anni, il regista e attore canadese si è dedicato principalmente alla produzione e al successo televisivo del fenomeno di Stranger Things, ma era dal 2014 che non lo vedevamo dirigere un lungometraggio vero e proprio. Un peccato per chi - solo negli ultimi anni - ci ha regalato Real Steel, la trilogia [...] Vai alla recensione »
Nella sezione Star di Disney+ è disponibile per gli abbonati "Free Guy - Eroe per gioco" di Shawn Levy, che mostra attraverso divertimento e avventura una versione alternativa su cosa lo sviluppo tecnologico potrebbe portare. Il punto fondamentale della storia è Guy, un semplice cassiere della banca di Free City. Come tutti gli altri abitanti della città, anche Guy ogni giorno si ritrova al centro [...] Vai alla recensione »
"La vita non può semplicemente scivolarci addosso", così si esprime il protagonista di Free Guy - eroe per gioco quando prende definitivamente coscienza di chi è e di chi può essere. A volte la nostra vita ci sembra cristallizzata, e, come Guy (Ryan Reynolds), desideriamo qualcosa in più, desideriamo essere liberi, aneliamo a un senso diverso di essa.
Guy è un Npc, non playable character, in un videogioco ultraviolento. Insomma fa parte dello sfondo. È carne da macello per giocatori preadolescenti. Senza sapere la verità, Guy (un adorabile Ryan Reynolds) conduce la sua tranquilla vita d'impiegato di banca, una routine che si ripete più o meno sempre uguale. Finché non incontra Molotov Girl (Jodie Comer, al perfetto punto di incontro fra attraente [...] Vai alla recensione »
Si sveglia, fa colazione, saluta il pesce rosso, si reca al lavoro. Le giornate dell' impiegato bancario Guy sono identiche; e nonostante venga quotidianamente coinvolto in incidenti, sparatorie e massacri, il nostro si sente un uomo sereno e appagato fin quando scopre di non essere una persona reale, ma una delle virtuali figure di sfondo di un popolare videogioco.
Il cinema digitale e lo strappo nel cielo di carta di pirandelliana memoria: in fondo è tutta lì la scoperta dell'altrove da parte di Guy, prigioniero del suo personalissimo Truman Show videoludico. Le sue giornate si ripetono sempre uguali, in quanto PNG (Personaggio Non Giocante) di Free City, un regno virtuale della Soonami Games in cui è contemporaneamente sfondo e carne da cannone per le pistolettate [...] Vai alla recensione »
C'è qualcosa di più paradossale (e al contempo perfettamente figlio di quest'era di post verità) di un film che inneggia all'originalità mentre ricalca film precedenti? Guy è un cittadino modello di Free City, ingenuo come l'Emmett di The Lego Movie (con Fantasy di Mariah Carey al posto di È meraviglioso) e abituato ad assistere a innumerevoli atti criminali, finché il glitch dell'amore, ossia Jodie [...] Vai alla recensione »
Diretto dal canadese Shawn Levy, apprezzato regista di commedie quali Notte folle a Manhattan e Gli stagisti, e della fortunata franchise Una notte al museo, il film porta nella Piazza Grande di Locarno un refolo di cinema mainstream hollywoodiano. Il protagonista è Guy, un NPC (Non Player Character), un personaggio che vive nel mondo virtuale del videogioco Free City dove interpreta un ordinario cassiere [...] Vai alla recensione »
1988. Basta la data per moltiplicare le citazioni: la serie "Stranger Things", che strizza l' occhio a Steven Spielberg, e alle creature misteriose anni 80. Siamo a Bobbio, dove Marco Bellocchio girò "I pugni in tasca" - citazione che corteggia il cinema d' autore. Non tutto però, c' è una stoccata a Nanni Moretti: i suoi film proiettati nel cinema locale annoiano i giovani che preferiscono i film [...] Vai alla recensione »
Guy non sa di essere un personaggio di un videogioco e non sa spiegarsi la ripetitività delle sue giornate. A rivelarglielo è l' avatar di una ragazza di cui s' innamora scoprendo che anche le controfigure virtuali hanno un cuore. Il tormentato andirivieni tra vita reale e intelligenza artificiale però è un copione già scritto non solo per Guy e la favoletta del suo contrastato intrallazzo con Milly [...] Vai alla recensione »
Free Guy -Eroe per gioco, commedia fantasy di Shawn Levy che vede Ryan Reynolds in veste di protagonista e produttore, è un film molto più profondo di quanto non dia a vedere. Certo, la confezione è quella di un lungometraggio ambientato nel mondo dei videogiochi, una specie di ibrido tra "The Lego Movie" e "Ready Player One" ma, a livello di significato, oltre al riferimento smaccato a "The Truman [...] Vai alla recensione »
Guy è un PNG, ovvero un personaggio non giocante della sua vita, destinato a restare sullo sfondo e a subire le angherie dei "personaggi giocanti", senza poter reagire o prendere alcuna decisione. La sua divisa è un'anonima camiciola azzurra, pensata apposta per confondersi sullo sfondo di Free City, un videogioco open world dove giocatori di tutto il mondo, con skin attraenti e armati fino ai denti, [...] Vai alla recensione »
Fare un film sul mondo videoludico - e sugli universi virtuali in generale - e farlo dicendo qualcosa di davvero nuovo, è davvero difficile dopo che Steven Spielberg ha detto la sua nell'eccellente Ready Player One. È difficile se non impossibile, e infatti Shawn Levy nel suo Free Guy - Eroe per gioco neanche ci prova. E fa bene. Tra i due sceneggiatori del film, non a caso, c'è Zak Penn: colui che [...] Vai alla recensione »
Nel videogioco Free City, Guy (Ryan Reynolds) interpreta un PNG che lavora in banca il cui solo scopo nel gioco è quello di farsi derubare e picchiare dai personaggi giocanti (PG). La sua vita cambia quando uno di questi, la coraggiosa Molotov girl (Jodie Comer), lo porterà a uscire dai binari predefiniti scelti per lui dal programma e a cercare di salvare Free City dalla distruzione, voluta dal miliardario [...] Vai alla recensione »