Titolo originale | Thor: Ragnarok |
Anno | 2017 |
Genere | Azione, Avventura, Fantastico, |
Produzione | USA |
Durata | 130 minuti |
Regia di | Taika Waititi |
Attori | Chris Hemsworth, Tom Hiddleston, Cate Blanchett, Idris Elba, Jeff Goldblum Tessa Thompson, Karl Urban, Mark Ruffalo, Anthony Hopkins, Benedict Cumberbatch, Jaimie Alexander, Sam Neill, Ray Stevenson, Lou Ferrigno, Stan Lee, Taika Waititi, Rachel House, Clancy Brown, Tadanobu Asano, Zachary Levi, Georgia Blizzard, Amali Golden, Luke Hemsworth, Charlotte Nicdao, Ash Ricardo, Shalom Brune-Franklin, Taylor Hemsworth, Cohen Holloway, Alia Seror-O'Neill, Sophia Laryea, Steven Oliver, Hamish Parkinson, Jasper Bagg, Sky Castanho, Shari Sebbens, Richard Green, Sol Castanho, Jet Tranter, Samantha Hopper, Eloise Winestock, Rob Mayes. |
Uscita | mercoledì 25 ottobre 2017 |
Distribuzione | Walt Disney |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,74 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 27 ottobre 2017
Argomenti: Tutti i film del Marvel Cinematic Universe
Il film riprende dal momento in cui abbiamo lasciato Thor nel capitolo precedente, The Avengers: Age of Ultron. Il film ha ottenuto 3 candidature a Critics Choice Award, 1 candidatura a CDG Awards, In Italia al Box Office Thor: Ragnarok ha incassato 8,8 milioni di euro .
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Il ritorno di Thor ad Asgard si fa amaro quando scopre che Loki si è sostituito al padre Odino sul trono, spedendo quest'ultimo in un ospizio terrestre. Ma il peggio deve ancora arrivare: Hela, sorella maggiore e dea della morte, sta per uscire dalla sua prigione e vuole vendicarsi su Asgard.
Il percorso di avvicinamento alle Infinity Wars, destinate a riunire e forse cambiare per sempre l'universo cinematografico Marvel (MCU), sembra interminabile e passa da episodi intermedi che, inevitabilmente, godono di un interesse limitato.
Thor è, degli Avengers maggiori, quello a rischio più elevato di ridicolo, e il filone principale cucito su di lui - la storia d'amore con Jane/Natalie Portman - si è interrotto per la rinuncia di quest'ultima a partecipare a ulteriori episodi.
Si può comprendere quindi l'accoglienza dal gelo quasi "asgardiano" riservata a Thor Ragnarok. Consapevole di tutto ciò, Kevin Feige e la Marvel giocano, sperimentano con il biondo dio del tuono e lo affidano a Taika Waititi per un trattamento pop. Difficile stabilire quanto siano rimaste sciolte le briglie del visionario regista, che prova a iniettare forti dosi di kitsch da primi anni 80 nel corpo di un blockbuster supereroistico minore. Brani synth-pop affidati alla cura di Mark Mothersbaugh - ex Devo e sodale di Wes Anderson - ed estetica da space opera povera e sporca, stile Tatooine del primissimo Star Wars. Funziona e a tratti trascina, ma il gigantismo da cui sono affette le produzioni MCU infine prevale, obbligando a un prima e un dopo: a sequenze ad Asgard dallo scarso appeal; alla conclusione, più o meno elegante, di obblighi contrattuali (Hopkins, Portman, Asano Tadanobu); all'utilizzo reiterato di "Immigrant Song" dei Led Zeppelin per rientrare del costo dei diritti. Di come avrebbe potuto essere un Ragnarok svincolato da lacci e lacciuoli ci resta qualche suggestione.
In primis il folle incipit con la recita di fronte a Odino, che tradisce il parallelismo tra i complessi edipici della corte di Asgard e quelli del triste principe di Danimarca scespiriano, occasione per un cameo inatteso di Matt Damon e Sam Neill. Mattatore il gigionesco Jeff Goldblum, che ruba la scena con il suo intrattenitore circense, da universo post-trumpiano. Si ride spesso, anche se non quanto imporrebbe uno script dominato dalla volontà di ironizzare su tutto e tutti. Una pratica che dopo Guardiani della galassia ha contaminato tutto l'MCU ma che finisce per spossare come una cura Ludovico che spinge al sorriso coatto. Non restano che Thanos e l'Infinito per capire quanto la Marvel sia ancora capace di tener fede al proprio nome, sapendo stupire.
Più ci avviciniamo a Infinity War e il suo sequel, la coppia di film che nel 2018 e nel 2019, concluderà le sottotrame intessute dai film dei Marvel Studios negli anni dopo il secondo Avengers, più comincia a prendere forma il grande intreccio che coinvolgerà tutti i personaggi. Di certo è ormai evidente come in questo meccanismo di sottotrame non tutti i film Marvel abbiano uguale peso, non tutti cioè portino avanti la storia alla stessa maniera. Thor: Ragnarok, è noto, sarà uno di quelli determinanti.
Partiti all'insegna del disimpegno, della risata e di un concetto molto coinvolgente di "divertimento" capace di unire l'umorismo all'azione senza prendersi troppo sul serio ma rispettando le regole del proprio genere, i film Marvel, e Thor in primis, sono gradualmente scivolati in una gravitas alla stessa maniera di saghe come quella di Harry Potter, partite leggere e finite con l'incombere costante di un'idea di morte generale e fine di un mondo intero. Senza risate e cercando addirittura il senso della tragedia classica.
Questa volta il dio del Tuono, dopo aver esiliato il padre, Odino, nel film precedente e aver preso il comando di Asgard, sarà esiliato a sua volta e imprigionato dall'altra parte dell'Universo. Da lì dovrà tornare indietro per impedire il Ragnarok, cioè la distruzione del proprio mondo.
La parte complicata è che il luogo in cui è imprigionato dallo stesso nuovo villain che vuole distruggere Asgard, Hela (interpretata da Cate Blanchett), è un pianeta di gladiatori da cui si può uscire solo in una maniera: combattendo.
Al suo fianco, unica nota positiva in questa lunga serie di brutte notizie, c'è Hulk.
Nonostante lo scorso film di Thor avesse mostrato un tono piacevolmente più leggero rispetto al pensoso esordio, questa volta sembra che si tornerà ad una certa serietà, ad una gravità che dovrebbe somigliare molto a quella mostrata dalla serie Capitan America nel capitolo, Il soldato d'inverno.
Ci saranno gli ovvi rischi apocalittici di distruzione totale, espediente con cui facilmente il genere del cinefumetto crea un senso di pericolo estremo (ma sempre di più ricorrere a simili esagerazioni perde di forza) e anche una linea romantica completamente nuova. È noto infatti che dopo il forzato e poco soddisfacente cammeo di Natalie Portman nel secondo film, l'attrice non tornerà in questo terzo.
Ci sarà invece Jeff Goldblum a condurre le operazioni sul pianeta dei gladiatori, in una specie di reinterpretazione buona per i fini del film di Planet Hulk, saga letta sui fumetti qualche anno fa. In quella infatti l'Incredibile Hulk finiva su un altro pianeta di cui prendeva il potere alla sua maniera, esercitando in pieno la propria disumana potenza.
In più è noto che, a fare da MacGuffin del film (cioè quel pretesto narrativo che serve a mettere in moto gli eventi e dare uno scopo ai personaggi), sarà una delle gemme dell'Infinito.
Come capitato in molti ultimi film Marvel infatti, la storia di un'altra delle preziose gemme è ciò che collega Thor: Ragnarok agli altri e gli consente di portare molto avanti la grande trama che ci conduce a Infinity War, cioè alla conclusione di tutte le trame imbastite dal Marvel Cinematic Universe, il mondo sono ambientati e comunicano i diversi film e le serie tv Marvel Studios, da Iron Man a I guardiani della galassia fino all'ultimo arrivato, il Doctor Strange di Benedict Cumberbatch (che qui avrà un piccolo ruolo).
È ormai noto che sarà Thanos, personaggio arcinoto ai lettori dei fumetti Marvel, a costituire la grande minaccia all'incolumità di tutti, in quella che è la terza fase di questa strana grande serie che va al cinema e non in televisione ma che, al pari di quelle televisive, tende verso un "finale di stagione" in grado di concludere tutte le trame, come sono stati i due film Avengers. Al film successivo poi si riparte da capo a gettare le basi per un'altra grande sottotrama.
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Non si possono riprodurre sul grande schermo le caratteristiche tipiche dei vari supereroi dei comic, nei fumtti Thor infatti è pomposo, vanaglorioso, si prende molto sul serio. Da qui però a fare di questo personaggio un "buffone", un simpaticone di strada ce ne passa. Anche Hulk/Banner risulta frivolo, privo della classica drammaticità (che è tanto piaciuta nel [...] Vai alla recensione »
Ragnarok, qualunque significato assuma nella mitologia norrena, si potrebbe rendere efficacemente in “solenne scempiaggine” nella realtà terrena. Questa pellicola rivaleggia in coefficiente demenziale con il Batman d’annata di Adam West (praticamente un insaccato in calzamaglia) o con le gag grottesche di Jar Jar Binks in Star Wars: La Minaccia fantasma.
In seguito a due film indubbiamente controversi, i Marvel Studios decidono di affidare a Taika Waititi la regia del terzo (forse conclusivo) capitolo della saga dedicata al Dio del Tuono asgardiano, nonché diciassettesimo film del Marvel Cinematic Universe. Dopo aver sconfitto il potente Surtur (Clancy Brown), re dei giganti di fuoco di Muspelheim, Thor (Chris Hemsworth) fa ritorno ad Asgard, [...] Vai alla recensione »
Sei in cerca di redenzione? Di vendetta? O semplicemente della più grande rissa dell'universo? Beh sei nel posto giusto. Il trailer poteva farlo intuire. Il sospetto però serpeggia nelle menti di tutti. Ci troveremo davanti a un'opera la cui portata epica sarà tale da rendere il tutto un po' troppo serioso? Dopotutto del Ragnarok si sta parlando, la fine dei [...] Vai alla recensione »
Film che tradisce lo spirito originale del fumetto e si discosta di molto anche dai primi due titoli. L'eroe dallo spirito indomito e dal linguaggio arcaico adatto a incarnare e rimarcare la propria distanza dai modi terrestri diventa improvvisamente un cartoonesco Hercules pasticcione, e tutto trascende. Ma anche volendo tralasciare il Thor che i puristi dei fumetti conoscono, anche solo paragonandol [...] Vai alla recensione »
Thor Ragnarok è l'ultimo capitolo della saga di uno dei miei personaggi Marvel preferiti.In questo capitolo della saga, da cui mi aspettavo molto, ne esco però molto deluso.Il film, come da titolo, dovrebbe narrare le vicende che portano all'adempimento della profezia ultima della mitologia norrena: Il Ragnarok.Questo evento però appare come messo in un angolo per tutto il film, in qui il povero Thor [...] Vai alla recensione »
Pur amando la mitologia norrena in tutte le sue sfaccettature (ricchissima di spunti narrativi, formidabile per la varietà e la molteplicità di sfumature tragiche, grottesche e buffonesche), ammetto che l'idea di un terzo film di Thor caratterizzato dai toni impersonali della sua seconda iterazione - incapace di convincere sia sul piano drammatico che su quello comico, ed eternamente [...] Vai alla recensione »
Lo zio del Tuono ha deluso e non poco.....al giorno d'oggi vale un po' tutto, compreso il copiare immediatamente qualcosa che ha successo e il cinema non è esente da questa tendenza. Sicuramente questa operazione, e cioè di copiare l'impostazione dei Guardiani della Galassia, è stata un rischio e sembra che parte della critica l'abbia approvata a pieni voti.
Tra tutti i film, dedicati ai supereroi Marvel, che rientrano nell'universo espanso della suddetta casa cinematografia e fumettistica, quelli di Thor sono, per quanto mi riguarda i meno convincenti, anche se comunque sempre ben fatti, infondo si parla sempre della Marvel. E anche questo terzo capitolo, sebbene sia dal punto di vista visivo nettamente superiore ai primi due, risulta essere [...] Vai alla recensione »
Il più divertente film su thor arrivato fin'ora in sala, con molta azione, humor ed, a tratti, comicità. Una comicità che diverte, a scapito della drammaticità ben più presente nei precedenti film ed il Thor di Ragnarok ricorda molto più Star-Lord di un Dio. Si perché l'influenza dei Guardiani della Galassia è ben presente in Ragnarok, [...] Vai alla recensione »
Chi conosce il THOR fel fumetto sa di cosa parlo, non puo valere tutto in nome degli incassi, non puo valere tutto in nome dell appeal verso gli adolescenti e chi non conosce e non ama i fumetti marvel!Probabilmente le stesse persone che l'unica cosa che hanno letto in vita loro sono i post di Fedez e Balotelli su istagram...Film che imbarazza per quanto sovente scade nel macchiettistico.
Detto che per entusiasmare il pubblico si inserisce Hulk ma con la parte di un ingnorante bamboccio detto che la storia deve mischiare a forza colpi di scena ed innesti di personaggi shock detto che in se c'è un 85/90 % di scene di battaglia e combattimenti detto ciò il film è per bimbi dai 6 ai 9 anni sia come livello dei dialoghi sia come trama che come battute
Come il resto della serie del filone. Una conferma per chi piace il genere. C'è azione, avventura, fantascienza e anche comicità. Per ora funziona sempre. Forse al trecentesimo film ci annoieremo...
Orrendo, noioso, battute scontate. Un cinepanettone.
Che dire di fronte ad un film del genere? splendido, ottimo, esagerato. Blockbuster della Marvel pieno di azione, effetti speciali, computer grafica, battute divertenti... intrattenimento puro per grandi e per piccini. Difficile trovare una macchia in un prodotto del genere. Se non amate il genere semplicemente non guardatelo.
Un film che aveva tutti i numeri per essere un capolavoro : scene,trama e tempi che sarebbero stati perfetti ma purtroppo poche scene belle e cariche di potenza, tutte le altre trucidate e umiliate dalle tante,TROPPE battute e gag che in un film di Thor non si possono vedere. Se l'intento era di far avvicinare il mondo di Thor a quello dei Guardiani della Galassia, beh, direi che li hanno superati [...] Vai alla recensione »
Non vedo tanti film d'azione, ma ancora dovremmo eccitarci per le scene con rumori di spade che si scontrano e di pugni a tutto volume? Con gente volante e salti di 50 metri? Noioisissimo e inutile. Recitazione ovviamente ridicola. A tratti sembra un film comico.
Thor, esiliato in un pianeta lontano, deve proteggere il suo regno dalle minacce di Hela, ambiziosa e crudele dea della morte. In questo terzo capitolo dedicato al forzuto dio del tuono, vi è chiara la volontà di avvalersi di intense dosi di humor a discapito di una pur minima drammaticità. Sequenze veloci, atmosfere anni ottanta e un'eccellente colonna sonora (fantastica [...] Vai alla recensione »
Uno alla fine guarda questo film Marvel (MCU), anche senza averli visti tutti e in fila. Alla fine lo schema è sempre lo stesso e quello che ti puoi aspettare è almeno la cura per i dettagli. In questo caso, apparte qualche battuta simpatica, lo zio del tuono conferma la mia scarsa considerazione per questo genere di film.
Non sono una conoscitrice del genere, ma come film di genere mi è parso grottesco, a tratti imbarazzante. Piatto e scontato nei contenuti, immagino si salvi per gli effetti speciali, che tuutavia non so giudicare perché non rientrano nelle mie categorie di giudizio per apprezzare o meno un film. L’ho guardato su suggerimento di cultori del genere per poi vedere Avengers, the infinity [...] Vai alla recensione »
Ho guardato questo film, non aspettandomi nulla di chè dalla trama, pensavo al solito film marvel tutto basato sulla lotta e su una storia improbabile e assurda, invece per mia sorpresa mi sono ricreduto, è un film che si lascia guardare e a tratti è divertente con scene e momenti davvero comici, ovviamente è un altro tassello che porta al terzo film degli avengers.
Poche emozioni, se non nello scontro tra thor e hulk quando scopre il suo potere. Per il resto, troppo confusionario e bamboccesco per i miei gusti, film per ragazzini.
Per gli amanti dei fumetti è una continua manna dal cielo vedere sfornare ogni anno film sui numerosi personaggi presenti. In questo terzo capitolo di Thor, la guest star è l'incredibile Hulk. Film piacevole, lo spettatore non si annoia perchè la pellicola è sempre nel ritmo giusto e dai toni commediali, a tratti comici e con notevoli ed interessanti effetti speciali [...] Vai alla recensione »
Il film si discosta dai precedenti e forse anche un po' dal fumetto che lo ha generato, ma il film è divertente ed avvincente allo stesso tempo
Nessun punto debole, per questo film. La storia è una vera storia da fumetto, con momenti altamente epici e molta autoironia. Attori superbi con Blanchett e Goldblum che giganteggiano. Regia dinamica e puntuale, musiche che contribuiscono in maniera ottima al mood generale. Dopo labanalita e la pochezza - specialmente dello storyboard, pieno di plothole - di Spiderman, i supe eroi [...] Vai alla recensione »
Troppe battute.... mi hanno UCCISO IL MIO MITO THOR........ SENZA MARTELLO SENZA UN OCCHIO...... scaffale........ :((
Un viaggio irrinunciabile, nel mondo di un cinema che sembrava scomparso, quello da vedere con lo stupore negli occi, ed il sincero divertimento di un homo diventato bambino. Per me, il film più riuscito e spassoso della serie Marvel. Sarebbe piaciuto alla follia a Federico Fellini
Ennesimo film targato Marvel che continua con questa serie che sta portando, sempre di più, all'atto finale con il futuro film "Infinity War". "Thor Raganrok" ne è una prova. Un po' troppo veloce, per come siamo, ormai, abituati. Mi è sembrato di scorgere un qualcosa di "I Guardiani della Galassia", non nella storia (quello è e dev'essere evidente) ma nel contorno, nell'atmosfera e, sinceramente, [...] Vai alla recensione »
THOR PER Mè è MORTO......Hanno rovinato il mio super eroe preferito.... ora è sguercio , non ha piu il mitico martello, ha i capelli corti....... nel film battutine sceme e gag che non centrano nulla col dio del tuono...... PER Mè THOR FINISCE COL SECONDO EPISODIO che anche se non eccelso era guardabile..... questo è uno schifo per mè.....
Credo, in tutta sincerità, di non aver mai visto un film di questo iperbolico, divertito e divertente livello in tutta la mia carriera di spettatore-fruitore del prodotto cinematografico. È talmente buffo e divertente, talmente colorato ed intrinsecamente simpatico, da meritarsi la palma, secondo me, del film più bello della serie Marvel, DC comics, StarvWars, e chi più [...] Vai alla recensione »
Va dato atto ancora una volta a Joss Whedon di aver intuito, insieme al responsabile del Marvel Cinematic Universe (Kevin Feige), che le forme dell'ironia e della commedia erano le più flessibili e adatte per armonizzare un mondo narrativo altrimenti a rischio di affollamento. Il primo Avengers ha in buona sostanza dimostrato che una buona chimica tra i vari supereroi la si raggiunge attraverso la commedia dei caratteri, e che l'aspetto epico può convivere con questo atteggiamento scanzonato.
È questo il vero progetto narrativo della Marvel, e non è solamente l'ottimo esito dei due episodi di Guardiani della galassia, con il loro portato di slapstick e clownerie multicromatica interspaziale, ad aver funzionato.
Ciò che piace in Thor: Ragnarok - che dal titolo invece faceva presagire toni cupi e apocalittici - è proprio la scelta di spiazzare le attese e gettarsi apertamente dalle parti della commedia (a volte vien da chiedersi se - con le dovute proporzioni - gli sceneggiatori della Marvel non abbiano visto di sfuggita L'armata Brancaleone). Leggerezza è la parola d'ordine, e francamente non si vede chi possa dare torto ai realizzatori del film. Persino l'aspetto teatrale, con Thor ridotto a cosplay di se stesso, che compariva nel molto faticoso capostipite diretto da Kenneth Branagh, diventa in questo nuovo capitolo un motivo di divertimento, come mostra la myse-en-abyme su palco con il cameo di Matt Damon.
Ragnarok è uno dei più divertenti film Marvel, forse il più divertente film di supereroi di tutti i tempi. Dal primo all'ultimo minuto è una raffica continua di battute, avvolte nel mantello di un'epica avventura nello spazio. C'è un unico problema: le battute e l'epica schiacciano ogni altra cosa, ogni emozione. Il suo limite è che vi divertirà, ma non vi darà nulla di più.
Può essere alto, biondo, muscoloso e figlio di un Dio ma i problemi familiari per Thor (Chris Hemsworth) sono sempre cosmici: papà Odino (Anthony Hopkins) deambula rimbambito in cima a una scogliera in Norvegia (ha l'alzheimer?), il fratello rancoroso Loki (Tom Hiddleston) è sempre pronto al tradimento, le Gemme dell'Infinito sono introvabili (Thor le cerca dalla fine dell'ultima volta in cui l'abbiamo [...] Vai alla recensione »
Quinto episodio della Fase 3 dell`MCU (l'universo espanso della Marvel), Thor: Ragnarok è un cinecomic scandalosamente divertente. Dopo il prototipo diretto dallo shakespeariano Branagh e Thor: The Dark World, che si prendevano piuttosto sul serio, il nuovo capitolo adotta un tono più scanzonato, sul genere dei Guardiani della Galassia; alternando sequenze da videogame picchiaduro con gag e sketch [...] Vai alla recensione »
La trilogia dedicata al Dio del Tuono si chiude con un film che spiazza rispetto ai due precedenti capitoli. E per fortuna, verrebbe da aggiungere, visto che la saga sul mitico Thor è stata la più deludente dell'universo cinematografico Marvel. Il primo titolo aveva ridicole ambizioni shakesperiane, il secondo sembrava una riedizione, in scala ridotta, simil Trono di Spade.
Terza sortita cinematografica in solitaria, dopo Thor (2011) e Thor: The Dark World (2013), del personaggio creato nel 1962 da Stan Lee e Jack Kirby. A dargli muscoli, e poco più, è ancora Chris Hemsworth, mentre il fratello coltello Loki ha la figaggine di Tom Hiddleston: sempre sul fronte maschile, troviamo Mark Ruffalo (Hulk/Bruce Banner), Idris Elba (Heim-dall), Anthony Hopkins (Odino), Benedict [...] Vai alla recensione »
Il titolo, Thor: Ragnarok, suona poco epico, e infatti! In attesa di prodotti più sostanziosi, i creativi della Marvel si sono presi una vacanza sfornando un fumetto puro e semplice: un film privo di sofisticherie filosofiche e toni dark che non teme il kitsch e pigia sul tasto del comico. A spese del dio del titolo, che avendo perso il possesso del martello fa una serie di brutte figure; e di Bruce [...] Vai alla recensione »