Titolo originale | Kong: Skull Island |
Anno | 2017 |
Genere | Azione, Avventura, Fantastico, |
Produzione | USA |
Durata | 118 minuti |
Regia di | Jordan Vogt-Roberts |
Attori | Tom Hiddleston, Samuel L. Jackson, John Goodman, Brie Larson, Tian Jing John Ortiz, Terry Notary, John C. Reilly, Corey Hawkins, Toby Kebbell, Thomas Mann, Jason Mitchell, Shea Whigham, Will Brittain, Eugene Cordero, Marc Evan Jackson, Miyavi, Richard Jenkins, Allyn Rachel, Robert Taylor (II), James M. Connor, Thomas Middleditch, Brady Novak, Peter Karinen, Brian Sacca, Joshua Funk, Daniel F. Malone, Glenn 'Kiwi' Hall, Garreth Hadfield, Shannon Brimelow, Jon Quested (I), Korey Williams, Dat Phan, Cynthy Wu, Beth Kennedy, Bryan Chojnowski. |
Uscita | giovedì 9 marzo 2017 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,63 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 9 febbraio 2018
Argomenti: King Kong MonsterVerse
Uno spin-off. Il primo film dedicato interamente alla storia della mitica Isola del Teschio. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, In Italia al Box Office Kong: Skull Island ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 3,2 milioni di euro e 1,4 milioni di euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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1973. All'indomani del ritiro delle truppe americane dal Vietnam, due scienziati sui generis convincono Washington a finanziare una missione segreta alla scoperta di un'isola nel sud del Pacifico. Quando gli elicotteri superano la nube tempestosa che nasconde l'isola al mondo esterno, fanno ben presto conoscenza con un gigantesco gorilla, venerato come un dio e chiamato Kong.
L'incipit è spiazzante. In una sequenza ipercinetica e iper-posticcia un soldato americano e uno giapponese, nel 1944, finiscono paracadutati in un'isola misteriosa e il loro duello viene interrotto dalla mano gigante di Kong.
Jordan Vogt-Roberts sembra quasi volerci introdurre a uno Sharknado licenziato da una major e su questo equilibrio instabile tra trash e ambizioni sopite Kong: Skull Island si gioca buona parte delle proprie chance. Purtroppo, retrospettivamente, quell'incipit degno di un fumetto di Mortimer e Blake è uno dei ricordi migliori di un B-movie dal budget stratosferico, pasticciato e carico di elementi eterogenei mal gestiti. Delle tante anime che gli sceneggiatori hanno cercato di infondere in Kong: Skull Island, preponderante è il riferimento insistito ad Apocalypse Now e alla ferita aperta dell'esercito degli Stati Uniti, la guerra in Vietnam.
Ritorna il cieco militarismo di chi ama il napalm (il personaggio di Samuel Jackson) come soluzione per i problemi suoi e dell'America, il pacifismo di chi vuole fotografare ciò che non ci vogliono mostrare (la fotoreporter di Brie Larson); il dropout integratosi con la giungla e con il suo dio (John C. Reilly con Kong come Dennis Hopper con Kurtz) e infine il cacciatore-eroe di Tom Hiddleston, che finisce per fare pochissimo in uno script già congestionato e che si chiama Conrad nella più puerile delle citazioni (in linea con la colonna sonora, che assembla le più ovvie hit del rock primi anni '70 nel tentativo di ricreare in vitro i sensazionali minuti di "Satisfaction" sul battello di Apocalypse Now).
Poi c'è Kong. Le dimensioni spropositate e la realizzazione CGI della scimmia vengono subito svelate per intero, mentre questa si prodiga in schiacciate cestistiche con gli elicotteri, prima di essere ricontestualizzata frettolosamente come migliore amico dell'uomo (e della donna bionda, verso cui mostra un esemplare self control da era delle pari opportunità).
(King) Kong, quello vero, resta legato a un'era in cui il cinema era giovane, ambizioso e pieno di talento, in cui era più semplice sospendere l'incredulità e accettare semplificazioni infantili. Cercare oggi di riproporre Kong, e di trasformarlo in protagonista di un film a lui dedicato, si rivela un compito talmente arduo da spingere al ricorso a una moltitudine di altri mostri giganti, incluse delle malvagie lucertole teschiocefale anonime in ogni senso, visto che gli sceneggiatori non si degnano di dar loro un nome. Tuttavia ad esse viene concesso l'onore dell'effetto sorpresa, come se le creazioni "originali" di Kong: Skull Island - per modo di dire, visti i debiti verso Mysterious Island di Ray Harryhausen - meritassero più attenzione dell'arcinoto scimmione.
Il MonsterVerse di Warner e Legendary Pictures si apre così - con tanto di pseudo-teaser dopo i titoli di coda che allude al ritorno di Gojira e alla prossima venuta di Mothra e Ghidora - nel più schizofrenico dei modi, vista la differenza abissale per concezione, ambizione ed esiti tra il Godzilla di Gareth Edwards e il Kong di Jordan Vogt-Roberts. Dove il primo sapeva sovvertire molti stereotipi in nome di una capacità di regia superiore - ribadita in Rogue One - il secondo spreca il cast incredibile a disposizione in un'operazione acefala, a metà tra la parodia di un war movie e una riscrittura della storia sub-tarantiniana. Ancor più di altri blockbuster recenti, è proprio Kong: Skull Island a gettare una luce inquietante sul cinema che verrà, e su come questo bisogno di serializzazione coatta che attraversa le major, rischi di trasformare irreversibilmente fino a rompere il giocattolo-cinema, sempre più assoggettato a logiche imprenditoriali imperscrutabili.
Non c'entra niente il film di Peter Jackson né c'entra nulla la mania recente per i film di mostri (in realtà sì, c'entra, ma più a livello produttivo probabilmente), la nuova versione di King Kong ha un fare prepotente e da bullo, non ha molto da nascondere e si è messa subito in luce per una certa necessaria grettezza, oltre che per scelte visive di gran potenza.
Questo è un film che vuole attingere all'originale per andare a parare altrove.
Nel film del '33 esistevano due anime in lotta furiosa, cosa che creava l'andamento epico dell'avventura dello scimmione: una è quella delicata e poetica, la bella che uccide la bestia, il sentimento delicato nato dal contrasto tra lo scimmione (una volta tanto letteralmente) e la ragazza con le vesti distrutte, bagnata dalla cascata; l'altra è la violenza, la brutalità di una creatura gigante che abbatte mostri e la dittatura della civiltà di grattacieli e asfalto che gli si rivolta contro (dopo che lui si è ribellato alle loro catene).
Tra queste due anime Kong: Skull Island sembra fermamente intenzionato a perseguire la seconda. Fin dai primi poster che guardano al grande cinema di guerra anni '60 e '70, mettendo soldati dal casco slacciato come Lee Marvin in formazione come fosse Platoon, illuminati da colori da Apocalypse Now!, è evidente che almeno una buona parte del film sarà sull'isola e che se c'è anche la città questa rivestirà un ruolo minore.
La storia stavolta è una variazione sull'originale, c'è sempre un uomo che si reca nell'isola incriminata senza sapere bene cosa troverà ma la ragione non è più artistica quanto familiare: recuperare il proprio fratello finito lì in cerca di un fantomatico siero in grado di curare tutte le malattie. È proprio durante la spedizione cominciano gli strani incontri.
Tom Hiddleston da una parte, Brie Larson dall'altra, più un piccolo plotone di fantastici caratteristi a fare da sezione ritmica, una sequela di nomi da B movie ripulito per la serie A come Samuel L. Jackson, che quando c'è da fare la prestazione non manca mai, John Goodman fino a John C. Reilly (il più sottovalutato tra le seconde linee).
In totale controtendenza con la moderna idea di cinema fantastico, quella per la quale bisogna sempre tenere un piede nel plausibile cercando di dare quanta più sostanza e basi è possibile alle proprie fantasie, Kong presenta uno scimmione che cammina su due piedi e non più su quattro come gli faceva fare (più correttamente) Peter Jackson. Figura di fantasia e dinamiche di fantasia, il regista Jordan Vogt-Roberts è stato categorico su questo. Il suo Kong sarà come quello originale, implausibile e fantastico, potranno quindi prendersi tutte le libertà che vorranno perché non si comporterà come le vere scimmie. Sarà una specie di dominatore triste e furioso, che si aggira malinconico e rabbioso in un'isola che lo vede come un Dio crepuscolare.
Ma ancora più ambiziosa è la voglia di non piegarsi ai miti già esistenti (il già citato e tradito La Bella e La Bestia) per andare a cercare qualcosa di nuovo, raccontare, come è stato detto, lo scontro tra gli esseri umani e quella catena alimentare a cui siamo sfuggiti millenni fa grazie all'intelletto e il pollice opponibile. Questo sarà evidente fin da subito, è stato promesso, fin da quando la creatura sarà mostrata senza remore nelle prime scene. Invece che nasconderla come si è sempre fatto, creando tensione e alludendo alla sua forma e al suo arrivo, Kong la metterà in gioco quasi da subito. Senza sudditanza.
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Secondo passo di un ennesimo universo cinematografico (il MonsterVerse, che già dal titolo dovrebbe dire molto sul grado di originalità che ci si dovrebbe aspettare), dopo il discreto Godzilla di Edwards, Kong: Skull Island è un blockbuster senza particolare personalità che è indecoroso cercare di paragonare non solo con l’originale capolavoro del 1933 ma pure [...] Vai alla recensione »
Erano anni che al grande schermo non si vedeva un film d'avventura così efficace e coinvolgente, fedele ai canoni del genere che qui vengono presentati ed esaltati con grande maestria. A dispetto di tanti prodotti cinematografici che dispendiano effettacci speciali fini a se stessi o che nella loro cupezza si prendono troppo sul serio senza un minimo di attenzione all'esposizione narrativa, [...] Vai alla recensione »
Un film, dal punto di vista puramente tecnico e visivo, incredibile: una fotografia amara, forte e a dir poco suggestiva, scenografie geniali, una regia intelligente e ben calibrata, con inquadrature mozzafiato e movimenti di macchina veloci e studiati, che regalano scene d'azione emozionanti ed eccitanti. E, cosa più importante per un film del genere, effetti speciali straordinari, tra [...] Vai alla recensione »
Sconsigliabile senza dubbi di sorta, scene e storia ripetute, un cast completamente sbagliato, lo sguardo da sfida quasi patetico di Jakcson, la fotografa da rotocalco, il belloccio platinato come guida turistica, finale scontato che nemmeno in Inghilterra hanno quotato, insomma, almeno Il Jurassic ultimo scorso divertiva e un poco di tensione te la metteva. Questo poco o niente.
Si dice “favola” il racconto dove gli animali assumono tratti antropomorfi, sanno parlare, hanno sentimenti umani, etc. Ciò allo scopo di fornire una morale. Tutto si svolge con il tipico linguaggio dell'allegoria e lo strumento principale è il “simbolo”. Re Kong è una delle più potenti favole del XX° secolo e forse è stata l'ultima [...] Vai alla recensione »
Mosso dalla curiosità mi sono infine deciso a vedere questo film. Il film sembra essere quasi un prequel di quello che è stato il film di King Kong del 1933 e del suo Remake di Peter Jackson. Scrivo questo perchè sicuramente non può trattarsi di un reboot, visto che la storia viene raccontata solo per metà. Infatti in questo film Kong rimane sulla sua isola [...] Vai alla recensione »
Il film va visto per quello che è: un’avventura fantastica. Nulla d’altro (vietnam, analogia con apocalypse now, etc.). Funziona come avventura fantastica? Insomma. Va detto che non può essere comparato con il king kong di jackson del 2005, ma del resto era difficile competere con uno dei migliori film d’avventura degli ultimi anni.
Promotori di una eterogenea spedizione scientifica americana su di una sperduta isola del Pacifico alla fine del conflitto vietnamita, l'eccentrico funzionario Bill Randa ed il suo riflessivo collega Houston Brooks, si mettono sulle tracce di un gigantesco primate che le leggende riferiscono abitare quei luohi inaccessibili. Scortati da una belligerante unità elitrasportata dei marines, guidati dall'esperto [...] Vai alla recensione »
Se sai già cosa aspettarti quando vai a vedere questo film certo non rimani deluso perchè la caratterizzazione di Kong è veramente stupenda così come i combattimenti,le ambientazioni e gli altri mostri presenti sull'isola. Se però pensi che oltre a tutto ciò ci sia una trama abbastanza articolata sotto come nei precedenti film sullo scimmione gigante allora [...] Vai alla recensione »
King Kong è uno dei mostri cinematografici più famosi della storia del cinema. Numerose sono le pellicole che lo hanno avuto come protagonista, questa diretta dallo statunitense Jordan Vogt-Roberts Reboot è la prima che modifica la storia precedentemente messa in scena con gli altri film. Si tratta infatti di un reboot, ovvero dell’azzeramento della versione classica che [...] Vai alla recensione »
Sulla scia del ritorno dei titani del Cinema, da infilare nella trilogia dedicata a Godzilla, la Warner Bros. riesuma King Kong. Il gorilla gigante dall'aspetto spaventoso ma da cuore tenero, trasposto in una nuova versione da Jordan Vogt-Roberts. Il quale, per renderlo il meglio possibile fedele alla sceneggiatura vintage, ha scelto di girarlo con on lenti anamorfiche.
Jordan vogt Roberts..che coraggio!!..parlo del regista e della produzione che ha creduto a questo Kong.L'ho voluto vedere un po' perche'stroncato dalla critica,un po'perche'negli incassi non sta andando cosi'male..gia'voi stupiti perche'era primo al box office la settimana scorsa..il mio giudizio?..l'impegno sicuramente si e'notato.
Un cast di alto livello, un'ottima regia piena di guizzi creativi, chiara e sempre precisa nelle scene d'azione, citazioni a mostri sacri del cinema , effetti speciali tangibili e ben realizzati, musiche perfette nel sottolineare le varie scene e un'ottima fotografia. Cosa volevate di più da un film( e un progetto) che sulla carta sembrava una grossa baracconata? Una trama complessa? [...] Vai alla recensione »
Kong è tornato più arrabbiato che mai, mostrando anche un lato tenero di se, scoprendo poi un suo secondo fine. Film inizialmente molto lento ma che prende quota fino ad esplodere in un mix di emozioni e colpi di scena. Un gruppo di militari, scienziati, una fotografa e un cacciatore partiranno per un'avventura mai affrontata prima, scoprendo che questo mondo era abitato da veri e [...] Vai alla recensione »
Il film in se è più che discreto soprattutto per un ragazzino che va al cinema a vedere Kong (King Kong per piacere) per la prima volta. C'è una bellissima fotografia, la storia scorre fluida e piacevole. C'è il cattivo sotto le vesti di un fanatico, c'è (purtroppo) la solita action sui combattimenti tra mostri buoni e mostri malvagi presenti in tutti [...] Vai alla recensione »
Tre stelle per la spettacolarità delle immagini, per i luoghi naturali e selvaggi e per la possibile difficoltà tecnica nel riprendere scene di lotta tra animali giganteschi. Sullo sfondo i profondi valori del bene e del male, il primo rappresentato da kong e dal gruppo di umani che decide di salvarlo e il secondo dai mostruosi rettili. La storia è quella che tutti sappiamo, questa volta si nota meno [...] Vai alla recensione »
È un disaster movie? Un horror? Un fantasy? Un war movie? Nessuno di questi. La sceneggiatura è così inconsistente da non consentire di qualificare il film in alcun modo, a differenza della generalità dei B movies che, almeno, un'anima (pur pessima) ce l'hanno. Qua, invece, la trama è piatta, i dialoghi imbarazzanti, i personaggi stereotipi senz'anima: [...] Vai alla recensione »
"Ancora tu? Ma non eri morto?" Viene spontanea la domanda, dato che vediamo ancora una volta il re dell'isola del teschio sul grande schermo, dopo l'entusiasmante versione autoconclusiva del 2005 di Peter Jackson. Il suo ritorno è dovuto all'apertura di questo nuovo universo cinematografico con protagonisti i mostri, chiamato appunto Monsterverse, [...] Vai alla recensione »
Il film è divertente, perché visita la storia di Kong in modo più ironico.Ho sentito tante persone in sala apprezzare la pellicola, dal più giovane alle signore di una certaetà che la domenica si sono viste un film per divertirsi.Effetti speciali ben curati, in Imax fa veramente una bella figura come nuova versione di Kong.e poi c'è il fratello di Thor a recitare, mica volete perdervi anche lui... Vai alla recensione »
dura due ore e non annoia che per un film del genere è lo scopo fondamentale. le uniche due donne presenti nel film sono un po anonime. samuel l. jackson primeggia su tutti. effetti speciali formidabili. consigliato a tutti,
Non si può pretendere molto da King Kong, OK. La storia è trita e ritrita in partenza. Però ricorrere agli stereotipi più beceri per mandare avanti una trama scontata e piatta sembra quasi offensivo. Il top: militari così tanto ottusi e pieni di vendetta non ne sono mai esistiti di sicuro. Panorami 3D ed effetti speciali non devono poter giustificare un film.  [...] Vai alla recensione »
Occasione sprecata. Gli effetti sono sbalorditivi, Kong è rappresentato in maniera allucinante, reale. Ma non c'è trama, non ci sono emozioni, Kong è un guerriero, e viene lanciato appena parte la pellicola. La versione precedente rimane la migliore.
Senza infamia nè lode, Skull Island merita una stelletta in più esclusivamente per i gradevoli effetti speciali. La MonsterVerse si appresta a dare vita ad un filone di pellicole incentrate su Godzilla e King Kong; in questo capitolo si va nella famosa Isola del Teschio, territorio ricco di creature selvagge e pericolose, fra queste si cela Kong, il "Dio" di questa natura incontamina [...] Vai alla recensione »
Ovviamente dipende da cosa ci si aspetta da un film su Kong... Gli effetti sono eccellenti, certo la trama è sempre la stessa, anche se pesantemente rivista in questo episodio.
Gran bel Film, da vedere e rivedere, davvero "Mostruoso"...consigliatissimo
Splendide scene d'azione e attori superlativi. Il mito di King Kong riarrangiato non delude le aspettative e tiene incollati alle sedie nonostante le quasi 2 ore di spettacolo. Da vedere.
Cast superlativo e pellicola da cardiopalma. Da vedere e rivedere.
FIlm passabile per una serata, ma non vale proprio la pena andare al cinema per vedere questa pellicola, a meno che uno non sia un ragazzino. FIlm veramente ridicolo dall'inizio alla fine, trama e sceneggiatura che non reggono sotto nessun punto di vista. Questo film è puramente illogico, solo cavolate su cavolate. Ma che senso ha continuare a fare remake su King Kong?? E basta
1 Brutta copia Annacquata e senz'anima di King Kong di 7 anni fa2 King é praticamente un uomo con il costume , non ti da mai l impressione di un "animale" selvaggio3 Combattimenti scopiazzati "male" da King di 7 anni fa 4 personaggi ? Personaggi NO ! Tutte comparse costruite male ,nome cognome altezza spara, boom.(Alla transformer)che fanno quel che la stor.
Un caso da studiare a scuola, capitolo "Come rovinare una magnifica storia". L'originale "King Kong" - di Merian C. Cooper ed Ernest B. Schoedsack anno 1933 - ammodernava "La bella e la bestia", fiaba che conosciamo perlopiù nella versione di Charles Perrault (il cinema giovane e affamato divorava ogni cosa: Oscar Wilde, Charles Dickens, i mostri della tradizione).
La guerra in Vietnam? Nel 1973 si sa già come è finita. «Non abbiamo perso», protesterà Preston Packard, tenente colonnello statunitense interpretato da Samuel L. Jackson: «Abbiamo deciso di abbandonare». Quella che non si può perdere è l'occasione di visitare un'isola misteriosa li vicino dove risiede qualcosa, o qualcuno, di mostruosamente gigantesco.
La televisione è percepita come il mezzo di evasione più pratico e immediato. Ci si siede sul divano e, come si suol dire, si «stacca il cervello», per rilassarsi, lasciandosi «travolgere» dalle immagini del piccolo schermo, abbassando le difese. Non a caso, attraverso le serie tv, i Democratici hanno rivoluzionato la cultura americana, imponendo i propri valori, prima negli Usa e poi nel resto del [...] Vai alla recensione »
La guerra del Vietnam è al termine e gli scienziati del progetto Monarch, che indagano forme mostruose di vita animale, ne approfittano per farsi prestare dal Governo un contingente di soldati e alcuni elicotteri. Destinazione l'Isola del Teschio, sorta di Eden popolato da creature gigantesche che potrebbero invadere la Terra. Il re del luogo è Kong, gorilla grande come una montagna che, seccato per [...] Vai alla recensione »
La domanda insidiosa sarebbe: si sentiva il bisogno di un ennesimo King Kong? Probabilmente no, però se la domanda è: la nuova versione offre una divertente serata popcorn assicurando valori produttivi di qualità? Allora la risposta è un sì tondo. Senza prendersi troppo sul serio, Skull Island assume il dilettevole approccio fantasy-avventuroso scelto da Spielberg per Jurassic World; e - mostrando [...] Vai alla recensione »
Più che un remake, sembra una parodia involontaria di Apocalypse now. I nostri sono infatti in zona Vietnam al momento della fuga statunitense al comando dell'irriducibile e tronfio guerrafondaio colonnello Packard (Jackson). Che viene invitato con la sua squadra di elicotteri a non tornare a casa ma a scortare su un'isola misteriosa una spedizione scientifica voluta dal dottor Randa Goodman prosciugato). [...] Vai alla recensione »
Mescolare Apocalypse Now a Jurassic Park con una spruzzata evocativa del bestione originario del 1933. Ecco la ricetta per ottenere Kong - Skull lsland, in uscita italiana (e pressoché mondiale) i19 marzo. Un blockbuster targato Warner Bros d'impatto visivo potente, di ironia sottile, di trovate narrative vincenti. A tanto rispondeva la minima aspettativa di un ritorno del più iconico dei mostri, il [...] Vai alla recensione »
Per essere un film in cui capiamo che un personaggio importante è morto dal fatto che un lucertolone vomita il suo teschio, Kong: Skull island è stranamente allegro. Non che i personaggi o le situazioni siano leggere, ma è bello vedere un film di mostri che ha il coraggio di essere crudele pur sfruttando l'inerente stupidità del genere. Una squadra di militari e studiosi arriva su un'isola preistorica [...] Vai alla recensione »
Come Topolino e gli Ombronauri o Totò e i pirati questo è King Kong e il Vietnam. Mentre si smobilita dalla sporca guerra, una missione segreta di scienziati scopre l'isola dei superpredatori dominata da Kong. Per resuscitare il gorillone e fare cassa con l'iperbole digitale, l'era dello spin-off (opera derivata) val bene un mediocre ritorno, dove i pupazzi sono più riusciti degli umani, rimasticati [...] Vai alla recensione »