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Ultimo aggiornamento venerdì 23 giugno 2017
Argomenti: Transformers
Da un lato c'è Cade Yeager, dall'altro Optimus Prime. La guerra del quinto capitolo di Transformers ha inizio. In Italia al Box Office Transformers - L'ultimo cavaliere ha incassato 4,7 milioni di euro .
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I Transfomers, robot alieni dal pianeta Cybertron, vivono tra noi ormai da anni, ma si nascondono dalle forze speciali del governo Usa. Quando un gruppo di ragazzini entra nell'area proibita di Chicago, dove ci fu una grande battaglia nel terzo capitolo della serie, Cade Yaeger interviene a salvarli e riceve da un Transformer vecchissimo e moribondo un antico talismano, che gli si attacca addosso. Yaeger e la giovanissima Izabella sfuggono all'arresto e si rifugiano in una grande discarica di automobili, dove vivono diversi Autobot. Il governo sa che sta arrivando dallo spazio qualcosa di enorme e per fermarlo i suoi funzionari sono disposti a venire a patti con Megatron, liberando alcuni dei suoi più pericolosi Decepticon. Questi danno la caccia a Yaeger, che viene però salvato dal robot maggiordomo Cogman, al servizio di un Lord inglese che intende svelare a Yaeger la storia segreta dei Transformers. Nel suo castello viene convocata anche la professoressa di storia e letteratura Vivian Wembley, la cui dinastia è legata al mistero. Nel mentre Optimus Prime, sul pianeta Cybertron, è stato soggiogato dalla divinità aliena Quintessa, i cui piani per la Terra sono semplicemente apocalittici.
Non c'è al mondo un cinema capace di riempire gli occhi con immagini di tale maestosità spettacolare come quello di Michael Bay, allo stesso tempo non c'è neppure un cinema così implacabile nello stimolare continuamente lo spettatore, in una batteria di effetti speciali e brevissime inquadrature che alla lunga risultano spossanti.
Se esteticamente Bay nell'ultima ora dà davvero il meglio di sé, ripagando tutto sommato della pazienza per le parti più superflue del racconto, dall'altra la saga di Transformers rimane vittima di intrecci inutilmente arzigogolati e del tutto improbabili. Non sembra esserci niente di troppo ridicolo o tragico per gli sceneggiatori, che aprono il film ai tempi di Re Artù e Merlino e non si fanno neppure mancare riferimenti al Terzo Reich e alla Prima Guerra Mondiale. In fatto di guerra Bay ha da sempre un ottimo rapporto con la marina e l'aviazione degli Stati Uniti e lo dimostra in uno sfoggio di mezzi militari come raramente si è visto sullo schermo, il tutto inquadrato con un'enfasi spettacolare che ne fa l'apologia e inserito in un prodotto per ragazzi come il più surrettizio e insidioso degli spot per l'arruolamento. Roba da Starship Troopers che macchia ideologicamente il film, lasciando un retrogusto manipolatorio davvero fuoriluogo in un'opera che si presenta come il più innocuo degli intrattenimenti.
In linea con questa militarizzazione, anche di Bumblebee viene rivelato un passato militare e spiegata finalmente - per chi la vorrà capire - la ragione del suo silenzio, che lo avvicina ai reduci traumatizzati dagli orrori della guerra. In questa risoluzione di una trama iniziata fin dal primo Transfomers si vede la volontà di Bay di chiudere i conti con la saga, non per niente è tornato sulla sua decisione di abbandonare i Transformers con il film precedente per concedere una encore dove togliersi tutti gli sfizi. Tornano infatti in piccoli ruoli John Turturro e Stanley Tucci, inoltre è confermato Josh Duhamel nei panni del colonnello William Lennox, esempio di virtù militare che scioglierà l'adesione degli altri uomini agli ordini di un governo che non riconosce l'onore in battaglia degli Autobot.
Non solo: Bay si diverte a citare alcuni tra i principali robot della storia del cinema, così le macchine a caccia di Transformer hanno più o meno la forma dell'ED-209 di Robocop, Cogman è dichiaramente una versione psicopatica e comica del droide C-3PO di Star Wars e il piccolo Transformer a forma di Vespa blu ha più o meno la struttura di Wall-E e gli stessi enormi occhi, solo che nel suo caso sono blu. Inoltre il regista affronta scenari ancora più fantastici che in passato, partendo da una battaglia medievale con i cavalieri della Tavola Rotonda, fino a una missione subacquea e poi a una tutta aerea, con una minaccia che arriva dallo spazio. Per giustificare tutto questo non mancano inascoltabili spiegoni, ma a un certo punto Bay sembra essersi accorto che si sta facendo tardi e li interrompe con un tonitruante inseguimento. Quasi del tutto assente è poi la retorica di Optimus Prime, che da sempre appesantisce la saga, e che qui ritorna solo negli ultimi frangenti del film.
Prima di concludere merita una nota il formato IMAX in cui è stato girato parte del film, la cui ratio è 1.90:1, ma siccome altre scene sono state girate in scope, con ratio 2.35:1, si assiste una assurda schizofrenia, dove il rapporto tra altezza e larghezza dell'immagine cambia non solo all'interno della stessa scena, ma persino tra un campo e un controcampo del medesimo dialogo, rendendo ulteriormente affaticante e scriteriata la visione.
Nonostante le lunghezze, la stupidità e la propaganda pro-forze armate, Bay riesce però anche a divertire con il personaggio di Cogman e soprattutto a stupire, con una tale grandeur spettacolare che fa sembrare gli altri blockbuster delle pellicole di medio budget senza ambizioni. In un certo senso Transformers - L'ultimo cavaliere è il suo capolavoro, dunque è bene che a questo punto si allontani davvero dalla saga, con cui pare aver chiuso tutti i conti. Anche se, trattandosi di un franchise plurimiliardario, ogni risoluzione prevede un rilancio e non manca nel finale un cliffhanger diretto per il prossimo capitolo, previsto per il 2019.
Doveva essere il secondo capitolo di una nuova trilogia, diretto da un regista che non fosse Michael Bay, ma non sarà così. Bay è ancora in sella e il numero 5 è sparito dal titolo, per lasciare spazio a un laconico L'ultimo cavaliere. Il trailer, circolato in dicembre e riproposto in una versione lievemente più lunga in occasione del Superbowl, lancia suggestioni ambigue e confonde le idee ulteriormente. Cosa succederà agli Autobot? Perché Optimus Prime e Bumblebee si scontrano in un duello che ha tutta l'aria di essere all'ultimo sangue? Che fine ha fatto Megatron in tutto questo? Domande destinate a rimanere senza risposta sino a luglio 2017 e su cui i fan già si stanno interrogando.
Lo staff di creativi che ha lavorato sotto la direzione di Michael Bay - da Akiva Goldsman (A Beautiful Mind), autore del soggetto, a Art Marcum (Iron Man), Matt Holloway (Iron Man) e Ken Nolan (Black Hawk Down), che hanno realizzato lo script - è riuscito nuovamente a rimescolare le carte e a servire un asso pigliatutto: Transformers - L'ultimo cavaliere pare già ammantato da toni apocalittici e più spettacolare di tutto ciò che è venuto prima.
Quel che è certo è che teatro delle azioni sarà la vecchia Europa e in particolare il Regno Unito, dove forse si cela una spada destinata a giocare un ruolo fondamentale e dove di certo ha sede il cerchio di pietre di Stonehenge, luogo-cardine di questo quinto capitolo della saga.
Pare impossibile che Optimus Prime divenga un nemico dell'umanità. Eppure il duello con Bumblebee, che si sacrifica in difesa di Cade Yeager (nuovamente interpretato da Mark Wahlberg), lascia poco spazio ad altre interpretazioni. L'idea di fondo è che non ci sia più posto per uomini e Transformers nello stesso universo e che il Creatore dei Prime (il misterioso "Maker") c'entri qualcosa in tutto questo; probabilmente ha impartito delle nuove direttive, forse le stesse seguite dal cacciatore di taglie Lockdown in Transformers 4 - L'era dell'estinzione.
Di sicuro il marketing del film gioca su questa ambiguità fino in fondo, lanciando spoiler o false piste attraverso le immagini del trailer, che vanno oltre la sinossi testuale del film diffusa sin qui. In primis il suggestivo dettaglio sugli occhi viola di Optimus: un cambio di colore significativo, visto che mescola il blu degli occhi degli Autobot al rosso dei malvagi Decepticon, quasi a suggerire che i due eterni rivali uniscano le loro forze contro l'umanità in questa apocalittica collisione tra i due mondi.
A partire soprattutto dal secondo episodio, Transformers - La vendetta del caduto, nei luoghi più antichi della Terra (o della Luna, come in Transformers 3) emergono tracce della presenza dei Transformers. Dalle Piramidi egizie si passa a Stonehenge e ancora una volta ciò che pare ultramoderno, un passo in avanti dell'evoluzione della specie, si scopre invece antichissimo, materiale da scavi archeologici. Fino ai Dino-bot, che alludono a una presenza preistorica dei robot.
Delle molte congetture sui segreti di Transformers - L'ultimo cavaliere la più accreditata sembra ricondurre la matrice di questo quinto episodio al ciclo arturiano. La spada su cui si apre il trailer e che compare nel logo sarebbe infatti Excalibur, estratta dalla roccia da Re Artù. Tutto questo sarà forse spiegato da due nuovi personaggi: Sir Edmund Burton, lord britannico interpretato dall'iconico Sir Anthony Hopkins, e la professoressa Vivian Wembley.
I grandi assenti nelle anticipazioni di Transformers - L'ultimo cavaliere sono senza dubbio i Decepticon, acerrimi rivali di Optimus Prime e dei suoi Autobot. In particolare il temuto Megatron, riportato a nuova vita con il nome di Galvatron dagli scellerati esperimenti del team di scienziati guidato da Joshua Joyce in Transformers 4 - L'era dell'estinzione. Tutto lascia presagire che la separazione tra Autobot e Decepticon sia destinata a passare in secondo piano rispetto a quella tra umani e Transformers, specie una volta che Optimus Prime sia venuto a conoscenza delle risposte che sta cercando sul responsabile della distruzione del pianeta di origine dei Transformers.
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non è un film di Eisenstein quindi non mi aspettavo certo un gran montaggio analogico ma alla totale assenza di montaggio in una qualunque sua forma non ero certo preparato pur conoscendo la quasi totale misconoscenza del regista Michael Bay per quanto riguarda il concetto di sceneggiatura. Il film è l'apice della schizzofrenia bayana ovvero un guazzabuglio caotico e senza trama di [...] Vai alla recensione »
Devo dire che il genere Transformers mi aveva appassionato ed avevo visto tutti i film precedenti. Ma questo quinto episodio è un'insalata, un fantasy medioevale, la traccia della continuazione delle gesta di Re Artù e Mago Merlino, attraverso due discendenti che sono protagonisti del film, misto con un'esaltazione dell'interventismo militare dell'unità anti Tranformers, [...] Vai alla recensione »
Quinto capitolo di una saga che non sembra finire mai. La classica saga del. e prima c'era quello, prima ancora quello, prima prima ancora quello"; ci sarà una cosa definitiva? Ormai uno vale l'altro e se non si guardano in full super hd o 3d non ha senso. Richiami storici o prenderne un pezzo e farne una versione alternativa e fantasiosa, interessanti. Hopkins all'altezza del suo nome
Quinto e, molto probabilmente, non ultimo capitolo della saga, ormai ben più che celebre, dei Transformers sempre diretto da Michael Bay. In questo capitolo, scritto da un'equipe di addirittura sette persone (le stesse che hanno anche scritto altri quattro capitoli, tra sequel e spin-off), si approfondiscono i vari spunti, appena accennati nei primi tre capitoli e già un po' [...] Vai alla recensione »
Il quinto capitolo della saga dei Transformers i miei preferiti da parte tra gli Autobots di Decepticos, da quando ho visto Il film ho pensato "questo è ennesimo disastro è noioso questo film" "ma mi sbagliavo questo è fantastico è pieno di fantascienza e fighissimo rispetto al meglio del quarto film, all'inizio del film si torna nel Mediove dove [...] Vai alla recensione »
C'è dentro un po' di tutto, dal medioevo alla fantascienza. Ma perché no? I Trasformer non hanno mai avuto pretesa di realismo o di 'cinema d'autore'. A suo modo, la storia è coerente, tutti i nodi vengono sciolti, c'è azione ma anche molta ironia. In aggiunta, assolutamente ottimi gli effetti speciali. Consigliato per due ore di svago.
2 ore di noia, nessuna trama, attori patetici.Se i Transformers dovessero prendere vita sparerebbero a Bay.Un uomo può davvero essere così stupido?
Decisamente il peggiore fino ad ora. Personaggi vecchi e nuovi che stanno insieme con lo spago, dialoghi surreali che si prendono poco sul serio, una trama senza capo ne coda. E se vi implora vostro figlio, come nel mio caso, sappiate che il film è più scurrile del solito. Terribile persino nella infinita lunghezza. MR
Ho visto vari film della serie e ogni tanto rivedo il primo. Mi piacciono i film chiassosi, esagerati, spettacolari; li trovo divertenti e non ho grosse pretese, ma qui si esagera. La sceneggiatura è terribile, le battute inascoltabili, la storia non va avanti e i protagonisti, che sono anche degli attori di valore, fanno quasi pena nel loro tentativo di tenere impiedi una storia strampalata [...] Vai alla recensione »
Mettiamo le cose bene in chiaro sin dall'inizio: quest'ultimo capitolo è certamente il peggiore. Pessimo. E no, non bastano le coreografie spettacolari di Michael Bay a salvare il film. In questi film é fondamentale avere come base uno script che, non dico debba essere ai livelli di Mankiewicz o Nolan, ma quantomeno che funzioni. È più che evidente che gli sceneggiatori di questo film hanno fatto un [...] Vai alla recensione »
Cinque film, dieci anni. Con Transformers - L'ultimo cavaliere la creatura di Michael Bay, cominciata nel 2007, raggiunge il primo decennio di maturità, e offre il capitolo finale diretto dal regista americano, che ha fatto sapere di non poter più prendersi cura del franchise (la saga tuttavia continuerà, come dimostra la sequenza durante i titoli di coda, più vari spin off in lavorazione). Il quinto episodio non sembra cambiare di molto l'approccio estetico e narrativo di Bay e dei suoi collaboratori, anche se le scoperte sul ruolo dei robot alieni nel corso della storia umana si allarga - e non di poco - fino a comprendere il Medioevo, Re Artù e altri passaggi storici con una disinvoltura che fa sembrare Dan Brown un dilettante del cospirazionismo postmoderno.
Che cosa, allora, continua a colpire dell'approccio di Michael Bay al cinema e alle figurine Hasbro di cui si è preso tanta cura? Due sono i principali termini della questione: uno è tecnologico, il secondo è tematico.
Dal primo punto di vista, Bay non solo ha innalzato (grazie ai team di effetti speciali) l'estetica digitale a livelli mai immaginati prima, ma li ha trasformati in un processo di visibilità accecante: quando i suoi Autobot e Decepticon si trasformano davanti ai nostri occhi, sempre in piena luce (è rarissimo che Bay, a differenza di molti colleghi, nasconda le sue creature nel buio per occultare i limiti del digitale), assistiamo a una vera e propria rappresentazione dello stato dell'immaginario fantastico americano. Lambendo il sogno che il cinema colga la metamorfosi nel suo farsi, Bay spinge fino alla radicalità un discorso che si situa nel cuore del cinema più popolare e chiassoso. Una rivoluzione interna al blockbuster e alla prassi dello sguardo sul visibile, che è poi la vera posta in gioco del cinema fantasy, una sorta di flagrante onestà e "ingenuità" da contrapporre al meccanismo di stupore telecomandato di tanti altri franchise (ogni riferimento alle recenti derive di alcuni marchi del genere super-eroistico è pienamente intenzionale).
Chiusa l'Era di estinzione (ep. 4), era giusto e sano per gli autori farci capire perché i Transformer "ritornano continuamente sulla Terra". E non solo, a detta di un lord inglese (A. Hopkins) pare che sul pianeta verde esistano da oltre 1600: ab origine esattamente nell'Inghilterra di Re Artù e Mago Merlino. Unificando dunque l'antica saga bretone con quella cyberfantasy della Hasbro, il nuovo blockbuster [...] Vai alla recensione »
La trama, che scomoda addirittura Merlino e i Cavalieri della Tavola Rotonda, è solo un pretesto per giustificare i tanti scontri tra i robottoni Hasbro. Almeno, il cast sembra crederci, a cominciare dall'amletico Hopkins, in grande spolvero. E' un film che decolla se visto in IMAX, mentre il 3D non è decisivo. Un bel giocattolone, ma inutilmente lungo.
Erano giocattoli (1984), sono stati fumetti e animazione (1992), sono diventati kolossal d'azione al cinema (dal 2007), 5 episodi diretti da un asso, bisogna dirlo, anche qui capace del tradizionale mix di eroicomica, ferrigne trasformazioni e tecnologia a palate (questo è il primo film girato in alcune sequenze in Imax 3D nativo). Sembrano auto, camion, moto, ma sono macchine cangianti e senzienti, [...] Vai alla recensione »
Cosa hanno in comune Shakespeare, Mozart e il cosmologo Stephen Hawking? Tre geni, certo. Ma soprattutto consapevoli dell'esistenza dei Transformers e quindi facenti parte di una setta segreta detta Wittwiccan, risalente ai tempi del Re Artù e Mago Merlino. Siamo sempre stati circondati da questi robot extraterrestri capaci di trasformarsi in automobili, camion, aerei, treni e navi.
All'inizio, alla vista di guerrieri medioevali in battaglia, credi di aver sbagliato film: però quando Stanley Tucci nei panni di un ispirato Merlino confida le sue ansie sul futuro della Terra a un Transformer sbucato da un antro, tutto torna. In realtà i robot provenienti da Cybertron combattono da sempre a sostegno delle forze del Bene: vedi re Artù contro gli invasori Sassoni, vedi gli Alleati [...] Vai alla recensione »
Senza farla troppo lunga ricorderemo che la vita cinematografica della saga è stata l'ultima arrivata, a partire dal primo film dieci anni fa, dopo vent'anni e passa di giocattoli, fumetti, cartoni, videogiochi dedicati alle creature che si trasformano di volta in volta in automobili e in robot antropomorfi di varie fedi, famiglie e formato. Chi non ha piena familiarità con i precedenti rinunci serenamente, [...] Vai alla recensione »