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Ultimo aggiornamento venerdì 1 giugno 2018
Argomenti: Film contro l'omotransfobia
Simon custodisce un segreto che non sa come rivelare agli amici e alla famiglia. In Italia al Box Office Tuo, Simon ha incassato 470 mila euro .
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Il diciassettenne Simon Spier ha una vita normale, una famiglia che adora e degli amici straordinari ma custodisce un segreto: nessuno sa che è gay. Simon non ha nemmeno il coraggio di dirlo alla famiglia finché non inizia un appassionante scambio di mail con un compagno di scuola che rimane anonimo. Quando il suo segreto rischia di essere rivelato, la vita di Simon diventa un'avventura in cui il sorriso si alterna con la preoccupazione.
Greg Berlanti si avvale questa volta di una sceneggiatura decisamente efficace scritta da Elizabeth Berger con Isaac Aptaker sulla base del romanzo di Becky Albertalli "Simon vs. the Homo Sapiens Agenda"(tradotto in italiano con il titolo "Non so chi sei ma io sono qui").
Si sente però sin dalle prime inquadrature che non c'è solo un buono script alla base della riuscita del film ma anche una lucida nonché empatica partecipazione all'argomento.
Infatti non occorre che passino troppi minuti perché lo spettatore aderisca ai tormenti adolescenziali, ma proprio per questo importanti, di Simon che ha una bella, classica famiglia made in Usa con un padre che ci tiene bonariamente alla virilità. Come si può 'deluderlo'? Ma, soprattutto, che fare quando il nerd della scuola ti ricatta, avendo scoperto le tue email con uno sconosciuto amico di tastiera gay, pretendendo che tu gli apra la strada nei confronti di quella che per te è un'amica e per lui la ragazza dei sogni? Berlanti riesce a raccontare con leggerezza, senza accenti retorici ma anche con tratti di profonda umanità, i conflitti interiori di un ragazzo che è costretto a nascondere la propria tendenza sessuale perché l'Homo Sapiens non ha ancora elaborato codici non di tolleranza (termine abusato ma infido) ma più semplicemente di convivenza civile.
Ciò che poi rende ancor più vivace l'intreccio sono gli amici del protagonista, ognuno con la sua pena amorosa e/o familiare alla ricerca di una soluzione. Come spesso accade (purtroppo anche nella realtà) i genitori o non ci sono, o fanno controlli formali oppure ridono e scherzano ma non si accorgono di ciò che passa nella mente e nel cuore dei figli. Non è facile portare sullo schermo tutti questi elementi senza scivolare nel dramma o nel film a tesi. L'equilibrio tra gli elementi si rivela così come la dote di primaria di Berlanti che, anche quando ha un personaggio che eccede, sa come reinserirlo rapidamente nei binari della credibilità.
Tutti meritano una grande storia d'amore. Ma per il diciassettenne Simon Spier la questione è più complicata. Ha una vita normale, una famiglia che adora e degli amici straordinari ma custodisce un segreto: nessuno sa che è gay. Simon non ha nemmeno il coraggio di dirlo alla famiglia finché non inizia un appassionante scambio di mail con un compagno di scuola che rimane anonimo. Quando il suo segreto rischia di essere rivelato, la vita di Simon diventa un'avventura divertente quanto sconvolgente. I suoi amici saranno indispensabili per aiutarlo a cambiare vita e scoprire infine il primo amore.
La nuova commedia drammatica di Greg Berlanti, tratta dall'omonimo romanzo "Love, Simon" di Becky Albertalli è una divertente e commovente storia adolescenziale su quell'eccitante fase della vita in cui si ricerca se stessi e si scopre per la prima volta l'amore.
Il regista apertamente gay di Tre all'improvviso (2010) e Il club dei cuori infranti (2000), ma soprattutto conosciuto come sceneggiatore e produttore della serie tv Dawsons's Creek, esplora ancora una volta l'omosessualità raccontata attraverso lo sguardo di Simon (Nick Robinson).
La difficoltà di capire, ammettere e infine dichiarare di essere gay stravolge la vita del giovane ragazzo che già deve affrontare i problemi dell'adolescenza. A ciò si aggiunge il pericolo dei social media, che in un clic possono annullare il confine tra pubblico e privato, e il loro uso spregiudicato da parte dei ragazzi che ingenuamente ne vedono solo l'aspetto ludico. Le mail inviate da Simon al suo segreto amante del web possono in un istante finire sul blog della scuola, e una vita rischia di essere distrutta. Se non fosse per il coraggio e l'ironia di Simon che, con l'aiuto degli amici, riesce infine come gli altri a vivere serenamente i suoi diciassette anni.
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Un film che tutti dovrebbero guardare almeno una volta, penso che sia proprio #TuoSimon . È speciale e parla principalmente dell'omosessualità, ma affronta anche tematiche più comuni e, spesso e volentieri, ritenute scontate: il rapporto tra figli e genitori, l'importanza di amici veri che ti supportano (e ti sopportano!), e, a livello più individuale, il coraggio [...] Vai alla recensione »
Unico, emozionante, sincero..questi sono i tre aggettivi che secondo me descrivono in pieno il film “Tuo, Simon”. Un film di cui innamorarsi dal primo istante! Avendo letto il libro avevo grandi aspettative dal film, che sono state raggiunte e addirittura superate! Il più delle volte i film tendono a modificare la storia del libro, in questo caso no.
Greg Berlanti, regista dal non grandissimo successo, porta al cinema la storia di Simon, adolescente che deve dividersi ormai da qualche anno tra la sua vita apparentemente normale con la famiglia e gli amici ed il segreto che porta dentro di sè e che non riesce a svelare nemmeno alle persone a lui care, che saprebbero sicuramente capirlo come nessun altro.
Quattro stelle sono un po' esagerate, è vero: il film è un filmetto alla Disney senza eccezionali pretese di entrare nella storia che con tre astri avrebbe già un generoso pieno, eppure aggiungo il quarto per aver finalmente visto un film a tematica gay del filone "schoolmate" (i film a tematica centrale gay sono ahimè costretti ad affrontare un campo di battaglia: [...] Vai alla recensione »
Il film diretto benissimo da Greg Berlanti,sicuramente il suo prodotto migliore della sua brevissima carriera da regista,racconta la storia di un ragazzo come tanti,in una cittadina degli Stati Uniti,giovane e spensierata,la scuola per i ragazzi è importante soprattutto sotto il profilo sociale,dove nasce una storia d'amore epistolare moderna,fra due coetanei dello stesso sesso,attraverso [...] Vai alla recensione »
Dopo aver letto il libro, un anno fa, ero convinta che nessuna trasposizione cinematografica avrebbe potuto mai rendergli giustizia.Eppure, "Tuo, Simon" ce l'ha fatta, superando ogni mia aspettativa. Ogni capitolo del romanzo è stato trattato con estrema cura, la storia di ogni personaggio è stata approfondita, e i membri del cast sono stati scelti perfettamente per i loro ruoli.
Tuo, Simon è un film eccezionale, leggero e a contempo educativo, ti lascia con un senso di soddisfazione e gioia nel petto. Un film che parla di adolescenza, di amicizie, di scoperte, di amore e insegna il grande valore dell'accettazione di se e degli altri, con le loro peculiarità e differenze.Un film che può ispirare i giovani ed educare gli adulti, senza precludere risate e divertimento.
Un film da guardare in compagnia che tratta delle problematiche affrontate da un ragazzo omosessuale nella fase adolescenziale. Riesce attraverso la sua chiave ironica a portare il pubblico alla riflessione. Un film così ci voleva. Consigliato.
l'ho visto giorni fà, adoro questo film e il finale è da lacrime agli occhi, assolutamente consigliato
Non ci sono parole per descrivere questo film... ogni giorno un ragazzo o una ragazza facente parte della comunità LGBT lotta con questi problemi. Questo film riesce a far sentire compresi questi ragazzi e a fargli capire che il loro orientamento sessuale non è un problema! siamo nel 2020 e ancora le persone non capiscono che è una cosa normale! una frase mi ha colpito particolarmente [...] Vai alla recensione »
Mi sono emozionato. Sono bisex e non dichiarato, questo film mi ha emozionato, ma in paesi del genere è più facile fare outing.
È un film perfetto, tocca con mano tante realtà nascoste e incoraggia lo spettatore a muoversi di conseguenza.Il ritmo è veloce ma al punto giusto: molte volte credevo stesse per finire, e invece no! Mi è piaciuto, mi ha soddisfatto e soprattutto mi ha emozionato.Consiglio estremamente!
Sarà che non sono più nella "verde età", ma questo film mi è risultato melenso, insopportabile nel suo ridurre un dramma esistenziale come è l'adolescenza, e in particolare l'adolescenza dolente dei gay, a una commediola da quattro soldi. Non c'è pathos nè possibilità di coinvolgimento emotivo del pubblico.
Un film giocato sul segreto e la menzogna,che porta sempre a dolorose esperienze ed all'isolamento.La forza della verità esplode poi in tutta la sua bellezza ,portando amore e gioia.Gran bel film,delicato e potente insieme,attuale negli argomenti ,per giovani adulti che devono imparare il rispetto dell'altro,il senso del fare comunità,l'importanze di essere sinceri e veri.
Il diciassettenne Simon Spier ha una bella famiglia e degli amici fidati; ma il segreto della sua omosessualità, che non osa manifestare, lo angustia. Finché non conosce, online, un ragazzo che ha fatto coming out, sentendosene attratto. Quando il bulletto della scuola minaccia di rendere pubblici i fatti suoi, Simon trova il coraggio di reagire. Tratto dal romanzo di Becky Albertalli e diretto da [...] Vai alla recensione »
Il film di Greg Berlanti sul coming out di un adolescente e sui benefici che ne possono derivare è sicuramente sincero. Ma niente altro. Il fatto che Berlanti venga dal mondo delle serie tv (Flash, Arrow, Supergirl) non si dice più in senso dispregiativo. Il problema è che Tuo, Simon sembra un prodotto televisivo degli anni ottanta. Da Internazionale, 1 giugno 2018
Un'altra storia gay, fortunatamente di rara delicatezza. Da tempo il diciassettenne Simon sa di essere omosessuale, ma non ha mai trovato il coraggio di rivelarlo a una famiglia supertradizionale. L'unico conforto è un appassionato scambio di mali con un sedicente Blue, un compagno di scuola che vuole restare ostinatamente nell'ombra. Ma qualcuno mangia la foglia e scatta un odioso ricatto.