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Ultimo aggiornamento lunedì 24 luglio 2023
Greta Gerwig si cimenta con uno dei personaggi iconici della cultura pop mondiale: la Barbie. E costruisce una parabola femminista. Il film ha ottenuto 7 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, 7 candidature e vinto 2 Golden Globes, 5 candidature a BAFTA, 6 candidature a People's Choice Awar, Il film è stato premiato a National Board, 15 candidature e vinto 6 Critics Choice Award, 4 candidature a SAG Awards, 1 candidatura a Directors Guild, 1 candidatura a CDG Awards, a AFI Awards, 1 candidatura a ADG Awards, In Italia al Box Office Barbie ha incassato 32,2 milioni di euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Barbie Stereotipo vive a Barbieland, dove ogni cosa è color confetto (prevalentemente rosa) e ogni giorno è il più bello di tutti. Improvvisamente viene assalita da pensieri di morte, e i suoi piedini perennemente sulle punte sono diventati piedi piatti. L'unica a poterla consigliare sul da farsi è Barbie Stramba, quella su cui qualche bambina annoiata si è accanita, e che vive in parziale isolamento dando buoni consigli alle Barbie perfette (visto che a nessuna interessa il suo "cattivo esempio"). Barbie Stramba spedisce Barbie Stereotipo nel mondo degli umani, alla ricerca della bambina che, con i suoi pensieri tristi, sta rischiando di gettarla in una crisi esistenziale. Se riuscirà a trovare "la bambina che gioca con lei e interferisce con la sua bambolità", recupererà i piedini a punta e la testa sgombra di complicazioni tristi e melense. Al suo fianco, come un clandestino, spunta Ken, da sempre innamorato di lei: un compagno che Barbie dà per scontato e dunque tratta come uno zerbino. Riusciranno Barbie e Ken a ritornare vittoriosi dal mondo degli umani?
Greta Gerwig si cimenta con uno dei personaggi iconici della cultura pop mondiale, capace di convincere generazioni di bambine che la perfezione sia bionda, magra, tettona e con i piedi a punta, nonché circondata di Ken puramente accessori.
La regista-sceneggiatrice descrive un matriarcato (senza figli) imbevuto di rosa in cui le donne detengono tutto il potere e possono essere tutto ciò che vogliono: il che è sempre stato altrettanto fuorviante. La messa in scena di Barbie è spettacolare, e cala ogni componente del pubblico femminile in quel mondo ideale dove ognuna di noi si è immaginata, se ha mai posseduto una bambola Mattel, in cui "c'è divertimento, lavoro e amicizia femminile" (se ce la mettono le giocatrici). Nell'incipit, con uno spassoso omaggio a 2001 Odissea nello spazio, le bambine di fine anni '50 distruggono le bambole tradizionali in favore della pin up dal costume zebrato che ha rivoluzionato le loro aspettative, rendendole non più mamme accuditrici, ma potenziali sex symbol (senza genitali).
Se scenografie, costumi e coreografie di Barbie sono un capolavoro (debitore del Fernando Scarfiotti di Toys), con tanto di case ad apertura che tutte ricordiamo e di quei gadget per cui abbiamo implorato i nostri genitori, non si può dire altrettanto di una sceneggiatura che, partendo da premesse eccezionali, affastella troppe linee narrative, e da un certo punto in poi assume le caratteristiche di una predica. Intendiamoci, è geniale l'idea di una parabola femminista con Barbie al centro: ma si sarebbe potuto gestirla con maggiore coerenza e meno retorica.
Ad esempio Barbie ignora del tutto la caratterizzazione del personaggio di Sasha, la teenager che ha rottamato la sua Barbie perché "ha fatto sentire le donne sbagliate e arretrare il femminismo di 50 anni", e che però, una volta entrata nel mondo di Barbie, ne accetta supinamente tutte le condizioni, compresi i vestitini rosa confetto: cimentarsi con il pensiero polemico di un'adolescente sarebbe stato molto più interessante che fare di lei una instant groupie. Oppure il film relega Midge, la Barbie incinta, ad una comparsa, come la Mattel, mentre ci sarebbe stato ampio terreno per fare di lei un personaggio comico meraviglioso, a partire dalla sua immacolata concezione (senza genitali). O Allan, l'amico di Ken, qui descritto come una sorta di gay pre-coming out, che certo avrebbe meritato una declinazione maggiore.
Inutile poi il coinvolgimento dei dirigenti Mattel, che partono da una premessa di sceneggiatura interessante, ovvero la necessità di catturare la Barbie fuggitiva per "rimetterla nella sua scatola", e poi si perdono in gag più superflue che superficiali, non sapendo qual è il loro ruolo nella storia (risposta: non c'è, se non come contrapposizione fra un direttivo uniformemente maschile e un prodotto indirizzato unicamente al pubblico femminile).
Non è un caso che Ken rubi la scena a Barbie, soprattutto nell'interpretazione di Ryan Gosling, perché solo a lui è appaltata l'ironia necessaria per rendere questa storia davvero provocatoria ("Sono un uomo senza potere: questo fa di me una donna?"). Nel mondo degli umani Ken, che esiste solo se Barbie lo guarda (ogni riferimento al femminile nel cinema è puramente intenzionale) ed è condannato alla "friendzone", scopre i vantaggi del patriarcato e tenta di cambiare le sorti dei Ken a Barbieland: ma il mondo maschile, tanto quello reale quanto quello rosa, sembra popolato interamente da idioti, il che fino ad un certo punto è esilarante, poi però toglie complessità all'evoluzione narrativa dei Ken (come dei dirigenti Mattel). D'altro canto l'accettazione istantanea, da parte delle Barbie, dei dogma del patriarcato e del "mansplaining" perché "non hanno le difese immunitarie", è narrativamente insensata, dato che fino a quel momento le Barbie hanno dominato Barbieland e la loro "dissociazione cognitiva" non è il risultato di una dominanza secolare.
Se paragoniamo Barbie ai suoi due parametri naturali, ovvero Toy Story e Pinocchio, il paragone è a netto sfavore della favola inventata da Gerwig, che perde mordente e fuoco e dimentica di costruire un momento significativo per ciascun personaggio collaterale. Il che richiama anche i motivi per cui Sex and the City oggi non ha lo stesso appeal della serie originale: perché oggi il racconto del femminile non può limitarsi al ribaltamento dei ruoli e alla provocazione umoristica, ma deve fare il salto verso una maggiore complessità veicolata attraverso una chiarezza di intenti che purtroppo questa Barbie non ha raggiunto, concentrandosi sull'estetica e su una leggerezza programmatica, e dimenticando quello che nel film la stessa bambola Barbie dice di saper fare: tenere insieme logica e sentimenti, e in questo modo espandere il proprio potere.
Dopo oltre 30 film a cartoni animati dove ha esplorato ogni possibilità e situazione, Barbie arriva al cinema in live action e ha il volto di Margot Robbie. La bambola più famosa al mondo prende vita grazie alla regia di Greta Gerwig che si è occupata della sceneggiatura del film insieme al suo compagno Noah Baumbach. Costretta ad abbandonare Barbieland e la sua perfezione, Barbie si avventura per il mondo reale dove ha una serie di avventure aiutando le persone che incontra fino a quando si ritrova di nuovo sulla strada di casa. Insomma un altro personaggio femminile molto particolare per la Gerwig che dopo essere passata dietro la macchina da presa (ha lunghi trascorsi come attrice e sceneggiatrice) con Lady Bird e avere affrontato un classico come Piccole Donne si cimenta con l'icona pop femminile per eccellenza.
BARBIE disponibile in DVD o BluRay |
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“Barbie” è il primo lungometraggio live-action dopo numerosi film animati al computer e rivolti alla tv. Dopo un’astuta campagna promozionale, di marketing e commerciale che ha fatto crescere attese, aspettative e una vera e propria Barbie-Mania, ecco finalmente arrivare nelle sale cinematografiche l’ultimo film diretto da Greta Gerwig (“Lady Bird” e “Piccol [...] Vai alla recensione »
BARBIE... Premetto che ho visto questo film consapevole che non sarei stato di fronte ad un capolavoro, ma spinto più che altro dalla presenza di Margot Robbie, ancora una volta meravigliosa nell'esaltare un personaggio che, come nel caso di Harley Quinn, sembra disegnato su di lei. A questo aggiungiamo una buona scenografia che richiama perfettamente i riferimenti al mondo della famosa bambola e qualche [...] Vai alla recensione »
Ho fatto fatica, lo ammetto, a tornare indietro con la memoria all’ultima volta che ho provato un tale imbarazzo in una sala cinematografica. Mi è sovvenuta solo quella volta, oltre 25 anni fa, in cui, ingannata dalla fiducia che nutrivo in Aurelio Grimaldi, rimasi per oltre un’ora e mezza a chiedermi perché mi trovassi li (era “il macellaio”) Di altro non mi [...] Vai alla recensione »
Di Greta Gerwig avevo già visto "Lady Bird", modesto film semiautobiografico , e l'ultima deludente rivisitazione di "Piccole donne", che mortifica lo spirito di indipendenza del libro ,che è ben consapevole del contesto socioculturale dell'epoca, aspetto che invece sembra ignorare la regista. Il tema femminile è sempre protagonista nei lavori [...] Vai alla recensione »
Per come è stato congegnato era meglio fosse stato un musical, anche perché il commento sonoro dopo un po' diventa insopportabile. Non che il film sia meglio: I primi 20 minuti sono demenziali come una parodia di Ezio Greggio, nello spudorato tentativo di far somigliare Barbieland somigliare alla Seaheaven di The Truman Show a cui vagamente la Gerwig si ispira.
Il film di Barbie è già campione d’incassi e se non altro ha il merito di aver riportato fiumi di persone nelle sale cinematografiche. Detto questo sono abbastanza delusa dalla pellicola di Greta Gerwig. L’idea di fare un film sull’iconica bambola è curiosa ma l’implementazione è stata scadente a dispetto del cast stellare e dal bombardamento mediatico [...] Vai alla recensione »
Può sembrare uno scherzo. Non scherza, invece, il film. Non v'inganni la baldoria a tinte pastello e sapor di caramello. Le problematiche emergono. La principale è quando si proclamano banditi dall'intimo gli apparati urogenitali. Si esagera, ma davvero volete andar dietro ancora a ghiandole e ormoni con le complicazioni che ne derivano non esclusi strascichi giudiziari. [...] Vai alla recensione »
La vicenda si svolge in un mondo parallelo, abitato da figure femminili differenti tra di loro, ma tutte accomunate dallo stesso " nome " Barbie ( anche se svolgono professioni differenti ) ed anche da figure maschili accomunati tutti dallo stesso nome " Ken ". Tutti conducono delle vite alquanto mondane ma piuttosto ripetitive ed una di loro " Barbie Stereotipo " [...] Vai alla recensione »
Il pregio di barbie film è avere all’origine un operazione di affermazione del femminismo, del diritto al frivolezza che non è superficialità, al ribaltamento dei ruoli maschile /femminile, attingendo all’ironia del banale e del prevedibile come linguaggio narrativo. La produzione è di altissimo livello, con musiche e scenografie estremamente [...] Vai alla recensione »
Mi sono chiesto e mi hanno chiesto come mai il film “Barbie” di Greta Gerwig sta sbancando al botteghino come terzo film più visto nelle sale dopo le riaperture post pandemia. La risposta è semplice e basta guardare la pellicola con attenzione, scrutando i dettagli sino alla fine.“Barbie” è un lavoro cinematografico di liberazione dello spettatore dalla [...] Vai alla recensione »
Barbie è un film serio. Dietro la dimensione giocosa e fuori dalle righe si nasconde una riflessione sulla femminilità, il potere e il rapporto uomo/donna. Certo è tutto inserito in una cornice da blockbuster di lusso e quando dietro la macchiana produttiva c'è la stessa Mattel, il tutto porta ad alcuni gustosi cortocircuiti narrativi che trascinano volutamente il film [...] Vai alla recensione »
Sarò sincero: pensavo di aver visto di tutto(e sopportato di tutto)dall'odierna industria hollywoodiana, ex macchina dei sogni, ora completamente ridotta(quasi)a triste fucina di due sole tipologie di prodotti: i cinefumetti, sempre più noiosi, banali e prevedibili...e, ovviamente, i filmucoli votati anima e corpo alla causa(teoricamente nobile e condivisibile, ma affrontata nel peggiore [...] Vai alla recensione »
La trama è incoerente, la scrittura è pessima e l'unico messaggio che lancia è "Odiare gli uomini è giusto, uomini e donne devono stare per i fatti loro". Orribile sia a livello di trama incoerente, incosistente, fiacca, stupida, ipocrita, senza linearità e logica, sia a livello di messaggi e significati, intrisi di odio di genere tossico.
Io di questo BARBIE..ho scritto una recensione pessima ma non volgare.Perche pubblicata per 12 ore e poi cancellata..Io a 70anni non mi permetterei mai di usare termini come "orribile"o peggio...io ho solo detto che la visione di questo movie che sta facendo incassi da record..in Italia record assoluto estivo.Detto cio'rimane che a parte costumi e qualche effetto speciale.
PLASTICA PLASSTICA PLASTICA e poi ancora PLASTICA. Con la plastica si distrugge il mondo ma si fanno soldi a palate. La Mattel ha pienamente centrato il suo unico obiettivo, ovviamente non quello di diffondere chissà quali più o meno profondi o insulsi messaggi, ma di fare banalmente soldi, altri soldi oltre a quelli accumulati nei secoli spacciando orrendi mostriciattoli di plastica [...] Vai alla recensione »
Il film parte bene, fa ridere e ricorda tante cose del mondo rosa con cui sono cresciuta sin da Bambina. La comicità demenziale e lo stile pop-trash dell'inizio mi ha portato a ben sperare per il proseguio del film, convinta che avrei potuto passare una bella serata al cinema con le amiche. Gosling e Robbie sono, come sempre, magnetici e carismatici.
Personalmente mi son sentito a disagio durante la visone del film. questo è un film ai limiti della misandria, fatto da donne per un pubblico di donne. Questo film trasuda tutta la frustrazione delle femministe di Instagram. Non un singolo uomo viene rappresentato normale. non dico intelligente proprio NORMALE. No, sono tutti coglioni, pure il marito della donna che barbie sta cercando. [...] Vai alla recensione »
Sono rimasto deluso dalla visione di questo film che chiaramente sono andato a vedere dopo essere stato ingannevolmente attratto dal trailer. La regista Greta Gerwig (ovviamente non poteva che essere una donna a dirigere un film del genere, così a senso unico) da sfogo a tutta la sua rabbia e frustazione da femminista atavica, servendosi del mondo fiabesco e genuino delle famose bambole Barbie [...] Vai alla recensione »
Bene, torno un attimino a occuparmi della disgustosa ipocrisia di questo film da due soldi...e del motivo per cui Barbie di Greta Gerwig, a mio avviso, andrebbe immediatamente boicottato, onde impedire che il manifesto ideologico delle femministe estremiste americane arrivi a monopolizzare tutte le multisala del mondo. Invece no: ecco che mi tocca di vedere tanti ingenui, caduti a pesce nella trappola [...] Vai alla recensione »
Un preambolo dovuto: il film è un gigantesco battage pubblicitario realizzato, con molta abilità dalla Mattel per rilanciare la vendita dei suoi prodotti in primis Barbie e Ken. I fatti stanno dando alla società dal momento che a fronte di un costo di 145 milioni di $, al box affice risultano al 28 luglio oltre 500 milioni di $,assicurando fin d'adesso almeno 100 milioni di [...] Vai alla recensione »
Che dire di questo film. Non è un capavolavoro mal 'ho trovato molto interessante, oltre che riuscitissimo e ben fatto (dal cast ,alla scenografia, ai costumi, alle musiche tutto funziona). Ci sono molti richiami ad altri film (ne cito alcuni; Odissea 2021 all'inizio quando si vedono delle bambine giocare con dei bambolotti, Matrix di "pillola rossa o pillola blu" quando [...] Vai alla recensione »
Che dire di questo film. Non è un capavolavoro mal 'ho trovato molto interessante, oltre che riuscitissimo e ben fatto (dal cast ,alla scenografia, ai costumi, alle musiche tutto funziona). Ci sono molti richiami ad altri film (ne cito alcuni; Odissea 2021 all'inizio quando si vedono delle bambine giocare con dei bambolotti, Matrix di "pillola rossa o pillola blu" quando [...] Vai alla recensione »
Immaginavo che questo... si può definire film?!? sarebbe stato una boiata, ma è di gran lunga peggio di qualsiasi nefasta previsione, al confronto "La corazzata Potëmkin" è un capolavoro assoluto, un consiglio: se nella testa vi rimane ameno un neurone... scappate a gambe levate perché come direbbe il buon Rag.
Poteva essere un film da oscar e non ci è riuscito. Ma credo abbia incassato bene. Più bella la confezione che il contenuto. Banale, mai avvincente, e scritto male.
Barbie è unfilm noioso e senza senso Il monologo di Gloria è imbarazzante, come se le donne non fossero in grado di farsi rispettare, e fossero "schive" degli uomini! Assurdo. MA poi E'' arrivamo davvero al punto piu basso della storia del cinema. La cosa importante per Barbie Reale è farsi vedere da un ginecologo! Semplicemente pietosa. Per la regista la differenza tra Barbie Reale e Barbie [...] Vai alla recensione »
Barbie è un film assolutamente kitsch, e a me piace il kitsch estremo perchè diventa surreale. Nel film ci sono alcune scene e battute davvero interessanti, ma diluite in una narrazione molto noiosa e banale. Diciamo che se il film fosse durato un'ora piuttosto che due considerandone solo le parti salienti... sarebbe stato super.
Avevo un pregiudizio: le copertine rosa non mi piacciono, soprattutto se per roba da donne. Sarò femminista fintanto che ce ne sarà bisogno, ma di quelle femministe che non vogliono la parità con gli uomini, perché essere "pari" potrebbe significare imitarne gli sbagli. Preferirei parlare di ricerca di una libera identità.
BARBIE (2023) L'ultima volta che ho visto una sala del cinema cosi piena era Febbraio 2020, poche settimane prima del lockdown. Davano "Parasite" vincitore dell'oscar come miglior film. Ed ora sala stracolma per "BARBIE" della regista statunitense Greta Gerwig, in sala c'erano anche diverse cosplay della famosa bambola della Mattel, figlie e madri vestite in [...] Vai alla recensione »
Barbie stereotipo (Margot Robbie) conduce a Barbieland una vita felice ed eterna in cui ogni giorno si assomiglia, una città dominata dalle varie versioni della bambola (giudice, medico, presidente), i Ken invece sono dei pigroni a cominciare dallo stereotipo (Ryan Gosling) che vivono giocando sulla spiaggia. Barbie per vari incidenti e dopo un colloquio con la Barbie stramba va nel mondo [...] Vai alla recensione »
Non e' facile esprimere un giudizio su questo film; avendo visto quasi tutti i film animati di Barbie e anche numerosi cortometraggi, posso dire che la trama e' completamente diversa da quanto si e' visto finora: mettiamo da parte sia le storie romantiche (tipo "la principessa e la povera") sia quelle piu' moderne (tipo "la magia del delfino"); qui siamo al cospetto [...] Vai alla recensione »
Barbie è un film assolutamente kitsch, e a me piace il kitsch estremo perchè diventa surreale. Nel film ci sono alcune scene e battute davvero interessanti, ma diluite in una narrazione molto noiosa e banale. Diciamo che se il film fosse durato un'ora piuttosto che due considerandone solo le parti salienti... sarebbe stato super.
Le atmosfere e il raffinato intreccio della trama, richiamano alla mente l'indimenticabile My Littlepony. Quest ultimo però sicuramente superiore nei dialoghi.
I primi minuti di Barbie lo inquadrano piuttosto bene: la citazione di Kubrick è tanto smaccata da essere colta ("o" aperta) facilmente da gran parte del pubblico ed è vagamente colta ("o" chiusa). E' un'autodichiarazione preliminare - sono il film di Barbie ma non sono un film stupido - e cerca di stabilire un contatto col suo spettatore, facendogli provare il piacere del riconoscimento di qualcosa [...] Vai alla recensione »
Aggiornando e riscrivendo l'immaginario e la mitologia di Barbie, Greta Gerwig sceglie un punto di partenza originale e spiazzante: l'irruzione della morte. Nel bel mezzo di una festa scintillante e glamour, Barbie stereotipo, rivolgendosi alle "colleghe" esclama eccitata "avete mai pensato di morire?". Questa domanda, dissonante e difforme rispetto al contesto, genera una frattura.
Inevitabile porsi la domanda. Se gli Studios sfornano un film come Barbie che è al tempo stesso politico, metatestuale, spudoratamente ideologico, fluido, camp e pop al tempo stesso, riflessione merceologica e, spudoratamente. veicolo commerciale e pubblicitario al cinema cosiddetto "d'autore" e "sperimentale" cosa resta da fare? Il film di Greta Gerwig è uno di quegli oggetti - davvero epocali - che [...] Vai alla recensione »
Tutte le Barbie prodotte da Mattel vivono a Barbieland, una terra in cui vige un rigido matriarcato: le posizioni di potere, e tutti i lavori in genere, sono in mano alle donne, mentre i Ken non sono che begli accessori. Tra le migliaia di Barbie di differente forma, professione, etnia c'è anche Barbie Stereotipo, la cui vita perfetta fatta di serate tra ragazze e numeri musicali coreografati viene [...] Vai alla recensione »
Barbie sta alla woke culture come Black Panther sta a Black Lives Matter (una equazione, se vogliamo, dimostrata anche dalla nascita del venturo Mattel Cinematic Universe, annunciato proprio sulla scia del successo del film di Greta Gerwig): ai tempi del gran film di Ryan Coogler furono in molti a dire che il Sistema stava annettendo a sé le vibrazioni della controcultura afroamericana, e da questo [...] Vai alla recensione »
L'incontro con l'oggetto di consumo - la bambola più venduta al mondo - e il cineasta che "borbotta" - regista-sceneggiatore del mumblecore - genera il fenomeno Barbie. Frotte di bambine-teenager-mamme si presentano al box office vestite di rosa, finalmente ammesse al mondo esclusivo del cinema filosofico, quello di Greta Gerwig e Noah Baumbach, coppia di celebri "borbottatori".
Il 27 giugno 2023, quasi tre settimane prima dell'uscita di Barbie al cinema, Obsessed, supplemento online di Daily Beast, usciva con un articolo intitolato: Quanto Barbie sarà realmente un film femminista e groundbreaking? E si diceva: «Il prossimo film di Gerwig si è già guadagnato apprezzamenti sui social per la sua rappresentazione diversa e attenta alle minoranze delle canoniche bambole alte, [...] Vai alla recensione »
Nell'estate dei supereroi e dei blockbuster ad alzo zero, tra una sgasata di Flash e le ragnatele dello Spider-Man animato, irrompe il ciclone rosa «Barbie». Il film dell'ex regina della New York indipendente Greta Gerwig, la «Frances Ha» di Noah Baumbach (a proposito: gioiello assoluto atterrato di recente su Amazon Prime), non solo sta facendo il clamoroso pieno al botteghino (siamo già oltre quota [...] Vai alla recensione »
Spesso l'ironia può rivelarsi una giusta strada da percorrere per ideare da zero un'avventura volta a rivendicare libertà e diritti. In Barbie, Greta Gerwig ci ha provato, veicolando sensibilità ed emancipazione, uguaglianza e parità di genere attraverso uno dei simboli della cultura pop. Barbie, infatti, non è solo la bambola più famosa del mondo, ma nei decenni è stata spesso considerata come un'effige [...] Vai alla recensione »
Ogni mattina, a Barbieland, una Barbie si sveglia e sa che darà un party. Ogni mattina, a Barbieland, Ken si sveglia e sa che dovrà andare al party per farsi notare da Barbie. Ogni mattina, a Barbieland, centinaia di Ken e Barbie ripetono le stesse azioni dei giorni precedenti e le ripeteranno in tutti i giorni a venire. Fino al giorno in cui la Barbie classica (Margot Robbie), che qui si definisce [...] Vai alla recensione »
C'è Barbieland, un paese ideale governato da bambole che non han di che preoccuparsi (ma i Ken?). Una forma ideologica: non il set in cui i bimbi giocano (The LEGO Movie!), ma il modo in cui le consumatrici, le padrone di Barbie, sognano il mondo. Un modello di capitalismo identitario (solo F/M). Un'utopia da comprare. Quando Barbie Stereotipo (Robbie) sente sul proprio corpo i segni della crisi della [...] Vai alla recensione »
Se «Barbie è tutto», come da frase di lancio, il live action sulla bambola più famosa del mondo congegnato da Greta Gerwig e Noah Baumbach (lei è al terzo lungo da regista dopo Lady Bird e Piccole donne, lui l'affianca nello script) non può essere da meno. E allora i suoi autori qualificati (due nomi, un programma che contiene moltitudini: dal mumblecore di piccolo culto all'indie ormai mainstream) [...] Vai alla recensione »
Il cinema celebra la bambola Mattel con un cocktail di femminismo, musical, Pirandello e politically correct, shakerato con scenografie da cartoon, impaginato da una magnifica fotografia pop e impreziosito di citazioni cinefile ("2001 odissea nello spazio", "The Truman Show", "Forrest Gump"). Il risultato è visivamente sorprendente, ma il film, che parte in modo scoppiettante con la descrizione di [...] Vai alla recensione »
Nel 1990 John Waters faceva piangere i maschi rockabilly mentre le teenager perbene non ne potevano più della loro ordinarietà stereotipica. Il film si chiamava Cry Baby. Un paio d'anni prima sempre Waters sfruttava la grassofobia mentre ne sfatava l'immagine-cliché. Il film si chiamava Grasso è bello, cioè Hairspray. Ancora Waters, nel 1977, raccontava di una schiera di maschi, tutti praticamente [...] Vai alla recensione »
Barbie è uno dei film più brutti della storia. Una raccapricciante, inconcludente, ridicola melassa colorata di rosa gocciolata dal reparto cultura alta di Hollywood e gettata in maniera disorganica e rabberciata nel calderone del mainstream più demente. Barbie non è solo il paradiso del glitterato di seconda mano al posto dello sforzo creativo di un immaginario (le casine senza pareti e i plastici [...] Vai alla recensione »
Manifesto femminista per i nostri tempi o abilissima trovata commerciale fondata su ideali di plastica? Farà molto discutere il molto pubblicizzato «Barbie», uno dei titoli dell'estate, e sarà molto difficile far soltanto dialogare le due posizioni. In questo l'opera dell'attrice e regista Greta Gerwig interpreta lo spirito dei nostri tempi, esasperando l'incomunicabilità senza cambiare niente di profondo. [...] Vai alla recensione »
Alzi la mano chi non ha sentito parlare di "Barbie", il film che la paladina del giovane cinema della woke revolution, Greta Gerwig, ha dedicato alla bambola più famosa del mondo. È quasi impossibile essersi sottratti al battage pubblicitario della Warner, alle alzate di sopracciglio preventive e agli altrettanti deliri di chi attendeva il film con un'ansia spasmodica.
Fintamente eversiva, politicamente corretta. Nel racconto portato sul grande schermo da Greta Gerwig e Noah Baumbach (coppia nella vita, con lei alla regia, entrambi alla sceneggiatura) la mitica Barbie - bambola simbolo di perfezione - da stereotipato oggetto del desiderio (di emulazione, di possesso) si trasforma in paladina femminista, situazione che potrebbe far pensare ad un'operazione d'avanguardia [...] Vai alla recensione »
Barbie viene cacciata dal suo paradiso. Pop, musicale e festaiolo, ma ci sono anche le Barbie premio Nobel e le Barbie Presidente. In tutti i toni dal rosa confetto al fucsia, con i piedini arcuati, ideali per i tacchi alti. Finché una mattina il latte (immaginario) per la colazione inacidisce, e i piedi sono piatti. Orrore e disperazione, per una gigantessa scesa dal cielo in costume da bagno a righe, [...] Vai alla recensione »
Una valanga (di color) rosa sta per invadere il grande schermo, grazie ad una protagonista assoluta. Parliamo dell'unica e inimitabile "fashion doll" che abbia mai attraversato le generazioni, e sia arrivata fino ad oggi, uniformandosi ai cambiamenti di genere, etnia, diversità, reclamando parallelamente rivoluzione e inclusione. Stiamo parlando della Barbie, commercializzata dall'azienda Mattel nel [...] Vai alla recensione »
La crisi esistenziale della bambola più venduta al mondo: si può riassumere così "Barbie", attesissimo film di Greta Gerwig arrivato questa settimana nelle sale italiane dopo un potente battage pubblicitario. Prima ancora di vederlo, è già stato scritto di tutto attorno a questo film, tra pregiudizi e una forte curiosità, dettata anche dai nomi dei due sceneggiatori, Greta Gerwig e Noah Baumbach, [...] Vai alla recensione »
"Barbie" è al cinema e, anche considerata l'attesa montata ad arte in tanti mesi, era ovvio sarebbe stato un successo a prescindere dal gradimento finale da parte del pubblico. Basato sulla bambola più famosa, venduta e amata di tutti i tempi, quella creata da Ruth Handler e Mattel nel 1959, e diretto da una delle registe più talentuose di Hollywood, la brillante Greta Gerwig ("Lady Bird" e "Piccole [...] Vai alla recensione »
Dopo quasi un anno di campagna promozionale da budget milionario, tra poster pubblicitari, teaser trailer, red carpet e caroselli di luccicanti outfit ispirati alla celeberrima fashion doll, che hanno spinto l'hype a livelli altissimi, l'attesissimo Barbie di Greta Gerwig arriva oggi nelle sale di tutto il mondo, accompagnato da una vera e propria ondata di Barbie (retro)mania, con collezioni Zara [...] Vai alla recensione »
Barbie figlia del boom economico del secondo dopoguerra, Barbie feticcio della cultura pop immortalata in un quadro dal suo massimo cantore Andy Warhol e in un tormentone disco da quei cantori piuttosto mediocri che sono stati gli Aqua, Barbie controversa (nera, paralitica, incinta...), Barbie oggetto di culto di decine di migliaia di collezionisti (Mattel dixit), Barbie franchise infinito, Barbie [...] Vai alla recensione »
Ammettiamolo subito, c'è sempre stato qualcosa di poco chiaro nel nostro rapporto con le Barbie e i Ken della Mattel, la cui esasperata bellezza sembrava (e sembra) voler celare e sostituire l'assenza di attributi sessuali sotto gli altrettanto seducenti vestiti. Si è posta evidentemente il problema Greta Gerwig che dopo il coming of age indie Lady Bird e il suo più che soddisfacente adattamento di [...] Vai alla recensione »
Tanto atteso prima, quanto discusso in questi giorni, è finalmente al cinema - dal 20 luglio, distribuito da Warner Bros. - il Barbie di Greta Gerwig che nei giorni scorsi lo stesso Tom Cruise aveva entusiasticamente presentato. Non aspettatevi i camei di Timothée Chalamet e Saoirse Ronan (ce ne saranno altri), dei quali aveva parlato la stessa regista, ma preparatevi a uno spettacolo colorato e sorprendent [...] Vai alla recensione »
Vivere a Barbieland significa essere perfetti in un luogo perfetto. A meno che tu non stia attraversando una crisi esistenziale. Oppure tu sia un Ken. Spiritoso, divertente, anarchico. Da dove cominciare a raccontare Barbie? Il nuovo atteso e anticipato film diretto da Greta Gerwig, prodotto e interpretato da Margot Robbie con Ryan Gosling e un cast che comprende la voce narrante di Helen Mirren [...] Vai alla recensione »
Si vociferava da tempo di un lungometraggio su Barbie, infatti, la notizia è stata confermata l'anno scorso e che a dirigerlo era Greta Gerwig (Lady Bird, Piccole donne), mentre a dare anima e corpo a due personaggi iconici come Barbie e Ken, Margot Robbie e Ryan Gosling. Ed ecco in uscita nei cinema italiani il 20 luglio, Barbie, il terzo lungometraggio diretto dalla Gerwig, prodotto da Warner Bros [...] Vai alla recensione »
Esilarante, irriverente, meravigliosamente critico. Con Barbie Greta Gerwig confeziona non un film, bensì un viaggio all'interno di un mondo in cui realtà e apparenza fanno a botte; un mantra per tutte le generazioni che ambiscono a creare una società che non sia governata dalla becera differenza tra femminismo e patriarcato, quanto dal rispetto reciproco e l'equità.
Del film dedicato alla bambola più famosa del mondo si parla ormai da mesi, con un senso di anticipazione in gran parte dato dalla scelta della regista, Greta Gerwig, che qui firma la sceneggiatura con il compagno Noah Baumbach, e che in passato ha fatto gran belle cose con Lady Bird e con un altro classico femminile come Piccole donne. Aspettative ulteriormente amplificate dal primo trailer (che è [...] Vai alla recensione »
Questa Barbie è la Barbie definitiva. È quella del teaser trailer del film di Greta Gerwig, col riferimento a 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick che non solo è stato diffuso come video promozionale per la pubblicità della pellicola, ma è l'inizio di un film che ci mostra il mondo pre-icona, mai più stato lo stesso per tutte le bambine e le donne del pianeta.
"Avete mai pensato di morire?" si lascia sfuggire la Barbie-stereotipo incarnata da Margot Robbie, regina del magico mondo di Barbieland, e improvvisamente tutte le altre Barbie si bloccano, come inorridite. La domanda arriva come una scudisciata impertinente, pure imperdonabile, anzi illecita. Giovedì 20 luglio, in contemporanea mondiale, targato Warner Bros, esce in tutto il mondo, con l'eccezione [...] Vai alla recensione »
Era sicuramente, insieme a Oppenheimer, il film più atteso dell'estate. Un hype dovuto innanzitutto al carattere del tutto particolare del soggetto - e alla sua apparente "intraducibilità" sullo schermo - e in secondo luogo alle personalità coinvolte: i protagonisti Margot Robbie e Ryan Gosling, indubbiamente, ma anche una regista dall'estetica e dai temi riconoscibili (e mai banali) come Greta Gerwig. [...] Vai alla recensione »
La pluripremiata regista Greta Gerwin (Piccole Donne, Lady Bird) e il compagno regista e sceneggiatore Noah Baumbach, già autore di film come Storia di un matrimonio del 2019, firmano una pellicola che vuole celebrare e dare vita alla bambola Barbie, andandone ad approfondire però un aspetto più umano, quello della ricerca della bellezza interiore, delle crisi esistenziali, della ricerca della verità [...] Vai alla recensione »
La vita è perfetta a Barbieland. Ogni giorno splende il sole, il rosa è il colore dominante, le Barbie - tutte diverse nella loro spaventosa omologazione - occupano tutte le posizioni apicali della società, a dispetto dei Ken, semplici figure di contorno. Ma quando la Barbie "stereotipo" (Margot Robbie) inizia ad avere pensieri mortiferi ecco che qualcosa incomincia a scricchiolare: i talloni toccano [...] Vai alla recensione »
Come in The Lego Movie, l'incipit di Barbie di Greta Gerwig è l'esaltazione di quanto sia straordinaria una qualsiasi giornata ordinaria a Barbie Land, la città dove le Barbie governano. Mentre le Barbie sono tutte belle e intelligenti, i Ken, pur se bellocci, non hanno un preciso posto dove stare, se non in spiaggia (ma non in mare, non sono abilitati).
È difficile vendere una bambola vecchia di decenni e farci chiedere perché dovremmo comprare un giocattolo che si porta dietro un bagaglio tanto pesante (metaforicamente parlando, ovviamente: il bagaglio in senso letterale viene venduto separatamente). I creatori di Barbie (nelle sale dal 20 luglio) lo sanno. Sanno che noi sappiamo che si tratta di un tentativo della Mattel di trasformare la sua bomba [...] Vai alla recensione »
Già dal logo iniziale, lo scudo della Warner Bros. che vira verso il rosa, siamo introdotti nel mondo fantastico, tanto perfetto quanto kitsch, di "Barbie Land" dove la nostra celeberrima protagonista bambola (una splendida Margot Robbie) si trova ad attraversare una inaspettata e profonda crisi esistenziale che la porterà, accompagnata dal suo alter ego maschile Ken (Ryan Gosling ovviamente in biondo), [...] Vai alla recensione »
Barbie, l'attesissimo film in uscita il 20 luglio, ha molte cose a cui pensare. Come potrebbe essere diversamente, considerato l'arduo compito assegnato ai suoi creatori - la regista Greta Gerwig che ha scritto il film insieme al suo partner, Noah Baumbach? Il film, che parla della famosa fashion doll, deve servire gli interessi dei suoi padroni, in questo caso Mattel, e nello stesso tempo ingannare [...] Vai alla recensione »