In mezzo a una lunghissima fila di attrici inglesi che hanno conquistato il mondo con le loro squisite ed egregie interpretazioni c'è anche lei, Helen Mirren, che proprio in questo nuovo millennio, sulla soglia dei suoi sessant'anni compiuti, sta scoprendo un'irresistibile ascesa che la sta consacrando ad attrice di culto.
Nobili origini
Nipote di un aristocratico russo della Corte Imperiale dello zar, che viveva a Londra per negoziare armi in vista del conflitto giapponese del 1917 (una delle cause della Rivoluzione Russa) e della sua sposa inglese, Helen Mirren studia prima teatro e poi si lascia coinvolgere dal cinema nel 1967 nel film di Don Levy Herostratus, in un piccolissimo ruolo.
Gli esordi
Agli esordi della sua carriera cinematografica, non disdegna neanche i b-movie italiani come Colpo rovente (1969) di Piero Zuffi, dove recita accanto a Barbara Bouchet, Carmelo Bene e Isa Miranda. Ma il film che le regalerà la fama sarà girato dal maestro Michael Powell: L'Età del consenso (1969) con James Mason.
Stranamente attirata da tutto ciò che riguarda la trasgressione si lancia nel film dell'atipico regista Ken Russell Messia Selvaggio del 1972, svincola poi per il free cinema inglese ne O Lucky Man! (1973) di Lindsay Anderson e approda perfino in un film di Tinto Brass, l'erotico Io, Caligola (1979).
La strega Morgana
Il suo ruolo migliore, a detta di molti critici, è quello della strega Morgana, sorellastra di Re Artù, in Excalibur (1981) di John Boorman, perfetta nella sua contrapposizione contro il Merlino interpretato da Nicol Williamson. Ma è con il film Cal (1984) di Pat O'Connor che vince la Palma d'Oro come miglior attrice per il ruolo di Marcella, vedova protestante di un poliziotto ucciso dall'IRA che si innamora di un terrorista della stessa organizzazione.
Hyams, Weir, Greenaway e Schrader sono solo alcuni dei registi con i quali Helen Mirren ha lavorato, ma l'autore che più di ogni altro le ha segnato la vita, professionalmente e soprattutto sentimentalmente, è stato il regista e produttore Taylor Hackford. I due, conosciutisi sul set de Il sole a mezzanotte (1985), dopo ben undici anni di convivenza a Los Angeles, si sono sposati, infatti, la notte di Capodanno del 1997.
Una regina predestinata
Dopo moltissime apparizioni televisive in film tv e sit com, Helen Mirren torna al cinema nel 1994 con il ruolo della regina Carlotta ne La pazzia di Re Giorgio di Nicholas Hytner, per la quale riceve la Palma d'Oro al Festival di Cannes come miglior attrice e si guadagna una nomination agli Oscar nella categoria Miglior attrice non protagonista, ma dato che il teatro è il suo primo amore, torna sul palco ed è decisamente un anno fortunato dato che viene nominata al Tony Award come miglior attrice per ben due suoi spettacoli: "Ivan Turgenev" e "A Month in the Country".
Nel 1999, dopo essersi fatta conoscere anche da un pubblico più giovane interpretando la professoressa che tutti vorrebbero uccidere in Killing Mrs. Tingle, è nominata al Laurence Olivier Theatre Award come miglior attrice in "Orpheus Descending at the Donmar Warehouse". La si ritrova anche nel film dell'attore Sean Penn La promessa (2001) accanto a Jack Nicholson e quello stesso anno, passa dietro la macchina da presa dirigendo un film con Beverly D'Angelo, John Goodman e Christopher Lloyd: Happy Birthday.
Con il Duemila arrivano anche nuovi riconoscimenti: la sua seconda nomination all'Oscar la guadagna dopo aver recitato il ruolo della governante del giallo alla Agatha Christie Gosford Park (2001) di Robert Altman; la nomination al Tony per "Dance of Death"; il titolo di "Dama dell'Impero Britannico" assegnatole dalla Regina in persona (che poi interpreterà più in là) e la nomination all'Olivier come miglior attrice per "Mourning Becomes Electra".
Ma i più importanti premi vinti sono senza alcun dubbio la Coppa Volpi al Festival di Venezia e l'Oscar come miglior attrice per avere interpretato la Regina Elisabetta nel film The Queen - La regina (2006) di Stephen Frears, pellicola che ripercorre le conseguenze di un evento rimasto nel cuore di molti, la morte della principessa triste Lady Diana, ma dal punto di vista della Royal Family.
Anche se fatica a entrare nel circuito hollywoodiano, la vedremo comunque madre di Nicolas Cage e moglie di Jon Voight nel film con Harvey Keitel Il mistero delle pagine perdute (2007). È poi nel fantastico Inkheart - La leggenda del cuore d'inchiostro (2009) al fianco di Brendan Fraser, in State of play (2009) con Russel Crowe. Torna in una produzione completamente europea nell'adattamento di Last station (2009) e sempre lo stesso anno in Love ranch. Nel 2010 la possiamo vedere in The tempest. Nel 2011 è, invece, la protagonista di due film hollywoodiani: Red, accanto a Bruce Willis, Morgan Freeman e John Malkovich e il drammatico Il debito, di John Madden. Nel 2013 la troviamo poi al fianco di Anthony Hopkins nel film di Sacha Gervasi Hitchcock e in seguito si dividerà tra commedia (Amore, Cucina e Curry), thriller (Red 2) e un altro biopic (L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo). Attesa nel 2017 nel nuovo Fast & Furious 8, nel 2016 è diretta da David Frankel in Collateral Beauty. Sempre nel 2017 Paolo Virzì la vorrà accanto a Donald Sutherland per il road movie Ella & John - The Leisure Seeker.
Tra le più recenti interpretazioni troviamo L'inganno perfetto di Bill Condon, Anna di Luc Besson, The Duke di Roger Michell e Fast & Furious 9.
Senza alcun dubbio, Helen Mirren ha sempre dato il meglio di sé, delineando dei ruoli sempre "regali", eleganti ed alteri. Dio, salvi Helen Mirren!