Titolo originale | The Leisure Seeker |
Anno | 2017 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia, Francia |
Durata | 112 minuti |
Regia di | Paolo Virzì |
Attori | Helen Mirren, Donald Sutherland, Christian McKay, Janel Moloney, Dana Ivey, Dick Gregory Kirsty Mitchell, Robert Walker Branchaud, Joshua Mikel, Leander Suleiman, Raul Colon, Robert Pralgo, Lindsey Moser. |
Uscita | giovedì 18 gennaio 2018 |
Tag | Da vedere 2017 |
Distribuzione | 01 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,65 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 29 gennaio 2018
Una coppia di ottantenni decide di partire per un lungo viaggio alla ricerca di un nuovo modo di vivere. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, 1 candidatura a David di Donatello, 1 candidatura a Golden Globes, In Italia al Box Office Ella & John - The Leisure Seeker ha incassato 3,3 milioni di euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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The Leisure Seeker è il soprannome del vecchio camper con cui Ella e John Spencer andavano in vacanza coi figli negli anni Settanta. Una mattina d'estate, per sfuggire ad un destino di cure mediche che li separerebbe per sempre, la coppia sorprende i figli ormai adulti e invadenti e sale a bordo di quel veicolo anacronistico per scaraventarsi avventurosamente giù per la Old Route 1, destinazione Key West. John è svanito e smemorato ma forte, Ella è acciaccata e fragile ma lucidissima. Il loro sarà un viaggio pieno di sorprese.
Paolo Virzì torna on the road ma questa volta non ha intorno a sé i rassicuranti panorami toscani. Livorno è lontana e anche la Brianza è ormai un ricordo. La Route 1 sulla East Coast degli States che termina a Key West dove si trova la casa di Hemingway è la nuova via da percorrere insieme a Donald/John ed Helen/Ella.
Conservando intatto il proprio modo di fare cinema ma guardando l'America con lo sguardo di due attori che si calano nei loro personaggi (ognuno con la propria tecnica recitativa) al punto di farti dimenticare chi sono e quanto hanno dato al cinema e al teatro per consentirti di ammirarli ex novo. Virzì e i suoi co-sceneggiatori hanno avuto coraggio nel trattare un tema che potremmo definire usato ma anche abusato dal cinema in genere e da quello americano in modo particolare. L'invecchiamento, la demenza senile, le malattie invasive hanno costituito terreno di coltura per film belli ma anche per retoriche di calibro mediocre.
Virzì si dimostra invece ad ogni film sempre più in grado di equilibrare (apparentemente senza sforzo) il riso e la commozione, l'ironia e lo sconforto. Questo professore di letteratura che ricorda le studentesse ma dimentica i nomi dei figli ha lampi di tenerezza nello sguardo che si spengono all'improvviso lasciandolo solo e indifeso. Ha al fianco una moglie volitiva che si è fatta carico del suo e del proprio disagio e ha deciso che la loro storia possa concedersi (così come recita il nome del vecchio camper) una ricerca di quel tempo libero che cliniche e case di riposo vorrebbero loro togliere e che già i loro figli hanno iniziato a condizionare. Perché Virzì non dimentica di raccontarci come sia faticoso e anche doloroso divenire, a un certo punto della vita, genitori dei propri genitori. Avere cioè la sensazione che coloro che ti hanno tenuto per mano e ti hanno insegnato a muovere i primi passi nella vita debbano ora dipendere da te per compiere invece i loro ultimi.
Con tutte le apprensioni ma anche le invasioni di campo che ne conseguono. In un'America che sta per dimenticare se stessa e le proprie radici per eleggere un presidente che pretende di farla di nuovo grande a sua immagine e misura, Ella e John vivono un presente in cui l'oblio può trasformarsi in memoria improvvisa e non sempre piacevole. In attesa di sognare i leoni che Hemingway (lo scrittore più amato da John) offriva al Santiago di "Il vecchio e il mare". Perché, come dice con fervore l'anziano professore, la sua era prosa che si faceva poesia. The Leisure Seeker è cinema che si fa vita.
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E' un buon film "Ella&John- The leisure seeker", ultima opera di Virzì. Procedo per punti per argomentare l'afferemazione. 1. Anche se la tematica non è nuova ed è stata più volte trattata, il viaggio che i protagonisti intraprendono sul loro camper, non ha il sapore del "già visto".
Ho sinceramente pianto. Ho sinceramente riso. Questo è Paolo Virzì. Capace di portare sul grande schermo sentimenti tanto umani, quanto forti. Tanto fragili, quanto sinceri. Sono loro, sono Ella e John. Un film, un capolavoro dai colori umani, sfumature neanche tanto accennate, un risveglio senza fretta. Con il tempo che corre e che si misura con quello interiore.
ELLA E JOHN - THE LEISURE SEEKER Non si è smentito Paolo Virzì, e anche con il suo ultimo film, americano, Ella & John - The Leisure Seeker ha centrato il bersaglio. Qualcuno potrebbe obiettare che con la coppia Mirren Sutherland abbia giocato facile ed è senz’altro vero ma anche se la storia, piuttosto esile, si è retta quasi unicamente sulla magistrale [...] Vai alla recensione »
Virzì sbaglia poche volte. Non sarà Bergman o Fellini o Kurosawa, ma sbaglia pochissimo. La trama del film è facile, ma può cadere nel melenso o nel patetico; Virzì si salva con la modestia e la scelta degli attori e la collaborazione di una produzione francese che si vede e si sente nello stile. Il raffronto con Haneke, per la scelta dell'argomento "fine [...] Vai alla recensione »
ELLA & JOHN – THE LEISURE SEEKER (IT/FR, 2017) diretto da PAOLO VIRZì. Interpretato da HELEN MIRREN, DONALD SUTHERLAND, CHRISTIAN MCKAY, JANEL MALONEY, DANA IVEY, KIRSTY MITCHELL, JOSHUA MIKEL, JOSHUA HOOVER, ROBERT WALKER BRANCHAUD The Leisure Seeker ("il ricercatore dello svago") è il nome del camper con cui i coniugi Ella e John Spencer andavano in vacanza coi [...] Vai alla recensione »
Ella & John è certamente un film valido sotto molti aspetti: tematico, stilistico e estetico. -Tematico: l'Occidente è in forte denatalità, soprattutto in Europa ma anche altrove, quindi il tema dell'anzianità è attuale, anzi sembra ormai addirittura il futuro d'una civilità decadente.
Va tutto come deve andare in questo film di Paolo Virzì e questo non sempre è positivo. Mi spiego meglio. Sembra passato molto tempo dal commovente e ben riuscito, oltre che emozionante, La Pazza gioia in quei territori della Lucchesia cari al regista. Eppure non sono passati che due anni e Virzì insiste sul leit-motiv del viaggio come strumento di conoscenza e anche di rinascita [...] Vai alla recensione »
Fanno tenerezza Ella e John, una coppia di anziani coniugi debilitati , lei nel fisico a causa di una malattia allo stadio terminale, lui nella mente, con i segni evidenti di un alzhaimer, che decidono di rimettere in moto il loro vecchio camper, compagno di viaggio di anni felici ormai lontani, quando i figli erano piccoli e la vita sorrideva .
Il cinema di Paolo Virzì è fatto di scrittura e di contesto. Storie emotivamente coinvolgenti e acute analisi delle società, personaggi scolpiti a tutto tondo, in stretta relazione con un affresco che è parte inscindibile dell’opera. Vuoi che sia la Livorno operaia o la Roma delle periferie, la Brianza del cinico affarismo o l’Italia dei call center.
C'è del buono in quest'opera che tuttavia non raggiunge l'equilibrio incantevole de "La pazza gioia". La falsa riga Hemingway non viene fuori come meriterebbe. Rimane un film "on the road" come tanti ma con poco sguardo al paesaggio che viene attraversato (eccetto qualche inquadratura su dei ponti futuristici e una sosta in riva all'oceano).
Se una buona dose di tolleranza è utile in ogni rapporto di coppia quando si è giovani, diventa indispensabile nella vecchiaia per sopravvivere a situazioni devastanti: malattia, perdita di memoria e di autonomia, dipendenza dai figli o da estranei. Quando c'è la tolleranza si è in grado di sopportare quasi tutto: incontinenza, sbalzi di umore, [...] Vai alla recensione »
È un’impresa molto rischiosa misurarsi con il tema sempiterno dell’amore crepuscolare tra due anziani coniugi, qui oltretutto entrambi malati. E ancor più rischiosa è la scelta di ambientare la vicenda “on the road”, su un vecchio camper in viaggio dal Massachusetts a Key West. Paolo Virzì ha corso questo rischio, affidandondosi a due attori [...] Vai alla recensione »
Togliamoci subito il dente dolorante: nonostante i generosi assist televisivi (si veda in primis la ditta Fazio & company) il film non mi è piaciuto. Ha il sapore del già visto, del prevedibile, perfino del banale nella conduzione, per fortuna con un finale non buonista, tenuto in piedi da due performance attoriali non comuni, ma pure queste in alcuni momenti un po’ eccessive, [...] Vai alla recensione »
Se prestiamo attenzione ai rumori del pubblico che assiste a questo film in sala, sembra di assistere ad un film comico: le risate sono spontanee e frequenti. Benchè non ne avessi alcuna voglia sono scappate anche a me e mi ha dato fastidio ridere delle compassionevoli amnesie di John. L'andazzo brillante del film è voluto e ricercato, ma è fuori luogo. Vai alla recensione »
L'ultimo viaggio, una fuga ben fatta, l'ultimo desiderio realizzato: per John quello di raggiungere a Key West in Florida la casa di Hemingway, di cui è un cultore oltreché ex ottimo professore di lettere; per Ella quello di fare ancora una volta un viaggio col loro camper che da giovani chiamarono the leisure seeker. Per i due anziani una leisure lontana dalla sorveglianza [...] Vai alla recensione »
Una mattina, improvvisamente, Ella, malata terminale di cancro, decide di partire con il marito John, ormai afflitto da demenza senile, per un viaggio davvero speciale sul loro storico camper dove hanno trascorso le vacanze di una vita con tutta la famiglia. Solo lei e lui, con i loro ricordi e sentimenti, le loro forze e fragilità, verso questa ennesima grande avventura.
Lo stesso amore disperato e infinito raccontato da Haneke nel suo splendido "Amour".Ma con la leggerezza e l'ironia caratteristica di Virzì che riesce a farci provare le stesse emozioni, la stessa commozione, la stessa disperazione ma anche a regalarci il sollievo di teneri sorrisi lungo tutto il film.E di questa anziana coppia ci si innamora a poco a poco, si soffre per loro e con loro e alla fine [...] Vai alla recensione »
Un argomento molto difficile, ma che altre volte è stato trattata, per cui non restava che l'imbarazzo della scelta su che impronta dargli: commedia ? dramma ' grottesco ? etc etc. No, nulla di ciò, ma di tutto un po' il che equivale a niente. Si salvano due cose: l'interpretazione di Sutherland e quegli infiniti viadotti sull'acqua.
L'ultimo film di Paolo Virzì, girato negli Stati Uniti, è un grande film, la storia è semplice, due anziani coniugi, Ella, la moglie ammalata terminale di cancro e John, il marito ex professore di letteratura, afflitto da improvvise perdite di memoria, interpretati magistralmente da Hellem Mirren e Donald Sutherland. I due coniugi decidono un giorno di partire con un vecchio [...] Vai alla recensione »
Il cinema di Virzi' sbarca in America. E lo fa con una sorta di road movie particolare,dal sapore agrodolce,con retrogusto triste e malinconico. Una coppia di anziani coniugi decide di intraprendere un ultimo viaggio lungo la east coast degli Stati Uniti fino alla Florida, a bordo del loro vecchio e traballante camper , gia' compagno di tante avventure giovanili insieme [...] Vai alla recensione »
Non sono d'accordo con chi lo definisce un film dalla trama ritrita e dal finale scontato, secondo me lo scenario è quanto mai attuale, l'invecchiamento e la sua gestione è sempre più argomento quantitativamente e qualitativamente interessante con l'innalzamento della aspettativa di vita e con la coesione dei nuovi anziani con il sistema di vita moderno, il finale non [...] Vai alla recensione »
"Ella & John" , l'ultimo film del regista Paolo Virzì, racconta il 'folle gesto' che fa una coppia di anziani di partire sul proprio camper degli anni '70, denominato "The Leisure Seeker" , per un ultimo viaggio insieme. Entrambi con uno stato di salute assai compromesso (la donna ha un cancro e pochi mesi di vita e l'uomo è affetto da [...] Vai alla recensione »
Parto dalla conclusione. Non mi è piaciuto. Avevo attese molto alte perché l’ultimo film di Virzì mi era piaciuto tantissimo e i due protagonisti rientravano tra i miei attori preferiti. Loro sono davvero bravissimi, ma la storia di questo viaggio lungo l’America di due vecchietti era un rischio perché il tema della vecchiaia e della morte è delicato e [...] Vai alla recensione »
Tante cose dall'altro mondo, prevedibile il finale. D.Sutherland, deliziosamente alla deriva ci regala spaesamenti scollamenti e vagheggia citazioni colte: The Death, appunto i morti, di Joyce e Hemingway a go go e però nonostante l'on the road vintage manca Kerouac forse perché ci ha lasciati a 47 anni e non fa al caso.
Piuttosto deludente. Per tutto il film sembra di essere su un areo in pista di rullaggio in attesa di un decollo che non avviene mai. Ogni tanto c'è qualche manovra, l'aereo si sposta, sembra che stia per partire e invece niente. Inoltre le assistenti di volo, che dovrebbero limitarsi a dare le istruzioni sui dispositivi dell'aereo, ti raccontano tutto in anticipo dei luoghi che [...] Vai alla recensione »
Elle e John è il primo film "americano" di Paolo Virzì regista toscano pluripremiato in Italia (Ovosodo, La prima cosa bella, La pazza gioia). Il film è girato "on the road" in USA ed è interpretato da attori americani o inglesi e destinato al mercato americano. La storia è semplice: Ella (Hellen Mirren oscar per The Queen) e John Spencer [...] Vai alla recensione »
Film che affronta in modo delicato e gentile il tema della vecchiaia che è resa migliore ma anche più struggente se la viviamo accanto a chi si ama. Ella e John non possono lasciarsi e per questo Ella decide per il suicidio di entrambi. Non è eutanasia per non affrontare il dolore, "è solo il comprendere l'assurdo", che una certa male intesa religiosità [...] Vai alla recensione »
Una noia mortale. Sono un estimatore di Virzì e ho apprezzato quasi tutti i suoi film, ma questo mi ha davvero deluso, sotto tutti i profili. Sceneggiatura debole, scontata e poco ispirata, senza un guizzo, scene e dialoghi posticci (devo trovare qualcuno che mi spieghi quella del gruppo di ragazzi che si mette a guardare le diapositive insieme ai due anziani.
Una storia semplice, un film di maniera dove Virzi si preoccupa più della forma che della sostanza. Guardabile, ma nulla di che. Salvato dalla bravura dei due attori.
Sono d'accordo con le critiche positive (merita almeno 4 stelle), ma vorrei evidenziare un aspetto del film che, salvo poche timide eccezioni, è stato trascurato: l'eutanasia. La nostra società moderna, tecnologica e godereccia, sopporta male i vecchi non autosufficienti (John) o malati terminali o quasi (Ella). Ben venga l'eutanasia per chi la desidera per liberare [...] Vai alla recensione »
i due attori protagonisti sono stati bravissimi john interpretazione da oscar!
Già da sola l'idea di due anziani ultraottantenni o giù di lì, uno con l'alzheimer e l'altra malmessa, che scappano (dai figli) con il camper per un viaggio on the road, mette una infinita tristezza. Francamente poi non è una storia nuovissima, e - diciamocelo - non occorre essere dei fenomeni per capire come finisce.
Bellissimo film che affronta temi delicati ed insoliti
Film che emoziona, che commuove, fa ridere e sorridere. Meravigliose le interpretazioni dei due attori...un inno alla vita, questo viaggio per ritrovare il passato, per fuggire via definitivamente....da non perdere!!
Mi è piaciuto abbastanza, parla di amore con la A maiuscola,parla anche di una malattia della quale ognuno di noi non vorrebbe più sentire parlare,ma che purtroppo è ancora molto presente. un film tenero che ti infonde amore ma anche tanta rabbia. Io lo consiglio
Anche se in ritardo voglio esprimere ancora una volta il mio attaccamento a Paolo Virzì che sotto quella scorza di scaricatore di porto livornese esprime una sensibilità che pochi registi hanno. In questo film si ride e si piange, si parla dei problemi della terza età, ben costruito con i segreti che appaiono dopo 48 anni, ottima la fotografia di un'America a me sconosciuta. [...] Vai alla recensione »
Buona la fotografia, grandi attori, storia scontata, sceneggiatura molto banale. Film per principianti.
Uscito (quasi) insieme alla legge sul Biotestamento, il film pone molti interrogativi sulle relazioni sociali, quando il fine del ciclo vitale di un essere umano, per vecchiaia o malattia, chi è nel raggio delle relazioni sociali (genitori, figli, amici e parenti tutti), cerca di dire la sua, per fede o altro, senza avere consapevolezza della psicologia del diretto interessato.
da Paolo Virzì, il mio regista italiano preferito mi aspettavo qualche emozione in più. Ma dopo tutto è il suo primo film americano ed entrare in modo sicuro e convincente nella loro cultura non è facile. Lui ci è riuscito anche con qualche difficoltà ma lo si può capire. Trattare temi come l'amore, la vecchiaia, la famiglia e la morte sono [...] Vai alla recensione »
una storia semplice ordinaria che può far parte della vita di tutti noi, ma Virzì la racconta in un modo esemplare, i due protagonisti e attori eccezionali ti coinvolgono nella loro avventura di vita e d'amore. Bello mi ha emozionato, un film che ti tocca il cuore ,ti fa riflettere sull'importanza dell'amore , sul rispetto e sull'aiuto reciproco che può esserci [...] Vai alla recensione »
scusate ma vado controcorrente. magari esprimo lo stato d'animo personale con il quale ho approcciato questo film. a mio avviso ai limiti dell'inguardabile. storia moscia e scontata, per carità, loro bravissimi ma non basta. la scena di "sesso" finale, per quanto volesse di certo lanciare un messaggio d'amore estremo, l'ho trovata raccapricciante.
molto bello e delicato... a tutti piacerebbe essere come Ella e John e riuscire ad affrontare con spirito pioneristico la vita. Le persone anziane possono avere un approccio col quotidiano che serve a tutti da insegnamento. Grande carica vitale e bella recitazione degli attori con una fotografia che riesce a commentare efficacemente stati d'animo e psicologia dei personaggi!
Argomento triste, ma attualissimo: Virzì sa affrontarlo con profonda delicatezza con l'aiuto di due attori insuperabili, Donald Sutherland e Helen Mirren costruiscono due personaggi veri di una sensibilità unica, due anziani malati, ma profondamente uniti la cui vita è destinata drammaticamente ad una conclusione tragica. Non succede quasi niente el film, ma le emozioni sono [...] Vai alla recensione »
E' incredibile come il Paolo Virzì, sostenuto da sceneggiatori di enorme spessore come Francesca Archibugi e Francesco Piccolo, sia riuscito ad entrare nella società americana con un occhio così penetrante. Un film "on the road" che sbaraglia tutti gli altri film del genere americani. Per la leggerezza, la grande capacità di non lasciare mai il tono tragico senza una nota comica (giù il cappello agli [...] Vai alla recensione »
Il film è una serie di spot, alcuni assurdi e altri scontati e retorici. Non bastano due bravissimi attori e le malattie a fare un bel film, Gli attori fanno grandi interpretazioni ma il film, nonostante gli argomenti ed il finale, più che scontato, resta vuoto e senza coinvolgimento stimolando solamente una superficiale commozione.
Non mi è piaciuto. Abitualmente non sono critico nei confronti di un'opera ma in questo caso devo essere sincero, il film è secondo me noioso e scontato. Qualità elevata della fotografia, bravissimi gli attori ma finisce tutto qua.
Adoro i film di Virzi. Questo mi ha deluso, per la prima metà del film è pesante, nell'altra metà si riscatta un poco. Gli attori sono buoni ma la storia è deludente, a volte banale e noiosa. Poteva gestire molto meglio i personaggi ma ha trascurato il lato nascosto. Film buonista e commerciale.
Virzì in USA per un film noioso, inutile e risaputo: gli anziani in decadenza psico-fisica, le baruffe pseudo-patetiche, l'on the road senza una meta né geografica né narrativa... Anzi no, la meta c'è, è (udite, udite...) il suicidio annunciato (per non gravare sui figli, per non vedersi troppo malandati, per andare insieme da qualche parte nell'al di [...] Vai alla recensione »
Writer58 se per rimanere in cima clicchi che non ti piacciono le altre recensioni dovrebbero cancellarti da questo sito perché non sai misurarti onestamente e punti a qualcosa che non sai fare. Quindi perdi nella sostanza salvando finta apparenza. Tra l'altro le tue recensioni sono piuttosto bruttina e te le voti da solo forse?o hai altri account con i quali ti voti da solo? Pessimo [...] Vai alla recensione »
"Helen ha detto [...] che il tema principale di questo film è il mantenere la dignità. Ed era una cosa a cui non avevo pensato; ed è vero in maniera allarmante." Queste sono le parole di Donald Sutherland, che - in un'intervista all'Hollywood Reporter - definisce così il filo conduttore del film Ella & John - The Leisure Seeker (guarda la video recensione), trovandosi d'accordo con la Mirren, di cui interpreta il co-protagonista.
Se è la ricerca di dignità a voler dominare la scena, certo il casting è stato condotto coerentemente: nel suo primo film in lingua inglese, Virzì dirige due attori certamente superiori all'essere dignitosi; si tratta di due inappuntabili interpreti, che riescono a mantenere un'aria superiore, forte e quasi solenne, ispirando rispetto anche quando i loro personaggi mostrano in modo netto e inequivocabile i segni dell'età. La vecchiaia di John, specialmente, rischierebbe di scadere nel patetico, se la forza già presente in potenza nel personaggio - che decide di partire - non fosse pienamente supportata dallo spirito saldo di Donald Sutherland, la cui interpretazione riesce bene a conciliare due aspetti apparentemente opposti: il carattere forte del professor Spencer - quel professore che decide di portare con sé il fucile in ospizio - con le tendenze ai vagheggiamenti letterari e personali dello stesso, che imbarazza le cameriere di ogni locale parlando loro di Hemingway, incurante del disinteresse del suo involontario pubblico.
La mente di John è spesso definita "vuota", nel corso del film, sia dal personaggio di Helen Mirren che da John stesso; ma lo spettatore constata che le cose stanno diversamente.
Con un tratteggio ben riuscito, che si va formando con lo stratificarsi di diverse scene, la sceneggiatura di Virzì stesso, Amidon, Archibugi e Piccolo riesce a creare un buon quadro di ciò che popola una mente considerata vuota. Il primo cardine del pensiero a perdere presa sulla realtà, in chi soffre di Alzheimer, è quello del tempo: la buona varietà di interpretazioni che ci offre il film spazia dalla confusione temporale di John quando non riconosce la moglie ("Ella non sei tu, Ella è la mia ragazza, ha ventidue anni...") fino al completo estraniamento in una scena già avvenuta nel passato, che il protagonista replica, inconsciamente rivelando alla moglie segreti celati per decenni. Il secondo cardine che perde John è lo spazio, seconda intuizione pura kantiana, base fondamentale per avere a che fare col reale; trattandosi di un road movie, il continuo cambio di location è un espediente narrativo che ben si adatta a rendere manifesto il disorientamento del vecchio. Infine, anche l'ambito della parola viene danneggiato, e di questi danni riporta i segni il professore di lettere che è in John: nonostante sappia a memoria interi passaggi di Hemingway e Melville, se prova a leggere cose nuove finisce per smarrirsi a metà frase, dimenticandone l'inizio - questo confessa Sutherland, con sguardo stranamente cosciente, eppure mantenendo un aspetto a metà tra il perduto e lo stupito.
Il film di Paolo Virzì è solo l'ultimo di una lunga serie di progetti internazionali realizzati da registi italiani. Pochi sono abituati a pensarlo così, ma il cinema italiano è sempre stato cosmopolita, spesso attratto dall'estero e altrettanto di frequente interessato a un confronto di culture. Se Fellini è il regista che meglio ha espresso questa sospensione tra provincia e mondo, e non solo con La dolce vita, tanti altri cineasti si sono sentiti in dovere di provare la sfida della "trasferta" cinematografica. In particolare, a sollecitare l'impresa, è il confronto con la cultura americana, che per traslazione significa anche misurarsi con Hollywood: pensiamo a Bernardo Bertolucci, forse l'autore che meglio si è fuso con il sistema del grande spettacolo da Oscar, o Dario Argento, o Franco Zeffirelli (di cui forse abbiamo dimenticato la fama ottenuta oltreoceano) e di recente Giuseppe Tornatore e Paolo Sorrentino (per tacere del più internazionale di tutti, Luca Guadagnino).
Paolo Virzì è un autore particolare, poiché i suoi film - sebbene molto caratterizzati dalla sua firma, e riconosciuti dal pubblico come opere a lui collegate - sono anche racconti di genere, commedie per un pubblico medio-grande.
Virzì non è un regista che possiede l'ambizione visionaria e singolare di Garrone o Sorrentino, pur non rinunciando all'onore del "brand". Per Virzì, molto attento - e in modo giusto, sano - ai gusti degli spettatori, operare su immaginari di genere o costruire narrazioni popolari è motivo di vanto. Per cui Ella & John (guarda la video recensione) non può certo essere considerato una concessione ai gusti statunitensi o peggio un film su commissione, per il semplice fatto che Virzì non troverebbe offensiva nessuna delle due categorie.
Mi capita spesso di piangere, ai film di Virzì, anche quelli che tendono di più alla commedia. Capita anche in The Leisure Seeker, primo film in trasferta americana tratto dal romanzo di Michael Zadoorian, che è più sbilanciato su toni amari. Racconta di due anziani, John (Donald Sutherland) e Ella (Helen Mirren), che partono in camper per un ultimo viaggio di piacere.
Paolo Virzì si era già misurato con dimensioni più larghe rispetto agli originari orizzonti provinciali e alle radici nazionali. La prima non fortunata trasferta americana di My name is Tanino. Una star francese (Daniel Auteil) protagonista di N - Io e Napoleone. Il ricorso a una fonte narrativa americana, sia pur adattata al contesto italiano, per Il capitale umano.
Regista iper-italiano, sensibile narratore delle sfumature sociali, erede a tratti cattivo ma mai cinico della nostra commedia migliore, Paolo Virzì aveva bisogno di una vacanza, forse per dimostrare di poter fare un impeccabile film medio americano. Alla Mostra di Venezia ha dunque presentato questo solido road movie, tratto da un romanzo di Michael Zadoorian.
Negli anni Settanta Ella e John Spencer andavano in vacanza coi figli in camper. Ora, dopo qualche decennio, ci salgono per sfuggire a un destino di cure mediche che li separerebbe per sempre, diretti sulla Old Route 1 alla casa Hemingway, a Key West. John è smemorato, ma forte, Ella fisicamente fragile, ma lucidissima e attraverso il loro viaggio in un'America che non riconoscono più ripercorreranno [...] Vai alla recensione »
Negli ultimi 30 anni abbiamo imparato più cose sull'invecchiamento dell'intera storia dell'umanità e, detto che alla natura interessa poco quel che ci succede allo scadere della nostra età riproduttiva, è però cambiato il nostro modo di immaginarci (a 40 anni) e vivere (a 80) le decadi finali. Ma le emozioni, i sentimenti, l'amore prima di tutto: qualcosa è cambiato? In essenza, con sguardo umoristico [...] Vai alla recensione »
Se ad un'età avanzata - diciamo un bel po' avanzata - riesci (Donald Sutherland) solo a parlare di quello che vedi o di quello che senti dentro, ma cominci ad avere grandi momenti di stordimento e non ricordi quasi nulla della tua vita, la fortuna è avere un lui o una lei accanto che ti ami ancora e che ti protegga. Anche se lei, Helen Mirren, ha un tumore in fase molto avanzata.
Ella e John sono marito e moglie alle prese con gli anni, le malattie, lui raffinato professore universitario in pensione una carriera spesa a risarcire Hemingway dall'oblio, con la testa messa sottosopra da un Alzheimer, lei del sud, più reazionaria, la parrucca in testa per dissimulare il cancro che l'ha aggredita con ferocia. Così visto che i figli per sedare le proprie nevrosi vogliono sistemarli [...] Vai alla recensione »
È fuor di dubbio che Paolo Virzì sia uno dei pochi registi italiani in grado di poter competere sul piano internazionale. Lo conferma, ancorché in tono minore, «Ella & John - The Leisure Seeker», girato negli Usa e poi visto e apprezzato all'ultima Mostra di Venezia: perduta un po' di grinta monellesca, l'autore di «La pazza gioia» ha scelto d'inseguire l'ultimo sogno di due anziani coniugi sulle strade [...] Vai alla recensione »
Gli insistiti, bellissimi tramonti che accompagnano il viaggio di Ella e John sembrano, per molti versi, quelli della vita. E probabilmente lo sono per questi due anziani coniugi che stanno scappando dai figli adulti e rompiscatole lungo la Old Route 1 a bordo del loro vecchio fumante riesumato camper, un leggendario "Leisure Seeker Winnebago" del '75 contrario a ogni protocollo ecologico ma carico [...] Vai alla recensione »
Nel romanzo ispiratore, The Leisure Leek di Michael Zadoorian (edito in Italia Marcos y Marcos), il viaggio degli anziani coniugi protagonisti - Ella, malata di cancro, e John, sofferente di Alzheimer - si svolge a bordo del camper Anni Settanta del titolo lungo la Route 66, dal Michigan alla California. Adattando il libro, il regista Paolo Virzì e i validi co-sceneggiatori Francesca Archibugi, Francesco [...] Vai alla recensione »
L'ultimo hurrà è il desiderio di libertà e di rimpianto per un passato che torni a dare al presente una sensazione inebriante di purezza perché il futuro assediato dalla malattia non può più promettere nulla se non la fine dei sogni. L'America di Paolo Virzì e del suo "Ella & John - The Leisure Seeker", da giovedì nelle sale, è un paesaggio in movimento che assomiglia davvero a quel palcoscenico universale [...] Vai alla recensione »
La terza età va di moda al Lido. E anche l'amore. Coincidenze? Gli anziani, ostinati, simpatici, meglio dei propri figli - questi ultimi in una gamma che va dallo «squalo» al disperato - sono quasi sempre sull'orlo della fossa, e pure rincoglioniti dall'alzheimer che gli corrode la memoria - guarda caso però il film più bello visto fino ad oggi lo ha fatto un signore di quasi novant'anni-e li spinge [...] Vai alla recensione »
Lei si trucca attentamente e grazie a una bella parrucca va in scena ogni giorno. Ma non è un'attrice. Lui è ossessionato da Ernest Hemingway. Ma non è uno scrittore. Sono Ella & John, coppia di amanti terminali in fuga mentre l'America si appresta ad eleggere Trump, i figli si stanno trasformando in secondini e ogni dannato minuto è diventato importante, specialmente per Ella, visto che John sta sprofondan [...] Vai alla recensione »
Serve una moratoria ai cinquantenni che girano film sugli ottantenni. Un'altra sui registi italiani che scelgono Donald Sutherland e Helen Mirren, e non li sanno dirigere. Una terza sui film con i professori ridicoli. Hanno una passione per Hemingway, lo difendono dai nemici (ma quali?), sognano di andare a Key West. Trattasi di miglioria introdotta dagli sceneggiatori-scrittori Francesca Archibugi, [...] Vai alla recensione »
C'è sempre tempo per (ri)partire e c'è sempre tempo per conoscersi fino in fondo. Anche in una storia d'amore lunga quasi 50 anni che è quella di Ella & John, i due protagonisti del primo film cosiddetto americano di Paolo Vizì (ma la produzione e la troupe sono italiane), interpretati in maniera magistrale da Hellen Mirren e Donald Sutherland. Una mattina d'estate i due salgono sul vecchio e glorioso [...] Vai alla recensione »