Titolo originale | Animal House (National Lampoon's Animal House) |
Anno | 1978 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 109 minuti |
Regia di | John Landis |
Attori | John Belushi, Tim Matheson, John Vernon, Verna Bloom, Tom Hulce Donald Sutherland, Cesare Danova, Peter Riegert, Mary Louise Weller, Stephen Furst, James Daughton, Bruce McGill, Mark Metcalf, DeWayne Jessie, Karen Allen, Kevin Bacon, James Widdoes, Martha Smith, Sarah Holcomb, Lisa Baur. |
Uscita | giovedì 8 giugno 2023 |
Tag | Da vedere 1978 |
Distribuzione | Academy Two |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,84 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 7 novembre 2023
In un club studentesco nordamericano, intorno al 1962, succedono cose da pazzi. Film-manifesto della comicità demenziale made in USA in una attraente mistura di cinismo e nostalgia che mise in orbita Belushi. In Italia al Box Office Animal House ha incassato 21,7 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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1962. Due matricole del College Faber, Larry e Kent, vogliono iscriversi a uno di club studenteschi. Rifiutati dall'Omega, frequentato dagli studenti di buona famiglia, trovano accoglienza allo sregolato Delta in cui l'elemento di punta è John Blutarsky ('Bluto'), sporco, decisamente sovrappeso e assolutamente maleducato. Il rettore però ben presto decide di smantellare il club. La vendetta sarà devastante e Bluto ne costituirà lo stratega.
Subito dopo la prima newyorchese del 28 luglio 1978 il New York Times scrisse: "Non è certo una risata continua, ma è a tratti divertente ed efficace". Per Newsweek si trattava di "una scorreria ansimante contro la rispettabilità (...) umorismo basso di alto livello". Gary Arnold sul Washington Post centrò però il bersaglio con questa frase: "Partendo da una comicità piuttosto bassa, la carriera di John Belushi potrebbe spiccare un volo fenomenale (...) L'impatto sensazionale di Belushi oscura l'abbondanza di volti nuovi e di ottime interpretazioni". Perché i volti nuovi, che avrebbero fatto carriera, non mancavano (da Kevin Bacon a Karen Allen solo per citarne due) ma il motore non immobile, anzi in moto perpetuo, era lui: John Belushi. Non è un caso che l'altro John (Landis) proprio quel 28 luglio gli scrivesse un biglietto in cui affermava: "John ti adoro. Tu hai benedetto il mio film e la mia vita. Grazie".
Belushi avrebbe contribuito in modo determinante due anni dopo a quel capolavoro assoluto che è The Blues Brothers ma è in Animal House che gli viene permesso di scatenare la sua carica dirompente di comicità che sfida le regole del buon gusto senza però rinunciare a graffiare sulla società del tempo.
Con questo film Landis darà inconsapevolmente il via a cloni di basso e bassissimo livello che affolleranno il sottogenere universitario nei decenni a venire. Proprio per questo però il suo primo film di successo, dopo il tanto geniale quanto povero (di budget) Slok e le parodie di Ridere per ridere, va visto non con lo sguardo appannato dal pregiudizio ma come un modello che si è rivelato inarrivabile nella dimensione di scardinamento delle regole del perbenismo che non ha nulla di politically correct.
Tutto ciò con una coerenza assoluta che conduce a un finale che, irridendo all'operazione nostalgia di American Graffiti ci racconta il futuro dei protagonisti. È sufficiente vedere quello di Bluto per sorridere con l'amaro in bocca.
"Animal House" è forse la commedia simbolo di fine anni '70. La commedia che ha stravolto e rotto ogni regola, ha sputato in faccia all'America (la parata è un simbolo del paese), appare una specie di parodia di American Graffiti, ma ambientata negli anni '50. E' il padre di Porky's e di La Rivincita Dei Nerds e nonno di American Pie.
Decisamente il film pioniere del genere. "Animal House" è sicuramente il primo e per questo merita il rispetto per chi rivoluziona qualsiasi campo artistico. Regia di qualità (eccellente nel contrapporre i due diversi modi di vivere il college), buon Belushi (anche se non al livello di "The Blues Brothers"), nonostante sia rovinato dal doppiaggio italiano, immenso Sutherland nelle sua poche apparizioni, [...] Vai alla recensione »
Una serie di gag più o meno scollacciate e più o meno riuscite aventi come pretesto narrativo la volontà, poi messa in pratica, di un rettore di cacciare fuori dalla propria università un gruppo di studenti decisamente più incline alle goliardate che allo studio. Film da ricordare in quanto divenuto un vero e proprio cult capostipite (tuttora assolutamente ineguagliat [...] Vai alla recensione »
Quando di un film si dice che è"grande", s'intende anche il suo rilievo contestuale, extra- e metafilmico."Animal House"(il titolo originale , però è"National Lampoon's Animal House", con un'accentuazione ironica molto più forte, dunque)è così: si riferisce all'inizio degli anni Sessanta(ambientazione, costumi, [...] Vai alla recensione »
O sono troppo scemo o troppo intelligente per questo film. vedo tantissime recensioni entusiastiche, ma a me ha fatto davvero ribrezzo. L'ho visto 2 volte a distanza di anni,ma ho riconfermato il mio giudizio di pellicola orrida sotto ogni profilo. Una comicità a livello di Drive In (antonio ricci)....so che per moltissimi sono un bestemmiatore,ma qui,a mio avviso siamo [...] Vai alla recensione »
Per me un capolavoro, nonché forte satira nei confronti dell'America e degli Americani sopratutto del tempo, i ragazzi che vengono visti come persone senza futuro che si riscattano diventando Avvocati o addiritura come nel caso di Bluto, Senatore e in un futuro anteriore anche Presidente degli Stati Uniti D'America. Mai banale e sopratutto molto divertente la scena finale e la Canzone [...] Vai alla recensione »
Una storia e dei personaggi che sono inverosimili, macchiette costruite a tavolino, scene da circo, la banda musicale che entra in un vicolo cieco e tutti i musicanti che si tamponano uno sull'altro sul muro di fondo come una marmellata, soldati alla carica che scivolano sulle sfere di vetro sparse sull'asfalto, coppiette appartate sulla collina buia in cui lei si stufa di smaneggiare lui perch&eacu [...] Vai alla recensione »
In un college statunitense degli anni sessanta ne succedono di tutti i colori. Farsa grossolana ma divertente che dipende per intero dalla arrembante performance di Belushi così come Belushi dipendeva dalle sostanze.
noioso e con una comicità che risulta oggi datata, mi aspettavo di più
bello mi piace il regista io questo film lo amo e sembra un capolavoro
Ciao. Feroce, sagace, irridente, demenziale, divertente e chiaramente cinico verso i suoi personaggi, sono alcuni degli aggettivi che immediatamente mi passano per la mente ripensando a questo film. Il notevole film di Landis è un ritratto assolutamente irriverente e spietato, proposto in grana grossa ma facilmente digeribile, della società statunitense di allora - [...] Vai alla recensione »
A me non ha fatto ridere neanche una scena. Film per ragazzini. La vera comicità demensiale per me è quella di scemo e più scemo, dove i protagonisti sono attivi nella recitazione e artefici della risata,e non delle semplici facce di cacchio.
Nella retro-mania che sta ormai seducendo sale e pubblico di questi tempi salutiamo con piacere il ritorno di un cult movie che tutti pensiamo di conoscere a menadito, forse meno noto però alle nuove generazioni. Il tempo passa e, se lo spirito irriverente e la caciara animalesca da universitari sbronzi appare inevitabilmente saccheggiata da tanti imitatori a seguire, ne guadagnano invece la lucidità [...] Vai alla recensione »
Dalla sua uscita, nel 78, "Animal House" è la pietra di paragone per ogni commedia demenziale. È «una cosa futile e stupida» e del tutto geniale. È il film anarchico per antonomasia, il potere irriso e sconfitto. È l'esplosione di un gruppo di giovani favolosi, John Landis, Harold Ramis, Doug Kenney, Tom Hulce, Karen Allen, e John Belushi sopra tutti, che in fondo di scene non ne ha tantissime ma tutte [...] Vai alla recensione »
Animal House (1978) ha imposto un nuovo canone alla commedia ma il doppiaggio italiano della sua prima sequenza tradisce il timore che il pubblico non fosse ancora preparato. Le goffe matricole Kroger e Dorfman provano ad entrare nella prestigiosa confraternita universitaria degli OT?. Dopo le cordiali presentazioni, la biondissima e perfida Babs Jansen li deride di nascosto e li paragona a Gianni [...] Vai alla recensione »