Anno | 2023 |
Genere | Azione, Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 109 minuti |
Regia di | Antoine Fuqua |
Attori | Denzel Washington, Dakota Fanning, Eugenio Mastrandrea, David Denman, Gaia Scodellaro Remo Girone, Andrea Scarduzio, Bruno Bilotta, Andrea Dodero, Salvatore Ruocco, Daniele Perrone, Zakaria Hamza, Dea Lanzaro, Alessandro Pess, Niccolò Fava, Adolfo Margiotta, Niccolò Senni, Giampiero Rotoli, Isabella Delle Monache, Daniele Ornatelli, Luigi Catani, Giovanni Trombetta, Giovanni Scotti, Marta Zoffoli, Marco Giuliani, Simona Distefano, Mauro Cremonini, Arcangelo Iannace, Beatrice Aiello, Agostino Chiummariello, Lucia Zotti, Melissa Leo. |
Uscita | mercoledì 30 agosto 2023 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,08 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 30 agosto 2023
Il terzo capitolo della saga action con protagonista Denzel Washington. Questa volta ambientato in Italia. In Italia al Box Office The Equalizer 3 - Senza tregua ha incassato nelle prime 8 settimane di programmazione 1,9 milioni di euro e 852 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Un'auto arriva in una tenuta in campagna in Sicilia: le guardie sono morte e anche le persone all'interno sono state trucemente uccise. Un uomo è stato però catturato, è afroamericano, si comporta come fosse lui ad aver preso in trappola il boss e non il contrario. Si tratta di Robert McCall e l'esito è scontato, ma mentre lascia la tenuta risparmia un bambino, che gli spara alle spalle. Ferito, riesce comunque a prendere il traghetto, ma perderà poi i sensi nei pressi della fittizia località di Altamonte, dove sarà soccorso da un carabiniere e poi medicato e ospitato da un dottore del posto. Robert si innamora della ridente e marittima cittadina, ma sarà presto richiamato a sporcarsi le mani per difenderla dalla camorra, coinvolta in un progetto di traffico internazionale legato al terrorismo. Il vigilante dovrà quindi cercare una nuova alleata all'interno della Cia: la giovane Emma.
Avventura mediterranea kitsch in vista della pensione per il finale della trilogia sul giustiziere interpretato, con non poco sprezzo del ridicolo, da Denzel Washington.
Ancora una volta Antoine Fuqua è alla regia di questa fortunata serie di film, che oltre ad aver raccolto un buon successo al cinema vengono riproposti spesso in Tv dove hanno un fedele seguito. La storia dell'uomo violento che si scatena contro i malvagi più abietti sono fantasie che conquistano facilmente un certo tipo di pubblico, soprattutto maschile e un po' avanti con gli anni, non a caso negli ultimi tempi i protagonisti di queste pellicole si sono fatti via via più anziani, come in Taken con Liam Neeson.
Allo stesso modo anche il protagonista di The Equalizer è avanti con gli anni e ha legami con l'Agenzia americana, ma è addirittura capace di batterla nel recupero di "intelligence" e guidarla verso i colpevoli. Robert McCall è quell'uomo dall'aspetto quieto ma che non è opportuno far arrabbiare, come insegnava Clint Eastwood in Gran Torino e, avendo origine da una vecchia serie Tv, ha fatto della sua sete di giustizia una sorta di carriera parallela: riceve richieste di aiuto e risolve problemi lasciandosi alle spalle una scia di cadaveri.
L'addestramento militare, la cruenza e il giustizialismo ne fanno un personaggio in aria di fascismo, stemperato però dall'etnia di Washington e - in questo terzo film - dalle chiare simpatie fasciste della nemesi, un camorrista che nella sua villa romana, tra busti antichi, ha anche una enorme testa del duce tutta nera. Un oggetto così incongruo e sovradimensionato che, durante la proiezione per la stampa, ha suscitato non poche risate. Ancora più esilarante è però la scena in cui una bella cameriera porta Washington ad assaggiare il vero cibo di Altamonte e la preparazione del manicaretto più in vista è un... kebab! Ma il kitsch non si ferma qui: non manca per esempio il "Nessun dorma" di Puccini in colonna sonora e a limitare l'effetto cartolina c'è solo la stagione delle riprese, che immerge la vicenda in un tono autunnale o invernale anziché in un'estate al mare per turisti.
La rappresentazione dell'Italia è in funzione del pubblico straniero, tanto che quella che potrebbe sembrare una predittiva evocazione della vittoria dello scudetto del Napoli con le bandiere azzurre, è in realtà la festa per il successo della fittizia Altamonte in chissà quale divisione. Addolcito dalle bellezze locali il protagonista sembra tormentato dalle proprie colpe, ma è solo apparenza: quando i fatti criminali lo richiameranno in azione Robert non si tirerà certo indietro, né avrà alcuno scrupolo nell'esecuzione. Il bodycount, inteso come i cadaveri e gli ammazzamenti su schermo, arriva a 27, dove i primi morti appaiono già come cadaveri (anche se poi un flashback in soggettiva ne mostrerà l'uccisione). Gli altri saranno uccisi quasi tutti da McCall con rapida efficienza (anche anticlimatica però, è tutto troppo semplice), tranne per tre morti causati da malavitosi e da una squadra Cia.
Ci sono poi una autobomba, un proiettile che centra un orecchio e una mano tagliata. Qui di nuovo si arriva al ridicolo: è la mano del capo della polizia di Roma, che il camorrista di turno non si fa scrupolo ad amputare e restituire all'uomo in un cestino del ghiaccio. Dovrà intervenire McCall per riportare la giustizia nel nostro Bel Paese e lo farà canticchiando un inno religioso americano, "Nothing but the Blood of Jesus": solo il sangue di Gesù può lavare i miei peccati, recita il testo, anche se McCall sembra intendere che solo versare il sangue dei cattivi può redimerlo... dall'aver versato il sangue di altri cattivi. Una morale confusa, che non è aiutata da un epilogo intento a rivelarci chi sia davvero la giovane - e inutile - agente Cia interpretata da Dakota Fanning (cosa per altro immediatamente ovvia a chi conosce i film precedenti). La serie si spegne sul canto dei tifosi "ho visto Altamonte - ho visto Altamonte - innamorato so'" ma Fuqua ha già dichiarato che gli piacerebbe realizzare un prequel, ancora una volta con Denzel Washington però questa volta ringiovanito in digitale. Non una buona idea, ma non sarebbe certo la prima in una saga improbabile come quella di The Equalizer.
THE EQUALIZER 3 - SENZA TREGUA disponibile in DVD o BluRay |
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Fuqua e Washington al loro terzo Equalizer appaiono, il primo confuso, il secondo invecchiato. Le rocambolesche imprese dell’ex giustiziere di New York, ex Marine, ex agente della Cia, Robert McCall vanno definitivamente in pensione in uno sperduto paesello del salernitano, Altomonte, famoso per il buonissimo kebab, almeno secondo Fuqua, mezzo reinventato in un film che abbonda di incantevoli e stereotipati [...] Vai alla recensione »
The Equalizer 3 richiede di passare sopra a tutto, da una trama confusa e messa insieme con lo sputo, incoerente e indecisa su che strada intraprendere, alla solita vagonata di luoghi comuni sul Sud Italia, un regno magico fatto di paesini arroccati su promontori, in cui le vecchine ti trattano come loro nipote nonostante tu abbia visibilmente settant’anni, nell’aria si spandono le [...] Vai alla recensione »
Terzo episodio della saga di "Equalizer", distante anni luce (in negativo) dal primo episodio (gradevole) e dal secondo (più che sufficiente anche se inferiore al primo). Qui si parte in modo più "soft" (a parte la strage iniziale) e "meditativo", ma la seconda parte (quella in cui la sceneggiatura avrebbe dovuto "decollare" sia per l'azione [...] Vai alla recensione »
Sicuramente vedere un super attore da 2 oscar(D.Washington) e un un ottimo regista come A. Fuqua finire la saga di Equalizer con questo terzo film veramente modesto sia per una sceneggiatura raffazzonata e recitazione a minimo sindacale fa molto male.Quasi interamente girato a Napoli(costiera Amalfitana)il racconto parte anche bene per poi perdersi su una visione di come anche la delinquenza italiana [...] Vai alla recensione »
Con la sola aspettativa di un film di azione purtroppo è una grande delusione. Nulla a che vedere con il primo e il secondo capitolo. Quello che non va assolutamente bene sono riferimenti ai già beceri luoghi comuni sull'Italia che qui, oltre che palesemente errati, diventano offensivi. Uno per tutti, il cibo tipico italiano? Il kebab.
Questo film mostra quello che tutti noi vorremmo fare ai mafiosi. Cioè molto male ahaha chissa se grazie a questo film finalmente la gente si sveglia e fa come il protagonista e si vendica finalmente di sto cancro. Complimenti al regista 💜
Un immondezzaio di stereotipi, siciliani con l’accento romano ( della serie facciamo il casting a roma perché l’organizzatore ci fa risparmiare) dipinge la solita italia dei tempi del padrino, stereotipi ridicoli, non si capisce che epoca sia, anni 40 fine seconda guerra mondiale o il Messico oppure la Colombia di Escobar. Tanta ignoranza e approssimazione.
Ho appena visto su Netflix Equalizer 3 con Denzel Washington. Un film vomitevole, pieno di stereotipi sull'Italia, regno incontrastato della mafia, popolato dai soliti piglianculo col mandolino. Pellicola condita di innumerevoli cazzate sui carabinieri, sulle donne regolarmente olivastre e castigate in vestiti anni quaranta, con bambini al seguito e altro.
Non si capisce il motivo che spinge acclaralte star di holliwood a partecipare a film al confronto dei quali "Ehi, amico, c'è Sabata:hai chiuso" o "Gli fumavano le...colt lo chiamavano Camposanto" apparirebbero dei capolavori degli spaghetti western. Siamo sul terreno del passo falso di Clooney con "L'Americano".
Una sola stella ma da vedere solo perchè c'è Denzel Washington. In merito agli stereotipi del sud Italia, vorrei dire "perchè, non è così forse...?". La sola differenza stà nel fatto che essendo un film d'azione, "i cattivi" sono visibili, mentre nella realtà, non si vedono, tutto quì.
Una sola stella ma da vedere solo perchè c'è Denzel Washington. In merito agli stereotipi del sud Italia, vorrei dire "perchè, non è così forse...?". La sola differenza stà nel fatto che essendo un film d'azione, "i cattivi" sono visibili, mentre nella realtà, non si vedono, tutto quì.
Una sola stella ma da vedere solo perchè c'è Denzel Washington. In merito agli stereotipi del sud Italia, vorrei dire "perchè, non è così forse...?". La sola differenza stà nel fatto che essendo un film d'azione, "i cattivi" sono visibili, mentre nella realtà, non si vedono, tutto quì.
Che porcheria, davvero Denzel si è abassato ad un film di sì tanta pochezza aprossimazione stereotipi italiani anni 50 che lasciano il tempo che trovano, mio figlio con 10 euro avrebbe fatto di meglio.
Una sceneggiatura abominevole condita da stereotipi sull italia. Recitazione pessima di tutti.
Un po’ diverso dai primi due, ma forse il migliore dei tre. Ottima regia, musica avvincente, ottimi attori e poi girato sulla bellissima costiera amalfitana.
Ho letto commenti di giornalisti (?). Se si vuole vedere un film "verità" bisogna vedere Quark.La saga è questa e Denzel questo ruolo lo recita divinamente, quindi il film è molto bello tenuto conto che è girato in Italia
La sceneggiatura è un macello. La storia essendo ambientata tra la Sicilia e il napoletano, ecco una tremenda infilata di stereotipi sul Bel Paese pure con licenza di sfondone («Le faccio assaggiare il piatto tipico»: il kebab). E si fa gran confusione fra mafia e camorra e si tirano in ballo alla rinfusa traffico di droga e d'armi e terroristi islamici, e l'unico carabiniere onesto (con bimbetta che [...] Vai alla recensione »
L'Italia fa bene ai divi americani, un po' meno ai loro film. Ecco, infatti, il Robert McCall di Denzel Washington al terzo (e, pare, ultimo) The Equalizer, coccolato, foraggiato, rivestito a nuovo, quasi fosse uno del posto, ad Altamonte (Atrani in realtà) sulla Costiera Amalfitana. In quel sud Italia come lo immaginano a Hollywood, biutiful eppure pieno di efferati tagliagole, ci è finito dopo essere [...] Vai alla recensione »
«The Equalizer 3 - Senza Tregua», ovvero: l'esaltazione dei luoghi comuni. L'idea di questa serie di film arrivata, con questo, al terzo capitolo, è nata dalla serie televisiva degli anni Ottanta intitolata «Un giustiziere a New York» andata in onda dal 1985 al 1989. Nel 2014 il regista Antoine Fuqua la riporta in vita dirigendo per il grande schermo il film intitolato «The Equalizer-Il vendicatore» [...] Vai alla recensione »
Da quando ha abbandonato la sua vita di assassino governativo, Robert McCall ha lottato per rimediare alle orribili azioni compiute in passato e trova una strana consolazione nel perseguire la giustizia in favore degli oppressi. Dopo un'ultima sanguinosa impresa, ferito e moribondo, trova rifugio nel paese di Altamonte, in Italia; sentendosi inaspettatamente a casa proprio lì, nel Sud, scopre che i [...] Vai alla recensione »
Robert McCall (Denzel Washington) arriva in Italia e scopre che, oltre ai paesaggi da fiaba, c'è anche la Camorra che mette in soggezione un paesino. Vendetta, tremenda vendetta. Sceneggiatura implausibile (a uno bruciano la pescheria mandandolo in rovina e il giorno dopo lui va sorridente al ristorante), recitato peggio, senza una regia coerente, pieno di stereotipi sull'Italia con dialoghi che neanche [...] Vai alla recensione »
A ogni circa quattro anni di distanza l'uno dall'altro, il bravo regista americano Antoine Fuqua - nel 2001 aveva girato il seminale Training Day con Ethan Hawke e Denzel Washington e poi a seguire tanti altri buoni film d'azione - si da appuntamento con il suo attore preferito, Denzel Washington, per raccontarci le avventure del mitico personaggio di Robert McCall, nato, ma riattato, dalla celebre [...] Vai alla recensione »
Non è più possibile tornare indietro dal finale dell'episodio precedente, dalla cittadina sull'oceano della resa dei conti di The Equalizer 2. Il villaggio evacuato e la battaglia durante l'uragano sono esattamente il paesaggio interiore di Robert McCall, l'immagine della sua anima - non a caso, si tratta del paesino in cui il protagonista viveva con l'amatissima moglie, e il panificio di famiglia. [...] Vai alla recensione »
I film italiani al momento non hanno riguadagnato le vette del box office, ma di certo le location del nostro bel paese e gli Studi di Cinecittà vivono di un rinnovato appeal, specie per l'industria hollywoodiana. Dopo la Roma (mescolata a Genzano e a Torino) di Fast X e quella di Mission: Impossible - Dead Reckoning tocca ora a The Equalizer 3 - Senza tregua proseguire sulla scia di una Nuova Hollywood [...] Vai alla recensione »
Ne sentirete tante sui cliché di The Equalizer 3. La barista (l'italiana Gaia Scodellaro) che porta coattamente un cappuccino al protagonista Robert McCall, interpretato dal due volte premio Oscar Denzel Washington, al posto del suo confortante e ritualistico thé. La "mafia unificata" che vuole insieme camorra, 'ndrangheta e tutta la criminalità organizzata sotto lo stesso ombrello.
Espressione di un modello di action movie meno iperrealistico e fumettoso rispetto, per esempio, a quello espresso dalla saga di John Wick (per prendere quello che è forse il più fortunato marchio del genere degli ultimi anni) il franchise di The Equalizer è arrivato in questo 2023, senza clamori ma forte di un buon zoccolo duro di fans, al terzo episodio.
Esce nei cinema italiani il 30 agosto The Euqalizer 3, terzo e ultimo capitolo delle avventure di Robert McCall, ex sicario di organizzazioni governative che, per una serie di vicende che si scopriranno solo alla fine, arriva nel sud Italia e, dopo un avvio di storia in Sicilia, si ritrova sulla costiera amalfitana dove scopre i piccoli piaceri della vita.
Non c'è due senza tre. Per cui torna sul grande schermo il vendicatore Denzel Washington diretto dal sodale Antoine Fuqua (Training Day, Brooklyn's Finest): The Equalizer 3 - Senza tregua. L'ultimo capitolo della saga dell'inflessibile giustiziere, prodotta da Sony Pictures e ispirata alla serie degli anni Ottanta Un giustiziere a New York, è un total made in Italy fatta eccezione per le new entries [...] Vai alla recensione »